La famiglia 5° - Piacere senza pregiudizi.

di
genere
incesti

Il gioco si era protratto per oltre un'ora durante la quale la mamma e la figlia avevano succhiato e preso in ogni buco diversi cazzi.

Alcuni se li erano scambiati per condividerne la consistenza, i profumi ed i sapori.

Altri li avevano imboccati dopo che si erano sciolti nella loro vagina o nell'orifizio anale per aggiungere al gusto del maschio anche quello dei loro umori.

Mamma e figlia erano talmente impegnate coi membri di quegli sconosciuti che spuntavano come funghi da quei buchi alle pareti che pareva davvero che fossero in competizione a chi ne faceva godere di più traendone come beneficio, abbondanti razioni di sperma che talvolta mancavano di centrare l'obiettivo e spruzzavano sui loro visi, sulle tette e sui capelli.

Anche le loro schiene esibivano strisce di sperma come frustate.

Il ragazzo assistendo a quelle scene si toccava il cazzo ed i testicoli per tenersi pronto al suo turno, cercando di trattenersi per non venire anzitempo.

Le due donne, d'intesa tra loro ed approfittando del suo stato di eccitazione, più di una volta gli avevano chiesto di indirizzare qualche cazzo dentro uno dei loro buchi vuoti.

Il ragazzo aveva sempre eseguito con perizia senza rendersi conto che così facendo, prendeva tra le dita la verga di un altro maschio per di più, sconosciuto!

-Fratellino, guarda che bel cazzone caldo e duro ha questo qua, chissà com'è pieno di cremina, non ti piacerebbe dargli una leccatina anche tu?!-

-Ma sei pazza Lia? Non sono mica un frocio io!-

A quel punto ridacchiando era intervenuto la mamma:

-Ah, dunque se gli dai una leccatina sulla cappella saresti un frocio e se invece lo impugni con la mano e lo accompagni nel culo di tua madre o nella fica di tua sorella, rimarresti un maschione virile?

Ma va là va là!-

Se tu divenissi un frocio per quella piccola trasgressione al tuo orgoglio di maschio, cosa siamo io e tua sorella che ci comportiamo nel modo che hai visto?

Ci consideri forse delle puttane?-

Il ragazzo, chiaramente in difficoltà dalle inconfutabili riflessioni della mamma, aveva cercato di balbettare una risposta senza tuttavia trovarne le parole.

-Dai micione vieni qui dalla mamma che ci succhiamo insieme questo bel cannolo alla crema!

A te basta chiudere gli occhi per renderti conto che non è poi così spiacevole sapere che quella crema che ti spruzza in bocca è merito del fatto che proprio tu, sei riuscito a far godere un maschio col semplice uso della lingua e delle labbra.

E poi, non fare lo gnorri, cosa credi che fosse quel sapore che sentivi ogni volta che venivi a baciare me o tua sorella dopo che avevamo ingoiato il nettare sparatoci in bocca dall'orgasmo di uno sconosciuto?

Era ed è il sapore della sborra quello che hai sentito sulle tu papille gustative che peraltro sono esattamente come quelle delle femmine.

Riflettici amore di mamma, che cosa distingue il corpo dell'uomo da quello della donna?

Si differenziano solo per i diversi organi per la riproduzione mentre tutti gli altri centri di piacere sono identici: La bocca con le labbra, la lingua e le papille del gusto - I capezzoli che si induriscono quando siamo eccitati e che ci danno brividi di piacere se vengono strizzati o succhiati - E poi l'interno delle cosce e tutta la zona perianale compreso lo sfintere che è un vero terminale di cellule sensoriali del piacere.

A riprova di questo, posso dirti che più di una volta quando tuo padre mi portava a fare sesso di gruppo, ho incontrato maschi perfettamente virili con dotazioni di tutto rispetto, che si facevano inculare da lui e dopo aver goduto col culo, più eccitati e potenti che mai, mi facevano godere coi loro cazzoni duri come il marmo.

A quel punto, era intervenuta la sorella:

-E' vero mamma, è successo anche a me proprio con uno di quegli africani di cui ti ho parlato.

Proprio quello che mi aveva sborrato in bocca prima di andare via.. proprio lui!

Prima di occuparsi di me e farmi godere come mai mi era successo con altri (Escluso papà ovviamente!), si era fatto inculare dal suo amico che gli aveva riempito le visceri di sborra.-

-Vieni qui amore di mamma, succhiamocelo insieme a tua sorella questo ben di dio che poi farò godere anche te dentro il mio corpo umido e poi, ce ne andiamo a casa a farci una bella doccia e riposarci dopo questa faticata.-

Mentre quel cazzone stimolato da tre lingue e sei mani aveva cominciato a spruzzare, la mamma lo aveva indirizzato tra le labbra del figlio per poi baciarlo e condividere con lui e la sorella il gustoso regalino.

Quando la mamma gli aveva allargato le cosce davanti per farsi scopare, il ragazzo era talmente eccitato che al primo contatto con la fica, aveva goduto senza penetrarla spruzzando potenti fiotti che le avevano imbrattato la pancia, il seno ed il volto sino ai capelli.

-Che sborrata fratellino!

Ti è piaciuto davvero il nuovo giochino eh?!-

Aveva detto Lia provocando una rumorosa risata della mamma imbrattata di sborra all'inverosimile ed il fratello incredulo della sua stessa cannonata.

Segue
scritto il
2022-03-06
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