Marta, la madre del mio migliore amico 2ª parte

di
genere
etero


Erano giunte le ore 20 e con la mia famiglia giungemmo a casa dei Martelli.
Appena varcata la soglia di casa venimmo colpiti da un forte odore di brace, quasi a voler fare intendere cosa ci saremmo dovuti aspettare per cena. Salutammo subito i padroni di casa… Matteo Martelli un uomo sulla 50ntina brizzolato dal fisico aitante, leggermente arrotondato sulla pancia a causa della predilezione per gli alcolici… con un carattere per me indisponente…sembrava che fosse bravo solo lui a saper fare tutto… Poi sua moglie Federica, circa 45 anni, capello lungo biondo, raccolto in una coda… sapientemente truccata, fisico snello, gran culo sodo, seno che arrivava a stento ad una terza, ma messo ben in risalto dal suo abito… Indubbiamente una donna dall’aspetto aristocratico ma molto attraente che trasudava sensualità e distacco verso il prossimo, dallo sguardo tagliente ed indagatore che definirei molto sofisticata… come coppia indubbiamente ben assortita.
Poi voi erano le due figlie Agata e Silvia, di 16 e 18 anni entrambe bionde con un fisico che ricalcava quello della madre con le quali ebbi una fugace storiella l’una ad insaputa dell’altra che si risolse sessualmente inizialmente in lunghe pomiciate, toccatine varie, e masturbazioni reciproche, ma con il passare degli anni ci furono brevi ed intensi rapporti senza alcun legame sentimentale, si scopava per il piacere di farlo perché ci piacevamo……..e tra le due la più intraprendente fu sempre Agata…
Ci accomodammo in giardino dove la tavola era stata sapientemente addobbata e li trovai Nunzio con Giulio e Carlo che erano affaccendati a preparare la grigliata di pesce….
Dopo un poco arrivò Marta, vestita con un abito a bretelline, con un vistoso decoltè che sicuramente lasciava tutt’altro che alla immaginazione, corto al ginocchio, di colore panna che esaltava la sua abbronzatura, truccatissima.
La guardavo estasiato e subito il mio pene ebbe un fremito…notavo ogni suo passo ogni sua espressione e non potei fare a meno di notare l’espressione del Martelli quando arrivò…Le lanciò un’occhiata che lasciava intuire una certa intesa, cosa che mi fece ingelosire… salutò tutti e poi, per ultimo venne da me e nel salutarmi con un bacio allo spigolo della bocca sussurro un sensuale “ciao amore….”.
Durante la cena ovviamente io mi sedetti al centro tra Agata e Giulio e di fronte avevo Marta seduta tra il marito Nunzio alla sua sinistra e Martelli alla sua destra, il quale per tutta la sera fece il piacione con Lei, ma con molta circospezione…la sfiorava sempre con la sua mano sul culo, e costantemente con una scusa riusciva a passarle dietro ogni qualvolta ci si alzava e riusciva a strofinarLe il pacco sul culo… Lei sembrava “gradire” per un attimo le attenzioni anche se si allontanava sempre e cercava di stare il più lontano da lui. Più volte durante la cena notavo che la mano sinistra del Martelli era sotto il tavolo e più volte sul viso di Marta apparivano dei sorrisini quasi forzati….indubbiamente la mano del Martelli era sulla coscia di Marta se non altrove…. Io stavo impazzendo avrei voluto prenderlo a schiaffi, ma dovetti stare calmo… e poi avevo sempre Giulio ed Agata attaccati…
Arrivò il colpo di scena… Dopo la cena Marta disse “bene , vado a prendere il gelato.. Mauro mi accompagni tu?” intervenne subito Martelli “Marta ti faccio compagnia io, lascia stare Mauro che con i ragazzi si sta divertendo….” E sorrise a Marta. Ma Marta prontamente lo invitò quale padrone di casa a restare al suo posto…Martelli fu spiazzato dalla risposta come se non se lo aspettasse…..mi alzai seguii Marta e ci incamminammo verso la sua abitazione che si trovava sul vialetto parallelo a quello della casa dei Martelli.
Girato l’angolo presi per un braccio Marta e portata dietro un grosso albero la baciai con passione. Ovviamente Lei rispose ma mi invitò subito a seguirla perché vi era poco tempo…
Appena entrammo dentro casa sua fu lei stavolta a prendere l’iniziativa e buttarsi al mio collo baciandomi come una ragazzina innamorata. D’un tratto la allontanai, Lei ci rimase male e mi disse cosa avessi…
“cosa c’è tra Te e Martelli, scopate? siete amanti???cosa? cosa!!!!”
Mi portò subito in cucina e mentre uscì il gelato dal freezer ancora duro e preparava le coppe in vetro su un grande vassoio in metallo da portare a casa Martelli disse : “Mauro tranquillo non vi è nulla, vi è stata solo una cosa da poco…..”
“cosa? voglio sapere ora…!!!”
Marta con ritrosia iniziò a raccontare: “l’estate scorsa dopo anni che ci ha sempre provato è riuscito ad avermi….mi ero sempre negata, ma una sera, che tu e la tua famiglia non c’eravate, ha invitato solo noi grandi a cena, è riuscito per scommessa a farci bere a tutti… Nunzio ad un certo punto era così stanco e intriso di alcol che si è addormentato sul divano, Federica andò a sistemare la cucina ed io e lui si continuava a scherzare… solo che lui fece finta di bere io non me ne accorsi e diventai brilla, molto brilla. Poco dopo Federica disse che andava a stendersi perché aveva un forte mal di testa a causa del vino e ci salutò… restammo soli, ma Matteo mi disse di andare a fare 4 passi in spiaggia per smaltire il vino.. io non ero molto lucida e dissi di si.. prese dei teli un borsone nero , molto strano e ci avviammo. Arrivati sulla spiaggia mi guidò fino alla insenatura ove si erge il grande scoglio inspiaggiato. Posizionò subito i teli dietro il grande masso in modo che non si poteva essere visti… poi, da questo momento inizio ad avere ricordi sfocati… Matteo che posiziona il borsone in sommità del masso e vedo che armeggia un qualcosa…poi si dirige verso di me si sedette e mi offrì una birra fredda… Io non ne volevo ma mi convinse a berne un sorso.. avevamo una bottiglia sola… la aprì e offri il primo sorso a me…mi guardava strano mentre bevevo e ridacchiavo stupidamente dalla bottiglia… poi bevve un sorso lui ma improvvisamente si avvicino e mi baciò… io lo allontanai invitandolo a smetterla, feci per alzarmi ma non avevo equilibrio per il troppo alcol bevuto e caddi sul telo…Lui colse l’attimo e riprovò a baciarmi fino a quando non vinse le mie resistenze.
Mi ritrovai la sua mano sul seno mentre continuava a baciarmi… mi sbottonò la camicetta e tirò fuori con forza il seno dal reggiseno iniziando a succhiarlo, poi alzò la gonna ed infilò le sue dita dentro la mia figa di botto….”
Marta era con gli occhi bassi per la vergogna mentre raccontava, ma una vergogna non per l’atto in se, ma perché lo stava raccontando a me, con il quale di pomeriggio era scoppiata prima una violenta passione. La mia collera cresceva ma anche il mio pene a sentire certe cose…. La invitai a continuare..
“… iniziò a penetrarmi con le dita…con foga mentre continuava a slinguazzarmi in bocca e leccarmi il collo. Io non riuscivo ad oppormi ero troppo assente per l’alcol bevuto….ma inevitabilmente iniziai a provare piacere…. debolmente lo invitai a smettere ma lui era eccitatissimo e si posizionò di sopra. Ricordo che disse “finalmente dopo tutti questi anni!!! ora non mi scappi più….”; sentivo le sue labbra ovunque e ben presto mi trovai senza mutande con la gonna alzata sopra l’ombelico la camicia aperta ed il seno fuori dalle coppe del reggiseno. Ero oramai in suo possesso. Non potevo oppormi, non ero lucida, ti giuro, te lo giuro….il bastardo si spogliò e si posizionò sopra di me, mi allargò le cosce e centrato con la mano il suo membro in erezione me lo piantò senza complimenti. Non opposi resistenza perché non capivo nulla… mi scopò con foga e violenza… era un animale...… dopo i primi colpi violenti non ricordo più altro di quella sera….
La cosa grave fu che due giorni dopo si presentò a casa con una video cassetta…eravamo soli… io e lui... dicendo assolutamente che dovevo vedere il contenuto... la inserì nel videoregistratore e mi fece sedere sul divano fronte la tv, schiacciò il tasto play e fece partire il tutto…
Il verme aveva ripreso tutto con la sua videocamera.. L’aveva posizionata sopra il masso in modo da riprendere il tutto…quella sera la luce la dava la luna che era alta e splendente… rividi e rivissi quei momenti… lui sopra di me… che mi scopava tenendomi le mani bloccate distese lungo il mio capo, l’altra mano sul seno , la sua bocca sul mio collo che leccava e poi il bastardo che mi fece mettere a cavalcioni in modo che si vedesse il mio volto senza che si vedesse il suo perché riuscì a posizionarsi in modo tale che il suo viso non si riconoscesse… Alla fine io mi riconoscevo benissimo, avevo gli occhi chiusi e oramai completamente nuda, e lui che spingeva dal basso verso l’alto… si vedeva chiaramente me che venivo scopata da uno che poteva essere un perfetto sconosciuto.
Poi si ferma, mi fa cambiare posizione, mi gira mi mette in ginocchio sul telo, si sente la mia voce che dice “dai ora basta, ti prego, andiamo a casa”, e lui dice “ora viene il bello…!” si vede un uomo nudo, con una maschera da sub che copre il volto, che bastardo…., e con il membro eretto quasi a mostrarlo con compiacimento… si posiziona dietro di me e mi scopa come una cagna...fino a venirmi sulle chiappe… non ti dico le oscenità che diceva…..
Non mi ero accorta e ricordata di nulla visto che ero in uno stato di assoluta mancanza di lucidità… solo rivedendomi capì che era successo...
Mi ha ricattata dicendo che avrebbe fatto vedere il video a Nunzio e ai ragazzi e a tutti…. Disse solo che avrebbe voluto avermi ancora… ed io per vergogna e per paura dovetti cedere al suo ricatto-.. ero nauseata… quel giorno pretese subito la prima scopata… lo abbiamo fatto mentre sul video andavano le immagini della scopata di quella sera…… mi prese da dietro in piedi, le mie mani sulla spalliera del divano con lo schermo del televisore davanti, e lui dietro in piedi che mi penetrava...e durante questo inverno, seppur con molta ritrosia, ho dovuto starci…. Venivamo qua….. a casa sua….Ma gli ho sempre detto che dovevano essere solo scopate e nient’altro, niente baci, niente pompini nulla, solo sveltine. E lui accettò…”
Avevo l’ira di sopra… ma non potevo fare nulla, Marta se ne accorse iniziò a coccolarmi, a baciarmi sul viso sul collo, ripetendomi che voleva solo me, che amava me.. A quel punto non so cosa accadde, so solo che la presi e la girai contro il muro le sollevai il vestitino e con mia grande sorpresa era senza mutande…. Questo mi fece eccitare di più, le allargai le gambe scesi tra le sue cosce ed iniziai a leccarla da dietro portandola a gemere… iniziava a fare caldo e iniziavamo entrambi a sudare…
“Amore… mmmmhhhh Mauroooo, basta dobbiamo andare… ti prego…”
“zitta!!!! voglio scoparti ora!!”
Mi alzai in piedi e mi abbassai pantaloncini e le mutande, passai la mia mano sulla fica bagnata di Marta e mi inumidii il pene eretto e lo appoggiai alle cosce di Marta
“ Mauro ti prego ora no…daiiiii mmmmhhhh sai che non resisto, ma è tardi…”
“muta, tu sei mia, solo mia e ti voglio ora!!”
Detto ciò la impalai con forza.
Marta emise un urletto misto di piacere e dolore ed iniziai a stantuffare con forza, in modo animalesco…
Marta stava subendo il mio fare, non riusciva a fare altro che gemere in continuazione…
Avevo la mano sinistra dentro il suo vestito e stringevo il seno destro e la mano destra sul suo collo che la pressavo in modo che non potesse guardarmi. Passarono 10 minuti interminabili in cui la scopai senza avere interesse che lei godesse. Cosa che accadde però…
Le dicevo che era mia, solo mia, che la dovevo scopare solo io e nessun altro, e la riempivo di colpi affondando più che potevo. La sentivo sollevarsi ad ogni colpo, ad ogni affondo, ed il suo gemere remissivo come di colei che è un oggetto , un mio oggetto, mi eccitava sempre di più e la affondavo senza tregua.
Marta ad un certo punto iniziò a fremere e tremare sotto i miei colpi poderosi e riuscì a dire tra i continui e quasi senza sosta gemiti e sospiri di piacere un lungo “vengooohhhh”.
Dopo poco le inondai la vagina e mi staccai da lei solo quando il membro si affloscio completamente.
Appena la girai aveva il trucco slavato ed il volto ancora pieno di eccitazione.
Mi avvicinai a lei le presi il viso la baciai con passione e le dissi che non avrei accettato che nessun altro la possedesse….
Marta mi abbracciò , con sguardo remissivo, come quello di una serva con il suo padrone, ma al contempo pieno di gioia mi disse che per Lei esistevo da oggi solo io…..
Ci sistemammo e riuscimmo a giustificare la mezzora di assenza con il fatto che il gelato era molto duro , che dovemmo aspettare che si squagliasse e poi a causa di una coppa che si ruppe accidentalmente( si , la lanciai io per terra per rabbia) fummo costretti a pulire……
La stessa sera con una scusa e con la complicità di Agata, verso la quale avevo un certo “ascendente”, insomma mi voleva…e me lo fece capire anche in quella circostanza, riuscii ad entrare in casa. Marta mi diceva che Martelli portava sempre con se quella cassetta, me la descrisse e mentre tutti erano fuori a mangiare il gelato, frugando tra le sue cose, nella sua borsa da lavoro, la trovai…. Ovviamente sulla video cassetta era recato un adesivo con impresso il titolo riferito al suo lavoro…come se vi fosse stata registrata una riunione importantissima… quindi impensabile che uno potesse immaginare cosa realmente vi era registrato… La presi e con celerità e la curiosità di vedere il contenuto fu tanto, quindi la nascosi in modo goffo sotto i miei abiti e con una scusa corsi a casa…
Entrai e approfittando del fatto che sarei stato solo per una buona dose di minuti inserii la videocassetta nel video registratore….
Iniziai a far scorrere le immagini e tutto corrispondeva a quanto detto da Marta, però la troia, qui se lo merita tutto, ha omesso di raccontare alcuni particolari fondamentali…
Subito dopo aver goduto sulle chiappe di Marta, il Martelli si alza e rimane con il membro semi eretto in piedi dietro Marta che si gira sul telo mare e seduta con la gonna ancora alzata e tutta la camicia sbottonata si passa le mani tra i capelli e si guardano per un attimo, poi lui si gira per dirigersi in acqua e Lei gli dice, si sente chiaramente, “ Ma…., tutto qui….???sono anni che mi vuoi ed è tutto qua…???” Lui si ferma, si gira verso di lei che lo guarda con un sorriso molto malizioso. Senza dire nulla si avvicina, la fa alzare, la spoglia senza che lei opponga resistenza, le prende la mano e tenendosi per mano entrano in acqua dove iniziano a pomiciare avvinghiati, quindi ritornano sul telo, senza dire nulla lei si inginocchia ed inizia a succhiargli il membro fino a farlo tornare duro quindi si adagia e gli apre le gambe invitandolo a possederla e rimangono a scopare per almeno mezzora in varie posizioni, prima missionaria con le braccia di Marta che lo stringevano sulla schiena, poi lei che sale su di lui a cavalcioni, il collo reclinato con le mani del Martelli a stringere i seni, quindi si sente lui che le dice “ girati voglio scoparti come una lurida cagna”, si nota chiaramente che lei si alza da lui, si passa la mano sulla fica leccandosela con gusto quindi si mette prona sul telo e girandosi gli dice ”eccomi, chiavami” con i suoi gemiti inequivocabili di piacere e con i suoi incitamenti ad essere scopata per bene... con venuta finale di lui sul suo seno e la frase finale di lei che sorridendo gli dice “ molto bene, ora si che è tutto…” quindi lei si riveste si alza e va via con lui che rimane nudo steso sul telo dicendole “non finisce qui…”
Ora ho capito perché lui la minacciava perché la seconda volta fu lei a farsi scopare, mentre la prima volta poteva sembrare una cosa nata quasi contro voglia, la seconda volta, subito dopo la prima fu una evidentissima voglia di Marta che così era sotto scacco. A questo punto riuscii, tramite una videocamera che possedevo ed il videoregistratore a fare una copia della videocassetta che conservai gelosamente, quindi presi la videocassetta originale e con forza tirai tutto il nastro fuori, strappandolo, quindi ritornai a casa dei Martelli ove ancora il dopo cena era in pieno svolgimento ed in modo molto furtivo riposizionai la cassetta dove era, oramai senza nastro… il Martelli quando inserì la videocassetta senza dubbio ebbe una bella sorpresa…..
To be continued
scritto il
2022-09-03
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