Una moglie ninfomane 5 - L'ape regina col suo arem
di
Incest 2021
genere
incesti
Nel corso di una sola serata e della lunga notte che ne era seguita, avevo ascoltato racconti e visto cose che mai avrei potuto immaginare.
Cose che avevano cambiato completamente la visione della mia vita trascorsa accanto a mia moglie che, nonostante tutto, continuavo ad amare anzi, forse l'amavo ancora di più sentendo su di me la colpa di non averla capita e non esserle stato vicino per condividere quella che a tutti gli effetti era stata una sua seconda vita.
Da quel momento avevo accanto una donna che, superato ogni ritegno ed ogni ipocrisia, mi si poneva per quello che davvero era: Una dea dell'amore! La regina del sesso! la femmina mangiacazzi! La donna capace di gestire come fosse un pascià femmina, un vero arem di uomini che pendevano dalle sue labbra e dalle sue voglie.
Quella notte, anche Hernandez era stato infatuato da mia moglie, ne era rimasto affascinato al punto che ne sarebbe diventato il terzo punto di riferimento della sua vita.
D'altra parte, in una sola notte mia moglie era stata capace di soddisfare tutte le attese erotiche ed affettive che un uomo cerca in una donna, un maschio nella sua femmina, uno stallone nella sua amante!
Mia moglie nel solo volgere di una notte, era riuscita a superare la difficoltà dell'impossibile e dolorosa penetrazione vaginale riuscendo ad ingoiare il suo enorme arnese dentro di se sino a farlo godere direttamente sulla sua cervice uterina mentre i suoi coglioni a guisa di battocchio le facevano risuonare il perineo e il buco del culo come fosse una campana o stracci bagnati in un lavatoio.
E poi, quando glielo aveva preso in bocca riuscendo ad ingoiarlo sino all'ugola facendosi sborrare direttamente nello stomaco senza che neanche una goccia spruzzasse fuori imbrattando ogni cosa come era successo il giorno prima.
E poi, lasciandomi a bocca aperta a col cazzo molle e i testicoli completamente svuotati a causa delle sborrate sotto le mutande, se lo era fatto scivolare completamente nello sfintere attraverso il retto anale mostruosamente aperto.
Mentre il maschio, ne giaceva ansimante sul letto dopo che mia moglie gli aveva svuotato i testicoli con la bocca, lei mi aveva chiesto di accompagnarla in bagno e li, mi aveva chiesto di aiutarla a farsi un enteroclisma per ripulirsi completamente il retto dai residui fecali.
Era stato un clistere lungo ed accurato a base di infusi profumati ed emollienti di cui ignoravo persino l'esistenza nell'armadietto delle sue cose.
Quando il liquido ne usciva perfettamente terso, si era fatta asciugare da me e dopo essersi fatta leccare il buco che non avevo mai visto così dilatato, aveva detto:
-Grazie amore.. così è perfetto per far impazzire il nostro amico.-
Era chiaro che mia moglie fosse già molto esperta in fatto di penetrazione anale anche se io, non aveva neanche mai provato a proporle un rapporto di quel tipo ne lei, mi aveva mai chiesto di incularla.
Certo la lunga esperienza con suo fratello ed i rapporti con gli amanti dopo il nostro accordo che le concedeva "libera uscita" a piacere, l'avevano aperta ben bene ed il cazzo di Hernandez aveva solo dovuto concludere l'opera sfondandola definitivamente pochi minuti prima dell'alba.
Che spettacolo! Il buco del culo di mia moglie mostruosamente aperto dal quale davanti ai miei occhi stupiti e quelli compiaciuti di Hernandez, colavano lunghi filamenti di sborra.
Dopo quella notte, tutto era cambiato nella nostra vita.
Avevamo preso una casa più grande in cui la camera da letto era stata arredata come una vera alcova con un grandissimo letto, divani di velluto rosso e tanti drappi dorati che conferivano all'ambiente davvero l'aspetto di un arem.
D'altra parte, sin dal primo momento avevamo cominciato a giocare a carte scoperte anche col fratello che dunque, senza più la necessità di nascondersi, aveva cominciato a frequentare la casa ed il talamo nuziale come fossero suoi.
Ed in realtà, l'arem era anche sua giacché io, lui e Hernandez, tutti innamorati di mia moglie, avevamo la stessa funzione al maschile delle concubine del sultano.
Mia moglie aveva già partorito la meravigliosa bambina di suo fratello che già aveva in grembo il giorno in cui tutto era cambiato.
Dopo una accurata visita dall'urologo che mi aveva prescritto una cura, ero riuscito anch'io ad ingravidarla ed il bambino che ne era nato, sgambettava giulivo insieme alla sorellina.
Dopo poco più di un anno, mia moglie era ancora gravida e stavolta il papà era sicuramente Hernandez!
A quel punto, era stato inevitabile rivolgersi ad un consulente per sapere quante possibilità vi fossero che il nascituro potesse essere nero come il padre di Hernadez.
Purtroppo, pur senza la certezza le possibilità che il bimbo nascesse nero erano davvero molto alte.
A quel punto, non vi erano alternative e tutto l'arem si era trasferito in Senegal dove avevano messo su una piccola attività commerciale e nel caso il nascituro fosse stato nero, sarebbero rientrati in Italia con una richiesta di adozione.
Il bimbo, un bellissimo maschietto aveva la pelle chiara e mentre, dopo circa un anno fervevano i preparativi per il rientro in Italia, mia moglie si era invaghita di due stalloni neri che avevano cominciato a frequentare la nostra casa divenendo essi stessi parte dell'arem.
Quando mia moglie era rimasta ancora incinta, le probabilità che il bambino fosse nero erano altissime e dunque, il previsto rientro in Italia per quel momento era saltato.
Mentre scrivo, abbiamo una famiglia meravigliosa ed un arem che avrebbe fatto invidia a qualunque Califfo.
Mia moglie è la donna più felice e soddisfatta del mondo ed anch'io sono felice avendo attraversato un periodo in cui ero sterile per ritrovarmi oggi papà di tre figli bianchi, due nocciola e tre nerissimi.
Dal pancione ancora gonfio di mia moglie che tanto godimento riserva ai cazzi di tutti i colori che bazzicano l'arem, non sono in grado di dire di che colore sarà il mio prossimo figlio.
Vedremo, vi terrò informati!
Fine
Cose che avevano cambiato completamente la visione della mia vita trascorsa accanto a mia moglie che, nonostante tutto, continuavo ad amare anzi, forse l'amavo ancora di più sentendo su di me la colpa di non averla capita e non esserle stato vicino per condividere quella che a tutti gli effetti era stata una sua seconda vita.
Da quel momento avevo accanto una donna che, superato ogni ritegno ed ogni ipocrisia, mi si poneva per quello che davvero era: Una dea dell'amore! La regina del sesso! la femmina mangiacazzi! La donna capace di gestire come fosse un pascià femmina, un vero arem di uomini che pendevano dalle sue labbra e dalle sue voglie.
Quella notte, anche Hernandez era stato infatuato da mia moglie, ne era rimasto affascinato al punto che ne sarebbe diventato il terzo punto di riferimento della sua vita.
D'altra parte, in una sola notte mia moglie era stata capace di soddisfare tutte le attese erotiche ed affettive che un uomo cerca in una donna, un maschio nella sua femmina, uno stallone nella sua amante!
Mia moglie nel solo volgere di una notte, era riuscita a superare la difficoltà dell'impossibile e dolorosa penetrazione vaginale riuscendo ad ingoiare il suo enorme arnese dentro di se sino a farlo godere direttamente sulla sua cervice uterina mentre i suoi coglioni a guisa di battocchio le facevano risuonare il perineo e il buco del culo come fosse una campana o stracci bagnati in un lavatoio.
E poi, quando glielo aveva preso in bocca riuscendo ad ingoiarlo sino all'ugola facendosi sborrare direttamente nello stomaco senza che neanche una goccia spruzzasse fuori imbrattando ogni cosa come era successo il giorno prima.
E poi, lasciandomi a bocca aperta a col cazzo molle e i testicoli completamente svuotati a causa delle sborrate sotto le mutande, se lo era fatto scivolare completamente nello sfintere attraverso il retto anale mostruosamente aperto.
Mentre il maschio, ne giaceva ansimante sul letto dopo che mia moglie gli aveva svuotato i testicoli con la bocca, lei mi aveva chiesto di accompagnarla in bagno e li, mi aveva chiesto di aiutarla a farsi un enteroclisma per ripulirsi completamente il retto dai residui fecali.
Era stato un clistere lungo ed accurato a base di infusi profumati ed emollienti di cui ignoravo persino l'esistenza nell'armadietto delle sue cose.
Quando il liquido ne usciva perfettamente terso, si era fatta asciugare da me e dopo essersi fatta leccare il buco che non avevo mai visto così dilatato, aveva detto:
-Grazie amore.. così è perfetto per far impazzire il nostro amico.-
Era chiaro che mia moglie fosse già molto esperta in fatto di penetrazione anale anche se io, non aveva neanche mai provato a proporle un rapporto di quel tipo ne lei, mi aveva mai chiesto di incularla.
Certo la lunga esperienza con suo fratello ed i rapporti con gli amanti dopo il nostro accordo che le concedeva "libera uscita" a piacere, l'avevano aperta ben bene ed il cazzo di Hernandez aveva solo dovuto concludere l'opera sfondandola definitivamente pochi minuti prima dell'alba.
Che spettacolo! Il buco del culo di mia moglie mostruosamente aperto dal quale davanti ai miei occhi stupiti e quelli compiaciuti di Hernandez, colavano lunghi filamenti di sborra.
Dopo quella notte, tutto era cambiato nella nostra vita.
Avevamo preso una casa più grande in cui la camera da letto era stata arredata come una vera alcova con un grandissimo letto, divani di velluto rosso e tanti drappi dorati che conferivano all'ambiente davvero l'aspetto di un arem.
D'altra parte, sin dal primo momento avevamo cominciato a giocare a carte scoperte anche col fratello che dunque, senza più la necessità di nascondersi, aveva cominciato a frequentare la casa ed il talamo nuziale come fossero suoi.
Ed in realtà, l'arem era anche sua giacché io, lui e Hernandez, tutti innamorati di mia moglie, avevamo la stessa funzione al maschile delle concubine del sultano.
Mia moglie aveva già partorito la meravigliosa bambina di suo fratello che già aveva in grembo il giorno in cui tutto era cambiato.
Dopo una accurata visita dall'urologo che mi aveva prescritto una cura, ero riuscito anch'io ad ingravidarla ed il bambino che ne era nato, sgambettava giulivo insieme alla sorellina.
Dopo poco più di un anno, mia moglie era ancora gravida e stavolta il papà era sicuramente Hernandez!
A quel punto, era stato inevitabile rivolgersi ad un consulente per sapere quante possibilità vi fossero che il nascituro potesse essere nero come il padre di Hernadez.
Purtroppo, pur senza la certezza le possibilità che il bimbo nascesse nero erano davvero molto alte.
A quel punto, non vi erano alternative e tutto l'arem si era trasferito in Senegal dove avevano messo su una piccola attività commerciale e nel caso il nascituro fosse stato nero, sarebbero rientrati in Italia con una richiesta di adozione.
Il bimbo, un bellissimo maschietto aveva la pelle chiara e mentre, dopo circa un anno fervevano i preparativi per il rientro in Italia, mia moglie si era invaghita di due stalloni neri che avevano cominciato a frequentare la nostra casa divenendo essi stessi parte dell'arem.
Quando mia moglie era rimasta ancora incinta, le probabilità che il bambino fosse nero erano altissime e dunque, il previsto rientro in Italia per quel momento era saltato.
Mentre scrivo, abbiamo una famiglia meravigliosa ed un arem che avrebbe fatto invidia a qualunque Califfo.
Mia moglie è la donna più felice e soddisfatta del mondo ed anch'io sono felice avendo attraversato un periodo in cui ero sterile per ritrovarmi oggi papà di tre figli bianchi, due nocciola e tre nerissimi.
Dal pancione ancora gonfio di mia moglie che tanto godimento riserva ai cazzi di tutti i colori che bazzicano l'arem, non sono in grado di dire di che colore sarà il mio prossimo figlio.
Vedremo, vi terrò informati!
Fine
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