Marta , la madre del mio migliore amico

di
genere
etero

Mi chiamo Mauro (nome di fantasia), 50 anni da poco compiuti. Sono un professionista in ambito Edile ancora molto giovanile nell’aspetto, fisico asciutto, pratico Tennis sin da ragazzo e faccio tanta piscina, sono castano di capelli, occhi nocciola, alto 180 cm.
Nato casualmente al nord, ma da sempre ho vissuto in una grande provincia del sud Italia e gli avvenimenti che mi appresto a raccontare si sono realmente verificati, per questo sono costretto ad utilizzare nomi di fantasia e non potrò indicare il luogo in modo specifico.
I fatti che mi appresto a narrare includono un periodo che va dai miei 19 anni, nel pieno della tempesta ormonale, ai giorni nostri. Essi hanno avuto un peso specifico nella mia decisione di non formare ancora una famiglia…non perché non ne abbia voglia… ma perché, probabilmente, non sarei in grado di tenerla salda…
Correva l’anno 1988, era l’estate degli Europei vinti dall’Olanda, l’anno in cui gli Eight Wonder cantavano “I’m not scared”, gli U2 “Desire” e Tullio De Piscopo cantava e suonava “andamento lento”…
Era l’estate dei miei 19 anni in cui la voglia di divertimento era altissima, l’estate del primo anno universitario ed era l’anno in cui le voglie sessuali erano sempre pronte per esplodere…
Quell’estate però la ricorderò perché la mia vita sessuale ebbe un’impennata imprevista e decisamente appagante…
Con i miei genitori si abitava in un residence composto da circa una trentina di appartamenti posti su due piani locati sul mare; l’entrata principale dava sulla strada comunale e dal lato opposto fuoriuscendo dall’apposito cancello si percorrevano circa 50 metri e si giungeva sulla battigia…. un paradiso…
In questo residence ci si conosceva praticamente tutti, da circa 10 anni trascorrevamo con la mia famiglia le estati in questo meraviglioso posto, ma con alcune famiglie il legame era più stretto, più intimo e praticamente ci si frequentava anche durante l’inverno.
Con la famiglia che abitava al piano di sotto praticamente ci si frequentava tutto l’anno, io frequentai le medie e le superiori con Giulio, eravamo coetanei e compagni di classe, e con LUI ci si divideva tutto, pure il sonno e le notti insonni… La madre Marta, praticamente mi ha visto crescere e sono innumerevoli i pomeriggi trascorsi a studiare insieme al figlio Giulio o trascorsi ad aspettare che terminassimo i nostri allenamenti al circolo del Tennis…
Marta era una donna molto piacente, dirigente di un importante Ente Statale, 45 anni che sembravano 35, capelli corti color ramato, occhi castani, viso che ricorda in modo deciso l’attrice Mariangela Melato, altezza 1.70 seno decisamente prosperoso penso una 4ª un fisico normale, per nulla appesantito nonostante le due gravidanze, la taglia credo potesse essere la 42, un corpo per nulla aggredito dalla cellulite. Insomma una donna che riceveva indubbiamente l’attenzione di molti uomini, ma che sino ad allora mai mi aveva dato impressione di poter essere una facile preda, anzi tutt’altro.
Ricordo come fosse ieri….
Era un caldo pomeriggio di Luglio e, come ogni pomeriggio dopo pranzo, scesi a casa di Giulio per il consueto caffè freddo da gustare vedendo in TV “Deejay Television” su Italia 1 in collegamento dall’Acquafan di Riccione…
Scesi le scale aprii il cancelletto e girai la chiave posizionata nella serratura del portone di ingresso e chiamai “Giulio?? sono, qui dove sei?”.
Non rispose nessuno, chiamai Giulio altre 3, 4 volte ma nulla… La cosa mi insospettì perché Lui non mi aveva detto nulla sul fatto che non potesse essere in casa…girai per le stanze ma non vi era nessuno, quando sentii chiaramente da dietro la porta del bagno lo scorrere dell’acqua della doccia…. Aspettai un attimo nel corridoio e quando sentii la porta aprirsi mi avvicinai.
Ci fu un attimo di imbarazzo perché uscì Marta con l’accappatoio leggermente avvolto in vita con ancora i capelli bagnati…
Nonostante realmente fossi di “casa” in quel momento avvertii chiaramente della tensione. Infatti nessuno disse nulla per qualche frazione di secondo che sembrò durare tantissimo e per rompere subito il ghiaccio dissi :“Marta scusa, ma Giulio dove cavolo è finito??”
Marta immediatamente disse” Mauro, Giulio è con mio marito Nunzio e suo fratello Carlo, sono andati a pescare su insistenza del papà…. Nunzio aveva voglia di pesce fresco stasera…”
“ahhh ecco… sembrava strano che non mi avesse detto nulla quel cazzone…. ah ah ah “
scoppiammo a ridere insieme, spezzando in tal modo quella tensione e l’atmosfera era nuovamente più rilassante, però…
Però la vista di Marta in quello stato, con il seno prorompente che sembrava fosse tenuto a fatica dall’accappatoio allacciato leggermente sulla vita i rivoli di acqua che colavano dai suoi capelli rigandole la fronte, per poi scendere sulle gote e da lì sul collo, il vapore acqueo della doccia che iniziava a venire fuori dalla porta del bagno stava riscaldando l’aria e mi fece uno strano effetto: sentii chiaramente il mio membro iniziare a dare dei segnali….
Marta notò che i miei occhi la stavano fissando in alcuni punti particolari e mi disse: “Mauro, che hai? qualcosa non va? Mi sembri strano...?”
Molto provocatoriamente, ma con il sorriso dissi: “Marta, sai…, sto notando che sei veramente una bellissima donna, le ragazze di oggi difficilmente sarebbero alla tua altezza, ed in questo preciso istante è molto difficile, non toglierti gli occhi di sopra...”
Marta rispose con una fragorosa risata: “Ti conosco da quando eri bambino, potrei essere tranquillamente tua madre...che fai, mi corteggi…?ah ah ah ah “
“Marta, però non sei mia mamma, per fortuna…. e, per quanto riguarda il corteggiamento…, perché no???del resto ti ripeto sei una bellissima donna e a me, le belle donne piacciono molto”.
Marta per un attimo rimase confusa da quelle parole poi nuovamente rise mi passò una mano tra i capelli scompigliandoli come farebbe una mamma al figlio e mi disse che andava a cambiarsi…
Si avviò verso la stanza da letto che era quasi dinanzi la porta del bagno, ma nel fare quel movimento con la mano destra ai miei capelli notai che la cintura dell’accappatoio si allentò decisamente….
Non so cosa mi prese e mentre Marta mi diede le spalle per entrare nella camera da letto io le tirai con entrambe le mani l’accappatoio con forza dall’alto verso il basso, lasciandola praticamente tutta nuda.
Marta si girò di scatto dicendomi con tono sorpreso ma deciso “Mauro, ma che cazzo fai??? Come ti permetti???” ma dicendo ciò non si rese conto che praticamente era interamente nuda dinanzi a me..
Il seno generoso, completamente in mostra con le aureole dei capezzoli grandi e scure e i capezzoli ritti, il pube liscio con una leggera peluria a forma di triangolo molto curato posto sulla vagina completamente rasata.
Io feci un sorriso molto malizioso che di colpo la fece rabbrividire e le fece rendere conto che era dinanzi ai miei occhi come mai l’avevo vista. Di scatto arretrò e cerco di chiudere la porta per non farsi vedere ma io avevo fatto un passo in avanti, quel tanto che bastava per bloccare con il mio piede la chiusura…
“Mauro, ma che cosa stai facendo??? Allontanati su!!! forza vai via, fammi vestire…non mi sta piacendo assolutamente il tuo comportamento!!!!”. Il suo dire ed il suo fare erano molto meno sicuri rispetto a prima… io avvertii la situazione e mi feci coraggio e senza dire nulla mi avvicinai a lei e, solo con il mio incedere, la spinsi facendola arretrare verso il muro.
Il contatto del suo corpo con la parete fresca del muro ebbe in lei una strana reazione… il suo corpo si ricoprì immediatamente del cosiddetto effetto “pelle d’oca” e i suoi capezzoli si indurirono di più. Mi guardava quasi in trans perché era una situazione che non riusciva a comprendere ed io capii subito ciò, nonostante la mia giovane età.
Dissi fra me e me che era una occasione da non poter perdere, ero solo in camera da letto con una figona pazzesca… ambita e desiderata da molti uomini ed il mio pene iniziava decisamente ad indurirsi all’interno del mio costume boxer… continuai a procedere in avanti lentamente fino a trovarmi quasi a contatto con lei.
Immediatamente Marta porto le mani a coprirsi il seno a protezione, ma io la afferrai per i polsi e le allargai le braccia tenendole alte attaccate al muro e feci aderire il mio corpo al suo, facendomi forte dei miei 10 cm di altezza in più…
Così facendo lei avvertì chiaramente il mio pene in erezione che spingeva sul suo pube e guardandomi in volto dal basso verso l’alto mi disse: “Mauro cosa stai facendo???ti prego che vuoi fare…?” la sua voce era rotta dall’emozione ed aveva il respiro leggermente affannato, con il petto che saliva e scendeva per la respirazione accelerata.
Io senza dire nulla posai la mia fronte sulla sua e tentai di baciarla, ma lei ovviamente oppose resistenza tentando di liberarsi.
In un attimo di mia distrazione lei si liberò dalla mia stretta che non era molto decisa e mi assestò un ceffone che al semplice ricordo mi fa ancora male, quindi adirata disse: “ma che cosa stai facendo???Mauro come ti stai permettendo? Sei impazzito? Hai bevuto o fumato qualcosa????”
Dopo un attimo di mio evidente smarrimento, improvvisamente la abbracciai e la baciai sulle labbra tenendola il più possibile stretta a me. Sentivo i suoi capezzoli duri che sembravamo volessero bucarmi il petto ed il cuore che le batteva all’impazzata…
Furono secondi interminabili in cui non so come ma ci ritrovammo tutti e due avvinghiati sul letto a baciarci in modo focoso come due ragazzini innamorati.
La sua lingua era avvinghiata alla mia, intrecciate tra loro in un vortice sfrenato e le succhiavamo entrambi per poi leccarci il viso e riprendere a baciarci.
Non riconoscevo più Marta, era un’altra donna….
Scesi subito con il mio viso sul suo seno iniziai a divorare il suo capezzolo, roteando la lingua tutto attorno per poi riprenderlo tra le labbra e mordicchiarlo.
Questo la fece un attimo rinsavire e disse ”Mauro fermati, ti prego… ti prego basta, basta!”
Io ero troppo preso da lei e senza dire nulla mi tuffai tra le sue cosce ed iniziai a leccarle la fica rasata…
Marta ebbe un sussulto ed emise un “NOOOOHHH” che più che un diniego era un profondissimo gemito di piacere.
Iniziai a leccare con foga le grandi labbra vaginali, con colpi di lingua profondi alternando dolcezza a foga. Cominciavo ad avvertire chiaramente che la sua vagina era lubrificata dai suoi umori, con un gusto lievemente salmastro ma che virava con decisione sul dolciastro…
Marta cercava in tutti i modi di chiudere le sue cosce per impedirmi di proseguire nel mio lavoro orale, aiutandosi con le sue mani che cercavano senza decisione di spingere la mia testa indietro nel tentativo di allontanarmi…. Ma io ero ancorato con entrambe le braccia alle sue cosce rendendo inutile ogni suo flebile tentativo.
Marta iniziava ad emettere dei gemiti di piacere con ritmo sempre più serrato ed appena le sue mani iniziarono a non allontanare la mia testa ed avvertii decisamente la loro pressione sul mio capo nell’atto di spingermi verso la sua vagina spostai repentinamente le mie mani sui suoi seni iniziando a palparli e stringerli fino a portare i miei pollici e i miei indici sui suoi capezzoli iniziando a torturarli con decisione e dolcezza, ora sfiorandoli ora strizzandoli senza darle dolore e la mia lingua iniziò il lavoro finale concentrandosi sul clitoride che era divenuto duro… iniziai a succhiarlo e mordicchiarlo senza tregua… Marta inizio a dimenarsi e spingeva ora con forza le sue mani sulla mia testa per evitare che potessi allontanarmi e chiuse le sue cosce sopra il mio collo………..
“ohhhhh, oohhhhhh, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhh….. Maurooohhhh oooohhhhh sihhhhhhhhhhhhhhhh….. non fermarti ti pregooooooohhhhh, aaahhhhhh siiiiiiiihhhhhh”…
Marta gemeva in modo osceno e sentivo le sue cosce vibrare fino a quando emise una sorta di grido strozzato e avvertii le cosce serrarsi con forza sul mio collo.
Aveva avuto un orgasmo violento, avevo la mia bocca piena dei suoi umori e appena le sue cosce allentarono la presa fino a distendersi ai lati del mio corpo restando oscenamente aperta iniziai a risalire tutto il ventre leccando con la lingua fino ad arrivare ai capezzoli.
Ripresi a torturarli nuovamente con la lingua fin quando la sua mano destra mi prese per i capelli facendomi arrivare alle sue labbra e riprendemmo a baciarci con foga.
Intanto avevo il mio membro in sofferenza tra i boxer e decisi che era ora di dare a lui un poco di sollievo. Mi alzai dal letto, Marta mi osservava, mi tolsi canotta e boxer restando completamente nudo….
Marta ebbe un attimo di meraviglia nel vedermi in quello stato, in piena erezione….
Mi disse cosa volevo fare con la voce tremante ed ancora presa dall’eccitazione dell’orgasmo appena ricevuto.
La presi per le mani da distesa sul letto e la feci sedere sul bordo e le posizionai il mio membro in piena erezione dinanzi il volto a pochissimi cm….
“ti prego… Mauro” disse Marta “non voglio, non possiamo, non è giusto… siamo andati già abbastanza oltre… ti prego… fermiamoci”
Era evidente che era in una fase lievemente confusionale, mista ad eccitazione, ma le sue parole lasciavano spazio ad una apertura più che ad una chiusura, infatti mentre me le riferiva non mi guardava in viso ma lo sguardo era diritto sul mio membro in erezione…
Io incurante delle sue frasi ed in silenzio mi spinsi più avanti fino a far toccare il mio glande alle sue labbra calde ed ancor umide della mia saliva e dei suoi umori che dalla mia lingua avevo trasferito alla sua bocca…
Poggiai con delicatezza la mia mano sinistra sulla sua nuca poi presi con la mano destra il mio membro ed iniziai a strofinarlo ora sulla guancia sinistra, ora sulla destra, sulle labbra poi sul naso per poi tornare sulle sue labbra, iniziando a forzarle leggermente...
Marta chiuse gli occhi e a poco a poco iniziò a schiudere le labbra con la punta del mio membro che facevo roteare in senso circolare sulle sue labbra….
La sua bocca si aprì completamente e la sua lingua fece capolino ed iniziai a strofinare il glande sulla sua lingua……
Marta era sempre con gli occhi chiusi e fu lei ad iniziare piano piano a muovere la lingua come un pennello e a dare colpi piccoli sul mio pene eretto.
Marta aveva iniziato a giocare con il membro leccandolo tutto dalla punta fino alla base e poi roteava la lingua su tutto il glande. Ad un tratto iniziai a sentire le sue mani che risalivano lungo le mie cosce fino a serrarsi dietro i miei glutei ed in un attimo il mio membro sparì all’interno della sua bocca…
Avevo avuto del sesso orale da qualche mia “amichetta” ma nessuna aveva la maestria di Marta…. Sentivo la sua lingua che roteava attorno al mio glande e contemporaneamente sentivo succhiare con avidità , lo portava fuori lo leccava e lo rimetteva dentro.. faceva tutto da sola…
Io avevo la mano sinistra sempre dietro la sua nuca più per appoggio che per altro e mentre lei lavorava il mio membro come se fosse un gelato in bocca sentii che la sua mano destra lasciava il mio gluteo sinistro e vidi che se la portò tra le sue cosce.
Io iniziavo a provare un piacere molto intenso e vedere Marta che con gli occhi chiusi stava spompinandomi con voracità e con la mano destra iniziava a masturbarsi aumentò la mia eccitazione…
Marta iniziò a mugolare senza fermarsi un attimo e vidi chiaramente le dita della mano destra che stavano letteralmente seviziando la sua fica….
Marta iniziò a gemere più forte… i suoi sospiri avevano riempito la stanza…
Anche io iniziavo a provare un piacere molto forte che cresceva sempre di più, iniziai a stringere con forza entrambe le mani sulla sua nuca quasi a tenerla ferma e iniziai a scopare la sua bocca con decisione… facendo avanti ed indietro mentre sentivo lei che succhiava e leccava con foga il mio pene….
Ad un certo punto le dissi : “ Marta apri gli occhi e guardami…!!!”
Lei gli aprì. Aveva il volto contratto dal piacere e gemeva sotto i miei colpi dentro la sua bocca e per il furioso ditalino che stava facendo fin quando la senti emettere un gemito lungo e indietreggiare con il capo all’indietro… io ero arrivato al limite presi il membro con la mano destra e tenendo con forza la testa di Marta con la mano sinistra letteralmente inondai il suo viso ed il suo collo e parte del seno di sperma lanciando un gemito di piacere anche io…
Detto questo mollai la presa e mi sedetti sul letto e Marta si lasciò cadere all’indietro….
Le braccia distese lungo il capo, il respiro che iniziava ad essere più regolare…
Aveva il volto ancora sporco del mio seme e gli occhi chiusi…. Io presi la mia canotta e pulii il suo viso ed il suo collo con dolcezza, mi distesi accanto a Lei e gettai la canotta per terra….
Marta aprì gli occhi e mi disse: “ Mauro, cosa abbiamo fatto??? Ti rendi conto? ho tradito mio marito, ma soprattutto la fiducia di tua mamma, una cara amica…ti ho visto crescere potresti essere mio figlio ed abbiamo combinato questo guaio…”
Presi il mio dito e lo portai sulla sua bocca… “silenzio.. non parlare… Marta, non abbiamo fatto nulla, abbiamo solo dato spazio alle nostre voglie” .
Marta cercava di riprendere a parlare ma io la bloccai nuovamente stavolta iniziando a baciarla….
Lei, rispose immediatamente al bacio… dapprima un bacio casto poi sempre più passionale e spinto fino a quando mi ritrovai sopra di lei ed iniziammo ad accarezzarci….
Le mie mani scesero sui suoi seni ed iniziarono a palparli nuovamente con vigore , iniziai a torturarle i capezzoli…
“ouuuuhhhhhh… aahhhhh. Mmmmmhhhhh noooooohhhhh fermati… ti prego…..” , Marta aveva ripreso a gemere dal piacere ed io riprendevo ad avere vigore nel membro che iniziavo a strofinare sul suo ventre.
“Marta, ho voglia di te, voglio scoparti voglio farti mia…..voglio scoparti fino a farti gridare di piacere”.
Mi rifiondai sui seni a morderli e baciarli e strizzarli con le mani… Marta mi invitava tra un lamento di piacere ed un altro a smettere, sospirava che non potevamo e che non dovevamo farlo…
Scesi allora alla sua fica e ricominciai a leccare con forza. Leccavo e succhiavo il clitoride e contemporaneamente strizzavo i capezzoli con le mani.
Le mani di Marta erano sulla mia testa, le sue cosce aperte al massimo e se da un lato mi implorava di finire, i suoi gesti volevano tutt’altro.
Il mio pene aveva già raggiunto una potente erezione e dopo 5 minuti di furiosa leccata di vagina con la mia bocca madida dei suoi umori, Marta andò nuovamente in estasi a tal punto che disse “Maurohhhhh, ti pregooohhh, scopamiiiihhhh, non resisto piùuuuhhhh, lo voglio dentrooohhhh, ti voglio dentro di meeeeehhhhh”.
Non me lo feci ripetere di nuovo mi posizionai sopra di lei e poggiai il pene all’ingresso della vagina di Marta, restando fermo circa una manciata di secondi…
Le stavo facendo sentire la punta del glande senza entrarlo… le cosce di Marta erano aperte al massimo gli occhi chiusi e si muoveva per cercare di farlo entrare, ma io ristetti fino a quando lei istericamente aprì gli occhi sbarrandoli dicendo “ Cazzoooo Mauroooohhhh ti voglio oraahhh, mettimelo dentrooohhhhh!!!!”.
Immediatamente affondai il membro dentro di lei fino alle palle.
Marta emise un “Siiiiiiihhhhhh” lunghissimo ed iniziai a stantuffare con foga…alternando colpi veloci susseguenti l’uno all’altro e colpi secchi e decisi.
Ad ogni colpo Marta sussultava fino a quando iniziò a gemere con forza… ripetendomi “ cosìììììhhhh, ancoraaaahhh, lo voglioooohhhh, cosììììììì, daiiiii, Maurooooohhhh godoooohhh godooooohhhh”
Stantuffavo alternando l’essere veloce e lento e deciso, stavo provando un piacere mai provato prima…
Marta aveva disteso le braccia lungo la testa e aveva afferrato con entrambe le mani gli intarsi della tavacca del letto in ferro battuto stringendoli, io avevo la mano destra sotto la sua testa e la mano sinistra a stringere il suo seno destro…
“Mauroooohhhhh cosìììììììhhhhhh, cosììììììììhhhhh amore miooooooooohhhh vengooooooohhh sto godendoooooohhhhhhh amore mioooohhhhhhh”
Ebbe un orgasmo violento e mentre gemeva per il piacere mi chiuse le gambe con forza sulla mia schiena…
Questo gesto di chiusura delle gambe su di me ed essere chiamato “amore mio” mi fece letteralmente andare di testa, iniziai a baciarla con foga, lei avvolse anche le mani sulla mia schiena abbracciandomi, iniziai e a stantuffarla con forza fino quando diedi colpi violenti ed eiaculai con veemenza dentro di lei, emettendo un gemito lungo.
Trascorsero circa due minuti, in cui restammo avvinghiati e letteralmente inzuppati di sudore, quindi mi alzai da lei e mi distesi sul letto al suo fianco….
Credo che trascorsero altri 5 minuti di assoluto silenzio poi fu Marta a prendere la parola….
“Mauro, gioia, ti rendi conto di ciò che abbiamo fatto…? Non ti nego che ho avuto un piacere così forte che non mi capitava da molto tempo, è stato bellissimo stupendo, ma non possiamo più ripetere ciò... tu sei il migliore amico di Giulio, io con tua madre siamo molto amiche, poi, mio marito... no……. non è giusto, abbiamo sbagliato anche se è stato meraviglioso".
Stava continuando quando la interruppi e dissi: "Marta, è giusto quel che dici, ma io non credo ad una sola parola…”
“Mauro ma che dici? Ma cosa…”
“Marta, se tu non avessi voluto avresti bloccato tutto immediatamente, invece non lo hai fatto, tu mi hai voluto, come io ho voluto e come voglio ancora TE!!! Io ti desidero e non ho alcuna intenzione di lasciarti andare” detto questo la presi con decisione e ripresi a baciarla con passione.
Marta non mi bloccò, anzi rispose al mio fare e ci baciammo per altri minuti con passione.
Poi si fermò e mi disse “si, ti ho voluto, ma non e possibile continuare ti prego ascoltami, ti supplico!!!”
“Marta ok come vuoi tu, ma sappi che non sono d’accordo, io ti desidero troppo, ho represso troppo tempo la voglia che ho di te, e sono convinto che anche tu mi desideri soprattutto ora dopo che abbiamo fatto l’amore… ma se non vuoi non sarò certo io a obbligarti…. Ora vado su a farmi una doccia…”
Mi presi il boxer mi rivestii mentre lei mi guardava incredula in silenzio… raccolsi la canotta sporca e la appallottolai.. mi girai verso di lei la salutai di nuovo e mi diressi verso la porta ed appena uscii dalla stanza mi sentii chiamare…
“Maurohhh…., aspetta….!”
Mi voltai e la vidi che era ancora nuda ad un passo da me…
“dimmi Marta, cosa c’è???”
“la doccia… falla qui… falla con me…. voglio che mi scopi di nuovo”
“tuo marito ed i ragazzi?”
“sono le 16:30 non prima delle 19 saranno qui….”
Detto questo mi prese per mano e mi condusse in bagno, mi fece entrare dentro la doccia si mise in ginocchio restandone fuori, mi abbasso i boxer lanciandoli fuori dal box, riprese il mio membro in bocca iniziò a succhiarlo fino a farlo tornare duro….
Appena decise che il mio membro era di suo gradimento entrò dentro il box ed apri l’acqua.
Non appena il getto ci colpì era freddo e ci scosse entrambi subito i suoi capezzoli divennero duri, regolò la temperatura fino a che fosse tiepida ed iniziammo a baciarci e con la mano destra inizio a farmi una lenta sega….poi mi sorrise, si girò mise le mani sul muro e si piegò leggermente
“Maurohhh, ti prego scopami, fammi tua ora e tutte le volte che vorrai……”
Mi posizionai dietro di lei poggiai la cappella alla sua fica e in un colpo fui dentro. La scopai così per almeno 20 minuti tenendo e strizzando con le mie mani i suoi seni, lei venne almeno 2 volte tra gemiti osceni ripetendomi sempre di scoparla senza fermarmi, che ero il suo amore che voleva solo me e nessun altro, che ora che mi aveva trovato non voleva più perdermi anche se era sbagliato.
Quando stavo per raggiungere l’orgasmo le afferrai la testa con le mani la strinsi forte e la obbligai a chiamare il mio nome…
“Mauroooohhhh, Maurooohhhhh, cosìììì, scopamiiii, sono tuaaaaahhh, tuahhhhhh, ahhhh, ahhhhhh, ahhhhhhhh, Maurooooohhhhhh godooooooohhh vengooooohhhhhh”
Il sentirla chiamami, mi fece eccitare ancora di più, affondai con delle spinte poderose e la riempii nuovamente col mio seme…
Ero stravolto e faticavo a stare in piedi, mi sentivo distrutto, come spossata era anche lei.. ci lavammo e riuscimmo a sistemarci per le 17:30 circa..
Sull’uscio di casa mentre ci salutammo mi disse sorridendo: “ah.. Mauro, dimenticavo di dirti che Io il “pesce fresco…” l’ho già “gustato” ed era buonissimo, ma stasera per cena la tua famiglia e la mia saremo ospiti a casa dei Martelli a mangiare il pesce che porterà Nunzio con Giulio e Carlo… riposati perché poi ci sarà il gelato….” E mi schiacciò l’occhio.
La serata prometteva molto bene come tutta la mia estate ed il tempo che venne…….
To be continued…..
scritto il
2022-09-02
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