Penna erotica o non erotica?
di
Sara90
genere
etero
Le sue mani:
Grandi, ruvide, accarezzano il viso. Dalla fronte al piccolo naso scendono sulle labbra, butto indietro la testa i capelli corvini scivolano lungo il tessuto setoso delle lenzuola nere, le mani passano oltre il mento e vanno al collo sottile, sulla pelle chiara, giovane e delicata, lo percorrono scivolando lente lungo l'incavo delle spalle minute.
Trattengo il respiro.
L’attesa bruciante di un attimo sta per compiersi in un frangente di minuti in cui, la mia mente, induce nei pensieri creando l'energia giusta a far si che tale gesto si compia. Un gesto inaspettato quanto esasperante, le mani gentili, vigorose e callose di un uomo dedito ai lavori manuali, afferrano i seni, piccole tonde coppe di pelle chiara decorate da aoreole e capezzoli rosei, le dita stringono strizzando la carne, la massaggiano con vigore sfiorano i capezzoli, sfregano, su e giù… su e giù… indice e pollice li afferrano e tirano.
Gemito di donna, inarcamento della schiena, labbra ruvide percorrono i capezzoli, lingua lecca avida, succhia, succhia forte…
Esclamazioni di piacere femminile.
Il corpo freme sotto le labbra, scendono lungo il ventre.
Apro le cosce, mi inarco , l'attesa della lingua è snervante. Aperta, vogliosa, labbra carnose bagnate clitoride gonfio esposto, la saliva cola lentamente su esso e raggiunge il buchetto... lingua su tutta la figa una lenta lappata, si sofferma sul clitoride … lecca… succhia…
-Lo voglio, lo voglio!- un mantra che non abbandona le mie labbra… il suo cazzo… un palo vigoroso duro di carne, vene in rilievo, il glande gonfio rosso scuro… struscia sul clitoride… entra lentamente allargando le grandi labbra, il buchetto bagnato preme, la mia figa lo accoglie in un caldo abbraccio succhiandolo tra le morbide pareti massaggiando. Mi riempie fino in fondo piantandosi dentro di me tutto.
Esce e entra… Esce e entra…
-Ancora, ancora… non fermarti!-
Dentro, fuori… dentro, fuori…
Filamenti di umori bagnano tutta l'asta…
Esplode l'l'orgasmo
Umori spruzzati, come pioggia primaverile, cadono a bagnare lo scettro del desiderio con caldi e intensi schizzi profumati…
Guardo Marika titubante, -cosa ne pensi?-ha un'espressione indecifrabile, -sento il tuo desiderio…- sussurra. -Tutto qua?-faccio una smorfia. – No!- reagisce, il profumo investe le narici, gli occhi verdi penetrano e le labbra carnose sono a pochi centimetri dalle mie,-dovevo essere io, l’uomo...-
Grandi, ruvide, accarezzano il viso. Dalla fronte al piccolo naso scendono sulle labbra, butto indietro la testa i capelli corvini scivolano lungo il tessuto setoso delle lenzuola nere, le mani passano oltre il mento e vanno al collo sottile, sulla pelle chiara, giovane e delicata, lo percorrono scivolando lente lungo l'incavo delle spalle minute.
Trattengo il respiro.
L’attesa bruciante di un attimo sta per compiersi in un frangente di minuti in cui, la mia mente, induce nei pensieri creando l'energia giusta a far si che tale gesto si compia. Un gesto inaspettato quanto esasperante, le mani gentili, vigorose e callose di un uomo dedito ai lavori manuali, afferrano i seni, piccole tonde coppe di pelle chiara decorate da aoreole e capezzoli rosei, le dita stringono strizzando la carne, la massaggiano con vigore sfiorano i capezzoli, sfregano, su e giù… su e giù… indice e pollice li afferrano e tirano.
Gemito di donna, inarcamento della schiena, labbra ruvide percorrono i capezzoli, lingua lecca avida, succhia, succhia forte…
Esclamazioni di piacere femminile.
Il corpo freme sotto le labbra, scendono lungo il ventre.
Apro le cosce, mi inarco , l'attesa della lingua è snervante. Aperta, vogliosa, labbra carnose bagnate clitoride gonfio esposto, la saliva cola lentamente su esso e raggiunge il buchetto... lingua su tutta la figa una lenta lappata, si sofferma sul clitoride … lecca… succhia…
-Lo voglio, lo voglio!- un mantra che non abbandona le mie labbra… il suo cazzo… un palo vigoroso duro di carne, vene in rilievo, il glande gonfio rosso scuro… struscia sul clitoride… entra lentamente allargando le grandi labbra, il buchetto bagnato preme, la mia figa lo accoglie in un caldo abbraccio succhiandolo tra le morbide pareti massaggiando. Mi riempie fino in fondo piantandosi dentro di me tutto.
Esce e entra… Esce e entra…
-Ancora, ancora… non fermarti!-
Dentro, fuori… dentro, fuori…
Filamenti di umori bagnano tutta l'asta…
Esplode l'l'orgasmo
Umori spruzzati, come pioggia primaverile, cadono a bagnare lo scettro del desiderio con caldi e intensi schizzi profumati…
Guardo Marika titubante, -cosa ne pensi?-ha un'espressione indecifrabile, -sento il tuo desiderio…- sussurra. -Tutto qua?-faccio una smorfia. – No!- reagisce, il profumo investe le narici, gli occhi verdi penetrano e le labbra carnose sono a pochi centimetri dalle mie,-dovevo essere io, l’uomo...-
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Le confidenze di Sara. Un'impiegata modello
Commenti dei lettori al racconto erotico