Matrimonio femdom (2) Viaggio di nozze
di
Sine Nomine
genere
dominazione
Matrimonio femdom (2) - viaggio di nozze.
Racconto di pura fantasia
Il matrimonio tra Matteo e Giulia si svolge nel più tradizionale dei modi, sposa in bianco, cerimonia in Chiesa, parenti ed amici invitati, mamme in lacrime, sopratutto quella di Giulia. Dopo il pranzo di nozze i due partono per il viaggio di nozze, la destinazione era stata, ovviamente, scelta da lei tra quelle che offrivano ragazzi locali dotati e disponibili per le turiste. Scena all’arrivo: lei bellissima che cammina davanti e lui dietro carico di valige…. Preso possesso della camera, finalmente, inizia la loro vera vita matrimoniale. “nudo ed in ginocchio subito, schiavo!” Ordina lei. “Subito Padrona, come desidera”. “Allora, ho già adocchiato un paio di ragazzi interessanti, adesso mi rilasso un po’ e poi vado in piscina a cercare di abbordarli, tu nel frattempo leccami i piedi, verme”. Dopo la leccata lei di addormenta sul comodo letto matrimoniale e lui sul tappeto, passa un oretta, Giulia si sveglia e rifila un calcio al marito. “sveglia, aiutami a prepararmi, esco a cercare un bel maschio, non voglio certo passare in bianco la prima notte di nozze”. “subito Padrona, le auguro buona fortuna”. Dopo un paio d’ore lei ritorna : “tu parli inglese vero?” “Certo, Padrona, lo parlo correttamente”. “bene, a qualcosa servi, mezza sega di un ometto, vedi quel bel ragazzo là fuori? Esci e vai a chiedergli quanto vuole per venirmi a scopate stasera dopo cena”. Un attimo di imbarazzo, la richiesta era inaspettata ma non poteva rifiutarsi di eseguire un ordine della Moglie. “Vado subito” . “Ma cosa fai? Esci nudo? Sei cretino? Mettiti almeno il costume da bagno”. “Mi scusi Padrona, ma non mi aveva ordinato di vestirmi”. Dopo meno di un giorno di matrimonio era già completamente calato nel ruolo di schiavo sottomesso e marito cornuto. Il ragazzo, un ventenne alto 1,90 che indossava slip che lasciavano intravedere un membro di proporzioni considerevoli, accetto’ subito, in genere era pagato per soddisfare turiste 50enni poco attraenti e l’idea di poter, per una volta, farsi una bella ragazza come Giulia era una gradevole novità. Pochi minuti prima dell’orario fissato lei ordino’ al marito : “Adesso e’ ora che ti togli dai coglioni, tra poco arriva lo stallone e non ti voglio tra i piedi, vattene a gironzolare qua attorno, ti faccio sapere io quando puoi tornare”. Matteo passo’ così la prima notte di nozze in attesa che la moglie gli ordinasse di ritornare in camera. Lui passo’ il tempo a gironzolare nei paraggi, cercando di farsi notare il meno possibile, trovo’ anche il modo di masturbarsi un paio di volte pensando alla sua adorata consorte che se la spassava con un super dotato del posto, in fondo lei, forse non ancora completamente calata nella parte della dominatrice o forse eccitata per la scopata che stava per fare, non glielo aveva espressamente vietato. Finalmente, verso le 3, arrivo il laconico messaggio “rientra”. Lo schiavo entro’ nella camera si spogliò e si mise in ginocchio, Giulia era sdraiata ancora nuda sul lettone, visibilmente stravolta. “Che toro da monta, ho perso il segno di quante volte mi e’ venuto in bocca, figa e culo… di cazzi né ho presi ma uno così non l’avevo mai trovato, ho il sedere in fiamme, su schiavo, renditi utile, datti da fare con la lingua per rinfrescarmi il buco del culo”. Matteo non aspettava altro “Subito Padrona” ed affonda la sua lingua tra le chiappe della moglie. Questo fu l’andazzo delle due settimane di luna di miele, con Giulia che si fece scopare da diversi ragazzi, a volte accogliendone anche due contemporaneamente. La variante di che a Matteo fu concesso di assistere anonimamente richiuso nello sgabuzzino- armadio della camera e da lì riusciva ad intravedere la moglie che, a pecora, prendeva un enorme cazzo da dietro e contemporaneamente ne spompinava un altro. Una visione celestiale per uno schiavo masochista…
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Racconto di pura fantasia
Il matrimonio tra Matteo e Giulia si svolge nel più tradizionale dei modi, sposa in bianco, cerimonia in Chiesa, parenti ed amici invitati, mamme in lacrime, sopratutto quella di Giulia. Dopo il pranzo di nozze i due partono per il viaggio di nozze, la destinazione era stata, ovviamente, scelta da lei tra quelle che offrivano ragazzi locali dotati e disponibili per le turiste. Scena all’arrivo: lei bellissima che cammina davanti e lui dietro carico di valige…. Preso possesso della camera, finalmente, inizia la loro vera vita matrimoniale. “nudo ed in ginocchio subito, schiavo!” Ordina lei. “Subito Padrona, come desidera”. “Allora, ho già adocchiato un paio di ragazzi interessanti, adesso mi rilasso un po’ e poi vado in piscina a cercare di abbordarli, tu nel frattempo leccami i piedi, verme”. Dopo la leccata lei di addormenta sul comodo letto matrimoniale e lui sul tappeto, passa un oretta, Giulia si sveglia e rifila un calcio al marito. “sveglia, aiutami a prepararmi, esco a cercare un bel maschio, non voglio certo passare in bianco la prima notte di nozze”. “subito Padrona, le auguro buona fortuna”. Dopo un paio d’ore lei ritorna : “tu parli inglese vero?” “Certo, Padrona, lo parlo correttamente”. “bene, a qualcosa servi, mezza sega di un ometto, vedi quel bel ragazzo là fuori? Esci e vai a chiedergli quanto vuole per venirmi a scopate stasera dopo cena”. Un attimo di imbarazzo, la richiesta era inaspettata ma non poteva rifiutarsi di eseguire un ordine della Moglie. “Vado subito” . “Ma cosa fai? Esci nudo? Sei cretino? Mettiti almeno il costume da bagno”. “Mi scusi Padrona, ma non mi aveva ordinato di vestirmi”. Dopo meno di un giorno di matrimonio era già completamente calato nel ruolo di schiavo sottomesso e marito cornuto. Il ragazzo, un ventenne alto 1,90 che indossava slip che lasciavano intravedere un membro di proporzioni considerevoli, accetto’ subito, in genere era pagato per soddisfare turiste 50enni poco attraenti e l’idea di poter, per una volta, farsi una bella ragazza come Giulia era una gradevole novità. Pochi minuti prima dell’orario fissato lei ordino’ al marito : “Adesso e’ ora che ti togli dai coglioni, tra poco arriva lo stallone e non ti voglio tra i piedi, vattene a gironzolare qua attorno, ti faccio sapere io quando puoi tornare”. Matteo passo’ così la prima notte di nozze in attesa che la moglie gli ordinasse di ritornare in camera. Lui passo’ il tempo a gironzolare nei paraggi, cercando di farsi notare il meno possibile, trovo’ anche il modo di masturbarsi un paio di volte pensando alla sua adorata consorte che se la spassava con un super dotato del posto, in fondo lei, forse non ancora completamente calata nella parte della dominatrice o forse eccitata per la scopata che stava per fare, non glielo aveva espressamente vietato. Finalmente, verso le 3, arrivo il laconico messaggio “rientra”. Lo schiavo entro’ nella camera si spogliò e si mise in ginocchio, Giulia era sdraiata ancora nuda sul lettone, visibilmente stravolta. “Che toro da monta, ho perso il segno di quante volte mi e’ venuto in bocca, figa e culo… di cazzi né ho presi ma uno così non l’avevo mai trovato, ho il sedere in fiamme, su schiavo, renditi utile, datti da fare con la lingua per rinfrescarmi il buco del culo”. Matteo non aspettava altro “Subito Padrona” ed affonda la sua lingua tra le chiappe della moglie. Questo fu l’andazzo delle due settimane di luna di miele, con Giulia che si fece scopare da diversi ragazzi, a volte accogliendone anche due contemporaneamente. La variante di che a Matteo fu concesso di assistere anonimamente richiuso nello sgabuzzino- armadio della camera e da lì riusciva ad intravedere la moglie che, a pecora, prendeva un enorme cazzo da dietro e contemporaneamente ne spompinava un altro. Una visione celestiale per uno schiavo masochista…
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