Da Principessa a Puttana 4 – Catturate !
di
Prick
genere
dominazione
DA PRINCIPESSA A PUTTANA 4 – CATTURATE!
La Principessa era così provata dalle molteplici monte subite e dai numerosi orgasmi che la avevano squassata ed avvilita per essere venuta per mano della sua stessa figlia (anche se non era la prima volta) che appena toccò il materasso della sua cella cadde in uno stato di dormiveglia e da lì in un sonno agitato che le fece rivivere i terribili momenti dell’inizio della sua prigionia.
Dopo una guerra civile breve ma cruenta, presagendo la sconfitta, suo marito il Principe aveva organizzato la loro fuga in Svizzera, ma nella concitazione di quei momenti lei e sua figlia Daphne, la Principessina, erano state catturate dagli insorti e condotte alla presenza del loro capo quello che, poi, si sarebbe fatto chiamare da tutti “Comandante”. Terrorizzate erano state condotte nel salone del Palazzo Reale dove erano stati gettati per terra dei materassi, su alcuni riposavano dei soldati su altri giacevano delle giovani donne che venivano chiavate senza pietà da gruppi di militari infoiati. La Principessa e la figlia erano di fronte al Comandante tenute saldamente per le braccia da due soldati ciascuna, erano saldamente immobilizzate.
“MA CHE ONORE – esordì il Comandante – SUA ALTEZZA LA PRINCIPESSA E LA PRINCIPESSINA DAPHNE LE DUE DONNE PIÙ BELLE DEL PAESE. QUEL VIGLIACCO DI TUO PADRE È SCAPPATO IN SVIZZERA CON TUO MARITO E VI HANNO LASCIATO QUA A PAGARE PER LE LORO COLPE. AH! PRINCIPESSA VEDO CHE IL SUO SGUARDO INDUGIA SU QUELLA BELLA RAGAZZA ROSSA DI CAPELLI CHE I MIEI UOMINI SI STANNO FACENDO A SANDWICH…URLA PARECCHIO NEVVERO? NON LA RICONOSCETE? È LA FIGLIA DEL VOSTRO MINISTRO DEGLI INTERNI…È DA ORE CHE VA AVANTI COSÌ A SODDISFARNE DUE PER VOLTA …ANCHE QUESTA È UNA FORMA DI ESPIAZIONE…A DIRE IL VERO LA CHIAVATA A SANDWICH È LA MIA PREFERITA FORMA DI ESPIAZIONE…L’HO SVERGINATA PERSONALMENTE STUPRANDOLA APPENA CATTURATA DAVANTI A SUO PADRE QUALCHE GIORNO OR SONO, MA NON VI PREOCCUPATE TROVEREMO UNA OCCUPAZIONE ANCHE PER VOI DUE CI SONO ANCORA UN SACCO DI MATERASSI LIBERI” “BASTARDO, COME VI…” esclamò la Principessa ma non riuscì a finire la frase e fu zittita da un tremendo ceffone. “MI PERMETTO VOSTRA ALTEZZA! ECCOME SE MI PERMETTO! – riprese il Comandante – POSSO FARE DI VOI CIÒ CHE VOGLIO ED ADESSO VOGLIO VEDERE E TASTARE LE TETTE DELLA PRINCIPESSINA DAPHNE” nel mentre che parlava il Comandate si era avvicinato alla ragazza e con violenza le aveva lacerato la camicetta ed abbassato il reggiseno esponendole le mammelle “BELLISSIME TETTE PRINCIPESSINA DAPHNE…PERMETTETE CHE VE LE PALPI UN PÒ” disse il Comandante iniziando a palpargliele pesantemente tra gli sghignazzi dei soldati che tenevano immobile la ragazza che strillava e si contorceva nel vano tentativo si sottrarsi alla presa dell’uomo “CHE MAMMELLE SODE E CHE CAPEZZOLI SENSIBILI BASTA SFIORARLI E SONO GIÀ ERETTI…VOSTRA ALTEZZA VOSTRA FIGLIA È PROPRIO UN GRAN PEZZO DI FIGA LASCIATEVELO DIRE – riprese il comandante rivolgendosi alla Principessa – PERÒ ANCHE VOI NON SIETE AFFATTO MALE! UN BEL BOCCONCINO ANCHE VOI” “VI SUPPLICO LASCIATE STARE MIA FIGLIA…VI SUPPLICO!…VI PREGO!” “Ogni cosa a suo tempo – riprese il Comandante continuando ad accarezzare e a mungere le mammelle di Daphne – bellissime tette veramente, ditemi Principessa quanti anni avete voi e vostra figlia…rispondete!” “Io ho 34 anni e mia figlia 18 appena compiuti…vi prego smettete” “PERÒ SEMBRATE SORELLE PIÙ CHE MADRE E FIGLIA…CHIAVARE DUE SORELLE INSIEME È STUPENDO…DITE DI SMETTERE…PREFERIRESTE CHE ACCAREZZASSI LE VOSTRE MAMMELLE INVECE DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA?” disse il Comandante che adesso stava stritolando tra le dita i capezzoli di Daphne che piangeva, gridava per il dolore e cercava di svincolarsi dalla stretta ferrea delle guardie “VI PREGO NON FATELE PIÙ DEL MALE È SOLO UNA RAGAZZA…COLPITE ME PIUTTOSTO…NON FATELE PIÙ DEL MALE!” gridò la Principessa “INTERESSANTE…MOLTO INTERESSANTE – disse il Comandante abbandonando le mammelle di Daphne – MI PROPONETE UNO SCAMBIO ALLORA…MA IO NON HO INTENZIONE DI COLPIRVI…MOSTRATEMI IL SENO VOLONTARIAMENTE ED IO NON INFIERIRÒ SU VOSTRA FIGLIA…MA ATTENTA ALLE PAROLE NON TOLLERERÒ INSULTI COME PORCO O BASTARDO, CHIAMATEMI COMANDANTE E MOSTRATE IL DOVUTO RISPETTO VISTO CHE SIETE ENTRAMBE IN MIO POTERE…ORA VOSTRA ALTEZZA, CON GRAZIA, TOGLIETEVI LA CAMICETTA E MOSTRATE LE MAMMELLE A TUTTI NOI OPPURE STATE A GUARDARE MENTRE STUPRO VOSTRA FIGLIA DI FRONTE A VOI…A VOI LA SCELTA!”. La Principessa lentamente si sbottonò la camicetta di seta che indossava, la lasciò cadere a terra poi, dopo un attimo di esitazione, tolse il reggiseno esibendo le sue mammelle di fronte a tutti i soldati. “PERFETTO! SONO SPLENDIDE! – disse il Comandante continuando a mungere le mammelle di Daphne - SE VOLETE CHE VE LE PALPI DOVETE CHIEDERMELO…DIVERSAMENTE DOVRÒ ACCONTENTARMI DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA” “COMANDANTE…VI PREGO SENTITE… PALPATEMI LE MAMMELLE… SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE” “BRAVA, SEI INTELLIGENTE PRINCIPESSA STAI IMPARANDO – disse il Comandante iniziando a soppesarle entrambe le tette e a saggiarne la consistenza – SPLENDIDE! UNA TERZA MISURA DIREI, UN PÒ PIÙ ABBONDANTI DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA, MA LE PREFERISCO COSÌ E POI SONO SODE COME QUELLE DI DAPHNE, TONICHE, CON CAPEZZOLI REATTIVI ANCHE I VOSTRI VEDO, DIVENTANO DURI SUBITO…BASTA SFIORARLI…VI PROPONGO UN PATTO NON STUPRERÒ VOSTRA FIGLIA NÉ VOI…SE VOI VI DARETE A ME SPONTANEAMENTE E SENZA RISERVE …ADESSO! …ORA!… SUBITO! DAVANTI A TUTTI…NON DITE UNA PAROLA!...SE ACCETTATE IL PATTO VI TOGLIETE GONNA E MUTANDINE SE NON ACCETTATE IL PATTO NON MI OFFENDERÒ E MI OCCUPERÒ CON GIOIA DI SVERGINARE VOSTRA FIGLIA DAPHNE STUPRANDOLA IN FIGA ED IN CULO DAVANTI A VOI…PREGO ALTEZZA A VOI LA SCELTA!”
La Principessa era così provata dalle molteplici monte subite e dai numerosi orgasmi che la avevano squassata ed avvilita per essere venuta per mano della sua stessa figlia (anche se non era la prima volta) che appena toccò il materasso della sua cella cadde in uno stato di dormiveglia e da lì in un sonno agitato che le fece rivivere i terribili momenti dell’inizio della sua prigionia.
Dopo una guerra civile breve ma cruenta, presagendo la sconfitta, suo marito il Principe aveva organizzato la loro fuga in Svizzera, ma nella concitazione di quei momenti lei e sua figlia Daphne, la Principessina, erano state catturate dagli insorti e condotte alla presenza del loro capo quello che, poi, si sarebbe fatto chiamare da tutti “Comandante”. Terrorizzate erano state condotte nel salone del Palazzo Reale dove erano stati gettati per terra dei materassi, su alcuni riposavano dei soldati su altri giacevano delle giovani donne che venivano chiavate senza pietà da gruppi di militari infoiati. La Principessa e la figlia erano di fronte al Comandante tenute saldamente per le braccia da due soldati ciascuna, erano saldamente immobilizzate.
“MA CHE ONORE – esordì il Comandante – SUA ALTEZZA LA PRINCIPESSA E LA PRINCIPESSINA DAPHNE LE DUE DONNE PIÙ BELLE DEL PAESE. QUEL VIGLIACCO DI TUO PADRE È SCAPPATO IN SVIZZERA CON TUO MARITO E VI HANNO LASCIATO QUA A PAGARE PER LE LORO COLPE. AH! PRINCIPESSA VEDO CHE IL SUO SGUARDO INDUGIA SU QUELLA BELLA RAGAZZA ROSSA DI CAPELLI CHE I MIEI UOMINI SI STANNO FACENDO A SANDWICH…URLA PARECCHIO NEVVERO? NON LA RICONOSCETE? È LA FIGLIA DEL VOSTRO MINISTRO DEGLI INTERNI…È DA ORE CHE VA AVANTI COSÌ A SODDISFARNE DUE PER VOLTA …ANCHE QUESTA È UNA FORMA DI ESPIAZIONE…A DIRE IL VERO LA CHIAVATA A SANDWICH È LA MIA PREFERITA FORMA DI ESPIAZIONE…L’HO SVERGINATA PERSONALMENTE STUPRANDOLA APPENA CATTURATA DAVANTI A SUO PADRE QUALCHE GIORNO OR SONO, MA NON VI PREOCCUPATE TROVEREMO UNA OCCUPAZIONE ANCHE PER VOI DUE CI SONO ANCORA UN SACCO DI MATERASSI LIBERI” “BASTARDO, COME VI…” esclamò la Principessa ma non riuscì a finire la frase e fu zittita da un tremendo ceffone. “MI PERMETTO VOSTRA ALTEZZA! ECCOME SE MI PERMETTO! – riprese il Comandante – POSSO FARE DI VOI CIÒ CHE VOGLIO ED ADESSO VOGLIO VEDERE E TASTARE LE TETTE DELLA PRINCIPESSINA DAPHNE” nel mentre che parlava il Comandate si era avvicinato alla ragazza e con violenza le aveva lacerato la camicetta ed abbassato il reggiseno esponendole le mammelle “BELLISSIME TETTE PRINCIPESSINA DAPHNE…PERMETTETE CHE VE LE PALPI UN PÒ” disse il Comandante iniziando a palpargliele pesantemente tra gli sghignazzi dei soldati che tenevano immobile la ragazza che strillava e si contorceva nel vano tentativo si sottrarsi alla presa dell’uomo “CHE MAMMELLE SODE E CHE CAPEZZOLI SENSIBILI BASTA SFIORARLI E SONO GIÀ ERETTI…VOSTRA ALTEZZA VOSTRA FIGLIA È PROPRIO UN GRAN PEZZO DI FIGA LASCIATEVELO DIRE – riprese il comandante rivolgendosi alla Principessa – PERÒ ANCHE VOI NON SIETE AFFATTO MALE! UN BEL BOCCONCINO ANCHE VOI” “VI SUPPLICO LASCIATE STARE MIA FIGLIA…VI SUPPLICO!…VI PREGO!” “Ogni cosa a suo tempo – riprese il Comandante continuando ad accarezzare e a mungere le mammelle di Daphne – bellissime tette veramente, ditemi Principessa quanti anni avete voi e vostra figlia…rispondete!” “Io ho 34 anni e mia figlia 18 appena compiuti…vi prego smettete” “PERÒ SEMBRATE SORELLE PIÙ CHE MADRE E FIGLIA…CHIAVARE DUE SORELLE INSIEME È STUPENDO…DITE DI SMETTERE…PREFERIRESTE CHE ACCAREZZASSI LE VOSTRE MAMMELLE INVECE DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA?” disse il Comandante che adesso stava stritolando tra le dita i capezzoli di Daphne che piangeva, gridava per il dolore e cercava di svincolarsi dalla stretta ferrea delle guardie “VI PREGO NON FATELE PIÙ DEL MALE È SOLO UNA RAGAZZA…COLPITE ME PIUTTOSTO…NON FATELE PIÙ DEL MALE!” gridò la Principessa “INTERESSANTE…MOLTO INTERESSANTE – disse il Comandante abbandonando le mammelle di Daphne – MI PROPONETE UNO SCAMBIO ALLORA…MA IO NON HO INTENZIONE DI COLPIRVI…MOSTRATEMI IL SENO VOLONTARIAMENTE ED IO NON INFIERIRÒ SU VOSTRA FIGLIA…MA ATTENTA ALLE PAROLE NON TOLLERERÒ INSULTI COME PORCO O BASTARDO, CHIAMATEMI COMANDANTE E MOSTRATE IL DOVUTO RISPETTO VISTO CHE SIETE ENTRAMBE IN MIO POTERE…ORA VOSTRA ALTEZZA, CON GRAZIA, TOGLIETEVI LA CAMICETTA E MOSTRATE LE MAMMELLE A TUTTI NOI OPPURE STATE A GUARDARE MENTRE STUPRO VOSTRA FIGLIA DI FRONTE A VOI…A VOI LA SCELTA!”. La Principessa lentamente si sbottonò la camicetta di seta che indossava, la lasciò cadere a terra poi, dopo un attimo di esitazione, tolse il reggiseno esibendo le sue mammelle di fronte a tutti i soldati. “PERFETTO! SONO SPLENDIDE! – disse il Comandante continuando a mungere le mammelle di Daphne - SE VOLETE CHE VE LE PALPI DOVETE CHIEDERMELO…DIVERSAMENTE DOVRÒ ACCONTENTARMI DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA” “COMANDANTE…VI PREGO SENTITE… PALPATEMI LE MAMMELLE… SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE” “BRAVA, SEI INTELLIGENTE PRINCIPESSA STAI IMPARANDO – disse il Comandante iniziando a soppesarle entrambe le tette e a saggiarne la consistenza – SPLENDIDE! UNA TERZA MISURA DIREI, UN PÒ PIÙ ABBONDANTI DI QUELLE DI VOSTRA FIGLIA, MA LE PREFERISCO COSÌ E POI SONO SODE COME QUELLE DI DAPHNE, TONICHE, CON CAPEZZOLI REATTIVI ANCHE I VOSTRI VEDO, DIVENTANO DURI SUBITO…BASTA SFIORARLI…VI PROPONGO UN PATTO NON STUPRERÒ VOSTRA FIGLIA NÉ VOI…SE VOI VI DARETE A ME SPONTANEAMENTE E SENZA RISERVE …ADESSO! …ORA!… SUBITO! DAVANTI A TUTTI…NON DITE UNA PAROLA!...SE ACCETTATE IL PATTO VI TOGLIETE GONNA E MUTANDINE SE NON ACCETTATE IL PATTO NON MI OFFENDERÒ E MI OCCUPERÒ CON GIOIA DI SVERGINARE VOSTRA FIGLIA DAPHNE STUPRANDOLA IN FIGA ED IN CULO DAVANTI A VOI…PREGO ALTEZZA A VOI LA SCELTA!”
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