La casa di riposo 3.

di
genere
etero

La mattina dopo ci svegliò il telefonino e risposi ad una voce femminile che sentii titubante in quanto era convinta di avere chiamato Annalisa ma la mia voce maschile la mandò in crisi convinta di avere sbagliato numero ma io fui veloce mettendo l'apparecchio vicino all'orecchio di Annalisa che subito chiarì così l'ecquivoco ed era infatti Margherita, la sua cugina che lei salutò con molto entusiasmo dato che Margherita era appena tornata a Roma dopo mesi trascorsi all'Estero. Chiaro che Annalisa volle sua cugina nostra ospite ed infatti fummo noi ad andarla a prendere alla stazione Termini. Giunti a casa passammo l'intera mattinata a sentire il racconto della sua esperienza all'Estero ed intanto Annalisa cucinava un pranzetto da leccarsi i baffi, come lei sapeva fare da sempre. Il pomeriggio Margherita chiuese di chiamare un taxi per girare per Roma ma noi due ci offrimmo di condurla a rivedere la bella città e così alla sera finimmo a cena su una trattoria tipica di Trastevere e poi tornammo in casa per andare subito a dormira ma Annalisa mi fece capire di volere fare sesso ed io certamente non mi opporsi ed anzi mi misi a baciarla, accarezzarla dapertutto, fino a scendere alla figona, pelosona e sempre pulitissima e profumata e quello mi raddoppiò l'eccitazione e così la possedetti dandole grossi colpi di cazzo da farla sussultare ed i suoi gemiti sicuramente erano stati sentiti anche da Margherita ma io non me ne fevi scrupoli e continuai a farla lamentare gridando e gemendo. Solo quando più tardi stavo andando al bagno vidi la porta della stanza occupata da Margherita, appena accostata ed istintivamente, curiosai dentro, vedendo così la bionda cugina impegnata a masturbarsi sgrillettandosi. Tornai in camera mia ed alla mattina, quando mi trovai difronte a Margherita per la colazione,, notai le occhiaie che chiaramente mi facevano intuire che godette pienamente e a lungo. Quella mattina poi me ne uscii per il mio giro di sempre: Giornalaio, tabaccaio e passeggiata a Villa Borghese. Tornato a casa prima del solito, fui sorpreso da un silenzio...due donne insieme...come mai tacevano così a lungo (?). Avanzai nel corridoio e d'improvviso sentii una breve serie di gemiti lasciandomi subito intuire che le cuginette si stavano vezzeggiando tra leccate di figa ed altro, così accostai l'orecchio alla porta di Margherita e dalla serratura potei vedere chiaramente le cuginette intente a godersi un "sessantanove". Che fare? Non avevo sentito nulla, oppure prendevo ed entravo nella camera unendomi al loro gioco? Decisi di fingere di essere appena entrato in casa e chiamai a gran voce le cuginette che subito dopo si presentarono a me un pò scomposte ed Annalisa prontamente giustificò il loro scompigliato abbigliamento in quanto si stavano scambiando dei vestiti tra loro. Sorrisi ma non mi sfuggì l'espressione di Margherita che mi guardava sopratutto all'inguine dove mi si era creata un'erezione da infarto...date le mie dimensioni penili...! Dopo pranzo Annalisa aveva un appuntamento con il suo parrucchiere così rimasi in casa solo con Margherita. Lei si mise a guardare la TV ed io accanto a lei, notando però come lei spostasse lo sguardo al gonfiore che si styava creando tra le mie gambe. Le sue cosce sfusolate, sinuose, un bel pò scoperte nello stare seduta, mi smossero molto il cazzone ed allora presi la palla la rimbalzo e le proposi di andare in camera sua a scambiarci anche noi degli abiti e così lei mangiò la foglia, capendo che io avevo sentito ed inoltre visto lei ed Annalisa intente ad un sessasntanove. Con naturalezza si alzò in piedi e osservò se anch'io la seguivo e così feci: andammo dritti da lei dove subito ci spogliammo, certi che Annalisa sarebbe tornata a casa ne tardo pomeriggio e lì io romasi folgorato dal suo seno che era apposta lì per essere mordicchiato ciucciato leccato, e, dopo averla guidata a stendersi sul suo letto anche quello a due piazze, le divericai le cosce per leccarle la figa depilata e tanto graziosa. Il mio batacchione s'innalzò in alto ed ancora più in alto e solo allora la slinguai a lungo per agevolare lubrificandolo con la saliva di tutt'e due ed infine la penetrai sentendola così gioire anche se poi mi confessò che all'inizio le avevo provocato un gran dolore ma poi godette maledettamente tantissimo e in modo gustosissimo.
scritto il
2024-01-24
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