Una memorabile inculata !
di
Una vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
“Avevo proprio voglia di una bella inculata” ammetterà la vacca dopo l’incontro.
Quella ammissione non sarebbe stata necessaria. Il video parlava da solo!
Quel toro è uno dei pochi che ama postare il suo arnese in tiro con tanto di centimetro di fianco che certifica la misura.
Ventiquattro centimetri! Certificati!
In realtà anche la grossezza era oltre la media, con quella enorme cappella.
Questo toro da monta non è affatto piacente. Non che sia brutto, ma ha un viso strano. La faccia eccessivamente tonda, rughe oltre la sua età, insomma, uno di quelli che la vacca avrebbe sicuramente scartato in caso di primo incontro.
A meno che la vacca non lo avesse già provato in precedenza!
Infatti, questo è uno dei tre tori di cui la puttana si fece scopare nei tre giorni in cui i suoi genitori si assentarono e lei ne approfittò, grazie anche alla presenza “dell’utile cornuto”, cioè il sottoscritto. Senza di me sarebbe stato impossibile, ma la cagna ambiva a provare quello che fino a quel momento non era stato possibile fare: conoscere il porco da bendata! Una volta che saremo andati a vivere insieme sarebbe diventato la consuetudine. Ma all’epoca no. Pur avendo già preso una settantina di cazzi diversi in meno di un anno, non era ancora riuscita a realizzare quel sogno.
Come andò a finire? Tre sere disponibili, quindi tre cazzi diversi. Uno per ogni sera.
Nel letto dei genitori.
Quello fu il terzo. Anche in quel caso non fi eccessivamente convinta quando vide la foto, ma all’epoca era troppo infoiata e vogliosa per rifiutare la sua offerta. Diciamo che in seguito sarebbe stata più selettiva.
In quella circostanza ero presente anche io. Ovviamente non vivevamo ancora insieme e la raggiungevo di tanto in tanto. Le prime foto la vedono ancora bendata, il maiale sopra di lei in un sessantanove e il cazzone che scompare completamente nella bocca della troia, tanto da che si vedono solo le palle gonfie appoggiate sulle sue labbra.
La monta si risolve in una lunga pecorina. Lui in piedi al bordo del letto. Dapprima le scopa la figa ma il porco brama per avere il culo, quindi, estrae incautamente il cazzone prima del tempo.
È la vacca a dire: “No…aspetta…non adesso” infatti la puttana era lì per venire. Dopo l’orgasmo fu lei a dire: “Adesso sì… adesso inculami!”
E il porco ci diede dentro. Non pensate che sia una furia. No. È un metronomo. Colpi decisi ma cadenzati. E non perde mai il ritmo. La voce de maiale che si fa roca e chiede: “Ti piace nel culo? “E la puttana che risponde. “Oh. siii…mi piace nel culo…mi piace nel culo!”
Quella monta (almeno il primo tempo) finì con un video. Lei in ginocchio, lui in piedi. La vacca che si divora l’uccello fino a farsi sborrare in bocca. Se non ci fosse audio che fa sentire il gemito del porco non si coglierebbe il momento in cui il maiale le svuota le palle in bocca. Neanche una goccia fuori. Poi per oltre un minuto lo pulisce accuratamente, fino a che non pare nemmeno che abbia sborrato.
Questo accadde la prima volta. Quella di cui parlo oggi fu la replica. Erano passati un paio di anni abbondanti e vivevamo insieme. Era iniziata l’epoca delle sorprese della puttana. Io rigorosamente a lavoro e la puttana che si proponeva, a mia insaputa, per farsi montare a casa nostra. Nel nostro letto.
Ospitando, non si poteva permettere di farlo con un toro nuovo (sarebbe anche stato imprudente). I primi due furono particolari ma ora, la zoccola, aveva proprio voglia di una bella inculata.
Quindi si ricordò di quel porco!
Fu un gioco da ragazzi contattarlo e dargli indicazioni per raggiungerla a casa nostra. E se si aggiunge che quel maiale predilige incontrare le zoccole senza la presenza del cornuto di turno, il cerchio si chiude.
Il video è di pochi minuti ma rende perfettamente l’ida di ciò che accade. Dopo qualche visione decido di rallentare i primissimi secondi. È l’unico modo per vedere (seppur per un istante) il cazzone enorme che da lì a poco entrerà nel culo della vacca.
La troia si mette perfettamente alla pecorina, sul bordo del letto. La telecamera alle spalle. Il porco invece rimane in piedi.
La vacca è a quattro zampe. Con un minimo di attenzione si intravede davanti a lei il bagliore del telefonino.
Stava armeggiando per chiamarmi!
In quel momento stavo uscendo dall’ufficio. Anche in quel caso risposi:” Ciao amore!”.
Per tutta risposta arrivarono i gemiti della puttana.
Ed era solo l’inizio dell’inculata!
Anche se non si vede, si capisce perfettamente quando il cazzone entra nel culo della zoccola in quanto la troia emette un “oooohhh” molto significativo.
Sullo sfondo si sente una musica. È la tv della camera volutamente accesa su un canale musicale per nascondere i gemiti della vacca. Sul muro vengono proiettati i bagliori dovuti ai video.
Il porco inculatore si prende qualche istante per prendere il ritmo. Impugna i fianchi della puttana e inizia a darci dentro.
Colpo su colpo, senza mai perdere il ritmo.
La vacca è un crescendo di “siiii”. Dapprima distanti uno dall’altro poi uno per ogni colpo in culo.
E sono qualche centinaio!
La vacca ha un crescendo di goduria e non serve molto a capire che ha un orgasmo.
Senza toccarsi la figa. Senza nemmeno sfiorarla. In precedenza (e in seguito) in quella posizione è normale intravedere il suo braccio sotto la pancia per raggiungere la figa e masturbarsi mentre il porco di turno le martella il culo.
In quel caso non ci fu bisogno. La troia ebbe comunque un paio di orgasmi. Solo con una bella inculata!!!
Per qualche minuto il porco non dice niente. Pensa solo a inculare! Quindi la stessa voce roca che aveva nel precedente incontro. E anche le stesse parole: “Ti piace nel culo?”
E la vacca conferma con dei “Siiii…siiiiiii!”.
Lui rallenta leggermente e la vacca lo sollecita con un: “Spingiiii”
Quindi il toro, per inculare meglio, appoggia un piede sul letto e ci dà dentro.
La vacca ha un altro orgasmo. Prende fiato e dice: “Era tanto che non lo prendevo in culo!”
In realtà (per sua ammissione) avrebbe voluto dire: “Era tanto che non lo prendevo in culo così!”
Il porco non crede alle sue orecchie e lei glielo ripete senza esitare: “Era tanto che non lo prendevo in culo!”.
In realtà era da un paio di giorni in quanto avevamo ospitato due porci che l’avevano riempita per bene.
Tutto quell’entusiasmo della vacca mi costò una presa in giro sul sito porco. Infatti, il porco nel descrivere l’incontro commentò: “Quando il cornuto non riesce a inculare la puttana di sua moglie (anche se all’epoca non eravamo sposati) basta che mi chiami!”
Il video finì in quel modo. Ovviamente non la monta perché il porco stette un paio di ore con la troia. Con relativa bevuta di sborra e relativo secondo tempo.
Anche solo l’audio è imperdibile!
Quella ammissione non sarebbe stata necessaria. Il video parlava da solo!
Quel toro è uno dei pochi che ama postare il suo arnese in tiro con tanto di centimetro di fianco che certifica la misura.
Ventiquattro centimetri! Certificati!
In realtà anche la grossezza era oltre la media, con quella enorme cappella.
Questo toro da monta non è affatto piacente. Non che sia brutto, ma ha un viso strano. La faccia eccessivamente tonda, rughe oltre la sua età, insomma, uno di quelli che la vacca avrebbe sicuramente scartato in caso di primo incontro.
A meno che la vacca non lo avesse già provato in precedenza!
Infatti, questo è uno dei tre tori di cui la puttana si fece scopare nei tre giorni in cui i suoi genitori si assentarono e lei ne approfittò, grazie anche alla presenza “dell’utile cornuto”, cioè il sottoscritto. Senza di me sarebbe stato impossibile, ma la cagna ambiva a provare quello che fino a quel momento non era stato possibile fare: conoscere il porco da bendata! Una volta che saremo andati a vivere insieme sarebbe diventato la consuetudine. Ma all’epoca no. Pur avendo già preso una settantina di cazzi diversi in meno di un anno, non era ancora riuscita a realizzare quel sogno.
Come andò a finire? Tre sere disponibili, quindi tre cazzi diversi. Uno per ogni sera.
Nel letto dei genitori.
Quello fu il terzo. Anche in quel caso non fi eccessivamente convinta quando vide la foto, ma all’epoca era troppo infoiata e vogliosa per rifiutare la sua offerta. Diciamo che in seguito sarebbe stata più selettiva.
In quella circostanza ero presente anche io. Ovviamente non vivevamo ancora insieme e la raggiungevo di tanto in tanto. Le prime foto la vedono ancora bendata, il maiale sopra di lei in un sessantanove e il cazzone che scompare completamente nella bocca della troia, tanto da che si vedono solo le palle gonfie appoggiate sulle sue labbra.
La monta si risolve in una lunga pecorina. Lui in piedi al bordo del letto. Dapprima le scopa la figa ma il porco brama per avere il culo, quindi, estrae incautamente il cazzone prima del tempo.
È la vacca a dire: “No…aspetta…non adesso” infatti la puttana era lì per venire. Dopo l’orgasmo fu lei a dire: “Adesso sì… adesso inculami!”
E il porco ci diede dentro. Non pensate che sia una furia. No. È un metronomo. Colpi decisi ma cadenzati. E non perde mai il ritmo. La voce de maiale che si fa roca e chiede: “Ti piace nel culo? “E la puttana che risponde. “Oh. siii…mi piace nel culo…mi piace nel culo!”
Quella monta (almeno il primo tempo) finì con un video. Lei in ginocchio, lui in piedi. La vacca che si divora l’uccello fino a farsi sborrare in bocca. Se non ci fosse audio che fa sentire il gemito del porco non si coglierebbe il momento in cui il maiale le svuota le palle in bocca. Neanche una goccia fuori. Poi per oltre un minuto lo pulisce accuratamente, fino a che non pare nemmeno che abbia sborrato.
Questo accadde la prima volta. Quella di cui parlo oggi fu la replica. Erano passati un paio di anni abbondanti e vivevamo insieme. Era iniziata l’epoca delle sorprese della puttana. Io rigorosamente a lavoro e la puttana che si proponeva, a mia insaputa, per farsi montare a casa nostra. Nel nostro letto.
Ospitando, non si poteva permettere di farlo con un toro nuovo (sarebbe anche stato imprudente). I primi due furono particolari ma ora, la zoccola, aveva proprio voglia di una bella inculata.
Quindi si ricordò di quel porco!
Fu un gioco da ragazzi contattarlo e dargli indicazioni per raggiungerla a casa nostra. E se si aggiunge che quel maiale predilige incontrare le zoccole senza la presenza del cornuto di turno, il cerchio si chiude.
Il video è di pochi minuti ma rende perfettamente l’ida di ciò che accade. Dopo qualche visione decido di rallentare i primissimi secondi. È l’unico modo per vedere (seppur per un istante) il cazzone enorme che da lì a poco entrerà nel culo della vacca.
La troia si mette perfettamente alla pecorina, sul bordo del letto. La telecamera alle spalle. Il porco invece rimane in piedi.
La vacca è a quattro zampe. Con un minimo di attenzione si intravede davanti a lei il bagliore del telefonino.
Stava armeggiando per chiamarmi!
In quel momento stavo uscendo dall’ufficio. Anche in quel caso risposi:” Ciao amore!”.
Per tutta risposta arrivarono i gemiti della puttana.
Ed era solo l’inizio dell’inculata!
Anche se non si vede, si capisce perfettamente quando il cazzone entra nel culo della zoccola in quanto la troia emette un “oooohhh” molto significativo.
Sullo sfondo si sente una musica. È la tv della camera volutamente accesa su un canale musicale per nascondere i gemiti della vacca. Sul muro vengono proiettati i bagliori dovuti ai video.
Il porco inculatore si prende qualche istante per prendere il ritmo. Impugna i fianchi della puttana e inizia a darci dentro.
Colpo su colpo, senza mai perdere il ritmo.
La vacca è un crescendo di “siiii”. Dapprima distanti uno dall’altro poi uno per ogni colpo in culo.
E sono qualche centinaio!
La vacca ha un crescendo di goduria e non serve molto a capire che ha un orgasmo.
Senza toccarsi la figa. Senza nemmeno sfiorarla. In precedenza (e in seguito) in quella posizione è normale intravedere il suo braccio sotto la pancia per raggiungere la figa e masturbarsi mentre il porco di turno le martella il culo.
In quel caso non ci fu bisogno. La troia ebbe comunque un paio di orgasmi. Solo con una bella inculata!!!
Per qualche minuto il porco non dice niente. Pensa solo a inculare! Quindi la stessa voce roca che aveva nel precedente incontro. E anche le stesse parole: “Ti piace nel culo?”
E la vacca conferma con dei “Siiii…siiiiiii!”.
Lui rallenta leggermente e la vacca lo sollecita con un: “Spingiiii”
Quindi il toro, per inculare meglio, appoggia un piede sul letto e ci dà dentro.
La vacca ha un altro orgasmo. Prende fiato e dice: “Era tanto che non lo prendevo in culo!”
In realtà (per sua ammissione) avrebbe voluto dire: “Era tanto che non lo prendevo in culo così!”
Il porco non crede alle sue orecchie e lei glielo ripete senza esitare: “Era tanto che non lo prendevo in culo!”.
In realtà era da un paio di giorni in quanto avevamo ospitato due porci che l’avevano riempita per bene.
Tutto quell’entusiasmo della vacca mi costò una presa in giro sul sito porco. Infatti, il porco nel descrivere l’incontro commentò: “Quando il cornuto non riesce a inculare la puttana di sua moglie (anche se all’epoca non eravamo sposati) basta che mi chiami!”
Il video finì in quel modo. Ovviamente non la monta perché il porco stette un paio di ore con la troia. Con relativa bevuta di sborra e relativo secondo tempo.
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