Dio che mamma 4
di
Baco
genere
incesti
Cappii subito dalla reazione di mio figlio di aver combinato un gran casino, il mio carattere duro e intransigente aveva avuto il sopravvento sul mio essere mamma. Daddo era il mio unico figlio, lo amavo sopra qualunque cosa, era la mia unica ragione di vita ed io l'avevo traumatizzato. Stava sempre rinchiuso in camera e non mangiava praticamente nulla, alcuni miei tentativi di parlarci non avevano ottenuto risultato, per giunta la vicepreside del liceo mi telefono' dicendomi che Gerardo non stava andando a scuola e non aveva mandato giustificazione, mi crollò il mondo addosso, il mio ragazzo bravo e diligente si era trasformato nel peggiore dei modi. Quando lo affrontai per chiedergli (con diplomazia e senza rimproverarlo) come mai non andasse a scuola, mi rispose che forse avrebbe smesso per andare a lavorare o per arruolarsi. Scoppiai in lacrime, che casino avevo combinato. Il giorno stesso mi precipitai dalla mia amica psicologa racccontandole tutto.
Mi ascoltò attentamente e poi mi disse che mi ero comportata come un elefante in una vetreria, avrei dovuto essere più diplomatica e capire la situazione del momento. L'adolescenza per un ragazzo è un momento di crescita fondamentale che può presentare comportamenti anomali. Ero disperata e le chiesi cosa devo fare, prima di tutto cercare di capirlo e poi, se me la sentivo, di condedergli qualcosina facendogli magari capire che tutto quello che voleva lui non era possibile. Alla mia richiesta di spiegazione su cosa voleva dire concedere qualcosina mi disse: Vittoria vedi di svegliarti cosa vuole un uomo da una donna, ora io non dico di andarci a letto se non te la senti e la scelta non può essere che tua, ma concedi qualcosa, fai vedere qualcosa, fagli un po' di coccole, usa magari le mani, insomma vedi tu ma cerca di recuperarlo.
Me ne tornai a casa scioccata ma per il bene di Gerardo avrei fatto qualunque cosa, certo non andarci a letto, ma qualcosa dovevo cedere, mi sentivo comunque imbranata come una ragazzina.
La sera mandai un messaggio a Gerardo dicendogli che la mattina seguente non sarebbe dovuto andare a scuola (facendo finta di non sapere dei salini)
e che io non sarei andata a lavoro perché avevo urgente bisogno di parlargli.
La sera ero emozionata come una debuttante, non sapevo come vestire, decisi dopo un po' di dar retta alla mia amica e di vestire un po' osé, con una vestaglia vedi e non vedi un reggiseno trasparente e mini mutandine impalpabili. La notte non dormi quasi per niente, la mattina presto ero già sveglia ma non riuscii a fare colazione tanto ero tesa, decisi di scaricare la tensione con un bicchiere di prosecco che però a stomaco vuoto mi dette subito alla testa. Avevo preparato mille frasi da dire a "Daddo" ma non me ne ricordavo una. Appena mio marito uscì per andare al lavoro bussai alla porta della camera di mio figlio e non ottenendo risposta entrai, era sul letto in boxer e con il petto nudo.
Ciao Daddo hai qualche minuto per parlare con la tua vecchia mamma gli chiesi. Mi squadro' da capo a piedi e dopo qualche secondo mi disse sprezzante mamma tu non sei certo vecchia, sembri una trentenne e per giunta sei molto bella, apprezzai il complimento cominciando un po' a rilassarmi, andai a sedermi nel letto accanto a lui e accarezzandogli i capelli dissi, guarda l'altro giorno ho veramente esagerato ma capisci sentirti dire certe cose. Mamma rispose, lasciandosi scompigliare i capelli e guardandomi negli occhi, io ti ho detto le cose che pensavo e desideravo da anni era più forte di me, ora ho capito però che tu non mi vuoi. Piccolo risposi, andandogli più vicino e abbracciandolo con amore spontaneo, non dire queste cose, io ti vorrò sempre bene, sei la mia ragione di Vita farei qualunque cosa per te ed il tuo futuro, se vuoi vedere la mamma, se vuoi vedere una bella donna come dici tu guardami pure mi levero' la vestaglia è così feci. Rimase a guardarmi basito per qualche secondo poi sussurro'mamma sei uno schianto, posso accarezzarti e baciarti. Certo amore risposi, puoi accarezzarmi e baciarmi (dentro di me pensavo che sarebbe bastato).
Mi abbraccio dicendomi grazie mamma sei la migliore e cominciò a baciarmi il viso il collo ed ad accarezzarmi le cosce che tenevo ben chiuse, vidi con spavento che aveva un'erezione pazzesca, il glande spuntava dai boxer, oddio pensai devo concedere qualcosa ma non certo farci l'amore, dopo qualche secondo che stavamo abbracciando mi prese una mano e la portò sul suo cazzo dicendomi mamma ti prego accarezzarlo, feci una leggera resistenza poi, memore delle parole della mia amica, mi lasciai andare e lo strinzi carezzandolo lentamente. Era come avere in mano una sbarra bollente, non mi era mai capitato, per giunta fra le carezze i baci e il suo cazzo in mano mi accorsi che stavo bagnando le mutandine, non mi era mai successo, si tiro'giu' i boxer ed il cazzo svetto'libero, senza che mi dicesse niente lo riafferrai cominciando a muoverlo in su ed in giù sperando di farlo venire in fretta finendola lì anche se il mio corpo stava reagendo come non avrei voluto ed anche una parte della mia mente, complice forse il vino, avrebbe voluto continuare.
Gerardo sembrava impazzito, mamma ti amo, ti voglio diceva, io gli risposi, con scarsa convinzione, che dovevamo fermarci lì, eravamo mamma e figlio. Non li ascoltava neppure, era come impazzito, mi rovescio'sul letto con la mano mi strappo'le mutandine e liberandosi il cazzo dalla mia mano mi penetro' in un colpo solo trovando la fica ben lubrificata. No no no gridai, ma era dentro di me, altro Che concedere qualcosina, mio figlio mi stava fottendo, impazzivo, la mia mente era divisa tra respingerlo o accettarlo, il mio corpo reagiva come quello di una donna in calore, le cosce erano spalancate e la fica fradicia di umori, stavo piangendo. Gerardo era un ossesso mi stava sfondando la fica, dopo poco ci sbrodo'dentro urlando frasi sconnesse e accasciandosi su di me, per giunta non ero protetta. Ero distrutta ma eccitata come mai mi era successo, indignata e preoccupata ma vogliosa. Non ebbi il tempo di reagire che sentii nuovamente il suo cazzo crescere dentro di me, non mi era mai successo con mio marito. Gerardo ricomincio' a fottermi mentre mi baciava tutto il viso e mentre diceva: grazie mamma grazie, sei mia, sono in paradiso è la cosa più bella del mondo. Dentro di me si ruppe qualcosa, mio figlio mi stava fottendo, alzai la testa e vedendo il suo cazzo entrare ed uscire dalla mia fica, quella da dove era uscito, ebbi il primo orgasmo della mia vita, si per me era la prima volta, ora capivo le mie amiche, avevo sbrodato ed era una sensazione pazzesca per il mio corpo e per la mia mente avevo provato cosa significava godere. Ma mio figlio non si fermava continuava a pomparmi con forza fine a che mi disse sbrodo mamma, ti sbrodo dentro, ora sei mia e mentre sbrodavo anch'io una seconda volta insieme a lui sentendo i suoi fiotti caldi inondarmi la fica, capii in un attimo che in pochi minuti tutto era cambiatoe, avevo provato l'estasi , la mia vita non sarebbe più stata la stessa.
Mi ascoltò attentamente e poi mi disse che mi ero comportata come un elefante in una vetreria, avrei dovuto essere più diplomatica e capire la situazione del momento. L'adolescenza per un ragazzo è un momento di crescita fondamentale che può presentare comportamenti anomali. Ero disperata e le chiesi cosa devo fare, prima di tutto cercare di capirlo e poi, se me la sentivo, di condedergli qualcosina facendogli magari capire che tutto quello che voleva lui non era possibile. Alla mia richiesta di spiegazione su cosa voleva dire concedere qualcosina mi disse: Vittoria vedi di svegliarti cosa vuole un uomo da una donna, ora io non dico di andarci a letto se non te la senti e la scelta non può essere che tua, ma concedi qualcosa, fai vedere qualcosa, fagli un po' di coccole, usa magari le mani, insomma vedi tu ma cerca di recuperarlo.
Me ne tornai a casa scioccata ma per il bene di Gerardo avrei fatto qualunque cosa, certo non andarci a letto, ma qualcosa dovevo cedere, mi sentivo comunque imbranata come una ragazzina.
La sera mandai un messaggio a Gerardo dicendogli che la mattina seguente non sarebbe dovuto andare a scuola (facendo finta di non sapere dei salini)
e che io non sarei andata a lavoro perché avevo urgente bisogno di parlargli.
La sera ero emozionata come una debuttante, non sapevo come vestire, decisi dopo un po' di dar retta alla mia amica e di vestire un po' osé, con una vestaglia vedi e non vedi un reggiseno trasparente e mini mutandine impalpabili. La notte non dormi quasi per niente, la mattina presto ero già sveglia ma non riuscii a fare colazione tanto ero tesa, decisi di scaricare la tensione con un bicchiere di prosecco che però a stomaco vuoto mi dette subito alla testa. Avevo preparato mille frasi da dire a "Daddo" ma non me ne ricordavo una. Appena mio marito uscì per andare al lavoro bussai alla porta della camera di mio figlio e non ottenendo risposta entrai, era sul letto in boxer e con il petto nudo.
Ciao Daddo hai qualche minuto per parlare con la tua vecchia mamma gli chiesi. Mi squadro' da capo a piedi e dopo qualche secondo mi disse sprezzante mamma tu non sei certo vecchia, sembri una trentenne e per giunta sei molto bella, apprezzai il complimento cominciando un po' a rilassarmi, andai a sedermi nel letto accanto a lui e accarezzandogli i capelli dissi, guarda l'altro giorno ho veramente esagerato ma capisci sentirti dire certe cose. Mamma rispose, lasciandosi scompigliare i capelli e guardandomi negli occhi, io ti ho detto le cose che pensavo e desideravo da anni era più forte di me, ora ho capito però che tu non mi vuoi. Piccolo risposi, andandogli più vicino e abbracciandolo con amore spontaneo, non dire queste cose, io ti vorrò sempre bene, sei la mia ragione di Vita farei qualunque cosa per te ed il tuo futuro, se vuoi vedere la mamma, se vuoi vedere una bella donna come dici tu guardami pure mi levero' la vestaglia è così feci. Rimase a guardarmi basito per qualche secondo poi sussurro'mamma sei uno schianto, posso accarezzarti e baciarti. Certo amore risposi, puoi accarezzarmi e baciarmi (dentro di me pensavo che sarebbe bastato).
Mi abbraccio dicendomi grazie mamma sei la migliore e cominciò a baciarmi il viso il collo ed ad accarezzarmi le cosce che tenevo ben chiuse, vidi con spavento che aveva un'erezione pazzesca, il glande spuntava dai boxer, oddio pensai devo concedere qualcosa ma non certo farci l'amore, dopo qualche secondo che stavamo abbracciando mi prese una mano e la portò sul suo cazzo dicendomi mamma ti prego accarezzarlo, feci una leggera resistenza poi, memore delle parole della mia amica, mi lasciai andare e lo strinzi carezzandolo lentamente. Era come avere in mano una sbarra bollente, non mi era mai capitato, per giunta fra le carezze i baci e il suo cazzo in mano mi accorsi che stavo bagnando le mutandine, non mi era mai successo, si tiro'giu' i boxer ed il cazzo svetto'libero, senza che mi dicesse niente lo riafferrai cominciando a muoverlo in su ed in giù sperando di farlo venire in fretta finendola lì anche se il mio corpo stava reagendo come non avrei voluto ed anche una parte della mia mente, complice forse il vino, avrebbe voluto continuare.
Gerardo sembrava impazzito, mamma ti amo, ti voglio diceva, io gli risposi, con scarsa convinzione, che dovevamo fermarci lì, eravamo mamma e figlio. Non li ascoltava neppure, era come impazzito, mi rovescio'sul letto con la mano mi strappo'le mutandine e liberandosi il cazzo dalla mia mano mi penetro' in un colpo solo trovando la fica ben lubrificata. No no no gridai, ma era dentro di me, altro Che concedere qualcosina, mio figlio mi stava fottendo, impazzivo, la mia mente era divisa tra respingerlo o accettarlo, il mio corpo reagiva come quello di una donna in calore, le cosce erano spalancate e la fica fradicia di umori, stavo piangendo. Gerardo era un ossesso mi stava sfondando la fica, dopo poco ci sbrodo'dentro urlando frasi sconnesse e accasciandosi su di me, per giunta non ero protetta. Ero distrutta ma eccitata come mai mi era successo, indignata e preoccupata ma vogliosa. Non ebbi il tempo di reagire che sentii nuovamente il suo cazzo crescere dentro di me, non mi era mai successo con mio marito. Gerardo ricomincio' a fottermi mentre mi baciava tutto il viso e mentre diceva: grazie mamma grazie, sei mia, sono in paradiso è la cosa più bella del mondo. Dentro di me si ruppe qualcosa, mio figlio mi stava fottendo, alzai la testa e vedendo il suo cazzo entrare ed uscire dalla mia fica, quella da dove era uscito, ebbi il primo orgasmo della mia vita, si per me era la prima volta, ora capivo le mie amiche, avevo sbrodato ed era una sensazione pazzesca per il mio corpo e per la mia mente avevo provato cosa significava godere. Ma mio figlio non si fermava continuava a pomparmi con forza fine a che mi disse sbrodo mamma, ti sbrodo dentro, ora sei mia e mentre sbrodavo anch'io una seconda volta insieme a lui sentendo i suoi fiotti caldi inondarmi la fica, capii in un attimo che in pochi minuti tutto era cambiatoe, avevo provato l'estasi , la mia vita non sarebbe più stata la stessa.
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