Dio che mamma 3

di
genere
incesti

Avevo deciso che avrei provato a conquistare mia madre, cosa peraltro che mi appariva molto difficile al contrario dei racconti sull'incesto che leggevo e che facevano sembrare tutto così facile. Come ho detto infatti mia madre, pur non avendo una vita sessuale decente, pareva non ne avesse bisogno e comunque era sempre stata pudica e bigotta. Decisi che dovevo corteggiarla e nello stesso tempo averci degli approcci sessuali all'inizio blandi ma via via più espliciti.
Cominciai giorno dopo giorno a farle complimenti sui suoi vestiti e sul suo aspetto, erano apprezzamenti sinceri e non ottennero effetti contrari, dopodiché mettevo in mostra i miei attributi cercando di mostrare il mio fisico e soprattutto il mio cazzo in erezione sia pure nascosto dagli slip. Provai anche a lasciare la porta del bagno socchiusa mentre orinavo con il cazzo in erezione ed una volta mentre mi segavo, sempre ovviamente quando in casa ero solo con lei. Sono sicuro di essere stato visto in diverse occasioni ma senza risultati se non una volta sentirmi dire di chiudere la porta. Passai allora ad una tattica più audace, lasciavo spesso aperto il pc con video incestuosi tra madri e figli e stampai, lasciandola in bella posta sulla mia scrivania, una serie erotica "era mio dovere" in cui un ragazzo conquista la mamma vedova, e la mia come sapete, era come fosse vedova. Dopo qualche giorno, pur avendo verificato dai segnali lasciati apposta, che mia madre aveva ispezionato il tutto, non avevo ottenuto il minimo risultato. Decisi così di osare di più, cercavo ogni occasione per starle vicino, nel divano a quardare la tv oppure la aiutavo in cucina quando preparava ogni volta cercando il contatto fisico e facendo apprezzamenti sulla sua bellezza fisica, ma ancora risultati niente.
Dovevo osare di più. Un giorno che eravamo soli in cucina, lei al lavandino in vestaglia mutandine e reggiseno io in maglietta e boxer, le andai dietro e la abbracciai mettendo a contatto il mio cazzo bello duro al suo culo e le dissi mamma oggi sei splendida, lo sai che tutti i miei compagni sono innamorati di te e ti vorrebbero. Se volevo una reazione la trovai, si girò allontanandomi bruscamente e dandomi un sonoro schiaffo mi disse urlando: levami quel coso dal culo brutto porco te ed i tuoi amici siete malati, come potete solo pensare, te di avere rapporti con tua madre e loro di averne con chi potrebbe essere la loro madre e poi falla finita di quardare e leggere quelle zozzerie che tieni nel computer e nella scrivania e di farti vedere da me mezzo nudo, fino ad oggi ho fatto finta di niente ma se continui lo dico a tuo padre.
Ci rimasi malissimo, il mondo mi crollò addosso, avevo perso su tutta la linea, mi vergognai da morire e fuggii in camera mia chiudendo la porta con il terrore che mio padre venisse a sapere tutto. La sera non cenai, rimasi chiuso in camera accampando una indisposizione anche se mia madre sapeva bene come stavano le cose. Il giorno dopo uscii presto per andare a scuola senza nemmeno fare colazione con la mamma che mi chiamò ma io non risposi tirandomi dietro il portone. Non andai a scuola pensando e ripensando quello che era successo, l'unica cosa positiva era che non lo aveva detto all'impotente che odiavo ancora di più come odiavo un po' anche la mamma. Per alcuni giorni rimasi barricato in camera uscendo solo per mangiare qualcosa di corsa, continuai anche a non andare a scuola.
di
scritto il
2022-08-01
1 7 . 8 K
visite
5
voti
valutazione
4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Dio che mamma 2

racconto sucessivo

Dio che mamma 4
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.