La svolta - Capitolo 2

di
genere
dominazione

Dopo una ventina di minuti arrivammo presso un garage nel seminterrato di un palazzo del centro, quindi dalla macchina all’ascensore e ci ritrovammo in uno splendido appartamento ubicato all’ultimo piano.
“Tra poco ci raggiungerà una coppia di amici, due coniugi di mezza età, distinti e …di una perversione unica. Nel frattempo siediti e gustati il filmino girato ieri…”
Ettore prese il telecomando e caricò un file MP4 nella TV da 52 pollici fissata sulla parete opposta al divano dove mi ero appena seduta. Rimasi sorpresa quando, pochi secondi dopo, nel video fece la sua comparsa Fabio; parlava con Ettore, di cui si sentiva la voce fuori campo:
“…penso che tu e Barbara siate una bella coppia, ma mi è bastato poco per capire che nel vostro rapporto manca qualcosa…”
Nel frattempo era comparsa una ragazza che identificai in Serena, la cameriera conosciuta in occasione della cena a casa di Ettore. La ragazza aveva uno splendido completo intimo nero, costituito da mutandine e reggiseno push-up in pizzo, comprensivo di reggicalze e calze a rete con un paio di scarpe nere con dei tacchi vertiginosi. Intanto che Ettore continuava nel suo monologo, la ragazza si sedeva di fianco a Fabio sul medesimo divano in cui mi trovavo in quel momento. Gli accarezzava la patta dei pantaloni sempre con più insistenza: conosco bene Fabio che in quella circostanza era di marmo, imbarazzato a tal punto che non riusciva a fare nulla di più che subire, se così si può dire quando una bella ragazza “troieggia” in tal modo con un uomo.
“Ti piacciono le attenzioni di Serena, Fabio? Oh… sa essere una gran puttana! Ha solo 22 anni, ma non hai idea di quante centinaia di cazzi abbia già pompato! Masturbalo troia!!!”
La ragazza aprì la zip dei pantaloni di Fabio e iniziò a masturbarlo con una mano: lui era eccitato e l’erezione era totale. Il suo pene era di dimensioni medie, ma lo trovavo comunque un bell’uccello, o almeno mi ci ero abituata e me lo facevo piacere. Trascorsi pochi minuti caratterizzati da una lentissima sega, Ettore spronò Serena a darsi da fare:
“Succhialo troia, fatti sborrare in bocca, sono sicuro che ci vorrà poco…”
Intanto che la ragazza ci dava dentro con una determinazione lodevole, Ettore proseguiva nel suo discorso umiliando Fabio e spesso incalzandolo con qualche domanda alla quale rispondeva a fatica, sia per la vergogna e sia perché confuso, soggetto al lavoro continuo e snervante della ragazza:
“…ho parlato con Barbara, mi ha detto della vostra vita di coppia e … penso che sia una donna che abbia bisogno di un vero uomo, un uomo che la faccia godere come merita!”
In quel momento Fabio chiudeva gli occhi e sollevava la testa verso il soffitto mentre Serena dapprima fermava il lento movimento del capo, poi riprendeva con più vigore:
“Ahh…mio Dio!!! Mi sta svuotandooo!!! Oh siii!!!”
“Oh!!! Sei arrivato! Hai riempito la bocca di Serena…scommetto che questi servizietti Barbara non te li fa…è così Fabio?”
“Si, cazzo…oh si… è così!!…a lei ha sempre fatto schifo prenderlo in bocca…”
“Questo non me lo ha detto Barbara, ma lo immaginavo…!”
Intanto la ragazza staccava la testa, ancora china sui pantaloni di Fabio, rilasciando il suo uccello moscio e guardando in direzione di Ettore in attesa di disposizioni, che non tardarono a farsi sentire:
“Ingoia troia!!!”
Nel video il volto di Fabio appariva come sbalordito da tutta la situazione che stava vivendo.
Invece il mio imbarazzo era scemato, offuscato dalla delusione di aver visto Fabio concedersi senza indugi a quella ragazza, di fatto tradendomi! Eppure provavo un senso di colpa per non aver donato a Fabio più passione di quanto avessi concesso durante la nostra relazione.
Il suono del campanello mi scosse dal disorientamento in cui mi trovavo. Ettore andò ad accogliere i due ospiti.
“Barbara, questi sono la Signora Olga e il Signor Mauro, voglio che ti rivolga a loro sempre dandogli del Lei”
“Va bene, buongiorno Signora Olga e buongiorno Signor Mauro!”
Mi sollevai dal divano stringendo le mani ad entrambi, che subito dopo presero posto sul divano lasciandomi al centro tra loro due.
Si trattava della classica coppia di coniugi sessantenni in pensione, entrambi grassocci, con il volto coperto da qualche ruga e con i capelli quasi del tutto grigi. Gli occhi piccoli e accesi di Olga la facevano sembrare una donna vispa, mentre Mauro con il suo sguardo languido appariva alquanto viscido.
“Beh, vado a prendere subito qualcosa da bere: per te Olga il solito moscato?”
“Si, tesoro!”
“Ok, io e Mauro ci godremo un bel bicchiere di vino rosso!”
Mi ignorarono completamente, dandomi dimostrazione di quello che gli rappresentavo e chiarendo il fatto che, rispetto a loro, mi trovassi in uno stato di inferiorità. Quindi, mentre ognuno di loro sorseggiava il proprio drink, Ettore fece ripartire il video:
“Avanti troia, riprendi a masturbare il nostro ospite!”
E poi rivolgendosi a lui:
“Vedrai Fabio che questa puttana ti tirerà a lucido il cazzo e ti farà sborrare in continuazione per tutta la sera!”
Nel frattempo che le immagini scorrevano, Olga e Mauro posarono i bicchieri e si diedero da fare.
“Togli le mutandine vacca! e tieni le gambe ben aperte per tutto il tempo che ti lavoro!”
Mauro, osservando Olga che si sedeva per terra fra le mie gambe, si rivolse verso di me e mi chiese:
“Lo stronzo cornuto del video è tuo marito?”
“Si!”
Ettore, che aveva ancora il suo drink in mano, se ne stava seduto in una poltrona di lato e sorrideva appagato di come stessero andando le cose.
Olga iniziò a concentrare tutte le sue attenzioni sul mio povero clitoride, lo prendeva tra indice e pollice, tenendolo in risalto, leccandolo, mordicchiandolo e stringendolo con le labbra fino a levarmi il respiro. Mauro invece, posizionato alle mie spalle, aveva liberato i seni da camicia e reggiseno, e tirava i capezzoli stringendoli con il solo scopo di farmi male, in contrasto al piacere causato da Olga.
L’abilità di Olga era incredibile: succhiava il clitoride come se stesse facendo un pompino e riusciva a portarmi al limite dell’orgasmo. La complicità tra i due coniugi si manifestava con un semplice sguardo: per bloccare l’orgasmo ormai raggiunto, Olga si staccava dal mio grilletto e Mauro immediatamente torceva i capezzoli fino a farmi urlare di dolore.
Intanto, le immagini del video scorrevano e Fabio veniva per la terza volta dentro la bocca di Serena che sembrava assatanata, con gli occhi e il volto rossi dallo sforzo continuo, sempre china sul membro di mio marito. Non avrei mai neppure lontanamente pensato che quelle immagini, che vedevano Fabio protagonista di un video porno, avrebbero potuto far lievitare la mia eccitazione: stavo impazzendo con il clitoride gonfio e la passera in un lago.
Avevo una voglia matta di venire: il lavoro di Olga era diventato estenuante, mentre Mauro aveva reso sensibilissimi i miei capezzoli. Ma fortunatamente intervenne Ettore rompendo quella agonia e dandomi l’opportunità di soddisfare le mie voglie:
“Forza Olga fammi vedere come la fai schizzare!”
“Certo Ettore, adesso ti faccio vede come la vacca sia prontissima per sborrare…”.
Olga infilò due dita nella mia passera e iniziò a far roteare le dita: dieci secondi e boom!
Avrei voluto nascondermi, non mi sarei immaginata una simile esplosione di piacere e mi vergognavo di averlo fatto per la prima volta in quel modo di fronte a tre estranei e pure a mio marito che, nel video di fronte a me, continuava a godere come un porco. Nell’ultima sequenza a Fabio avevano applicato un costrittore per il pene chiuso con una chiave che Ettore si era appeso al collo.
Il video era ormai terminato quando Olga mi fece venire per la settima volta, mentre Mauro non aveva mai abbandonato la sua posizione tenendomi saldamente per i seni. Le gambe spalancate e la gonna stropicciata e fradicia dei miei umori rivelavano quanto mi avessero resa estremamente oscena! e tutto mentre dal divano continuava a percolare il liquido che via via formava sul pavimento una pozza sempre più grande.
Avevo goduto incredibilmente come mai mi era capitato e per giunta per mano di una donna. Pensavo fosse tutto finito quando Olga e Mauro invertirono le posizioni: Mauro aveva preso un vibratore, mentre Olga aveva già in mano delle pinzette metalliche dentate. Mauro faceva scivolare il vibratore tra il clitoride già precedentemente martoriato e le labbra grondanti della passera riprendendo a far crescere la libidine e portandomi nuovamente verso l’orgasmo. Di contro Olga mi pinzava i capezzoli con le clip provocando un dolore lancinante che via via spariva anestetizzandomi entrambi i seni.
Persi completamente il controllo! Schizzavo come una matta sopra il volto di Mauro che apriva la bocca e ingoiava, nel frattempo Olga mi insultava:
“GODI VACCA!!! SBORRA LURIDA ZOCCOLA!!!”
Ettore rideva e si masturbava! pur con poca lucidità, mentre si menava, gli guardavo il maestoso cazzo con un acceso desiderio di averlo tra le mani. Dopo mezz’ora di tortura massacrante mi sentivo a pezzi. Olga mi levò le due pinze dai seni provocando nuovamente lo stesso lancinante dolore provato durante l’applicazione. A quel punto Ettore si avvicinò e completando la sega mi venne sul volto coprendomi occhi, naso e bocca:
“Vedrai che dalla prossima volta terrai la bocca aperta e ti farò ingoiare tutto! Ti dovrai abituare all’odore e al sapore del mio sperma, che in certi momenti sarà l’unico sapore che avrai nella tua bocca”
A quel punto Olga mostrò il suo profondo grado di depravazione:
“Ettore, ti dispiace se la ripulisco?”
Ettore si mise a ridere dando il suo consenso alla donna:
“Ma certo! …che zoccola che sei Olga!”
Olga iniziò a leccarmi il viso portando via e ingerendo tutto lo sperma accumulato sul mio volto. Terminata l’opera scambiò un bacio passionale con Mauro che si lasciò andare in un apprezzamento sconcio:
“Quanto mi piace vederti così troia!!!”
I due coniugi terminarono di bere quanto rimasto nei propri calici e dopo essersi ricomposti andarono via senza calcolarmi.
“Wow!!! Ti hanno proprio svuotata! Scommetto che una simile intensa giornata non l’abbia mai vissuta fino ad oggi!”
“Oddio!!!...no, non è mai capitato, quei due maiali mi hanno sfiancata…”
“Bene, ma ti è piaciuto? Hai goduto come una vera troia?”
“Si!”
Risposi senza avere il coraggio di guardarlo in faccia vergognandomi di tutta la situazione appena vissuta.
“Ottimo! Ora ho da fare per cui ti riaccompagno a casa.”
“Ma sono fradicia! Avresti qualcosa da darmi…la gonna è completamente bagnata”
“No, preferisco farti ritornare da Fabio in queste condizioni e quando sarai a casa vorrei tu pesassi la gonna su un bilancino. Domani mi farai chiamare da Fabio che comunicherà la differenza di peso che dovrà identificare come ‘sborra di Barbara’!”
Continua… (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com)
di
scritto il
2022-03-31
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