Zia: giornata in piscina

di
genere
incesti

Ciao a tutti!

Con i primi caldi programmammo una giornata in piscina e, per nostra fortuna, il giorno da noi prescelto presentó un meteo piuttosto incerto. Già dalle prime ore del mattino il cielo risultava nuvoloso ma con una temperatura abbastanza elevata.
Preparai la borsa e andai da Zia. 
Decisi di aspettarla in macchina ma dopo 15 minuti di attesa entrai a chiamarla. 
Aprii la porta e zia sbucó dal bagno con indosso un bikini nero piuttosto striminzito. 
Mi chiese di prenderle la borsa in camera dicendomi che mi avrebbe aspettato in macchina. Io salii le scale, entrai in camera e presi la borsa da sopra al letto, non potei evitare di notarlo. Zia si scordò uno dei suoi giocattoli tra le lenzuola del letto ancora sfatto dalla notte, lo presi ed emanava un forte profumo di figa, il profumo di zia, ne ero certo, era appena stato usato e pensandoci raggiunsi zia in macchina. 
Partimmo e dopo circa tre quarti d’ora arrivammo in questa sorta di parco acquatico. 
Forse a causa del tempo non c’era molta gente e con estrema facilità mettemmo le sdraio nel posto che più ci ispirava. 
Ci mettemmo subito a prendere il sole, continuai a buttare l’occhio sul corpo di zia, i suoi piedi smaltati, le cosce tutte nude, il culo bello tondo e coperto da un costume poco coprente. 
Nella mia testa continuava a manifestarsi il pensiero e l’immagine di zia che si dava piacere con il giocattolo visto poco prima, l’eccitazione inizió a salire. 
Mi tuffai in piscina per darmi una rinfrescata, la temperatura non era eccessiva ma l’afa era forte. 
Tra una nuotata e l’altra vidi zia alzarsi ed andare verso una delle strutture dell’impianto, non ci pensai un secondo, uscii dall’acqua e la seguii. 
Arrivai ai bagni nel suo stesso momento, non notai nessuno, la presi per i fianchi e ci imbucammo dentro un bagno. 
Non le diedi il tempo di aprire bocca, la abbracciai e le strizzai le chiappe, Z”Mi hai spaventata, fai piano, non devono sentirci”, M”È tutta la mattina che ti immagino con il tuo giocattoli o che ti masturbi”, mi guardó sorpresa, M”Ho visto il giocattolo sul letto stamattina”, zia arrossì e mi strizzò l’occhio. 
Si sedette sul wc, tirai fuori il cazzo e lo appoggiai alla sua bocca, zia inzió un bel pompino, lento e concentrato su cappella e palle. 
Zia fece passare la sua lingua sulle mie palle, con le mani segava il cazzo, risucchió le palle. 
M”Girati zia”, Z”No, potrebbero sentirci”, M”Dai, ci mettiamo un secondo”, zia cedette e un po’ contrariata, ma non troppo  si giró inginocchiandosi sul wc. Abbassai a metà cosce il bikini e subito entrai nella sua figa. 
Colpi secchi e decisi, il suo culo era meraviglioso e continuai a toccarlo. 
Sentimmo voci, Z”Basta basta, usciamo”, deluso lo tirai fuori e mi tirai su il costume, uscimmo e tornammo alle nostre sdraio. 
Passammo alcune ore prendendo il sole, alternando piccoli momenti in acqua per alleviare il caldo. 
Mi sdraiai a prendere il sole a pancia sotto, dopo diversi minuti zia si sedette sopra la mia schiena, si chinó verso il basso vicino al mio orecchio, Z”Andiamo a casa e finiamo?”, non la feci ripetere, sistemammo tutto in due minuti e corremmo in macchina. 
Il viaggio fu interminabile, zia che poggió le gambe sulle mie e casa sua sembrava sempre più lontana. 
Arrivammo a casa, entrammo, Z:”Andiamo in terrazza di sopra, testiamo la nuova vasca”, zia compró poche settimane prima una di quelle “jacuzzi” da casa, gonfiabili e con il motorino che simula l’idromassaggio.
Salimmo in terrazza e ci calammo in acqua, non esitai, tirai fuori dall’acqua i piedi di zia e li portai alla mia bocca, leccai quei meravigliosi piedini smaltati di nero, non tralasciai nessuna parte.
Zia mi tolse il costume e lo fece cadere fuori dalla jacuzzi, scostó il suo bikini e si sedette sopra di me, gemette e cominció a scoparmi. 
Z”Mamma come sei oggi, mi sento super piena”, io sentii la figa di zia esercitare un grip enorme al mio cazzo, mi avvolgeva come un guanto con la sua figa. 
Zia scivoló all’indietro, M”Zia ti prego, usa i piedi, Z”Certo!”, allungó i piedi e prese il cazzo, mi segó con le piante dei piedi, mi toccó le palle, mi segó usando il collo del piede e una pianta dell’altro, M”Cazzo sei magnifica!”.
Mi alzai in piedi, zia si inginocchió, poggiai la cappella sulle sue labbra, riprese il pompino di poche ore prima, la sua bocca danzava sul mio cazzo. 
Feci inginocchiare zia che si appoggió al bordo della jacuzzi, le sfilai la parte bassa del bikini, subito leccai la figa intrinseca di umori, masturbavo e leccavo la sua dolce e saporita figa. 
Continuai e continuai senza sosta, Z”Dai dai, ti voglio dentro”, mi alzai subito e la penetrai, la scopai lentamente, mi eccitai da pazzi vedendo il mio cazzo apparire e scomparire tra quelle che chiappe favolose. 
Le diedi qualche pacca sul culo e continuai a scoparla. 
Mi chinai all’indietro uscendo da zia, lei riprese il cazzo tra i miei piedi, quel footjob dandomi le spalle mi mandó in paradiso. 
La fermai, le leccai i piedi e tornai a masturbarle la figa. 
Ributtai il cazzo dentro, diedi una manciata di colpi il più profondi possibile e zia venne, tutti i suoi umori colarono nell’ acqua della jacuzzi. Zia tremó e gemette come una pazza. 
M”Eccola che arriva”, Z”Dai si”, le inondai la figa, zia gemette per il piacere e la soddisfazione, tutto il mio sperma venne rovesciato nel profondo della sua figa. 
Ricaddi all’indietro esausto, zia si riprese un attimo e si avvicinó a me, la sua mano prese il mio cazzo e lo strinse, le sue labbra cercarono una mia guancia e poi le labbra, la mia mano cercó una sua chiappa e la schiaffeggiò. 

Grazie
scritto il
2024-06-21
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