Inculato e abbandonato
di
minkanku91
genere
gay
Fu il giovedì grasso che rividi dopo 6 mesi Pierino, era mascherato da donna con una minigonna viola che metteva in risalto il suo bel culetto, le gambe erano coperte con delle calze a rete, lo salutai e sorridendo si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, se mi dai un passaggio a casa non chiedo ad altri mi chiese, assentii e mi disse di aspettarlo in macchina che a breve sarebbe arrivato. In attesa di lui pensai a quando per 2 giorni consecutivi mi tirò 2 seghe, prima di sparire, eccolo che arrivava, ero eccittatissimo quando salì in macchina, portami in un posto tranquillo disse dando per scontato che avrei accettato la sua compagnia, avevo 2 opzioni e scelsi la più veloce, apportandomi in una pineta non molto lontana. Quando mi parcheggiai mi diede un bacio infilandomi la lingua in bocca, con la mano cercò il mio cazzo che trovò duro come il marmo, senza perder tempo incominciò a spogliarsi restando solo col reggiseno, ammirai per la prima volta il suo culetto nudo da donna senza neanche un pelo, cosa fai li impalato vieni qui disse, saltai sul sedile passeggero e mi sbottonó i pantaloni e incominciò a leccarmi e succhiarmi il cazzo, con la bocca scendeva giù e quando risaliva mi dava una leccatina alla cappella, e poi ricominciava era bravissimo e avrei voluto che continuasse in eterno, ma ad un tratto si fermò e mi chiese di spogliarmi, mentre mi spogliavo notai che aveva il cazzo abbastanza piccolino ma in erezione, che non gli venissero strane idee pensai, incominciai a toccare le natiche e poi infilai un dito nel suo ano, allora si mise 90 ed io lo penetrai all'inizio lentamente ma visto che il mio cazzo scivolava all'interno del suo culo senza difficoltà aumentai il ritmo col risultato che si mise ad accompagnare i movimenti del mio cazzo, era la mia prima volta e lui lo sapeva, mentre lui dava la sensazione di essere abbastanza esperto, dopo che venni mi disse solamente, a Milano mi sono divertito, non aggiunsi nessun commento dando per scontato che fosse andato con più ragazzi. La seconda volta andammo in un casolare che hanno i miei in campagna, lo faccemmo 2 volte la prima alla pecorina, la seconda a smorzacandela col cazzo che ballava verso di me, mi chiese pure di toccarglielo ma feci finta di non sentirlo. Era chiaro che anche lui voleva farsi il mio culetto, infatti durante l'incontro successivo mentre mi succhiava l'uccello incominciò ad accarezzare il posteriore e con la lingua leccò le palle e poi l'ano, mi irrigidii ma continuò infilandomi pure un ditino, non capivo più niente e mi fece voltare continuando a leccarmi il buco del culo, quando capì che non avrei rifiutato il suo cazzo mi penetrò, glielo concessi un pò per ringraziarlo ma anche perché ero curioso, seppure avesse un cazzo piccolo lo sentivo dentro di me e mi piacque, decisi di farlo ogni volta che voleva. I nostri incontri al casolare erano abbastanza frequenti in una settimana ci andavamo almeno 5 volte. Un giorno mi disse, domani sono a Firenze dormo in albergo, se ce la fai a venire dormiamo insieme però non arrivare prima delle 20. Arrivai a Firenze verso le 19 cercai l'albergo, era un 5 stelle lussuosissimo, cosa ci faceva Pierino in quel albergo e come poteva permettersi di pagarlo mi chiesi. Aspettai almeno 3 quarti d'ora e poi entrai in cerca della stanza 320 al terzo piano, non erano ancora le 20 e aspettai nel corridoio, dopo un pò si aprì la porta della camera 320 e ne uscì un signore elegantissimo, un bell'uomo alto che dava l'impressione di essere un dirigente di qualche multinazionale o un direttore di banca, cosa ci faceva nella stanza con Pierino, chissà. Aspettai 10 minuti e bussai mi aprì gettandomi le braccia al collo e baciandomi, aveva addosso solo una vestaglia in seta col marchio dell'albergo, era appena uscito dalla doccia ed era profumatissimo, non era una semplice camera d'albergo era una suite, insistette per farmi una doccia e lui disse che nel frattempo avrebbe ordinato una cena a base di ostriche e caviale. Quando ritornai da lui era disteso su un divanetto e mi disse semplicemente ora fammi un pompino, nonostante lo avessi preso in culo parecchie volte da lui, il suo cazzo lo avevo preso in mano solo qualche volta, mi inchinai e feci quello che mi aveva chiesto, cercai di farlo come faceva lui andando giù con la bocca e poi salivo su davo una leccatina alla cappella, dovette piacerli abbastanza perché non ci mise molto a venire nella mia bocca, poi si voltò e mi concesse il suo bel culetto che era sempre un grande piacere farsi. Cenammo con tante prelibatezze che fino ad allora mi ero solo sognato. Andammo a letto e mi volle scopare, non so perché fu più bello di altre volte, dopo che venne continuò sino a venire una seconda volta. Mi addormentai come un sasso, mi svegliai e di lui non c'era nessuna traccia, sulla scrivania un biglietto diceva, Torno a Milano addio tuo Pierino. Tutto mi fu chiaro il signore distinto, la suite d'albergo, Pierino si prostituiva e lo faceva con persone ricche. La delusione fu tanta, la mattina dopo andai a lezione in facoltà, e dopo feci tappa alla mensa universitaria, da lontano vidi Alberto un ragazzo gay che conoscevo un pò, quando si alzò per andare via notai una cosa mai notata prima, ha un culo da paura disse una vocina dentro di me, la stessa vocina che poi aggiunse e sicuramente anche un bel cazzo.
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