Momenti di trascurabile e curiosa eccitazione
di
Anonima1981
genere
voyeur
Sono fonti di eccitata e trascurabile curiosità i mezzi pubblici della mia amata Milano…..
Spesso, quando salgo a mezza mattina su un tram, un autobus o un treno della Metro, se trovo posto mi siedo e riprendo a leggere sul mio e-reader il romanzo del momento, ma non di rado mi distraggo e allora, quasi furtiva, comincio a guardare i volti, gli occhi, gli abbigliamenti dei miei occasionali e temporanei compagni di viaggio..
Un bambino biondissimo di pochi anni fissa con gli occhi sgranati la nonna ancora bionda che, con un dito alzato, gli racconta qualche curiosa avventura che vivranno insieme nei prossimi giorni…. Una nonna ancora giovane, all’apparenza ancora destinataria di esplicite attenzioni sessuali da parte del marito o di altri uomini interessati a coglierne i doni…
Ecco la giovane studentessa, dai lunghi capelli ramati e dalle cosce fasciate in un paio di jeans aderenti, che digita veloce sui tasti dello smartphone… Chi sarà il destinatario di quelle parole? Gli occhi di ragazza brillano sopra la mascherina che indossa e che nasconde la sua bocca..
Mi fulmina il ricordo di quando nessuno portava mascherine di sorta e, anzi, guardavamo con sospetto e curiosità quei turisti dell’Oriente Estremo che visitavano le nostre città così mascherati…
Ma come saranno le labbra della ragazza? Come il suo sorriso…come sarà la sua espressione mentre bacia il suo compagno, mentre le loro lingue si intrecciano nel gesto antico dell’eccitazione?
Il mio sguardo la spoglia, vedo i suoi giovani seni, morbidi e teneri, vedo i suoi capezzoli chiari eccitati dalle labbra di lui… La vedo quando, solo pochi mesi fa, ha accolto per la prima volta il membro eretto del suo compagno, quando lo ha accompagnato dentro di sé, con timore e desiderio…
Dietro di lei, alle sua spalle, un giovane uomo dalla barba curata e con i riccioli folti che scendono docili sul collo legge un quotidiano.. E’ bello quel giovane, alto, ricorda un po’ quel tennista italiano… Chissà se è bravo a fare l’amore, chissà se il suo petto è villoso… non mi piacciono gli uomini troppo pelosi, ce ne sono alcuni che hanno i peli persino sulla schiena…
Due giovani signore, forse impiegate nello stesso ufficio, parlano sotto voce, ridacchiano, si scambiano pettegolezzi, magari su una collega d’ufficio o forse un’amica comune… Una è più carina e alta, l’altra grassoccia e con gli occhiali, due tipiche giovani donne milanesi…. Mi viene da pensare che con quella più alta e carina deve essere bello fare l’amore, spogliarla, trovarla eccitata e intimidita, magari essere io la prima che l’accompagna in quel mondo segreto, quello delle donne che si amano senza che il mondo lo sappia..
MI viene da sorridere se penso a mio marito.. chissà cosa direbbe se potesse leggere i miei pensieri ora, cosa direbbero genitori e suoceri… le amiche integerrime nei loro matrimoni all’apparenza felici…
Gente che scende, gente che sale.. un gruppetto di ragazzi e ragazze, 15-16 anni, ridono, si spintonano, danno un poco fastidio…uno, più maturo degli altri, guarda con notevole interesse una giovane mamma con il suo piccolo bimbo…mora, media statura, due bei seni… lui la occhieggia di nascosto, poi rapido si porta la mano sull’inguine per mettere a posto quello che i sarti di Napoli un tempo chiamavano “l’ingombro”…
Due mamme arabe, comunque nordafricane, salgono con i passeggini dei loro bimbi piccoli suscitando il fastidio dei passeggeri del mezzo affollato…qualcuno protesta, qualcuno le guarda curioso…sono giovani, forse poco più che vent’anni, la testa coperta, qualche chilo di troppo, ma degli occhi mirabili…. Poco più in là, un ragazzo di colore (forse non si dice più “di colore”..ma non saprei come definirlo altrimenti!!) siede quasi sdraiato sul sedile destinato a mamme gravide o anziani male in arnese. Armeggia con l’eterno smartphone e non alza il viso verso nessuno per timore di scorgere sguardi che sollecitano quel posto che occupa fin dal capolinea…
Un signore italiano, di mezza età, è fermo da un po’ dietro una giovane impiegata, si appoggia a lei con insistenza, approfitta delle brusche frenate e delle ripartenze per farsi sentire… Negli occhi di lei il fastidio, la noia per situazioni non nuove… Ma cosa puoi fare, ragazza? Girarti e guardarlo negli occhi o dire qualcosa per cogliere poi l’apatia e l’indifferenza degli altri viaggiatori o il sorriso sfottente dell’uomo che approfitta dell’ora per sfiorare il tuo giovane corpo?
Quante volte è successo anche a me di sentire l’estranea presenza, un profumo (se non uno sgradevole odore) dietro di me, troppo vicino a me… qualche volta una mano insistita, più raramente, per fortuna, un membro eretto…
Non c’è bellezza o bruttezza, non c’è donna grassa o magra, giovane o vecchia che non abbia esperienza di queste cose…
Guarda quel tipo di rara ineleganza che sta in piedi davanti a quella signora di mezza età, che ancora conserva nei tratti del viso il fascino dei vent’anni… guarda come la fissa lascivo muovendo il bacino a poca distanza dal viso di lei che, solo per un attimo, alza i suoi occhi… e poi rassegnata si rimette a sfogliare quella rivista…
Alla fermata di Cadorna sale una coppia di turisti orientali… giovani, entrambi con la mascherina, lui più alto e con i capelli tagliati corti, lei carina, dalla figura armoniosa e con i capelli tinti di rosa… li immagino mentre fanno l’amore… Sono nudi, lei seduta sopra di lui che la penetra e la guarda innamorato come non mai, lei che accarezza il petto glabro del suo amante mentre i suoi piccoli seni candidi e morbidi si muovono dolcemente al ritmo dell’amplesso….
Chissà che sapore deve avere il membro di quel ragazzo orientale, sarà lo stesso che gusto quando prendo in bocca mio marito? Che sapore avranno i membri di questi viaggiatori di tutte le età che affollano l’autobus in questa mattina di inizio estate?
In che misura l’alimentazione influirà sui sapori del loro piacere quando godono nella bocca delle loro compagne? Che strani e stupidi pensieri mi vengono in mente… ci sarebbe da vergognarsi se si potesse leggere nella testa delle persone… magari quel tipo che mi guarda da un po’ riesce a leggere dietro i miei occhi e questo lo fa sorridere come sta facendo in questo momento guardandomi…
Lo fisso senza mostrare timidezza, mi immagino sola con lui in qualche stanza in penombra…. In ginocchio ne ammiro il pene eretto, il glande snudato dalla mia mano… è grosso il suo pene, fatico non poco a prenderlo in bocca, le labbra serrate sulle prime gocce del suo piacere, i denti che scivolano lungo la sua asta eretta, la lingua che si perde in giochi sapienti…. Immagino i suoi gemiti soffocati dalla mia instancabile opera… Lui non sa, non immagina quanto mi piace esibirmi in eleganti fellatio o più crudi pompini…
Lo immagino poi (e già sento il calore salire tra le mie cosce e la vulva inumidirsi) che mi toglie il giocattolo dalla bocca, mi alza e mi gira contro la porta, solleva con furia la gonna stropicciata dal lungo mio stare in ginocchio e senza chiedere alcuna licenza mi penetra con forza nello stretto ano, in quella via che solo poche volte ho concesso a mio marito…
Lo immagino e lo sento svuotarsi dentro di me, sento i suoi getti bollenti riempirmi il ventre mentre la mia mano da sollievo e piacere al mio fiore bagnato e al mio clitoride acceso…
Poi, quasi sazia, rivolgo il mio sguardo a queste giovani donne. Quante di loro avranno il pube depilato? Una volta non era costume, al massimo si riduceva il boschetto prima del mare, per evitare che malandrini riccioli facessero capolino dallo slip…
Quante invece avranno il pube coperto di riccioli biondi o neri? Non ho mai baciato il Monte di Venere di una donna… Non che non ne abbia mai avuto curiosità, semplicemente non è successo, magari non mi sarei tirata indietro, magari sarei scappata spaventata…
Chissà che sapore ha? Cosa si prova a infilare la lingua in una vulva bagnata…..a muoverla lenta e veloce sul clitoride di un’altra donna… cosa si prova a vedere l’orgasmo da te provocato in un’altra donna…? Cosa si prova a infilare la lingua curiosa in una vulva bagnata mentre una donna eccitata fa lo stesso con te? Domande senza risposta, per ora…in futuro chissà…mai dire mai…
Mi preparo alla discesa e spio un uomo anziano, avrà almeno settant’anni se non più, che guarda con occhi nostalgici il gruppo di giovani studenti chiassosi e forse pensa, con me…. (“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia, del doman non v’è certezza, chi vuol essere lieto, sia”)…
Poi mi avvicino alla porta e, mentre scendo, lascio che il mio sguardo indugi su quel signore che mi guardava con lo strano sorriso sul viso, lui mi fissa stupito… non sa che ho giocato con lui, non sa che ho preso tra le labbra il suo cazzo, non sa che l’ho portato quasi alla fine con i denti e la lingua, non sa di aver sodomizzato una sconosciuta su un mezzo pubblico della mia amata Milano…
Spesso, quando salgo a mezza mattina su un tram, un autobus o un treno della Metro, se trovo posto mi siedo e riprendo a leggere sul mio e-reader il romanzo del momento, ma non di rado mi distraggo e allora, quasi furtiva, comincio a guardare i volti, gli occhi, gli abbigliamenti dei miei occasionali e temporanei compagni di viaggio..
Un bambino biondissimo di pochi anni fissa con gli occhi sgranati la nonna ancora bionda che, con un dito alzato, gli racconta qualche curiosa avventura che vivranno insieme nei prossimi giorni…. Una nonna ancora giovane, all’apparenza ancora destinataria di esplicite attenzioni sessuali da parte del marito o di altri uomini interessati a coglierne i doni…
Ecco la giovane studentessa, dai lunghi capelli ramati e dalle cosce fasciate in un paio di jeans aderenti, che digita veloce sui tasti dello smartphone… Chi sarà il destinatario di quelle parole? Gli occhi di ragazza brillano sopra la mascherina che indossa e che nasconde la sua bocca..
Mi fulmina il ricordo di quando nessuno portava mascherine di sorta e, anzi, guardavamo con sospetto e curiosità quei turisti dell’Oriente Estremo che visitavano le nostre città così mascherati…
Ma come saranno le labbra della ragazza? Come il suo sorriso…come sarà la sua espressione mentre bacia il suo compagno, mentre le loro lingue si intrecciano nel gesto antico dell’eccitazione?
Il mio sguardo la spoglia, vedo i suoi giovani seni, morbidi e teneri, vedo i suoi capezzoli chiari eccitati dalle labbra di lui… La vedo quando, solo pochi mesi fa, ha accolto per la prima volta il membro eretto del suo compagno, quando lo ha accompagnato dentro di sé, con timore e desiderio…
Dietro di lei, alle sua spalle, un giovane uomo dalla barba curata e con i riccioli folti che scendono docili sul collo legge un quotidiano.. E’ bello quel giovane, alto, ricorda un po’ quel tennista italiano… Chissà se è bravo a fare l’amore, chissà se il suo petto è villoso… non mi piacciono gli uomini troppo pelosi, ce ne sono alcuni che hanno i peli persino sulla schiena…
Due giovani signore, forse impiegate nello stesso ufficio, parlano sotto voce, ridacchiano, si scambiano pettegolezzi, magari su una collega d’ufficio o forse un’amica comune… Una è più carina e alta, l’altra grassoccia e con gli occhiali, due tipiche giovani donne milanesi…. Mi viene da pensare che con quella più alta e carina deve essere bello fare l’amore, spogliarla, trovarla eccitata e intimidita, magari essere io la prima che l’accompagna in quel mondo segreto, quello delle donne che si amano senza che il mondo lo sappia..
MI viene da sorridere se penso a mio marito.. chissà cosa direbbe se potesse leggere i miei pensieri ora, cosa direbbero genitori e suoceri… le amiche integerrime nei loro matrimoni all’apparenza felici…
Gente che scende, gente che sale.. un gruppetto di ragazzi e ragazze, 15-16 anni, ridono, si spintonano, danno un poco fastidio…uno, più maturo degli altri, guarda con notevole interesse una giovane mamma con il suo piccolo bimbo…mora, media statura, due bei seni… lui la occhieggia di nascosto, poi rapido si porta la mano sull’inguine per mettere a posto quello che i sarti di Napoli un tempo chiamavano “l’ingombro”…
Due mamme arabe, comunque nordafricane, salgono con i passeggini dei loro bimbi piccoli suscitando il fastidio dei passeggeri del mezzo affollato…qualcuno protesta, qualcuno le guarda curioso…sono giovani, forse poco più che vent’anni, la testa coperta, qualche chilo di troppo, ma degli occhi mirabili…. Poco più in là, un ragazzo di colore (forse non si dice più “di colore”..ma non saprei come definirlo altrimenti!!) siede quasi sdraiato sul sedile destinato a mamme gravide o anziani male in arnese. Armeggia con l’eterno smartphone e non alza il viso verso nessuno per timore di scorgere sguardi che sollecitano quel posto che occupa fin dal capolinea…
Un signore italiano, di mezza età, è fermo da un po’ dietro una giovane impiegata, si appoggia a lei con insistenza, approfitta delle brusche frenate e delle ripartenze per farsi sentire… Negli occhi di lei il fastidio, la noia per situazioni non nuove… Ma cosa puoi fare, ragazza? Girarti e guardarlo negli occhi o dire qualcosa per cogliere poi l’apatia e l’indifferenza degli altri viaggiatori o il sorriso sfottente dell’uomo che approfitta dell’ora per sfiorare il tuo giovane corpo?
Quante volte è successo anche a me di sentire l’estranea presenza, un profumo (se non uno sgradevole odore) dietro di me, troppo vicino a me… qualche volta una mano insistita, più raramente, per fortuna, un membro eretto…
Non c’è bellezza o bruttezza, non c’è donna grassa o magra, giovane o vecchia che non abbia esperienza di queste cose…
Guarda quel tipo di rara ineleganza che sta in piedi davanti a quella signora di mezza età, che ancora conserva nei tratti del viso il fascino dei vent’anni… guarda come la fissa lascivo muovendo il bacino a poca distanza dal viso di lei che, solo per un attimo, alza i suoi occhi… e poi rassegnata si rimette a sfogliare quella rivista…
Alla fermata di Cadorna sale una coppia di turisti orientali… giovani, entrambi con la mascherina, lui più alto e con i capelli tagliati corti, lei carina, dalla figura armoniosa e con i capelli tinti di rosa… li immagino mentre fanno l’amore… Sono nudi, lei seduta sopra di lui che la penetra e la guarda innamorato come non mai, lei che accarezza il petto glabro del suo amante mentre i suoi piccoli seni candidi e morbidi si muovono dolcemente al ritmo dell’amplesso….
Chissà che sapore deve avere il membro di quel ragazzo orientale, sarà lo stesso che gusto quando prendo in bocca mio marito? Che sapore avranno i membri di questi viaggiatori di tutte le età che affollano l’autobus in questa mattina di inizio estate?
In che misura l’alimentazione influirà sui sapori del loro piacere quando godono nella bocca delle loro compagne? Che strani e stupidi pensieri mi vengono in mente… ci sarebbe da vergognarsi se si potesse leggere nella testa delle persone… magari quel tipo che mi guarda da un po’ riesce a leggere dietro i miei occhi e questo lo fa sorridere come sta facendo in questo momento guardandomi…
Lo fisso senza mostrare timidezza, mi immagino sola con lui in qualche stanza in penombra…. In ginocchio ne ammiro il pene eretto, il glande snudato dalla mia mano… è grosso il suo pene, fatico non poco a prenderlo in bocca, le labbra serrate sulle prime gocce del suo piacere, i denti che scivolano lungo la sua asta eretta, la lingua che si perde in giochi sapienti…. Immagino i suoi gemiti soffocati dalla mia instancabile opera… Lui non sa, non immagina quanto mi piace esibirmi in eleganti fellatio o più crudi pompini…
Lo immagino poi (e già sento il calore salire tra le mie cosce e la vulva inumidirsi) che mi toglie il giocattolo dalla bocca, mi alza e mi gira contro la porta, solleva con furia la gonna stropicciata dal lungo mio stare in ginocchio e senza chiedere alcuna licenza mi penetra con forza nello stretto ano, in quella via che solo poche volte ho concesso a mio marito…
Lo immagino e lo sento svuotarsi dentro di me, sento i suoi getti bollenti riempirmi il ventre mentre la mia mano da sollievo e piacere al mio fiore bagnato e al mio clitoride acceso…
Poi, quasi sazia, rivolgo il mio sguardo a queste giovani donne. Quante di loro avranno il pube depilato? Una volta non era costume, al massimo si riduceva il boschetto prima del mare, per evitare che malandrini riccioli facessero capolino dallo slip…
Quante invece avranno il pube coperto di riccioli biondi o neri? Non ho mai baciato il Monte di Venere di una donna… Non che non ne abbia mai avuto curiosità, semplicemente non è successo, magari non mi sarei tirata indietro, magari sarei scappata spaventata…
Chissà che sapore ha? Cosa si prova a infilare la lingua in una vulva bagnata…..a muoverla lenta e veloce sul clitoride di un’altra donna… cosa si prova a vedere l’orgasmo da te provocato in un’altra donna…? Cosa si prova a infilare la lingua curiosa in una vulva bagnata mentre una donna eccitata fa lo stesso con te? Domande senza risposta, per ora…in futuro chissà…mai dire mai…
Mi preparo alla discesa e spio un uomo anziano, avrà almeno settant’anni se non più, che guarda con occhi nostalgici il gruppo di giovani studenti chiassosi e forse pensa, con me…. (“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia, del doman non v’è certezza, chi vuol essere lieto, sia”)…
Poi mi avvicino alla porta e, mentre scendo, lascio che il mio sguardo indugi su quel signore che mi guardava con lo strano sorriso sul viso, lui mi fissa stupito… non sa che ho giocato con lui, non sa che ho preso tra le labbra il suo cazzo, non sa che l’ho portato quasi alla fine con i denti e la lingua, non sa di aver sodomizzato una sconosciuta su un mezzo pubblico della mia amata Milano…
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