Pensieri In Disordine - Sabato Mattina
di
Dora
genere
etero
Aleggia intorno a noi come il pulviscolo atmosferico. Non è visibile. Non ha contorni definiti. Eppure lo percepiscono tutti. Nel silenzio e nel rumore.
Il tuo collo caldo, vivo sotto le mie dita, sotto i miei baci.
Le tue mani che disegnano linee immaginarie dai polsi ai gomiti, che si confondono nei miei capelli corti.
Tremo nelle gambe e nelle costole.
«Tremo per un non so...» come in “And The Radio Plays” quando la ascoltiamo.
A volte mi baci all’improvviso, nel mezzo di un discorso, nel mezzo di un silenzio, nel mezzo della notte. E mi sento fiorire tra le tenebre.
«Hand in glove, we can go wherever we please and everything depends upon how near you stand to me».
Si accumulano birre e sigarette. I tuoi occhi si fanno liquidi. Timide ambasciatrici, punte di lingua, si sfiorano all’uscio delle nostre labbra.
Lo percepiscono tutti.
Sembra imminente il momento in cui i nostri corpi si conosceranno.
Non so bene come funziona, forse nemmeno tu in fondo.
E va bene così.
«Does the body rule the mind? Or does the mind rule the body? I don’t know».
Aleggia intorno a noi, tra la tua stanza in affitto, le mie corse in stazione, i pub, la notte, i baci all’improvviso.
È sul mio letto, mentre ascolto vecchia musica, con poche ore di sonno e la maglietta che mi hai dato.
Presto i nostri corpi si conosceranno.
Il tuo collo caldo, vivo sotto le mie dita, sotto i miei baci.
Le tue mani che disegnano linee immaginarie dai polsi ai gomiti, che si confondono nei miei capelli corti.
Tremo nelle gambe e nelle costole.
«Tremo per un non so...» come in “And The Radio Plays” quando la ascoltiamo.
A volte mi baci all’improvviso, nel mezzo di un discorso, nel mezzo di un silenzio, nel mezzo della notte. E mi sento fiorire tra le tenebre.
«Hand in glove, we can go wherever we please and everything depends upon how near you stand to me».
Si accumulano birre e sigarette. I tuoi occhi si fanno liquidi. Timide ambasciatrici, punte di lingua, si sfiorano all’uscio delle nostre labbra.
Lo percepiscono tutti.
Sembra imminente il momento in cui i nostri corpi si conosceranno.
Non so bene come funziona, forse nemmeno tu in fondo.
E va bene così.
«Does the body rule the mind? Or does the mind rule the body? I don’t know».
Aleggia intorno a noi, tra la tua stanza in affitto, le mie corse in stazione, i pub, la notte, i baci all’improvviso.
È sul mio letto, mentre ascolto vecchia musica, con poche ore di sonno e la maglietta che mi hai dato.
Presto i nostri corpi si conosceranno.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Zozzerie in bagno - Il pianeta delle formicheracconto sucessivo
Verginità - Vuoto
Commenti dei lettori al racconto erotico