Distrarsi dal caldo
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao a tutti!
Era un pomeriggio caldo e la voglia di studiare era nulla, cercavo distrazioni in casa girovagando senza meta. Quando non ho voglia di fare qualcosa percorro chilometri girovagando per distrarmi in casa.
Andai in bagno per rinfrescarmi un po’ e farmi una doccia ghiacciata. Sotto al getto gettai l’occhio fuori dalla finestra, la macchina di zia stava entrando in casa con lei che, dopo una manciata di secondi zampettò dentro casa.
“Aspetto un po’ e dopo vado dalla zietta” pensai sotto al getto di acqua fredda.
Passó poco più di un’ora e suonai il campanello a casa di zia. Aspettai ma non ci fu risposta, suonai ancora e non ci fu risposta. Feci un giro attorno alla casa, girando vidi zia sul terrazzo dietro casa con le cuffie ad allenarsi e li capii perché non sentisse il campanello.
Le scrissi un messaggio per dirle che stavo salendo, utilizzai le chiavi di emergenza che zia mi lascia per sicurezza ed entrai.
Percorsi le scale ed arrivai sul terrazzo esterno ricco d’ombra e quasi fresco.
La vidi allenarsi, scarpe da ginnastica, pantaloncino a metà coscia e reggiseno sportivo, capelli raccolti in una coda di cavallo.
Mi avvicinai e le diedi una bella pacca sul culo e le strizzai una chiappa.
Z:”Ma buongiorno” disse zia divertita, M:”Ciao zia”,
Z:”Dammi 15 minuti che finisco”.
Le feci un cenno con la testa e scesi in cucina a prendere qualcosa da bere bello fresco.
Tornai dopo un po’ con delle bevande fresche e zia riordinò le cose utilizzare per allenarsi.
Bevemmo e ci rinfrescammo con ciò che preparai precedentemente e ci mettemmo a parlare un po’.
Il bello di zia è che, ogni volta che si allena diviene tremendamente eccitata e la cosa iniziai a notarla.
Si alzò dal divanetto e si mise davanti a me, le accarezzai le gambe e le strizzai il culo e subito dopo si girò.
Si inginocchiò e mi allargò le gambe facendo leva sulle ginocchia, prese l’elastico dei miei pantaloncini, li tolse e li lanciò via.
Rimase ferma a guardare il cazzo, io lo presi e portai la punta sulla sua bocca.
Zia ingoiò e leccò utilizzando tutta la sua bravura. Sentii il mio cazzo indurirsi sempre di più tra le sue labbra.
M:”Ferma, vengo subito sennò!” esclamai facendola alzare.
La misi sul divanetto a pecora e levai i pantaloncini. Leccai zia mentre lei con le mani si masturbò furiosamente.
Mi concentrai sull’ano, lo lubrificai in velocità e subito la penetrai. Forse feci troppo veloce e zia sentì forse più fastidio del normale.
Scopai il culo di zia senza preoccuparmi troppo del ritmo che tenevo, diedi colpi profondi e forti facendola spesso andare in avanti contro lo schienale.
Z:”Aspetta che mi giro, comincio a stare scomoda” disse zia, si girò sottosopra e la ripenetrai nel culo.
Entravo e uscivo senza preoccupazioni.
Zia stava a pancia in su con le gambe in aria e portate verso di se con le mani. Le sue scarpe erano praticamente ad altezza della mia faccia.
Tolsi il cazzo dal culo, diedi un colpo con la mano e un fiume di sborra andò su zia, uno schizzo arrivò in faccia e il resto sul reggiseno, pancia e parte alta della figa.
Raccolsi un po’ di sborra e la portai ala bocca di zia e poi con la mano andai a sditalinarla.
La masturbai velocemente e tra i suoi gemiti raggiunse l’orgasmo lasciando una bella chiazza di umori sul divanetto.
Eravamo esausti e tremendamente sudati.
Decidemmo di fare una bella doccia rinfrescante, andammo in bagno e ci buttammo immediatamente sotto il getto ghiacciato.
Ci lavammo per bene a vicenda solleticandoci e toccandoci.
Portai una mano sul bel culo di zia toccandolo e strizzandolo. L’ano era ancora ben dilatato e un paio di dira entrarono senza problemi.
A zia piacque, si girò e mi diede un bacio di approvazione.
La preso in braccio e la portai fuori dalla doccia, non ci asciugammo nemmeno e la portai sul letto, la feci sdraiare e mi buttai sopra di lei.
Leccai e baciai i suoi capezzoli, zia con le mani prese il cazzo e lo punto sulla figa, colpo secco ed entrai nella sua calda figa.
La scopai così per alcuni minuti, gememmo entrambi e aumentammo il ritmo sempre di più.
Z:” Fermati! Sdraiati tu” disse. Mi sdraiai e zia si mise sopra, mi scopó prima dandomi le spalle e poi guardandomi. In entrambe le situazioni io cercai di toccarla il più possibile.
Si tolse il cazzo dalla figa, io la presi e la portai sul mia faccia leccandole la figa. Andai avanti un po’ fino a portarla all’orgasmo.
Lo riprese nella figa dove diedi gli ultimi colpi, poi si portò all’indietro, prese il cazzo tra i piedi e mi segò.
Con le mani presi i suoi piedi e la aiutai con la sega per poi mollarli.
Zia aumentò il ritmo e venni, mi segò fino alla fine della sborrata, i suoi piedini erano tutti imbrattati.
Ci guardammo per qualche istante ansimando per la bella scopata.
Grazie.
Era un pomeriggio caldo e la voglia di studiare era nulla, cercavo distrazioni in casa girovagando senza meta. Quando non ho voglia di fare qualcosa percorro chilometri girovagando per distrarmi in casa.
Andai in bagno per rinfrescarmi un po’ e farmi una doccia ghiacciata. Sotto al getto gettai l’occhio fuori dalla finestra, la macchina di zia stava entrando in casa con lei che, dopo una manciata di secondi zampettò dentro casa.
“Aspetto un po’ e dopo vado dalla zietta” pensai sotto al getto di acqua fredda.
Passó poco più di un’ora e suonai il campanello a casa di zia. Aspettai ma non ci fu risposta, suonai ancora e non ci fu risposta. Feci un giro attorno alla casa, girando vidi zia sul terrazzo dietro casa con le cuffie ad allenarsi e li capii perché non sentisse il campanello.
Le scrissi un messaggio per dirle che stavo salendo, utilizzai le chiavi di emergenza che zia mi lascia per sicurezza ed entrai.
Percorsi le scale ed arrivai sul terrazzo esterno ricco d’ombra e quasi fresco.
La vidi allenarsi, scarpe da ginnastica, pantaloncino a metà coscia e reggiseno sportivo, capelli raccolti in una coda di cavallo.
Mi avvicinai e le diedi una bella pacca sul culo e le strizzai una chiappa.
Z:”Ma buongiorno” disse zia divertita, M:”Ciao zia”,
Z:”Dammi 15 minuti che finisco”.
Le feci un cenno con la testa e scesi in cucina a prendere qualcosa da bere bello fresco.
Tornai dopo un po’ con delle bevande fresche e zia riordinò le cose utilizzare per allenarsi.
Bevemmo e ci rinfrescammo con ciò che preparai precedentemente e ci mettemmo a parlare un po’.
Il bello di zia è che, ogni volta che si allena diviene tremendamente eccitata e la cosa iniziai a notarla.
Si alzò dal divanetto e si mise davanti a me, le accarezzai le gambe e le strizzai il culo e subito dopo si girò.
Si inginocchiò e mi allargò le gambe facendo leva sulle ginocchia, prese l’elastico dei miei pantaloncini, li tolse e li lanciò via.
Rimase ferma a guardare il cazzo, io lo presi e portai la punta sulla sua bocca.
Zia ingoiò e leccò utilizzando tutta la sua bravura. Sentii il mio cazzo indurirsi sempre di più tra le sue labbra.
M:”Ferma, vengo subito sennò!” esclamai facendola alzare.
La misi sul divanetto a pecora e levai i pantaloncini. Leccai zia mentre lei con le mani si masturbò furiosamente.
Mi concentrai sull’ano, lo lubrificai in velocità e subito la penetrai. Forse feci troppo veloce e zia sentì forse più fastidio del normale.
Scopai il culo di zia senza preoccuparmi troppo del ritmo che tenevo, diedi colpi profondi e forti facendola spesso andare in avanti contro lo schienale.
Z:”Aspetta che mi giro, comincio a stare scomoda” disse zia, si girò sottosopra e la ripenetrai nel culo.
Entravo e uscivo senza preoccupazioni.
Zia stava a pancia in su con le gambe in aria e portate verso di se con le mani. Le sue scarpe erano praticamente ad altezza della mia faccia.
Tolsi il cazzo dal culo, diedi un colpo con la mano e un fiume di sborra andò su zia, uno schizzo arrivò in faccia e il resto sul reggiseno, pancia e parte alta della figa.
Raccolsi un po’ di sborra e la portai ala bocca di zia e poi con la mano andai a sditalinarla.
La masturbai velocemente e tra i suoi gemiti raggiunse l’orgasmo lasciando una bella chiazza di umori sul divanetto.
Eravamo esausti e tremendamente sudati.
Decidemmo di fare una bella doccia rinfrescante, andammo in bagno e ci buttammo immediatamente sotto il getto ghiacciato.
Ci lavammo per bene a vicenda solleticandoci e toccandoci.
Portai una mano sul bel culo di zia toccandolo e strizzandolo. L’ano era ancora ben dilatato e un paio di dira entrarono senza problemi.
A zia piacque, si girò e mi diede un bacio di approvazione.
La preso in braccio e la portai fuori dalla doccia, non ci asciugammo nemmeno e la portai sul letto, la feci sdraiare e mi buttai sopra di lei.
Leccai e baciai i suoi capezzoli, zia con le mani prese il cazzo e lo punto sulla figa, colpo secco ed entrai nella sua calda figa.
La scopai così per alcuni minuti, gememmo entrambi e aumentammo il ritmo sempre di più.
Z:” Fermati! Sdraiati tu” disse. Mi sdraiai e zia si mise sopra, mi scopó prima dandomi le spalle e poi guardandomi. In entrambe le situazioni io cercai di toccarla il più possibile.
Si tolse il cazzo dalla figa, io la presi e la portai sul mia faccia leccandole la figa. Andai avanti un po’ fino a portarla all’orgasmo.
Lo riprese nella figa dove diedi gli ultimi colpi, poi si portò all’indietro, prese il cazzo tra i piedi e mi segò.
Con le mani presi i suoi piedi e la aiutai con la sega per poi mollarli.
Zia aumentò il ritmo e venni, mi segò fino alla fine della sborrata, i suoi piedini erano tutti imbrattati.
Ci guardammo per qualche istante ansimando per la bella scopata.
Grazie.
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