Ricordi di un incontro 3.
di
Manganello.
genere
etero
Angela arrivò poco dopo e ci sedemmo a tavola. Notai che era molto assorta e quasi non partecipava nel parlare con me e sua figlia, così, ad un certo punto le chiesi se aveva problemi e se poi potevo esserle d'aiuto. Mi mise al corrente che per problemi fiscali doveva fare vedere che aveva spese nella sua agenzia di modelle per pubblicità. Le risolvei subito il suo dilemma: rinnovare l'arredamento dei locali e così decidette di farsi accompagnare da me ad una vendita di mobili. Dopo l'ottimo pranzo Angela mi consentì di fumarmi un sigaro toscano: il Garibaldi leggero, profumatissimo che piacque anche ad Angela ed a Sabrina per l'aroma che propagava nell'aria di casa loro. Poi verso le quattro Sabrina rimase in casa ed io ed Angela andammo dritti al mobilificio dove trovò cose che le piacquero moltissimo ed addirittura decise di tornarci con Sabrina per parlare di mobili per casa. Io approfittai per cambiare il tavolo di lavoro con scaffalature pratiche ed altro adattissimo alla mia attività ditrasportatora nazionale ed internazionale ed io avevo ormai quasi venti dipendenti con autocarri di ogni tipo. A quel punto Angela mi chiese di andarcene fuori dalla caotica Roma e, approfittando di una giornata di primavera, decidemmo di andarcene in campagna e trovare una trattoria per cenare solo noi due e, dopo cge eravamo seduti ad un tavolino all'aperto, sorseggiando un vinello fragrante e leggero 8 quello tipico, appunto, che va giu in gola così bene che in poco tempo non ti accorgi che sei in leggero stato di ebrezza. Lo scioglilingua del vinello, durante la cena ci portò a ritrovarci nuovamente come quando eravamo liceali e presi da un rapporto fisico sessuale anche quella sera ci sentimmo nuovamente cotti l'uno dell'altra e viceversa, come innamoratini. Il gestore della trattoria, vedendoci sempre più affiatati, accaldati...pensò bene di proporci di non tornare a casa guidando in serata ma di rimandare tutto per il mattino dopo ed in seguito, chiaramente, ci propose di dormire da lui che aveva due stanze matrimoniali a disposizione per la clientela...in "nero", ovviamente. Accettammo di comune accordo e, dopo un gelato e grappa fredda, ci accompagnò al primo piano, presentandoci la stanza che gradimmo subito e, lasciato andare via lui, dopo pochi attimi eravamo sotto le coperte nudi e con tanto desiderio di amarci, baciarci, accarezzarci. Cominciammo con lunghissimi baci in bocca ed io poi scesi alla sua figona pelosissima biondissima e la leccai per cuicciare poi il clitoride mordicchiandoglielo; dopo scesi baciandole a piccoli sfioramenti con le labbra le cosce, risalii ai seni cuicciandoglieli ed intanto il cazzo rigidissimo glielo misi tra le cosce strofinandolo su e giù e, mentre la baciavo anche in bocca, le chiesi se prendeva la pillola oppure no, altro. Mi disse che poi m'avrebbe raccontato ma potevo scaricare dentro la sua pelosissima figona un mare di sperma. A quel punto le accostai il cazzo alla figa e la penetrai lentissimamente, dolcissimamente dandole un piacere gradevolissimo ed iniziai poi ad aumentare la penetrazione con più foga facendola subito gemere e poi addirittura gridare per il piacere che le stavo facendo provare. Arrivammo a godere insieme allo stesso momento e tutt'e due gioimmo guardandoci negli occhi, proprio come facevamo all'età di vent'anni, al periodo del Liceo! Che gioia, che soddisfazione. Rimanemmo stretti, abbracciti come i due fidanzatini che eravamo anni addietro! A quel punto decidemmo di lasciare la stanza e tornare a casa di Angela. Il gestore ci chiese se c'era stata qualcosa che non gradimmo nella stanza ma chiarimmo subito che ci era piaciuta assai e volevamo solo andare da "nostra figlia" che stava poco bene... . Partimmo da lì dopo che compensai profondamente l'oste per l'ottima cena e la comoda stanza e lì volammo a Roma. Che belle le strade libere all'alba! Giunti a casa di Angela, andammo a curiosare in camera di Sabrina e lei era fortunatamente lì al suo almeno terzo sonno. Ci chiudemmo in camera di Angela e, dopo una doccia insieme ci rimettemmo ad amoreggiare fino alle prime ore del mattino poi crollammo in un profondo sonno.
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