Preso all'amo

di
genere
gay

Tornati dalla gita al fiume ci salutammo e non avendo ancora voglia di andare a casa mi attardai nella piazza del paese seduto su una panchina. Mentre mi rilassavo passo’ uno sposato del paese , tutto vestito da pescatore che si soffermo’ facendomi vedere cosa aveva preso. Mi complimentai con lui , erano dei bei pescioni, ed anche lui , dopo essersi guardato intorno, si congratulo’ con me. Io non capendo gliene chiesi la ragione , e lui strizzandomi l’occhio mi disse, ti ho visto prendere un bel pescione anche te , complimenti, mi piacerebbe approfondire l’argomento pesca. Io arrossii e rimasi a bocca aperta e lui mi disse , che bella bocca che hai, mi piacerebbe provarla, che ne dici se domani sera vieni da me, tanto mia moglie lavora fino a tardi e potremo approfondire molto meglio. Io non sapevo che dire e non riuscivo ad emettere un suono, alche’ lui mi saluto e mi disse, beh, l’indirizzo lo sai , ti aspetto verso le 21,00.E se ne ando’ sorridendomi.
Io stentavo a riprendermi non sapevo proprio che pesci pigliare , rimanendo in tema. Adesso si che rischiavo lo sputtanamento, pero’ mi fermai a riflettere , lui avrebbe avuto da perdere molto di piu’ di me e cosi’ riacquistai serenita’ , pensando a cosa avrei fatto la sera dopo.
Non che lo sposato fosse un adone pero’ era massiccio e peloso e quel tipo di uomini mi fa eccitare, cosi’ decisi che sarei andato a trovarlo la sera seguente. Prima di cena mi preparai facendomi una bella pulizia ma indossai solo un perizoma di pizzo bordeaux perche’ non volevo strafare, sotto i soliti jeans aderenti.
Suonai cercando di non dare nell’occhio, lui mi apri’ e mi fece accomodare, non senza darmi una palpata al culo appena chiusa la porta.
Ma che fai, gli dissi, e lui per tutta risposta mi disse, dopo quello che ho visto ieri non farai mica la timida per una paplata, a prorposito hai un bel culo sodo, accomodati e mi proto’ direttamente in camera dove aveva gia’ allestito il letto in modo che non si sporcasse niente. Siediti dai, mi disse , e si accomodo’ accanto a me accarezzandomi una coscia.
Lo lasciai fare e diedi una scrollata ai miei lunghi capelli proprio come avrebbe fatto una donna. Ma lo sai, mi disse, che quasi non ti avevo riconosciuta, credevo che Marco fosse con una ragazza, solo quando ti sei messa su di lui a smorzacandela ti ho visto in viso e devo dire che non me lo sarei mai aspettato . Ma vederti pompare a quel modo e vedere quel bel culo che hai mi avevano fatto arrapare e visto che con mia moglie non si batte quasi piu’ chiodo , mi son detto , ho trovato da divertirmi.
Io lo guardavo perplesso ma eccitato dalle carezze alle cosce dai palpamenti al seno.E senz adire niente mi tolsi la maglietta e presagli la testa la indirizzai a farmi succhiare i capezzoli. Ti piace eh troietta , mi disse , mentre dopo poche succhiate iniziavo a mugolare di piacere. Continua cosi’ dai fammi sentire femmina, gli dissi e presi a stringermi il seno. La situazione mi stava facendo eccitare io e lui su un bel lettone matrimoniale. Togliti anche i jeans , mi disse , ed appena vide il perizoma che indossavo fece un fischio di approvazione e giratomi mi fece mettere a pecorina e inizio a leccarmi il buco. MMMMMMMla sua grossa lingua rasposa mi bagnava tutta e mi riempiva il buco di saliva ed io da parte mia smaniavo e spingevo il culo verso di lui per sentirla sempre piu’ dentro. Andammo avanti cosi’ per lungo tempo e godevo come non mai.
Al culmine del mio piacere si alzo’ , mi fece mettere a desere sul letto e dopo essersi levato la camicia ed i pantaloni, si calo gli slip e sfodero’ davanti alla mia bocca golosa una nerchia di tutto rispetto, bella larga, non tanto lunga su due palle pelose come il resto del suo corpo , che dovevano contenere tanto bel succo cremoso. Succhia toria, mi disse, ma non c’era bisogno che mi invitasse, lo avrei fatto a prescindere e mi ingozzai subito golosamente.
Lui mi prese per i capelli e mentre succhiavo spingeva come se fosse a scoparmi e mi disse, cazzo che bocca calda che hai, penso proprio che ci sara’ da divertirsi con te .
Io continuavo a fagocitare la sua bella nerchia mentre lui mi scopava la bocca.
Vieni qui troia, mi disse, monta su sto cazzo, mentre si sdaiava sul lettone. Io non me lo feci dire due volte e mi impalai in solo colpo , tanto ormai ce lo avevo bello aperto. Mugolo’ anche lui quando fu tutto dentro di me e mi invito’ a cavalcarlo con sempre piu’ foga. Dalle nostre bocche mettevamo rauchi urli di godimento mentre anche il mio cazzo era dritto e duro e dentro il mio culo sentivo un pizzicorino che faceva presagire che di li a poco avrei goduto spropositatamente. Ma lui voleva farlo durae a lungo e mi fece mettere a culo alto e testa in basso e melo affondo’ fino alla radice. Sospirai di piacere e dopo pochi colpi mentre mi sfangava il culo e lo incitavo a sfondarmi mi lascia andare senza toccarmi ad una sbrodata esagerata godendo come una vacca . Lui resistette alle contrazioni del mio culo e continuo’ a scoparmi arreggendosi al mio seno tormentandomi i capezzoli sempre piu’ sensibili. Lo incitavo e lui mi diceva, tieni troia ti sfondo visto che ce l’hai bello aperto, ti ho visto ieri come lo prendevi vacca . E mi riempiva di cazzo fino a quando lo sentii ingrossare e dopo un paio di spinte piu’ forti mi sentii riempire dalla sua crema calda che mi fece provare un brivido di piacere fino alla testa. E mi lasciai andare sul letto e lui dietro di me a godere del momento. Restammo cosi’ qualche minuto a riprenderci dal gran godimento fino a quando mettendosi a sedere mi mise in bocca il suo cazzone invitandomi a pulirglielo per bene. Poche goccie di sperma erano rimaste nel condotto ed io le gustai come se fossi stato un sommelier scendendo fino alle sue palle. Mi disse, ma lo sai che non ti facevo cosi’ troia, se non ti avessi visto ieri al fiume non ci avrei mai creduto, ed invece. Finita la pulizia mi sdraiai accanto a lui e appoggiai la testa sul suo petto villoso e mentre gli succhiavo i capezzoli ripresi in mano il suo cazzone. Lui mi disse, ehi ma sei prorio affamata di cazzo, fra ieri ed oggi non ti e’ bastato? Io gli risposi che erano gli uomini maturi e pelosi che mi facevano eccitare e poi in quel contesto su un bel lettone matrimoniale mi faceva provare una strana eccitazione.
Adesso , mi disse, rilassiamoci che tra un po’ di do' ancora un il biberon da succhiare puttanella vogliosa.
E cosi’ fu, dopo un po di riposo , scesi lungo il suo corpo leccandoglielo fino ad arrivare ad impossessarmi del suo cazzone che riprese vita fra le mie labbra. Ma che troia che sei , mi disse e lasciandosi andare mi fece fare quello che volevo con il suo cazzone fino a quando tra gemiti e sospiri me lo spinse ancora di piu’ dentro sborrandomi direttamente in gola. Che brava che sei ma ora devi rivestirti ed andare via, prima che torni mia moglie e mi stampo’ un bacio in bocca. Ci dobbiamo rivedere, mi disse, perche’ una troia come te dove la ritrovo? Io dopo essermi rivestito , gli risposi che mi aveva fatto veramente godere e che mi avrebbe fatto piacere rivederlo sopratutto su quel lettone matrimoniale che mi faceva sentire femmina e baciandolo lo salutai raccomandandogli di non farne parola con nessuno , aspettando la prossima occasione andando via sculettando.


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scritto il
2023-07-13
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