Zia, amiche e piedi
di
Matteezia
genere
feticismo
Ciao a tutti!
Cominciano le sere d’estate e spesso zia ha le sue amiche a casa. Una sera andai a casa di zia non sapendo ci fossero le sue 3 amiche più strette.
Suonai il citofono e zia mi aprì.
Z:” Ciao, non sapevo passassi. Ci sono le mie amiche, vieni.” Entrai e zia continuó “Resta qui, fra poco vanno via”.
Andammo in salone e salutai le sue amiche. Le conosco tutte e non è la prima volta che mi vedono. Tra le 3 amiche c’è pure Valentina, la grande e focosa amica di zia.
Erano tutte sedute sul divano e notai che erano tutte e 4 scalze e con i piedi nudi.
Subito il mio istinto da grande amante dei piedi mi fece subito fantasticare su di loro.
Mi posizionai dietro al divano, sul bancone della cucina di zia. Feci finta di fare delle cose con il pc di zia e il cellulare.
Tutti quei piedi erano un gran vedere per me.
Tutte con lo smalto e con misure di piedi diverse tra loro ma tutte misure piccole, come piacciono a me.
La mente viaggiava senza sosta, immaginai di ricevere un footjob da ognuna di loro, di leccare ogni singolo dito ad ognuna. Avrei voluto accarezzarli singolarmente uno ad uno per sentirli e toccarli.
Comincia anche leggermente a toccarmi da sopra i pantaloncini guardando le 4 ragazze ma mi bloccai subito. Il mio cazzo però era davvero duro.
Le ragazze si alzarono e si apostatarono in veranda per fumare una sigaretta e bere qualcosa fuori.
Appena uscirono mi alzai e mi nascosi in bagno.
Volevo e dovevo placare la mia erezione. Chiusi la porta, dimenticai di chiuderla a chiave forse preso dal momento, mi sedetti sul water, mi tolsi i pantaloncini e cominciai a segarmi lentamente.
Chiusi gli occhi immaginando ognuna di loro con i piedi sul mio cazzo. Ero eccitatissimo e la mia immaginazione si spinse dove nemmeno immaginavo. Dimenticai totalmente di avere altre persone in casa.
La porta si aprì lentamente, il sangue mi si congeló.
V:”Brutto stronzetto, cosa stai facendo ?” Chiese Vale ridendo e chiudendo la porta a chiave.
M:”No nulla, ero un po’ eccitato e volevo segarmi” ribattei balbettando.
V:”Provo a crederci. Anche se mi sembra stupido fare da solo con 4 ragazze qui di cui 2 su 4 le scopi anche no?”. Vale mi guardò stando in piedi di fronte a me.
Aveva addosso un vestito pezzo unico fino a metà coscia molto comodo, gambe e piedi nudi.
Non dissi nulla, la mia mano era ancora sul mio cazzo ma ferma.
Vale controlló la porta, si inginocchiò davanti a me, abbassò le spalline del vestito e si levò il reggiseno gettandolo sul lavandino. Prese le sue tette e mise il cazzo al suo interno. Mi fece una spagnola fuori di testa in quel momento.
Mi alzai perché iniziavo ad essere scomodo. Chiusi la tavoletta del water e la feci sedere, le levai le mutande fradice, diedi una rapida leccata e la penetrai senza pensarci.
Vale gemeva, M:”Piano cazzo, ci sentono altrimenti “e misi una mano sulla sua bocca. La scopai per pochissimo. Mi alzai e le avvicinai i piedi. M:”Tirati su il vestito per sicurezza Vale”. Misi il cazzo appoggiato alle punte dei piedi di Vale e sborrai, i suoi piedi erano imbrattati, alla sborra colava sui polpacci e gli schizzi più forti arrivarono sulla figa bagnatissima di Vale. Entrambi avevamo il fiato corto e rimanemmo fermi qualche istante. Lo infilai e diedi 2 bei colpi decisi. Vale aveva il fiato corto ma mi ringraziò con un bacio.
Lavai i piedi e le gambe di Vale con la scusa di toccarle ancora.
V:” Si vede lontano un miglio che stai impazzendo per tutti questi piedi. Anche tua zia se ne è accorta, non sa che siamo qui però”. Ridemmo e Vale si vestì.
Mi lavai il cazzo e mi avviai per vestirmi.
V:” Tieni queste!” fece l’occhiolino. Vale mi lasció le sue mutande ancora zuppe di umori. Le annusai e ringraziai Vale. Lei tornó dalle sue amiche mentre io rimasi in bagno per annusare le mutande.
Non resistetti, mi segai annusando le mutande di Vale.
Tornai in salone nel momento esatto che le ragazze si stavano salutando.
Salutai per ultima Vale, le strizzai una coscia, le porsi le sue mutande e sussurrai “Grazie mille, una gran sega”. Lei le prese e le sentì intrinse dei miei e suoi umori. Mi guardò sorpresa, mi fece l’occhiolino, salutò e se ne andò.
Aiutai zia a sistemare alcune cose. Z:” Ti sei goduto la vista eh ?” esordì zia. M:” In che senso ?” feci finta di non capire.
Z:” Ho visto come ci guardavi. Ho visto che sei stato a guardare i piedi di tutte per l’intera serata eh. Quando sei andato in bagno ti sei segato vero?”
M:”Mi conosci bene, non posso negarlo. Si, immaginavo ognuna di voi con il mio cazzo tra i piedi. Comunque si, in bagno ero andato per allentare la tensione”.
Z:”Sono troppo forte, ho vinto la scommessa con Vale”, M:”Cioè?”, Z:”Avevo scommesso con Vale sul fatto che fossi andato a segarti, quando è entrata per andare in bagno pure lei, è passata a controllare se fosse vero”
M:”Certo che è venuta a controllare, mi ha pure aiutato”. Zia non si aspettò questo e le spiegai cosa accadde con Vale.
Z:” Che amica troia ahahahah” ridemmo assieme.
Uscimmo in veranda e zia si accese una sigaretta. Mi chiese ancora della scopata con Vale e ci facemmo un paio di risate seduti sui divanetti.
Zia alzò un piede e lo mise in faccia. Lo baciai e lo leccai tutto.
Le gambe di zia totalmente scoperte se non per il piccolo shorts rosso che indossa sono nelle mie mani. Le accarezzai in lungo e in largo senza sosta. Portò entrambi i piedi a me e leccai, baciai e accarezzai entrambi i suoi piedini.
Mi alzai, levai shorts e mutande a zia e le gettai sul divanetto. Con la lingua mi addentrai prima sulle cosce e poi nella figa della zietta. Leccai e leccai facendola gemere sempre più intensamente.
Zia mi incitava e con una mano si addentrava tra la sue gambe aiutandomi nel farla godere.
La mia faccia era intrisa degli umori di zia. Leccavo il più possibile in profondità e con un dito mi fiondai nel buco del suo culo.
Mi alzai, zia mi tolse boxer e pantaloncini, prese il cazzo tra le mani segandolo lentamente, ci sputò sopra e lo segó guardandomi e ridendo.
Lo prese tutto in bocca arrivando alla base del cazzo. Mi spompinó alla grande alzando il godimento di entrambi. Mi baciò la punta e le palle per poi riprenderlo in bocca ancora.
La presi e la sollevai caricandomela sulle spalle. Tornai in salone e la gettai sul divano. Le allargai le gambe e tornai a leccare la figa della zietta
Le morsicchiai le labbra della figa facendola sussultare e leccai ancora in lungo e in largo.
Z:”Levati levati!” urlo zia portandosi una mano sulla figa e liberando un orgasmo intensissimo. Rimasi a guardarla e il mio cazzo divenne ancora più duro.
Appena l’orgasmo finì la penetrai senza darle un attimo per riprendersi. La scopai forte e senza sosta per alcuni minuti facendola gemere molto.
Le levai la maglia e zia si tolse il reggiseno. Saltai sopra di lei e misi il cazzo tra le sue piccole tette.
Mi feci segare e poi sbattei il cazzo sulle tette e sulle sue guance.
Mi misi sdraiato e zia cominció un footjob rivolta verso di me. Mi sego molto dolcemente e in maniera divina. Si giró dandomi la visuale sul suo vuoi mentre i piedi segavano forsennatamente il mio cazzo.
Mi alzai e la misi a pecora. Ricoprii il culo con del lubrificante e piantai il cazzo tra le sue chiappe
Mentre le fottevo il culo zia si masturbó forsennatamente avendo molteplici piccoli orgasmi.
Non resistetti più. Tolsi il cazzo dall’ano di zia e ricoprii tutti i piedini di zia. Finito l’orgasmo rimisi il cazzo dentro la figa di zia sculacciandola su una chiappa.
La portai in bagno e come con Vale le lavai i piedi così da toccarla ancora un po’.
Z:” Se sei così ti invito sempre quando ho le mie amiche”, M:” Ma magari, almeno mi godo la vista”
e mi portai un piede alla bocca per baciarlo.
Z:” Però, sei proprio fissato con i piedi”, ridemmo e ci abbracciamo tutti nudi e sudati per la grandissima scopata.
Grazie.
Cominciano le sere d’estate e spesso zia ha le sue amiche a casa. Una sera andai a casa di zia non sapendo ci fossero le sue 3 amiche più strette.
Suonai il citofono e zia mi aprì.
Z:” Ciao, non sapevo passassi. Ci sono le mie amiche, vieni.” Entrai e zia continuó “Resta qui, fra poco vanno via”.
Andammo in salone e salutai le sue amiche. Le conosco tutte e non è la prima volta che mi vedono. Tra le 3 amiche c’è pure Valentina, la grande e focosa amica di zia.
Erano tutte sedute sul divano e notai che erano tutte e 4 scalze e con i piedi nudi.
Subito il mio istinto da grande amante dei piedi mi fece subito fantasticare su di loro.
Mi posizionai dietro al divano, sul bancone della cucina di zia. Feci finta di fare delle cose con il pc di zia e il cellulare.
Tutti quei piedi erano un gran vedere per me.
Tutte con lo smalto e con misure di piedi diverse tra loro ma tutte misure piccole, come piacciono a me.
La mente viaggiava senza sosta, immaginai di ricevere un footjob da ognuna di loro, di leccare ogni singolo dito ad ognuna. Avrei voluto accarezzarli singolarmente uno ad uno per sentirli e toccarli.
Comincia anche leggermente a toccarmi da sopra i pantaloncini guardando le 4 ragazze ma mi bloccai subito. Il mio cazzo però era davvero duro.
Le ragazze si alzarono e si apostatarono in veranda per fumare una sigaretta e bere qualcosa fuori.
Appena uscirono mi alzai e mi nascosi in bagno.
Volevo e dovevo placare la mia erezione. Chiusi la porta, dimenticai di chiuderla a chiave forse preso dal momento, mi sedetti sul water, mi tolsi i pantaloncini e cominciai a segarmi lentamente.
Chiusi gli occhi immaginando ognuna di loro con i piedi sul mio cazzo. Ero eccitatissimo e la mia immaginazione si spinse dove nemmeno immaginavo. Dimenticai totalmente di avere altre persone in casa.
La porta si aprì lentamente, il sangue mi si congeló.
V:”Brutto stronzetto, cosa stai facendo ?” Chiese Vale ridendo e chiudendo la porta a chiave.
M:”No nulla, ero un po’ eccitato e volevo segarmi” ribattei balbettando.
V:”Provo a crederci. Anche se mi sembra stupido fare da solo con 4 ragazze qui di cui 2 su 4 le scopi anche no?”. Vale mi guardò stando in piedi di fronte a me.
Aveva addosso un vestito pezzo unico fino a metà coscia molto comodo, gambe e piedi nudi.
Non dissi nulla, la mia mano era ancora sul mio cazzo ma ferma.
Vale controlló la porta, si inginocchiò davanti a me, abbassò le spalline del vestito e si levò il reggiseno gettandolo sul lavandino. Prese le sue tette e mise il cazzo al suo interno. Mi fece una spagnola fuori di testa in quel momento.
Mi alzai perché iniziavo ad essere scomodo. Chiusi la tavoletta del water e la feci sedere, le levai le mutande fradice, diedi una rapida leccata e la penetrai senza pensarci.
Vale gemeva, M:”Piano cazzo, ci sentono altrimenti “e misi una mano sulla sua bocca. La scopai per pochissimo. Mi alzai e le avvicinai i piedi. M:”Tirati su il vestito per sicurezza Vale”. Misi il cazzo appoggiato alle punte dei piedi di Vale e sborrai, i suoi piedi erano imbrattati, alla sborra colava sui polpacci e gli schizzi più forti arrivarono sulla figa bagnatissima di Vale. Entrambi avevamo il fiato corto e rimanemmo fermi qualche istante. Lo infilai e diedi 2 bei colpi decisi. Vale aveva il fiato corto ma mi ringraziò con un bacio.
Lavai i piedi e le gambe di Vale con la scusa di toccarle ancora.
V:” Si vede lontano un miglio che stai impazzendo per tutti questi piedi. Anche tua zia se ne è accorta, non sa che siamo qui però”. Ridemmo e Vale si vestì.
Mi lavai il cazzo e mi avviai per vestirmi.
V:” Tieni queste!” fece l’occhiolino. Vale mi lasció le sue mutande ancora zuppe di umori. Le annusai e ringraziai Vale. Lei tornó dalle sue amiche mentre io rimasi in bagno per annusare le mutande.
Non resistetti, mi segai annusando le mutande di Vale.
Tornai in salone nel momento esatto che le ragazze si stavano salutando.
Salutai per ultima Vale, le strizzai una coscia, le porsi le sue mutande e sussurrai “Grazie mille, una gran sega”. Lei le prese e le sentì intrinse dei miei e suoi umori. Mi guardò sorpresa, mi fece l’occhiolino, salutò e se ne andò.
Aiutai zia a sistemare alcune cose. Z:” Ti sei goduto la vista eh ?” esordì zia. M:” In che senso ?” feci finta di non capire.
Z:” Ho visto come ci guardavi. Ho visto che sei stato a guardare i piedi di tutte per l’intera serata eh. Quando sei andato in bagno ti sei segato vero?”
M:”Mi conosci bene, non posso negarlo. Si, immaginavo ognuna di voi con il mio cazzo tra i piedi. Comunque si, in bagno ero andato per allentare la tensione”.
Z:”Sono troppo forte, ho vinto la scommessa con Vale”, M:”Cioè?”, Z:”Avevo scommesso con Vale sul fatto che fossi andato a segarti, quando è entrata per andare in bagno pure lei, è passata a controllare se fosse vero”
M:”Certo che è venuta a controllare, mi ha pure aiutato”. Zia non si aspettò questo e le spiegai cosa accadde con Vale.
Z:” Che amica troia ahahahah” ridemmo assieme.
Uscimmo in veranda e zia si accese una sigaretta. Mi chiese ancora della scopata con Vale e ci facemmo un paio di risate seduti sui divanetti.
Zia alzò un piede e lo mise in faccia. Lo baciai e lo leccai tutto.
Le gambe di zia totalmente scoperte se non per il piccolo shorts rosso che indossa sono nelle mie mani. Le accarezzai in lungo e in largo senza sosta. Portò entrambi i piedi a me e leccai, baciai e accarezzai entrambi i suoi piedini.
Mi alzai, levai shorts e mutande a zia e le gettai sul divanetto. Con la lingua mi addentrai prima sulle cosce e poi nella figa della zietta. Leccai e leccai facendola gemere sempre più intensamente.
Zia mi incitava e con una mano si addentrava tra la sue gambe aiutandomi nel farla godere.
La mia faccia era intrisa degli umori di zia. Leccavo il più possibile in profondità e con un dito mi fiondai nel buco del suo culo.
Mi alzai, zia mi tolse boxer e pantaloncini, prese il cazzo tra le mani segandolo lentamente, ci sputò sopra e lo segó guardandomi e ridendo.
Lo prese tutto in bocca arrivando alla base del cazzo. Mi spompinó alla grande alzando il godimento di entrambi. Mi baciò la punta e le palle per poi riprenderlo in bocca ancora.
La presi e la sollevai caricandomela sulle spalle. Tornai in salone e la gettai sul divano. Le allargai le gambe e tornai a leccare la figa della zietta
Le morsicchiai le labbra della figa facendola sussultare e leccai ancora in lungo e in largo.
Z:”Levati levati!” urlo zia portandosi una mano sulla figa e liberando un orgasmo intensissimo. Rimasi a guardarla e il mio cazzo divenne ancora più duro.
Appena l’orgasmo finì la penetrai senza darle un attimo per riprendersi. La scopai forte e senza sosta per alcuni minuti facendola gemere molto.
Le levai la maglia e zia si tolse il reggiseno. Saltai sopra di lei e misi il cazzo tra le sue piccole tette.
Mi feci segare e poi sbattei il cazzo sulle tette e sulle sue guance.
Mi misi sdraiato e zia cominció un footjob rivolta verso di me. Mi sego molto dolcemente e in maniera divina. Si giró dandomi la visuale sul suo vuoi mentre i piedi segavano forsennatamente il mio cazzo.
Mi alzai e la misi a pecora. Ricoprii il culo con del lubrificante e piantai il cazzo tra le sue chiappe
Mentre le fottevo il culo zia si masturbó forsennatamente avendo molteplici piccoli orgasmi.
Non resistetti più. Tolsi il cazzo dall’ano di zia e ricoprii tutti i piedini di zia. Finito l’orgasmo rimisi il cazzo dentro la figa di zia sculacciandola su una chiappa.
La portai in bagno e come con Vale le lavai i piedi così da toccarla ancora un po’.
Z:” Se sei così ti invito sempre quando ho le mie amiche”, M:” Ma magari, almeno mi godo la vista”
e mi portai un piede alla bocca per baciarlo.
Z:” Però, sei proprio fissato con i piedi”, ridemmo e ci abbracciamo tutti nudi e sudati per la grandissima scopata.
Grazie.
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