La prima volta che le ho dato il culo

di
genere
dominazione

Assopito sotto le coperte sono senza barriere, senza difese, nudo nel corpo e nell'anima. La grande camera illuminata dalla calda luce del camino in pietra è pervasa dal tepore del fuoco. Viki mi cinge i fianchi, scorre le sue carezze sulla mia pelle liscia, sulle parti intime rasate e profumate, toniche. Il lieve sentore della sua saliva dipinge il solco tra le scapole, scende tra i glutei, irrora il solco tra le natiche la base dei testicoli. Disteso su un fianco, nel dormiveglia, le sue labbra assaporano la pelle dei coglioni torna in alto e discende un altalena liquida e bagnata. Sotto le coperte il caldo sta diventando importante e l'afrore di sesso sovrasta tutto. Con qualcosa di sottile, forse una cinghia, fissa la base dei genitali e del pene e tira indietro dolcemente e con decisione fino a quando percepisco la cappella contro il retro delle mie cosce. Pulsa, si sta bagnando. Lubrifica l'asta, semiturgida, infilandola in un contenitore freddo e stretto. Il cazzo è ormai eretto ed il glande sbatte in fondo a questo coso che sembra allacciato alla cinghia tant'è che come questa si muove anch'esso lo fa.
Ho i coglioni che pulsano certamente saranno rossi e gonfi..."Ciuff" ed il cazzo si gonfia appena..."ciuff"...ancora..."Ciuff"..."Ciuff"...
Mi diventa duro da far male, lo sento pulsare in maniera disperata, la base della cappella incollata alla plastica di questo aggeggio.
Incurante Viki passa i polpastrelli sul mio sfintere anale che pulsa, contraendosi e rilasciandosi a tempo col pene. Un dito mi esplora l'esterno, sembra forzare l'ingresso...si...no, aspet...dentro!
-Mmmh- gemo
-Buongiorno amore, rimani assopito...così...in posizione fetale...fammi fare...Da ora in poi non sarò gentile non te lo meriti-
Un coso freddo e duro preme contro l'ano...lo dilata...dilaga all'interno
-Questo pisello caro amore ti romperà il culo, questo fottutissimo culo bello rotondo come ti ha fatto mamma da adesso sarà mio. Sborrerai così tanto da averne abbastanza per un bel pezzo-
-Stronza bastard...AHHHH- urlo ma istintivamente spingo indietro, mi faccio dilaniare. A quanto pare il bello del culo è che ci vuole tempo. Tempo per rilassarsi, tempo per dilatarsi, tempo per godere dal culo, nel culo e col cazzo duro.
-Ohh amore che culo che hai, bello aperto, rotto per me-
-Rompini il culo!- non credevo che l'avrei mai detto ed invece...
-Stronzo, puttana col cazzo, bastardo, frocio di merda certo che ti rompo, ti slabbr...o così ta...nto che...Cristo santo godo anche io-
L'inculata si fa selvaggia, siamo un lago di sudore due maniaci uniti da un amplesso animale e poi lo sento...Come una bolla d'aria che risale dagli abissi una sensazione di appagamento molto lentamente mi pervade l'interno del culo, si irradia all'inguine fa vibrare lo scroto ed i coglioni.
-Arghhh Vengo amore, fottimi fottimi non fer...mart...!!-rantolo mentre ondate di piacere mi annebbiano il cervello. Perdo il controllo di me stesso per alcuni attimi ma sento la mia sborrata, abbondanti schizzi bollenti di sborra scendono dalla cappella. Viki sbrodola sul mio culo dimenandosi.
Non credevo di godere così, adesso doccia e poi invertiamo i ruoli, la giornata è appena cominciata.
di
scritto il
2022-05-06
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