La famiglia 4° - La mamma-La Figlia ed il Figlio insieme al Glory Hole.
di
Andrea2022
genere
incesti
Con lo sperma del fratello che le colava dagli angoli delle labbra, Lia era riuscita a manifestare la soddisfazione per quella inattesa sorpresa:
-Mmmmm.. gustoso! Non lo ricordavo così buono e simile a quello di papà!
E poi, anche il tuo arnese, me lo ricordavo diverso.. più piccolo!-
A quel punto era intervenuta la mamma:
-Non fare la stronzetta emancipata Lia!
Certo che ha il sapore del padre e poi ne ha anche la consistenza e il profumo se proprio lo vuoi sapere.
In più però, ne ha la potenza giovanile anche se la quantità di sperma non è ancora la stessa.
Certo, la verga non è ancora così possente ma se hai notato mentre lo avevi in bocca, è molto più duro grazie all'esuberanza dell'età e la guerra degli ormoni.
Tu oramai hai in mente solo la verga di tuo padre e le sue sborrate da cavallo ed i tuoi ricordi di tuo fratello sono fermi a quando gli facevi i pompini da ragazzina.
Mi ricordo sai Lia, la volta che avevi visto le sue prime goccioline bianche fuoruscire dal suo forellino uretrale!
Mi ricordo anche quella volta che sei corsa da me per sapere cosa fosse ricevendone in risposta le mie rassicurazioni con l'invito a leccarlo ed assaporarne il gusto che ti avrebbe accompagnato per tutta la vita.
E' la sborra di tuo fratello bambina! Ed è la stessa che spara il cazzone di tuo padre.
In quanto alla dotazione di tuo fratello, anche in quel caso sei rimasta al giorno in cui ti aveva deflorata facendoti correre da me spaventata per il sangue che perdevi dalla cosina.
Eravate due bamboccioni che giocavano a fare i grandi in modo del tutto inconsapevole nonostante la mie parole spese per prepararvi al gioco dell'amore ed ai piaceri del sesso.
Anche in quel caso avevo dovuto rassicurarti raccomandandoti di prestare attenzione al momento in cui ti fossero arrivate le prime mestruazioni per correre subito dal ginecologo per la pillola ed evitare dunque, spiacevoli conseguenze.
Certo, allora il tuo fratellino aveva un pisello piccolo ancorché già duro e comunque, te lo sei goduto (con l'uso della pillola che ti avevo fatto prescrivere dal ginecologo) sino a quando non hai scoperto il cannone lancia-sborra di tuo padre così diverso da tuo fratello ma anche dagli stupidi compagnucci ai quali facevi le seghe.
Certo, di fronte alla dotazione di tuo padre qualunque donna perderebbe la testa e dunque, anche tu sei giustificata essendone la precoce e procace figlia incestuosa.
Ti posso assicurare comunque, che da quando tu hai preso il mio posto nel letto matrimoniale con mio marito, tuo fratello nel mio letto ha fatto progressi incredibili e non solo come amante ma anche con un adeguato sviluppo del suo pene che se anche non è paragonabile a quello del padre, è sicuramente più duro e più resistente di come lo potevi ricordare.
Poi devo dirti che da quando la mia vagina e il mio sfintere anale non vengono dilatati dalla bestia di tuo padre, ho ripreso delle misure adatte al suo cazzo che adesso sento e fa godere moltissimo sia me che lui.-
La ragazza aveva ascoltato quelle parole con l'espressione contrita ed al tempo stesso vogliosa di provare giacché sapeva che il padre si sarebbe assentato per una settimana che sicuramente avrebbe trascorso tra le braccia della mamma e del fratello.
Come previsto, la settimana successiva l'uomo si era dovuto assentare per tutto il tempo a causa di un impegno di lavoro in un cantiere all'estero.
Naturalmente, ogni qualvolta gli era possibile, telefonava alla figlia sorprendendola talvolta nel momento in cui era impegnata a fare sesso con la mamma ed il fratello.
Naturalmente, non era la prevedibile tresca (Anzi auspicata) a preoccuparlo ma il fatto che, l'impegno del lavoro mal si conciliava con le sue impellenti necessità di correre in bagno per masturbarsi.
-Papà, come mi fanno godere Edo e la mamma!
Ma tu non masturbarti che ti voglio bello pieno pieno quando torni a casa!-
Gli diceva la figlia al telefono attizzando ancora di più la sua libidine repressa costringendolo a masturbarsi per non sporcare di sperma le mutande.
-L'altro giorno mi hai raccontato di quando tuo padre ti aveva portata in albergo dove ad aspettarvi vi erano due neri che lavorano nel cantiere insieme a lu.
Mi avevi detto che per giustificare la tua giovane età, non volendo rivelare che eri sua figlia, ti aveva presentata come una puttanella che per pagarsi gli studi si faceva scopare dai grandi "Hai goduto e ti sei fatta pagare troietta!"
Mi hai anche raccontato che nel tempo di tre ore ti avevano chiavata tutti e sborrata almeno una volta in ogni buco.
Dunque, sei stata riempita di sperma tre volte in bocca, tre volte nelle fica e tre volte nel culo con una appendice del nero col cazzo meno lungo ma più tozzo che ti ha sborrata ancora in bocca prima di uscire.-
Aveva detto la mamma rivolta alla figlia mentre erano tutti e tre a letto a rilassarsi dopo aver goduto in promisquità.
-E' vero mamma, è andata davvero così!
Papà lo ha capito che mi piacciono certi tipi di trasgressioni e cerca sempre di accontentarmi anche se, il mio preferito resta sempre lui col quale vorrei scopare sempre a tutte le ore del giorno e della notte.
Comunque, ho capito che vedermi scopare da altri lo eccita da morire e dunque, anche io cerco di collaborare per ottenere poi, delle prestazioni extra da lui.-
-Ecco!
A proposito di questo, anche a me e tuo fratello piacerebbe vedere come ti comporti con degli sconosciuti, come godi, li fai godere e fai eccitare anche la tua mamma e tuo fratello con la tua infinita troiaggine.-
-Cosa volete che faccia?-
Aveva risposto la figlia con sprazzi di libidine negli occhi.
-Se non lo ha già fatto tuo padre (come aveva fatto con me il mio quando non avevo ancora venti anni ed ero già gravida), ti proporrei di andare in uno di quei posti in cui, da certi buchi sulle pareti, sbucano cazzi di sconosciuti da spompinare o farsi chiavare.-
-Un glory hole?-
Aveva esclamato la ragazza.
-Si, proprio un glory hole dove mi piacerebbe portarti insieme a tuo fratello.-
-Certo mamma, certo!
E' una cosa che mi aveva già proposto papà di fare al suo rientro.
Sono sicura però che se glielo dico prima, lui ne sarà entusiasta.-
-Io non glielo direi e gli riserverei questa sorpresa raccontandogliela a tavola mentre ceniamo la sera del suo ritorno.
Conoscendolo, sono sicura che si ecciterà tanto che vorrà scoparti sul tavolo sul quale stiamo cenando e magari gli diamo un aiutino anche io e tuo fratello.-
Le aveva risposto la mamma.
Naturalmente la risposta della ragazza era stata entusiasta ed affermativa.
Il locale con le stanzette dai "Buchi gloriosi" non distava molto dalla loro casa e questo aveva imposto alle donne di modificare completamente il loro aspetto mentre il ragazzo vestito in modo meno formale, aveva mantenuto pressoché il suo aspetto di giovane e aitante donnaiolo.
La mamma aveva indossato una vistosa parrucca bionda, un abito lungo scuro ed un trucco piuttosto pesante che sotto gli occhialoni da diva hollywoodiana l'avrebbe resa irriconoscibile persino al marito.
La figlia, con minigonna inguinale e giubbotto di jeans, si era applicata dei finti piercing e della decalcomanie a guisa di tatuaggi che le conferivano l'aria di una troietta minorenne ed inquietante.
Nessuno avrebbe potuto riconoscerli.
Mentre entravano tra i numerosi maschi in attesa di ogni stazza, età e colore, avevano visto persino qualcuno che conoscevano.
Vi era un macellaio dall'aria laida che ogni volta che le incontrava faceva disgustose battute allusive.
Vi era un compagno d'università della ragazza e "infiltrata" tra i maschi, una loro insospettabile vicina di casa.
Anche loro erano insospettabili e dunque, ogni critica era proibita!
In tre in quello spazio piuttosto angusto ma pieno di fori alle pareti praticati ad altezze diverse, aveva atteso per qualche minuto il succedersi degli eventi.
Il primo cazzo spuntato, era piuttosto grassoccio e non completamente in tiro.
Subito dopo dal foro accanto era sbucato un membro più lungo, scuro e ricoperto di vene a rilievo.
Le due donne, dopo essersi scambiate uno sguardo d'intesa, avevano dischiuso le labbra ed avevano cominciato a spompinarli scambiandosi per un paio di volte di posizione prima che quello col cazzo a salsicciotto cominciasse a colare sborra sulle labbra della mamma.
Subito dopo anche la verga più lunga e venosa aveva cominciato a sborrare emettendo fiotti lunghi e cremosi come zampilli che finivano direttamente in gola alla figlia che teneva le labbra ben spalancate.
Un rapido sguardo d'intesa tra le due donne era stato sufficiente per farle avvicinare e congiungere in un bacio profondo e lascivo in cui la calda crema che avevano in bocca si mischiava in un gustoso cocktail prima di essere ingoiato.
Il ragazzo seduto dietro di loro, osservava come ipnotizzato quella incredibile scena che vedeva come attrici porno, sua madre e sua sorella.
Mentre da uno dei buchi spuntava un grosso cazzo nero, dalla parete dietro di loro facevano capolino altri due cazzi.
L'ambiente piuttosto angusto (Forse le misure erano studiate ad arte) permetteva alle donne di manovrare insieme il cazzone nero e contemporaneamente spingere il culo verso gli invitanti arnesi spuntati come germogli dal muro.
La ragazza prudentemente, era uscita di casa in minigonna e senza mutandine e dunque, non le era stato difficile spingere le natiche verso la parete per centrare il cazzo e farsi penetrare.
La mamma invece, impegnata com'era a tenere quella verga con le mani, aveva dovuto chiedere al figlio di sollevarle la gonna sulla schiena, scostare le mutande e guidare lui stesso il secondo cazzo dentro la sua fica.
La scena che si presentava agli occhi del ragazzo era davvero incredibilmente goduriosa.
La mamma e la sorella venivano chiavate dai cazzi di due sconosciuti mentre insieme succhiavano il cazzo di un mandingo nero e duro come un palo di ebano.
Ad un certo punto la mamma, avendo difficoltà a sentire, per via della misura il cazzo che cercava di montarla, aveva chiesto al figlio di cambiare la posizione e lui diligentemente, glielo aveva sfilato dalla fica per inserirglielo nel buco del culo lubrificato con la sua saliva.
segue
L
-Mmmmm.. gustoso! Non lo ricordavo così buono e simile a quello di papà!
E poi, anche il tuo arnese, me lo ricordavo diverso.. più piccolo!-
A quel punto era intervenuta la mamma:
-Non fare la stronzetta emancipata Lia!
Certo che ha il sapore del padre e poi ne ha anche la consistenza e il profumo se proprio lo vuoi sapere.
In più però, ne ha la potenza giovanile anche se la quantità di sperma non è ancora la stessa.
Certo, la verga non è ancora così possente ma se hai notato mentre lo avevi in bocca, è molto più duro grazie all'esuberanza dell'età e la guerra degli ormoni.
Tu oramai hai in mente solo la verga di tuo padre e le sue sborrate da cavallo ed i tuoi ricordi di tuo fratello sono fermi a quando gli facevi i pompini da ragazzina.
Mi ricordo sai Lia, la volta che avevi visto le sue prime goccioline bianche fuoruscire dal suo forellino uretrale!
Mi ricordo anche quella volta che sei corsa da me per sapere cosa fosse ricevendone in risposta le mie rassicurazioni con l'invito a leccarlo ed assaporarne il gusto che ti avrebbe accompagnato per tutta la vita.
E' la sborra di tuo fratello bambina! Ed è la stessa che spara il cazzone di tuo padre.
In quanto alla dotazione di tuo fratello, anche in quel caso sei rimasta al giorno in cui ti aveva deflorata facendoti correre da me spaventata per il sangue che perdevi dalla cosina.
Eravate due bamboccioni che giocavano a fare i grandi in modo del tutto inconsapevole nonostante la mie parole spese per prepararvi al gioco dell'amore ed ai piaceri del sesso.
Anche in quel caso avevo dovuto rassicurarti raccomandandoti di prestare attenzione al momento in cui ti fossero arrivate le prime mestruazioni per correre subito dal ginecologo per la pillola ed evitare dunque, spiacevoli conseguenze.
Certo, allora il tuo fratellino aveva un pisello piccolo ancorché già duro e comunque, te lo sei goduto (con l'uso della pillola che ti avevo fatto prescrivere dal ginecologo) sino a quando non hai scoperto il cannone lancia-sborra di tuo padre così diverso da tuo fratello ma anche dagli stupidi compagnucci ai quali facevi le seghe.
Certo, di fronte alla dotazione di tuo padre qualunque donna perderebbe la testa e dunque, anche tu sei giustificata essendone la precoce e procace figlia incestuosa.
Ti posso assicurare comunque, che da quando tu hai preso il mio posto nel letto matrimoniale con mio marito, tuo fratello nel mio letto ha fatto progressi incredibili e non solo come amante ma anche con un adeguato sviluppo del suo pene che se anche non è paragonabile a quello del padre, è sicuramente più duro e più resistente di come lo potevi ricordare.
Poi devo dirti che da quando la mia vagina e il mio sfintere anale non vengono dilatati dalla bestia di tuo padre, ho ripreso delle misure adatte al suo cazzo che adesso sento e fa godere moltissimo sia me che lui.-
La ragazza aveva ascoltato quelle parole con l'espressione contrita ed al tempo stesso vogliosa di provare giacché sapeva che il padre si sarebbe assentato per una settimana che sicuramente avrebbe trascorso tra le braccia della mamma e del fratello.
Come previsto, la settimana successiva l'uomo si era dovuto assentare per tutto il tempo a causa di un impegno di lavoro in un cantiere all'estero.
Naturalmente, ogni qualvolta gli era possibile, telefonava alla figlia sorprendendola talvolta nel momento in cui era impegnata a fare sesso con la mamma ed il fratello.
Naturalmente, non era la prevedibile tresca (Anzi auspicata) a preoccuparlo ma il fatto che, l'impegno del lavoro mal si conciliava con le sue impellenti necessità di correre in bagno per masturbarsi.
-Papà, come mi fanno godere Edo e la mamma!
Ma tu non masturbarti che ti voglio bello pieno pieno quando torni a casa!-
Gli diceva la figlia al telefono attizzando ancora di più la sua libidine repressa costringendolo a masturbarsi per non sporcare di sperma le mutande.
-L'altro giorno mi hai raccontato di quando tuo padre ti aveva portata in albergo dove ad aspettarvi vi erano due neri che lavorano nel cantiere insieme a lu.
Mi avevi detto che per giustificare la tua giovane età, non volendo rivelare che eri sua figlia, ti aveva presentata come una puttanella che per pagarsi gli studi si faceva scopare dai grandi "Hai goduto e ti sei fatta pagare troietta!"
Mi hai anche raccontato che nel tempo di tre ore ti avevano chiavata tutti e sborrata almeno una volta in ogni buco.
Dunque, sei stata riempita di sperma tre volte in bocca, tre volte nelle fica e tre volte nel culo con una appendice del nero col cazzo meno lungo ma più tozzo che ti ha sborrata ancora in bocca prima di uscire.-
Aveva detto la mamma rivolta alla figlia mentre erano tutti e tre a letto a rilassarsi dopo aver goduto in promisquità.
-E' vero mamma, è andata davvero così!
Papà lo ha capito che mi piacciono certi tipi di trasgressioni e cerca sempre di accontentarmi anche se, il mio preferito resta sempre lui col quale vorrei scopare sempre a tutte le ore del giorno e della notte.
Comunque, ho capito che vedermi scopare da altri lo eccita da morire e dunque, anche io cerco di collaborare per ottenere poi, delle prestazioni extra da lui.-
-Ecco!
A proposito di questo, anche a me e tuo fratello piacerebbe vedere come ti comporti con degli sconosciuti, come godi, li fai godere e fai eccitare anche la tua mamma e tuo fratello con la tua infinita troiaggine.-
-Cosa volete che faccia?-
Aveva risposto la figlia con sprazzi di libidine negli occhi.
-Se non lo ha già fatto tuo padre (come aveva fatto con me il mio quando non avevo ancora venti anni ed ero già gravida), ti proporrei di andare in uno di quei posti in cui, da certi buchi sulle pareti, sbucano cazzi di sconosciuti da spompinare o farsi chiavare.-
-Un glory hole?-
Aveva esclamato la ragazza.
-Si, proprio un glory hole dove mi piacerebbe portarti insieme a tuo fratello.-
-Certo mamma, certo!
E' una cosa che mi aveva già proposto papà di fare al suo rientro.
Sono sicura però che se glielo dico prima, lui ne sarà entusiasta.-
-Io non glielo direi e gli riserverei questa sorpresa raccontandogliela a tavola mentre ceniamo la sera del suo ritorno.
Conoscendolo, sono sicura che si ecciterà tanto che vorrà scoparti sul tavolo sul quale stiamo cenando e magari gli diamo un aiutino anche io e tuo fratello.-
Le aveva risposto la mamma.
Naturalmente la risposta della ragazza era stata entusiasta ed affermativa.
Il locale con le stanzette dai "Buchi gloriosi" non distava molto dalla loro casa e questo aveva imposto alle donne di modificare completamente il loro aspetto mentre il ragazzo vestito in modo meno formale, aveva mantenuto pressoché il suo aspetto di giovane e aitante donnaiolo.
La mamma aveva indossato una vistosa parrucca bionda, un abito lungo scuro ed un trucco piuttosto pesante che sotto gli occhialoni da diva hollywoodiana l'avrebbe resa irriconoscibile persino al marito.
La figlia, con minigonna inguinale e giubbotto di jeans, si era applicata dei finti piercing e della decalcomanie a guisa di tatuaggi che le conferivano l'aria di una troietta minorenne ed inquietante.
Nessuno avrebbe potuto riconoscerli.
Mentre entravano tra i numerosi maschi in attesa di ogni stazza, età e colore, avevano visto persino qualcuno che conoscevano.
Vi era un macellaio dall'aria laida che ogni volta che le incontrava faceva disgustose battute allusive.
Vi era un compagno d'università della ragazza e "infiltrata" tra i maschi, una loro insospettabile vicina di casa.
Anche loro erano insospettabili e dunque, ogni critica era proibita!
In tre in quello spazio piuttosto angusto ma pieno di fori alle pareti praticati ad altezze diverse, aveva atteso per qualche minuto il succedersi degli eventi.
Il primo cazzo spuntato, era piuttosto grassoccio e non completamente in tiro.
Subito dopo dal foro accanto era sbucato un membro più lungo, scuro e ricoperto di vene a rilievo.
Le due donne, dopo essersi scambiate uno sguardo d'intesa, avevano dischiuso le labbra ed avevano cominciato a spompinarli scambiandosi per un paio di volte di posizione prima che quello col cazzo a salsicciotto cominciasse a colare sborra sulle labbra della mamma.
Subito dopo anche la verga più lunga e venosa aveva cominciato a sborrare emettendo fiotti lunghi e cremosi come zampilli che finivano direttamente in gola alla figlia che teneva le labbra ben spalancate.
Un rapido sguardo d'intesa tra le due donne era stato sufficiente per farle avvicinare e congiungere in un bacio profondo e lascivo in cui la calda crema che avevano in bocca si mischiava in un gustoso cocktail prima di essere ingoiato.
Il ragazzo seduto dietro di loro, osservava come ipnotizzato quella incredibile scena che vedeva come attrici porno, sua madre e sua sorella.
Mentre da uno dei buchi spuntava un grosso cazzo nero, dalla parete dietro di loro facevano capolino altri due cazzi.
L'ambiente piuttosto angusto (Forse le misure erano studiate ad arte) permetteva alle donne di manovrare insieme il cazzone nero e contemporaneamente spingere il culo verso gli invitanti arnesi spuntati come germogli dal muro.
La ragazza prudentemente, era uscita di casa in minigonna e senza mutandine e dunque, non le era stato difficile spingere le natiche verso la parete per centrare il cazzo e farsi penetrare.
La mamma invece, impegnata com'era a tenere quella verga con le mani, aveva dovuto chiedere al figlio di sollevarle la gonna sulla schiena, scostare le mutande e guidare lui stesso il secondo cazzo dentro la sua fica.
La scena che si presentava agli occhi del ragazzo era davvero incredibilmente goduriosa.
La mamma e la sorella venivano chiavate dai cazzi di due sconosciuti mentre insieme succhiavano il cazzo di un mandingo nero e duro come un palo di ebano.
Ad un certo punto la mamma, avendo difficoltà a sentire, per via della misura il cazzo che cercava di montarla, aveva chiesto al figlio di cambiare la posizione e lui diligentemente, glielo aveva sfilato dalla fica per inserirglielo nel buco del culo lubrificato con la sua saliva.
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