Ricordi di gioventù, quando mi piacevano i soldi facili
di
Manganello.
genere
dominazione
Vengo da una famiglia nobile, straricca, ma quando arrivai ai trent'anni, ero stufo di schioccare solo le dita per avere questo o quello che desideravo. Provai quindi a trovarmi un lavoro ma...consegnare la spesa dal supermercato a domicilio salendo scale per dieci e più piani, mi sfiancava assai. Meglio non trovai ma un giorno, fermandomi ad un bar perchè assetato, mi sedetti ad un tavolino con mezzo litro di birra fresca ed involontariamente, ascoltai due giovani dalla faccia poco rassicurante, che stavano parlando delle loro lavoratrici. Uno di loro infine notò che io stavo con le orecchie tese ed allora si avvicinò a me, chiedendo se m'interessava il loro lavoro e, per farla breve, visto che realmente mi intrigava la faccenda, mi dissero di seguire la loro auto ed arrivammo in poco tempo a Ponte Milvio, chiaramente ci trovavamo a Roma! Lì uno di loro mi fece srada ed arrivammo ad una porta con segni sul legno particolari ed aprì entrandoci e lo seguii. In una stanza accogliente, pulita e profumata, c'erano due ragazze quasi certo minorenni, una rossa e l'altra mora, carine e formose il giusto. Le due salutarono Sandokan il biondo che mi aveva condotto lì e lui mi presentò le sue lavoratrici, Simona e Tiziana, poi si rivolse a me chiedendomi con chi volevo andare e specificò subito che era per me tutto gratis, o una per volta oppure due insieme. Scelsi la rossa ed andammo in una camera da letto dove lei si spogliò e mi guidò sul lavandino a lavarmi il cazzo, poi sul letto mi prese in mano il cazzo, che alcune mie conquiste femminili chiamavano Batacchione, mettendoselo in bocca e lo lavorò maledettamente bene rendendomelo gonfio e turgido da sfondare anche i muri. La scopai subito e, quando le sborrai tutto dentro la figa, lei lo riprese in bocca ripulendomelo e poi, sentendo che si era riaddrizzato di nuovo, allora si mise a pecorina offrendomi il culo che sfondai provocandole un dolore intenso che la fece urlare a lungo tanto che piombò in camera la sua collega e quando vide il pisellone che avevo, disse alla sua amica di mettersi da oarte e lei avrebbe offerto il culo al mio batacchio, infatti lei si avvicinò facendosi da me infilarsi due dita in culo e passarono benissimo nell'assai dilatato buchino, quasi simile ad un tubo di scarico di automobile! La inculai fino a scaricarmi sborra all'infinito, poi la collega mi ripulì bene il cazzo ed io leccai figa a tutt'e due fino a sentirle gemere e godere. Sandokan era ad aspettarmi e quando finii i giochi, mi riportò al bar dove l'amico lo attendeva ed allora io domandai quanto si guadagna con due "puledrine" che corrono per me e mi parlarono di mille euro al giorno per ogni "cavallina" e a loro due spettava il 20x100 per una. Conclusione I due giovani mi aiutarono a trovare un appartamento, ammobiliammo due stanze da letto a due piazze e la cucina con due salottini per attesa dei clienti alle lavoratrici. Mi presentarono due bionde da infarto che erano uno schianto ed erano disposte ad essere maltrattate dai clienti con sculacciate, clisteri e tanti altri giochi più o meno devastanti come frustate e spilli dorati, sterilizzati. Il mio nuovo lavoro mi portò bei soldoni ed in poco tempo possedevo due appartamenti e festeggiai con Sandokan e Zingaro, il suo amico.
3
voti
voti
valutazione
7.7
7.7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Scoprii in me un lato sconosciuto 2.racconto sucessivo
Ricordi di gioventù , quando mi piacevano i soldi facili.
Commenti dei lettori al racconto erotico