Al fiume

di
genere
gay

Il caldo stava arrivando il macellaio ed il fruttivendolo mi volevano ma io resistevo ai loro inviti anche se avevo voglia di scopare.
Con gli amici quando era caldo andavamo spesso a fare dei giri al fiume dove ci sdraiavamo a prendere il primo sole spogliandoci e rimanendo solo con gli slip.
Una domenica pomeriggio incontrai Marco un vecchio amic, fisico normale,ma simpatico anche se un po timido, che anche lui si stava annoiando in paese ed approfittando del fatto che avevo il motorino mi disse, perche’ non andiamo al fiume? Io accettai la proposta e partimmo lui si strinse a me sulla piccola sella ed io iniziai ad essere turbato da questo abbraccio e dai nostri corpi cosi’ attaccati. E pensare che fino alla scorsa estate non avevo mai provato niente di simile, come si cambia. La strada era sterrata , lui si stringeva a me per non cascare ed io spingevo verso di lui per sentirlo meglio e dopo qualche strusciamento sentii il suo uccello che si induriva. Cosi scherzando gli dissi ma cosa hai in tasca che mi punta il culo. Lui si scuso’ dicendo che erano le buche che lo spingevano a me e che in tasca non aveva niente. Io mi girai un attimo e gli dissi non si direbbe che non hai niente in tasca e lui arrossi’.
Il tragitto purtroppo era breve e lui rimase barzotto e quando scendemmo di motorino lo guardai in mezzo alle gambe. Lui mi disse .cosa stai guardando? Ed io gli dissi, niente tanto in tasca non hai niente. Ci incamminammo verso la radura dove andavamo sempre e la trovammo deserta. Ci sedemmo e visto che faceva caldo ci spogliammo restando io in perizoma da uomo e lui in slip. Lui mi guardo’ meravigliato e mi disse, hai tutto il culo di fuori, ma io gli risposi che cosi stavo piu’ comodo. Ci sdraiammo ed iniziammo a parlare io con il culo all’aria e lui sulla schiena. Il mio sguardo si posava sempre sul suo cazzo coperto dagli slip e ridendo e scherzando lo invitai a levarci anche gli slip , tanto eravamo soli e nessuno ci avrebbe visto. Lui era un po restio ma dopo che mi levai il perizoma e mi chinai verso di lui sfacciatamente per farglio vedere meglio, anche lui si convinse spogliandosi e mettendo in mostra un uccello niente male e alche non mi esentai dal fargli i complimenti. Lui mi guardo’ stranito e sdraiandosi accanto a me mi chiese il perche’ di quei complimenti ed io gli risposi perche era ben fornito. Anche te non scherzi mi disse, sembra che ti siano cresciute le tette ed hai messo su un bel un culo a sposa che se non sapessi che è il tuo ci proverei volentieri. Dici che ho bel culo e toccandomelo gli dissi è anche bello sodo , vuoi sentire?
Lui mi guardo’ e mi chiese se stessi scherzando ed io gli risposi che per una palpatina non sarebbe successo niente. Lui rimase un po interdetto ma al mio successivo invito mi disse, se è per farti piacere e inizio a toccarmi il culo delicatamente per poi palparlo con piu’ decisione a mano piena mentre mi lasciai scappare un sospiro. Lui mi guardo’ e mi disse , ma allora ti piace farti toccare il culo? Io provai a sviare la risposta ma gli dissi forse a me piace farmi toccare ma vedo che anche a te piace toccarlo a giudicare da come sta diventando duro il tuo uccello. Lui lascio’ il mio culo e si copri il cazzo dicendomi ma cosa mi fai fare? Io gli dissi , niente di quello che non ti piaccia e senza obbligarti a farlo, se vuoi puoi palpami ancora il culo. Lui non disse nulla ma la sua mano si appoggio’ ancora sul mio culo saggiandone la consistenza ed iniziandolo a massaggiarlo . Io mi lasciai andare sdraiato per non essere precipitoso e quando mi girai verso di lui notai che il suo cazzo era diventato completamente eretto e svettava verso l’alto. Allungai piano piano la mano verso di lui e gli dissi , anche te hai qualcosa di sodo, fammi sentire e gli impugnai la verga. Lui si ritrasse un attimo ma oramai l’avevo impugnato e gli feci i complimenti per la sua durezza e per quanto era grosso, anche se non era vero.
Lui si scherni’ ed io cominciai ad accarezzarlo mentre anche le sue carezze si facevano piu’ profonde andando a lambire il mio buchetto . Lui si lascio andare alle mie carezze ed io mi avvicinai a lui e gli leccai la cappella. Lui si riebbe un attimo e mi chiese cosa stavo facendo ma lo tranquillizzai e glielo presi in bocca facendolo sospirare . Purtroppo per me, lui era poco avvezzo al sesso e dopo poche succhiate lo sentii fremere, mi strinse con piu’ forza una chiappa e mi riempi’ la bocca di sperma che io ingoiai goloso. Glielo ripulii non perdendo neanche una goccia del suo seme e quando lo lascia lui mi guardo sorpreso e timidamente mi chiese, ma allora ti piace il cazzo? Io altrettanto timidamente annui’ e ci abbracciammo . Restammo abbracciati per un po per ristabilire una certa linea e quando lui mi chiese da quanto ero diventato gay, gli raccontai solo una piccola parte delle mie avventure omettendo quelle piu’ porche e facendomi giurare di non raccontare niente a nessuno altrimenti non gli avrei fatto piu’ pompini. Lui giuro’ ma intanto continuava a toccarmi il culo andando anche a penetrami con un dito. Ci hai preso gusto gli dissi e lui mi confermo’ che avevo davvero un bel culo degno di una donna. Anche io mi complimentai per il suo cazzo ma gli dissi che doveva controllare di piu’ le sue emozioni per non venire quasi subito e far godere anche il partner. Lui arrossi’ e mi chiese se potevo aiutarlo ed io annuendo glielo ripresi in bocca leccandolo e succhiandolo piano piano per farlo crescere senza essere precipitoso ed indurlo ad un altra goduta veloce. Io succhiavo e lui mi penetrava sempre piu’ in profondita’ il culo facendomi sospirare allora vedendolo pronto lo feci sdraiare , gli montai sopra e lui mi chiese cosa stavo facendo. Io gli risposi di stare tranquillo e che stavolta l’avrei fatto godere cosi ‘ mi bagnai il buco con la saliva e spinsi verso il basso fino a che incontrati la sua cappella che posizionai bene e mi lasciai andare lentamente su di lui facendomi penetrare fino in fondo. Gli dissi di stare calmo e rilassarsi e mi chinai verso di lui baciandolo prima sulle guance per passare poi alla sua bocca che apri facendo entrare la mia lingua che scontro’ con la sua in uno scambio di saliva. Ero fermo su di lui e sospiravo per il piacere di averlo tutto dentro quando lui inizio a muoversi . Lo tirai su verso di me e lo invitai a succhiarmi i capezzoli , che era una pratica che mi dava molto piacere e rilassatezza. Io gli dissi di fare piano perche’ erano molto sensibili e perche’ volevo che durasse il piu’ tempo possibile per godere tanto. Mi ascolto’ , spingeva piano ed io godevo e gocciolavo sulla sua pancia, ma stavolta fui io che volevo sentirlo meglio e lo incitai a spingere di piu’, a farmelo sentire tutto in preda al godimento. Cosi’ cominciammo una cavalcata che mi porto’ a sborragli sulla pancia ed a farmi riempire il culo di sbroda . Rimanemmo cosi’ io sopra e lui sotto a goderci questi attimi di piacere fino a quando il suo cazzo usci ed il mio buco comincio’ ad eruttare la sua sbroda impiastricciandolo. Scesi da lui e rimanemmo ancora sdraiati lui con il suo cazzo spermoso ed io con il mio culo aperto che espelleva il suo seme. Mi è piaciuto molto , mi disse, non credevo che fosse cosi’ bello anche con un uomo, rifacciamolo ancora, mentre cercava di toccarmi il culo. Cazzo dissi da verginello sei diventato insaziabile , fammi riprendere un po’ e dopo una mezz’ora ricominciammo. Cosi’ glielo ripresi in bocca e mentre mi accarezzava i lunghi capelli dandomi piacere mi teneva la testa spingendola per ingoiarglielo tutto. Ero sorpreso dalla sua vitalita’ e dopo poco il suo cazzo era duro ancora ed io gli chiesi cosa voleva fare adesso. Lui disse voglio fare come ho visto fare ai miei genitori e mi fece mettere a pecorina a culo alto e senza tanto pensarci me lo infilo’ in un solo colpo. Stavolta da come ero aperto ed ancora pieno della precedente sborrata provai solo piacere e mi lasciavo cavalcare mentre mi teneva per i fianchi e tutti e due sospiravamo per il gran piacere che provavamo. Il mio uccello riprese a gocciolare da moscio e mi lasciai andare alle spinte che con sempre piu’ veemenza mi dava per farmelo sentire piu’ a fondo. Andammo avanti per tanto fra mugoliii di piacere e sospiri perche’ era la terza volta e solo quando gli strinsi il cazzo con le mie contrazioni anali , mentre venivo , anche lui mi riempi’ nuovamente il culo accasciandosi su di me. Stavolta eravamo proprio distrutti e ci lasciammo andare ad un riposo che ci rinfranco’. Quando ci riavemmo tutto era cambiato , non eravamo piu’ amici ma anche amanti e se per me era una situazione assodata per lui quello che avevamo fatto, malgrado il piacere che aveva provato lo turbava. Io per sdrammatizzare lo invitati a fare un bagno per lavarci ma l’acqua era ancora troppo fredda ed entrammo solo con i piedi, io accovacciandomi come una donna per fare uscire il suo seme e lui per lavarsi il cazzo dai resti del suo e del mio piacere. Ci rivestimmo , lui non aveva voglia di parlare ed io lo lascia i fare pero’ quando montammo in motorino mi strinse forte a lui e all’orecchio mi disse che gli era tanto piaciuto e che avremmo dovuto rifarlo . Io annui felice di averlo fatto con lui e stringendogli una mano ci avviamo verso il paese . Chissa’ cosa sarebbe successo adesso.
di
scritto il
2023-07-12
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