L’estasi di Anneth – seconda parte
di
MJ90
genere
prime esperienze
Estrassi alcuni oggetti che poggiai su una sedia in modo che non vedesse.
La feci voltare a pancia sotto, stendere le gambe unite sulla tavola, i piedini di fuori, il sesso ancora schiuso e luccicante, profumato e fu lì che lo vidi.
Separando le natiche mi apparve il forellino, un bocciolo roseo disegnato da Madre Natura. L’amplesso di poco prima l’aveva rilassata ma era ancora in parte tesa, fremente.
Cosparsi la sua schiena di olio alla mandorla, le feci un massaggio olistico e man mano che il suo respiro si faceva leggero, le contrazioni anali cessarono e l’ano divenne luccicante di sudore (le cicale ed il caldo ci facevano sudare) e lucido per l’unguento. Inserire il primo plug, quello più piccolo, 1 centimetro di diametro, sfasato, fu semplice. I minuti passavano, il plug venne sostituito da uno da 2 e poi da 3 centimetri. Asciugai le parti più bagnate, le insegnai ad alzarsi con il plug.
-Sono felice adesso, te sei sempre in tiro-
-Si…sono sempre duretto, Ti preparo da mangiare-
-Cos’hai lì?-
-Ah già quello…Ho messo un cock ring Anny-
-Cos’è un cocche ring?-
-E’ un affare che mi mantiene il pisello eretto, turgido ed al contempo stimola la prostata. Avrò un orgasmo intenso-
Feci un pranzetto leggero, vegetariano con acqua fresca. Mentre mangiavamo mi informai come si sentisse, tutto ok, si sentiva dilatata ed il plug solleticava la vagina da dietro. La presi in braccio portandola nella doccia, svitai il doccino, tolsi con cura il plug, misi il tubino e le feci un accurato lavaggio anale. “La sicurezza non è mia troppa” pensai prima di rimetterle il plug che entrò senza problemi.
Mentre camminava fuori dal bagno verso la pergola sculettava lievemente: facemmo nuovamente l’amore come prima. Il plug le procurò un orgasmo violento, animalesco: squirtò per la prima sua volta. La riempii di complimenti, di apprezzamenti sul suo corpo, la bellezza, sulle tette tanto bistrattate e che erano una terza turgida, piena e dai capezzolini erettissimi.
Anneth volle per forza farmi un nuovo pompino dopo che non ero venuto, sbavò l’inverosimile sul glande e si mise a pecora su una delle poltroncine, testa sul cuscino, culo a cuore in su, esposto.
Tolsi il plug con un risucchio, completamente pulito, niente cattivi odori.
Spremetti abbondante gel siliconico nel ed attorno al buco, mi misi a cavalcioni su di lei. La punta entrò senza problemi ma l’asta era un altro discorso essendo ben più larga del plug.
-Uuhh che culo!- esclamai felice
-Vieni dai…Sei dentro-
Le allargai le natiche, prendendo in breve un buon ritmo violandole inesorabilmente le pareti perinali.
Man mano che la chiavata andava avanti ci prese gusto, spingeva verso di me, i coglioni le sbattevano sulle labbra e venne fuori la parte maiala di Anneth
-Cazzo cazzo mi brucia il culo! мне нравится мне нравится!- farneticava, sudati fradici godevamo sempre di più.
Finii tutto il tubetto di lubrificante, Anneth venne un botto, inzuppò il cuscino di liquidi.
-Piccola sto…Oddio!
-Siii godimi dentro, dai dai dai- mi incitò gemendo e sculettando mentre venivo da matti, copiosamente.
Rimanemmo tutta la notte nel villino, dormimmo poco, le certificai il culo ancora ed ancora.
Una settimana dopo ricevo un sms: “Ray mi ha lasciata, ha capito che non ero vergine di culo. Dove sei? Passi a prendermi?”
La feci voltare a pancia sotto, stendere le gambe unite sulla tavola, i piedini di fuori, il sesso ancora schiuso e luccicante, profumato e fu lì che lo vidi.
Separando le natiche mi apparve il forellino, un bocciolo roseo disegnato da Madre Natura. L’amplesso di poco prima l’aveva rilassata ma era ancora in parte tesa, fremente.
Cosparsi la sua schiena di olio alla mandorla, le feci un massaggio olistico e man mano che il suo respiro si faceva leggero, le contrazioni anali cessarono e l’ano divenne luccicante di sudore (le cicale ed il caldo ci facevano sudare) e lucido per l’unguento. Inserire il primo plug, quello più piccolo, 1 centimetro di diametro, sfasato, fu semplice. I minuti passavano, il plug venne sostituito da uno da 2 e poi da 3 centimetri. Asciugai le parti più bagnate, le insegnai ad alzarsi con il plug.
-Sono felice adesso, te sei sempre in tiro-
-Si…sono sempre duretto, Ti preparo da mangiare-
-Cos’hai lì?-
-Ah già quello…Ho messo un cock ring Anny-
-Cos’è un cocche ring?-
-E’ un affare che mi mantiene il pisello eretto, turgido ed al contempo stimola la prostata. Avrò un orgasmo intenso-
Feci un pranzetto leggero, vegetariano con acqua fresca. Mentre mangiavamo mi informai come si sentisse, tutto ok, si sentiva dilatata ed il plug solleticava la vagina da dietro. La presi in braccio portandola nella doccia, svitai il doccino, tolsi con cura il plug, misi il tubino e le feci un accurato lavaggio anale. “La sicurezza non è mia troppa” pensai prima di rimetterle il plug che entrò senza problemi.
Mentre camminava fuori dal bagno verso la pergola sculettava lievemente: facemmo nuovamente l’amore come prima. Il plug le procurò un orgasmo violento, animalesco: squirtò per la prima sua volta. La riempii di complimenti, di apprezzamenti sul suo corpo, la bellezza, sulle tette tanto bistrattate e che erano una terza turgida, piena e dai capezzolini erettissimi.
Anneth volle per forza farmi un nuovo pompino dopo che non ero venuto, sbavò l’inverosimile sul glande e si mise a pecora su una delle poltroncine, testa sul cuscino, culo a cuore in su, esposto.
Tolsi il plug con un risucchio, completamente pulito, niente cattivi odori.
Spremetti abbondante gel siliconico nel ed attorno al buco, mi misi a cavalcioni su di lei. La punta entrò senza problemi ma l’asta era un altro discorso essendo ben più larga del plug.
-Uuhh che culo!- esclamai felice
-Vieni dai…Sei dentro-
Le allargai le natiche, prendendo in breve un buon ritmo violandole inesorabilmente le pareti perinali.
Man mano che la chiavata andava avanti ci prese gusto, spingeva verso di me, i coglioni le sbattevano sulle labbra e venne fuori la parte maiala di Anneth
-Cazzo cazzo mi brucia il culo! мне нравится мне нравится!- farneticava, sudati fradici godevamo sempre di più.
Finii tutto il tubetto di lubrificante, Anneth venne un botto, inzuppò il cuscino di liquidi.
-Piccola sto…Oddio!
-Siii godimi dentro, dai dai dai- mi incitò gemendo e sculettando mentre venivo da matti, copiosamente.
Rimanemmo tutta la notte nel villino, dormimmo poco, le certificai il culo ancora ed ancora.
Una settimana dopo ricevo un sms: “Ray mi ha lasciata, ha capito che non ero vergine di culo. Dove sei? Passi a prendermi?”
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