Amo i tuoi piedi zia!
di
Matteezia
genere
feticismo
Ciao a tutti!
Dopo un freddo pomeriggio di commissioni io e zia tornammo a casa stanchi ed infreddoliti. Sistemammo le cose appena comprate e ci bevemmo un bel caffè caldo scambiando qualche chiacchiera.
Z:”Cazzo che freddo, vado a farmi un bagno caldo, vediamo se va meglio”, io annuì andandomi a sedere sul divano dove iniziai a guardare la televisione. Zia andó al piano di sopra e sentii che aprì l’acqua della vasca da bagno.
Passarono diversi minuti, il mio telefono si illuminò, aprii il messaggio, zia inviò una foto apribile solo una volta, super curioso la aprii, sullo schermo apparvero i bellissimi piedini di zia, smaltati con questa tonalità di blu elegante e maledettamente sexy. Ammirai la foto per un po’, mi decisi e andai di sopra. Entrai in camera e sbirciai in bagno, zia era così con i piedi appoggiati sul bordo della vasca.
Mi denudai ed entrai in bagno, Z:”Ci hai messo tanto, pensavo che arrivassi in un batter d’occhio”, M:”Mi sono imbambolato sulla foto” dissi avvicinandomi ai suoi piedi.
Mi sedetti sul bordo della vasca, raccolsi i piedi di zia e li portai alla bocca, li baciai, li leccai e li accarezzai, mi gustai ogni singolo ditino, quel colore di smalto mi faceva impazzire, lo sguardo di zia che guardava come le leccavo i piedi mi faceva impazzire ancora di più.
Mi alzai e mi inginocchiai per terra, mi avvicinai a zia e con una mano mi immersi fino alla sua figa, due dita entrano senza resistenza e la sditalinai, mi mossi velocemente, zia allargó le gambe a più non posso e continuai ad inserire più dita.
Le piaceva e non esitó a dimostrarlo con piccolo gemiti.
Mi alzai in piedi, zia si giró verso di me, allungó i piedi e prese il cazzo tra le sue piante, mi segó all’ impazzata facendomi impazzire, mi segó prima usando le piante e successivamente usando collo e piante del piede, alternando movimenti lenti ad altri più veloci e ritmati.
Mentre lei segava io guardavo la sua mano che si accingeva a masturbate quella sua bella figa depilata.
Non resistetti più, non dissi nulla, le tolsi i piedi, li avvicinai e cominciai a menarmi il cazzo sborrandole addosso, ricoprii i suoi piedi facendo arrivare qualche schizzo anche in acqua e addosso a lei, mugugnai e gemetti un sacco per tutto l’orgasmo e zia, vedendomi ridacchió soddisfatta.
Z:”Che sega!”, M:”A chi lo dici” dissi riprendendomi da quel grande orgasmo.
Porsi la mano a zia, la feci uscire dalla vasca, senza nemmeno darle il tempo di asciugarsi la feci appoggiare al lavandino, mi posizionai dietro e cominciai a leccarle le chiappe e la figa, leccai e leccai senza sosta facendola mugugnare sempre di più.
La leccai per diversi minuti, lo specchio si era già tornato normale dopo essersi appannato durante il bagno caldo di zia.
Zia era bagnatissima e il mio cazzo era tornato durissimo, puntai il cazzo e notai che era ancora sporco dall’orgasmo precedente, M:”Zia, posso andare? Non ci sono problemi?” Z:”Tranquillo, siamo tranquillissimi, non rischiamo nulla, scopiamo”, non me lo feci ripetere ed entrai dentro zia con un colpo profondo e secco.
Scopammo guardandoci allo specchio in quella maniera, Z:”Mi eccita troppo vedermi allo specchio” e dicendo questo mugugnó più forte e dopo poco venne in maniera accesa pure lei.
Si riprese dall’orgasmo, si sfiló il cazzo dalla figa, si giró e mi diede un bacio sulla guancia.
Mi prese per il cazzo e mi portó in camera, mi spinse sul letto e si inginocchiò per accogliere il mio cazzo tra le sue labbra.
Zia mi spompinó andando a leccare ogni parte del mio cazzo, lo leccó e lo bació, fermandosi di tanto in tanto a segarlo e guardarlo.
M:”Dai zia, facciamolo a pecora”, Zia non rispose, sorrise e si mise a pecora, subito mi posizionai dietro di lei e le conficcai il cazzo dentro la figa. La scopai fortissimo come non mai, zia si teneva alle coperte e io continuai a darle colpi forti che riecheggiavano in casa.
Zia gemeva e io la seguii a ruota, non ebbi memoria di uno livello di eccitazione cosi alto, zia chiedeva di essere scopata e io lo facevo.
Tolsi il cazzo da zia e le diedi una pacca sul culo. Lei si distese a pancia su, prese il cazzo tra i piedi e tornó a segarmi,
Vedere quei piedini avvolgere il mio cazzo mi fece impazzire, zia si divertiva e aumentava il ritmo sempre di più.
Tolsi il cazzo dai piedini di zia e mi fiondai nuovamente a leccarle la figa, leccai sia la figa sia le gambe passandoci diverse volte. Tornai a leccarle i piedi soffermandomi sulle sue graziose dita per gustarmi ancora quel bel colore di smalto.
Z:”Torna a scoparmi ora!”, tornai dentro zia e tornai a scoparla al ritmo precedente, non si aspettava quel ritmo e la trovai leggermente spiazzata.
Continuai a scoparla e leccando, di tanto in tanto un suo piede, M:”Manca poco, dove vengo”, Z:”Quando ti manca pochissimo dammelo nei piedi”. Di solito sono io a prendere l’iniziativa di venire sui piedi e, stavolta che l’ha chiesto zia mi fece tremendamente arrapare.
Diedi le ultime pompate, tolsi il cazzo e zia lo afferró con i piedi, con un piede si mise sotto al cazzo tenendolo sul collo del suo piede mentre con l’altro le segava da sopra.
L’orgasmo fu enorme, le sue gambe furono completamente ricoperte di sborra, i miei gemiti furono molti e zia sembrava soddisfatta.
Finito l’orgasmo mi avvicinai a lei sul letto, Z:”Cazzo, non ti ho mai visto così, mi hai davvero distrutto”, M:”Merito dei tuoi piedi zietta, li amo proprio”.
Grazie.
Dopo un freddo pomeriggio di commissioni io e zia tornammo a casa stanchi ed infreddoliti. Sistemammo le cose appena comprate e ci bevemmo un bel caffè caldo scambiando qualche chiacchiera.
Z:”Cazzo che freddo, vado a farmi un bagno caldo, vediamo se va meglio”, io annuì andandomi a sedere sul divano dove iniziai a guardare la televisione. Zia andó al piano di sopra e sentii che aprì l’acqua della vasca da bagno.
Passarono diversi minuti, il mio telefono si illuminò, aprii il messaggio, zia inviò una foto apribile solo una volta, super curioso la aprii, sullo schermo apparvero i bellissimi piedini di zia, smaltati con questa tonalità di blu elegante e maledettamente sexy. Ammirai la foto per un po’, mi decisi e andai di sopra. Entrai in camera e sbirciai in bagno, zia era così con i piedi appoggiati sul bordo della vasca.
Mi denudai ed entrai in bagno, Z:”Ci hai messo tanto, pensavo che arrivassi in un batter d’occhio”, M:”Mi sono imbambolato sulla foto” dissi avvicinandomi ai suoi piedi.
Mi sedetti sul bordo della vasca, raccolsi i piedi di zia e li portai alla bocca, li baciai, li leccai e li accarezzai, mi gustai ogni singolo ditino, quel colore di smalto mi faceva impazzire, lo sguardo di zia che guardava come le leccavo i piedi mi faceva impazzire ancora di più.
Mi alzai e mi inginocchiai per terra, mi avvicinai a zia e con una mano mi immersi fino alla sua figa, due dita entrano senza resistenza e la sditalinai, mi mossi velocemente, zia allargó le gambe a più non posso e continuai ad inserire più dita.
Le piaceva e non esitó a dimostrarlo con piccolo gemiti.
Mi alzai in piedi, zia si giró verso di me, allungó i piedi e prese il cazzo tra le sue piante, mi segó all’ impazzata facendomi impazzire, mi segó prima usando le piante e successivamente usando collo e piante del piede, alternando movimenti lenti ad altri più veloci e ritmati.
Mentre lei segava io guardavo la sua mano che si accingeva a masturbate quella sua bella figa depilata.
Non resistetti più, non dissi nulla, le tolsi i piedi, li avvicinai e cominciai a menarmi il cazzo sborrandole addosso, ricoprii i suoi piedi facendo arrivare qualche schizzo anche in acqua e addosso a lei, mugugnai e gemetti un sacco per tutto l’orgasmo e zia, vedendomi ridacchió soddisfatta.
Z:”Che sega!”, M:”A chi lo dici” dissi riprendendomi da quel grande orgasmo.
Porsi la mano a zia, la feci uscire dalla vasca, senza nemmeno darle il tempo di asciugarsi la feci appoggiare al lavandino, mi posizionai dietro e cominciai a leccarle le chiappe e la figa, leccai e leccai senza sosta facendola mugugnare sempre di più.
La leccai per diversi minuti, lo specchio si era già tornato normale dopo essersi appannato durante il bagno caldo di zia.
Zia era bagnatissima e il mio cazzo era tornato durissimo, puntai il cazzo e notai che era ancora sporco dall’orgasmo precedente, M:”Zia, posso andare? Non ci sono problemi?” Z:”Tranquillo, siamo tranquillissimi, non rischiamo nulla, scopiamo”, non me lo feci ripetere ed entrai dentro zia con un colpo profondo e secco.
Scopammo guardandoci allo specchio in quella maniera, Z:”Mi eccita troppo vedermi allo specchio” e dicendo questo mugugnó più forte e dopo poco venne in maniera accesa pure lei.
Si riprese dall’orgasmo, si sfiló il cazzo dalla figa, si giró e mi diede un bacio sulla guancia.
Mi prese per il cazzo e mi portó in camera, mi spinse sul letto e si inginocchiò per accogliere il mio cazzo tra le sue labbra.
Zia mi spompinó andando a leccare ogni parte del mio cazzo, lo leccó e lo bació, fermandosi di tanto in tanto a segarlo e guardarlo.
M:”Dai zia, facciamolo a pecora”, Zia non rispose, sorrise e si mise a pecora, subito mi posizionai dietro di lei e le conficcai il cazzo dentro la figa. La scopai fortissimo come non mai, zia si teneva alle coperte e io continuai a darle colpi forti che riecheggiavano in casa.
Zia gemeva e io la seguii a ruota, non ebbi memoria di uno livello di eccitazione cosi alto, zia chiedeva di essere scopata e io lo facevo.
Tolsi il cazzo da zia e le diedi una pacca sul culo. Lei si distese a pancia su, prese il cazzo tra i piedi e tornó a segarmi,
Vedere quei piedini avvolgere il mio cazzo mi fece impazzire, zia si divertiva e aumentava il ritmo sempre di più.
Tolsi il cazzo dai piedini di zia e mi fiondai nuovamente a leccarle la figa, leccai sia la figa sia le gambe passandoci diverse volte. Tornai a leccarle i piedi soffermandomi sulle sue graziose dita per gustarmi ancora quel bel colore di smalto.
Z:”Torna a scoparmi ora!”, tornai dentro zia e tornai a scoparla al ritmo precedente, non si aspettava quel ritmo e la trovai leggermente spiazzata.
Continuai a scoparla e leccando, di tanto in tanto un suo piede, M:”Manca poco, dove vengo”, Z:”Quando ti manca pochissimo dammelo nei piedi”. Di solito sono io a prendere l’iniziativa di venire sui piedi e, stavolta che l’ha chiesto zia mi fece tremendamente arrapare.
Diedi le ultime pompate, tolsi il cazzo e zia lo afferró con i piedi, con un piede si mise sotto al cazzo tenendolo sul collo del suo piede mentre con l’altro le segava da sopra.
L’orgasmo fu enorme, le sue gambe furono completamente ricoperte di sborra, i miei gemiti furono molti e zia sembrava soddisfatta.
Finito l’orgasmo mi avvicinai a lei sul letto, Z:”Cazzo, non ti ho mai visto così, mi hai davvero distrutto”, M:”Merito dei tuoi piedi zietta, li amo proprio”.
Grazie.
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