Domenica di shopping con Zia
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao a tutti
Qualche giorno fa zia mi chiese di farle compagnia durante alcune commissioni al centro commerciale cosi, concedendomi una pausa dallo studio le proposi la giornata di domenica. Zia accettò e ci demmo appuntamento a casa sua per il primo pomeriggio di domenica.
Arrivai da zia verso le 14 di quella domenica, era appena tornata da un pranzo con le amiche.
Indossava un vestito grigio sopra il ginocchio, non particolarmente scollato, una cintura blu, i suoi mille tra anelli e braccialetti, calzini alti in spugna blu e converse alla caviglia sempre blu. Era molto giovanile e molto eccitante.
Non ci vedevamo da due o tre giorni e avevo molta voglia. Entrai e ci salutammo molto calorosamente. Le baciai il collo e la toccai ovunque, zia fece lo stesso. Z: “So che hai voglia, ma facciamo veloce che dobbiamo per forza andare a prendere due cose”, M:” Sisi ok, basta che ti alzi il vestito allora”.
Zia si sedette sul tavolo della sala, le infilai le mani sotto il vestito e le sfilai le mutandine, mi chinai e iniziai a leccarla alzandole il vestito dim sopra la vita. Zia si era depilata da poco e la mia lingua scorreva leggera e senza sosta e intralcio sulle sue labbra. Con le mani la stuzzicavo e mi aiutavo a darle piacere. Zia gemeva e con la mano tra i mie capelli, mi spingeva verso di sè.
Mi fece alzare, mi abbassò i jeans, tirò fuori il cazzo, ci sputò sopra e me lo segò brevemente con le mani, i suoi braccialetti facevano rumore mentre zia segava il mio cazzo. Mi avvicinai alla sua figa e la penetrai. La presi per le scarpe e pompai a ritmo sostenuto. Quei calzettoni e quelle scarpe blu mi arrappavano un sacco. Dopo qualche istante zia venne gemendo. Aspettando che si riprendesse le sfilati le scarpe lasciandole i calzini, mi allontanai e posizionai i piedi sul mio cazzo, M: “Dai zia, segami con i piedi come sai fare tu” la incitai.
Iniziò a segarmi alternando un leggero solletichino con un solo piede alle mie palle. Zia fu bravissima e mi portò al limite. Rientrai dentro di lei convinto di voler finire dentro zia. M: “Ci sono zia, vengo dentro?”, chiesi, Z:” No. Dopo devo provare dell’intimo, vieni sui piedi”, in fretta e trattenendomi le tolsi i calzini, misi il cazzo tra i suoi piedi e venni durante un suo footjob.
Z:” Vado su a cambiarmi e lavarmi” disse sghignazzando.
Mi lavai anche io e aspettai zia.
Zia tornò, si infilò gli UGG per stare comoda e non infilare ancora le converse e salimmo in macchina. Qualche chilometro e arrivammo.
Entrammo in un negozio di intimo, zia aveva adocchiato diversi body da comprare. Iniziò a provarsene alcuni. Io sbirciavo dalla tendina del camerino e vedevo le forme di zia nuda. La tentazione di entrare era forte ma c’erano diverse persone nel negozio.
Alla fine zia prese diverse cose, ma non il body e cambiammo negozio. Ne cambiammo tanti e dopo qualche ora tornammo a casa.
Entrammo e presi subito la strada delle scale per portare le borse in camera di zia. Lei mi seguì e si sdraiò sul letto, pancia sotto, alzando i suoi piedi avvolti negli UGG dondolandoli.
Io mi eccitai molto a vedere quei deliziosi piedi muoversi così sensualmente. Mi avvicinai, le sfilai graziosamente gli UGG e iniziai a baciarle e leccarle i piedi e la parte scoperta delle gambe. Zia intanto, abituata a queste mie attenzioni, rimase a guardare i social sul telefono.
Tirai fuori il cazzo e lo sbattei sulle sue graziose piante dei piedi strusciandolo.
Zia posò il telefono, si girò, io mi sedetti su di lei porgendole il cazzo sulla faccia. Lei mi spinse verso di se e iniziò a leccarmi il cazzo.
La sua lingua massaggiò il mio cazzo per diversi minuti.
Mi fece sedere sul letto, si mise in piedi davanti a me, si tolse il vestito rimanendo, con mi grande sorpresa, con il body bianco visto in negozio.
Z:” Volevo farti una sorpresa”, M. “È ben riuscita” ridemmo assieme.
Sbottonò il body in basso, si sedette sopra di me iniziando a cavalcarmi. Zia stringeva e godevo come un matto.
Si tolse e mi allontanai sdraiandomi sul letto. Zia si posizionò, dandomi le spalle tra le mie gambe, mise i suoi piedi alla base del cazzo, iniziò a muoversi con il suo culo sfiorando il cazzo, si portò in avanti e cominciò un footjob dandomi le spalle. Le accarezzavo i piedi e muovevo io stesso, con le mani i suoi piedi.
Interruppe il footjob e si mise di fianco a me, allargò le gambe e mi gettai subito a leccarle la figa. Leccai e leccai, sentii che stava per venire dai suoi gemiti sempre più frequenti. Mi fece cenno che era al culmine, infilai due dita iniziando a muovermi velocemente, qualche istante e zia venne bagnando tutto.
Non aspettai che si riprese, infilai subito il cazzo dentro di lei e la scopai a ritmo sempre più sostenuto. Mi portai i piedi alla bocca e li leccai. Le pizzicai i capezzoli, mi abbassai per leccarle i capezzoli e il collo. Diedi diversi colpi cercando di andare il più possibile in profondità facendola gemere. M: “Sto per venire, alza i piedi in aria zietta” le dissi. Mi alzai in piedi sul letto, i piedi di zia erano appena sotto il mio cazzo. Iniziai il mio orgasmo, sborrai sui suoi piedini e sul quel bel tatuaggio sul collo del piede destro. Alcune gocce arrivarono anche in faccia e sotto al collo di zia. Ansimai di piacere cercando di far uscire tutto lo sperma che potevo.
Zia appoggiò un piede sulla mia pancia e l’altro provò a portarlo alla bocca. Ci riuscì ma per brevissimo tempo, giusto l’istante di leccarsi l’alluvione appena sporco di sborra.
Ci sdraiammo e ci abbracciammo parlando delle nostre porcate ricordandone qualcuna. Toccai zia in lungo e in largo per poi tornarmene a casa dopo una bella domenica.
Grazie.
Qualche giorno fa zia mi chiese di farle compagnia durante alcune commissioni al centro commerciale cosi, concedendomi una pausa dallo studio le proposi la giornata di domenica. Zia accettò e ci demmo appuntamento a casa sua per il primo pomeriggio di domenica.
Arrivai da zia verso le 14 di quella domenica, era appena tornata da un pranzo con le amiche.
Indossava un vestito grigio sopra il ginocchio, non particolarmente scollato, una cintura blu, i suoi mille tra anelli e braccialetti, calzini alti in spugna blu e converse alla caviglia sempre blu. Era molto giovanile e molto eccitante.
Non ci vedevamo da due o tre giorni e avevo molta voglia. Entrai e ci salutammo molto calorosamente. Le baciai il collo e la toccai ovunque, zia fece lo stesso. Z: “So che hai voglia, ma facciamo veloce che dobbiamo per forza andare a prendere due cose”, M:” Sisi ok, basta che ti alzi il vestito allora”.
Zia si sedette sul tavolo della sala, le infilai le mani sotto il vestito e le sfilai le mutandine, mi chinai e iniziai a leccarla alzandole il vestito dim sopra la vita. Zia si era depilata da poco e la mia lingua scorreva leggera e senza sosta e intralcio sulle sue labbra. Con le mani la stuzzicavo e mi aiutavo a darle piacere. Zia gemeva e con la mano tra i mie capelli, mi spingeva verso di sè.
Mi fece alzare, mi abbassò i jeans, tirò fuori il cazzo, ci sputò sopra e me lo segò brevemente con le mani, i suoi braccialetti facevano rumore mentre zia segava il mio cazzo. Mi avvicinai alla sua figa e la penetrai. La presi per le scarpe e pompai a ritmo sostenuto. Quei calzettoni e quelle scarpe blu mi arrappavano un sacco. Dopo qualche istante zia venne gemendo. Aspettando che si riprendesse le sfilati le scarpe lasciandole i calzini, mi allontanai e posizionai i piedi sul mio cazzo, M: “Dai zia, segami con i piedi come sai fare tu” la incitai.
Iniziò a segarmi alternando un leggero solletichino con un solo piede alle mie palle. Zia fu bravissima e mi portò al limite. Rientrai dentro di lei convinto di voler finire dentro zia. M: “Ci sono zia, vengo dentro?”, chiesi, Z:” No. Dopo devo provare dell’intimo, vieni sui piedi”, in fretta e trattenendomi le tolsi i calzini, misi il cazzo tra i suoi piedi e venni durante un suo footjob.
Z:” Vado su a cambiarmi e lavarmi” disse sghignazzando.
Mi lavai anche io e aspettai zia.
Zia tornò, si infilò gli UGG per stare comoda e non infilare ancora le converse e salimmo in macchina. Qualche chilometro e arrivammo.
Entrammo in un negozio di intimo, zia aveva adocchiato diversi body da comprare. Iniziò a provarsene alcuni. Io sbirciavo dalla tendina del camerino e vedevo le forme di zia nuda. La tentazione di entrare era forte ma c’erano diverse persone nel negozio.
Alla fine zia prese diverse cose, ma non il body e cambiammo negozio. Ne cambiammo tanti e dopo qualche ora tornammo a casa.
Entrammo e presi subito la strada delle scale per portare le borse in camera di zia. Lei mi seguì e si sdraiò sul letto, pancia sotto, alzando i suoi piedi avvolti negli UGG dondolandoli.
Io mi eccitai molto a vedere quei deliziosi piedi muoversi così sensualmente. Mi avvicinai, le sfilai graziosamente gli UGG e iniziai a baciarle e leccarle i piedi e la parte scoperta delle gambe. Zia intanto, abituata a queste mie attenzioni, rimase a guardare i social sul telefono.
Tirai fuori il cazzo e lo sbattei sulle sue graziose piante dei piedi strusciandolo.
Zia posò il telefono, si girò, io mi sedetti su di lei porgendole il cazzo sulla faccia. Lei mi spinse verso di se e iniziò a leccarmi il cazzo.
La sua lingua massaggiò il mio cazzo per diversi minuti.
Mi fece sedere sul letto, si mise in piedi davanti a me, si tolse il vestito rimanendo, con mi grande sorpresa, con il body bianco visto in negozio.
Z:” Volevo farti una sorpresa”, M. “È ben riuscita” ridemmo assieme.
Sbottonò il body in basso, si sedette sopra di me iniziando a cavalcarmi. Zia stringeva e godevo come un matto.
Si tolse e mi allontanai sdraiandomi sul letto. Zia si posizionò, dandomi le spalle tra le mie gambe, mise i suoi piedi alla base del cazzo, iniziò a muoversi con il suo culo sfiorando il cazzo, si portò in avanti e cominciò un footjob dandomi le spalle. Le accarezzavo i piedi e muovevo io stesso, con le mani i suoi piedi.
Interruppe il footjob e si mise di fianco a me, allargò le gambe e mi gettai subito a leccarle la figa. Leccai e leccai, sentii che stava per venire dai suoi gemiti sempre più frequenti. Mi fece cenno che era al culmine, infilai due dita iniziando a muovermi velocemente, qualche istante e zia venne bagnando tutto.
Non aspettai che si riprese, infilai subito il cazzo dentro di lei e la scopai a ritmo sempre più sostenuto. Mi portai i piedi alla bocca e li leccai. Le pizzicai i capezzoli, mi abbassai per leccarle i capezzoli e il collo. Diedi diversi colpi cercando di andare il più possibile in profondità facendola gemere. M: “Sto per venire, alza i piedi in aria zietta” le dissi. Mi alzai in piedi sul letto, i piedi di zia erano appena sotto il mio cazzo. Iniziai il mio orgasmo, sborrai sui suoi piedini e sul quel bel tatuaggio sul collo del piede destro. Alcune gocce arrivarono anche in faccia e sotto al collo di zia. Ansimai di piacere cercando di far uscire tutto lo sperma che potevo.
Zia appoggiò un piede sulla mia pancia e l’altro provò a portarlo alla bocca. Ci riuscì ma per brevissimo tempo, giusto l’istante di leccarsi l’alluvione appena sporco di sborra.
Ci sdraiammo e ci abbracciammo parlando delle nostre porcate ricordandone qualcuna. Toccai zia in lungo e in largo per poi tornarmene a casa dopo una bella domenica.
Grazie.
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