Iniziamo al meglio!
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao a tutti!
Erano circa le 5 del mattino, guidavo verso casa dopo la serata di capodanno, zia al mio fianco con le gambe allungate sul cruscotto lasciando le scarpe sul tappetino, i piedini vellutati di zia erano ricoperti da delle fine calze color rosso, lunghe fino a metà coscia, un vestito blu a manica lunga e un giubbetto in pelle a concludere l’outfit della serata.
Una serata impegnativa che finalmente giunse a termine, la macchina si fermò nel vialetto di casa e la spensi.
Rimasi immobile in auto, guardai i piedi di zia, lei se ne accorso e li portò a me, li afferrai, li massaggiai, lei me li portò alla bocca e li leccai.
Mi fermai quasi subito, una mano si infilò nel suo vestito e con due dita la penetrai, masturbai la figa di zia facendola bagnare sempre di più. Un suo piede accarezzava il rigonfiamento dei miei pantaloni, io con le mani continuavo a masturbarla, M:”Dai cazzo, entriamo che non vedo l’ora di scoparti”, Z:”Non vedo l’ora!”.
Scendemmo dalla macchina e corremmo alla porta, zia scalza arrivò ed aprí andando subito in camera, io la raggiunsi praticamente subito.
Il giubbetto in pelle di zia venne subito gettato a terra assieme alle scarpe e alla cintura che faceva aderire al corpo il vestito di zia che si era già messa sul letto in ginocchio. Mi avvicinai, zia si sporse in avanti e con le mani afferrò i miei pantaloni, slacciò la cintura, mi abbassai i pantaloni e zia mi abbassò i boxer, il cazzo svettò addosso alla sua faccia.
Zia ci sputò sopra e lo segò per una ventina di secondi, si avvicinò con la bocca e il cazzo sparí al suo interno. Un pompino delicato, sensuale, ricco di attenzione e movimenti di lingua, ogni tanto lo faceva fuoriuscire per riprendere fiato e ripartire da capo.
M:”Dai zia, girati”, diede una bella leccata e si girò, le alzai il vestito scoprendole il culo e mostrando la sua mutandina rossa, le strizzai un gluteo, mi chinai in avanti cominciando a leccarle l’ano e la figa dopo aver scostato il filo della mutandina.
Zia non rimase ferma, con una mano iniziò a masturbarsi.
Mi inginocchiai, passai a leccarle le gambe e pian piano a toglierle le calze, arrivai ai piedi e li leccai.
M:”Prendilo tra i tuoi piedini zia”, mi rialzai in piedi e zia iniziò un grandissimo footjob dandomi le spalle. Fu meravigliosa, Z:”Quanto mi piace segartelo con i piedi!”, mi disse, quella frase mi arrappò troppo.
Mi levai completamente i pantaloni e i boxer, presi il lubrificante dal cassetto del comodino di zia, lo spruzzai sul suo ano, scostai lo slip e affondai dentro il suo culone.
M:”Cazzo zia, che culo”, esclamai entrando, zia si muoveva e gemeva, io dopo un periodo di attesa iniziai a scoparla.
Le mie palle sbattevano contro i suoi glutei rieccheggiando nel silenzio della stanza.
Zia stringeva le lenzuola del letto mentre io, aggrappato ai suoi fianchi e al suo vestito, affondavo colpi sempre più profondi e veloci.
Z:”Cazzo basta, mi stai distruggendo”, esclamò, tolsi subito il cazzo e le diedi tregua, zia si distese a pancia in giù ansimando, io le presi i piedi tornando a sbaciucchiarli un po’
Salii sul letto e portai il cazzo alla sua faccia, lo appoggiai alla sua guancia, zia si giró e lo riprese in bocca. Una mia mano si posizionò tra le sue gambe masturbandola.
Mi posizionai tra le sue gambe, senza indugi lo infilai nella sua calda figa, Z:”Scopami! Scopami!”, partii subito a ritmo forsennato, colpi secchi, veloci e decisi, il mio cazzo entrava e usciva senza sosta.
Z:”Sdraiati ora”, disse zia dopo alcuni minuti, ubbidii, zia si tolse il vestito lanciandolo per terra, si sedette sopra al mio cazzo impalandosi, fece il suo ritmo, movimenti lenti e profondi che mi fecero impazzire, zia gemeva e io ansimavo sempre più forte.
Cambiò buco, tolse il cazzo dalla sua figa e lo fece entrare dentro al suo ano, movimenti ancora più lenti, i gemiti aumentarono, io con una mano le solleticano la figa, Z:”Cazzo non resisto più”, si tolse il cazzo dal culo e si contorse verso l’alto, un grandissimo orgasmo le uscí assieme ad un urlo, squirtò, il fiato le mancò per alcuni secondi.
Un orgasmo bellissimo che le piacque da morire, la visione per me fu meravigliosa.
Zia si prese un secondo per riprendersi, io ne approfittai per calmare il mio cazzo e godermi ancora più a lungo quella scopata.
Ripresi a scoparla una volta che zia si mise a pecora, entravo nel suo culo, uscivo, entravo nella sua figa, uscivo e ripartivo con il ciclo. Lo feci per una manciata di volte, il cambio di buco mi fece impazzire,
M:”Zietta! Dove vuoi che venga?”, le chiesi continuando a scoparla, Z:”Dentro, non mi interessa nulla, voglio sentirmi riempita come si deve”, M:”Andata!”
Toldi il cazzo dal culo ormai vergognosamente dilatato, le strusciai il cazzo sulle piante dei piedi e lo rigettai dentro la sua figa.
Diedi alcuni colpi e sborrai in profondità dentro di lei, diversi fiotti uscirono dal mio cazzo, una sborrata enorme, rimasi dentro fino a quando anche l’ultima goccia non fu dentro la figa della zia.
Tolsi il cazzo, le baciai il culo, mi abbassai verso di lei, le baciai il collo.
Z:”Grazie, una bella scopata. Ora a letto, è quasi l’alba”, M:”Gran modo di iniziare l’anno!”.
Grazie
Erano circa le 5 del mattino, guidavo verso casa dopo la serata di capodanno, zia al mio fianco con le gambe allungate sul cruscotto lasciando le scarpe sul tappetino, i piedini vellutati di zia erano ricoperti da delle fine calze color rosso, lunghe fino a metà coscia, un vestito blu a manica lunga e un giubbetto in pelle a concludere l’outfit della serata.
Una serata impegnativa che finalmente giunse a termine, la macchina si fermò nel vialetto di casa e la spensi.
Rimasi immobile in auto, guardai i piedi di zia, lei se ne accorso e li portò a me, li afferrai, li massaggiai, lei me li portò alla bocca e li leccai.
Mi fermai quasi subito, una mano si infilò nel suo vestito e con due dita la penetrai, masturbai la figa di zia facendola bagnare sempre di più. Un suo piede accarezzava il rigonfiamento dei miei pantaloni, io con le mani continuavo a masturbarla, M:”Dai cazzo, entriamo che non vedo l’ora di scoparti”, Z:”Non vedo l’ora!”.
Scendemmo dalla macchina e corremmo alla porta, zia scalza arrivò ed aprí andando subito in camera, io la raggiunsi praticamente subito.
Il giubbetto in pelle di zia venne subito gettato a terra assieme alle scarpe e alla cintura che faceva aderire al corpo il vestito di zia che si era già messa sul letto in ginocchio. Mi avvicinai, zia si sporse in avanti e con le mani afferrò i miei pantaloni, slacciò la cintura, mi abbassai i pantaloni e zia mi abbassò i boxer, il cazzo svettò addosso alla sua faccia.
Zia ci sputò sopra e lo segò per una ventina di secondi, si avvicinò con la bocca e il cazzo sparí al suo interno. Un pompino delicato, sensuale, ricco di attenzione e movimenti di lingua, ogni tanto lo faceva fuoriuscire per riprendere fiato e ripartire da capo.
M:”Dai zia, girati”, diede una bella leccata e si girò, le alzai il vestito scoprendole il culo e mostrando la sua mutandina rossa, le strizzai un gluteo, mi chinai in avanti cominciando a leccarle l’ano e la figa dopo aver scostato il filo della mutandina.
Zia non rimase ferma, con una mano iniziò a masturbarsi.
Mi inginocchiai, passai a leccarle le gambe e pian piano a toglierle le calze, arrivai ai piedi e li leccai.
M:”Prendilo tra i tuoi piedini zia”, mi rialzai in piedi e zia iniziò un grandissimo footjob dandomi le spalle. Fu meravigliosa, Z:”Quanto mi piace segartelo con i piedi!”, mi disse, quella frase mi arrappò troppo.
Mi levai completamente i pantaloni e i boxer, presi il lubrificante dal cassetto del comodino di zia, lo spruzzai sul suo ano, scostai lo slip e affondai dentro il suo culone.
M:”Cazzo zia, che culo”, esclamai entrando, zia si muoveva e gemeva, io dopo un periodo di attesa iniziai a scoparla.
Le mie palle sbattevano contro i suoi glutei rieccheggiando nel silenzio della stanza.
Zia stringeva le lenzuola del letto mentre io, aggrappato ai suoi fianchi e al suo vestito, affondavo colpi sempre più profondi e veloci.
Z:”Cazzo basta, mi stai distruggendo”, esclamò, tolsi subito il cazzo e le diedi tregua, zia si distese a pancia in giù ansimando, io le presi i piedi tornando a sbaciucchiarli un po’
Salii sul letto e portai il cazzo alla sua faccia, lo appoggiai alla sua guancia, zia si giró e lo riprese in bocca. Una mia mano si posizionò tra le sue gambe masturbandola.
Mi posizionai tra le sue gambe, senza indugi lo infilai nella sua calda figa, Z:”Scopami! Scopami!”, partii subito a ritmo forsennato, colpi secchi, veloci e decisi, il mio cazzo entrava e usciva senza sosta.
Z:”Sdraiati ora”, disse zia dopo alcuni minuti, ubbidii, zia si tolse il vestito lanciandolo per terra, si sedette sopra al mio cazzo impalandosi, fece il suo ritmo, movimenti lenti e profondi che mi fecero impazzire, zia gemeva e io ansimavo sempre più forte.
Cambiò buco, tolse il cazzo dalla sua figa e lo fece entrare dentro al suo ano, movimenti ancora più lenti, i gemiti aumentarono, io con una mano le solleticano la figa, Z:”Cazzo non resisto più”, si tolse il cazzo dal culo e si contorse verso l’alto, un grandissimo orgasmo le uscí assieme ad un urlo, squirtò, il fiato le mancò per alcuni secondi.
Un orgasmo bellissimo che le piacque da morire, la visione per me fu meravigliosa.
Zia si prese un secondo per riprendersi, io ne approfittai per calmare il mio cazzo e godermi ancora più a lungo quella scopata.
Ripresi a scoparla una volta che zia si mise a pecora, entravo nel suo culo, uscivo, entravo nella sua figa, uscivo e ripartivo con il ciclo. Lo feci per una manciata di volte, il cambio di buco mi fece impazzire,
M:”Zietta! Dove vuoi che venga?”, le chiesi continuando a scoparla, Z:”Dentro, non mi interessa nulla, voglio sentirmi riempita come si deve”, M:”Andata!”
Toldi il cazzo dal culo ormai vergognosamente dilatato, le strusciai il cazzo sulle piante dei piedi e lo rigettai dentro la sua figa.
Diedi alcuni colpi e sborrai in profondità dentro di lei, diversi fiotti uscirono dal mio cazzo, una sborrata enorme, rimasi dentro fino a quando anche l’ultima goccia non fu dentro la figa della zia.
Tolsi il cazzo, le baciai il culo, mi abbassai verso di lei, le baciai il collo.
Z:”Grazie, una bella scopata. Ora a letto, è quasi l’alba”, M:”Gran modo di iniziare l’anno!”.
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