Il mio vizietto - 15 (continua)
di
LanA
genere
fisting
A conti fatti ero la più giovane delle cinque.
Vedevo facce già incrociate qua e là, due erano francesi, una spagnola, io e una ungherese.
Poi c’erano quindici maschioni di colore, anche loro per la maggior parte già assaggiati.
Erano vestiti con un berretto e la barba bianca, e poi più niente.
L’inizio del video contemplava da parte delle signore un warm up per preparare il terreno con dei grossi dildi da infilare dentro in culo.
Più o meno le compagne di corso le conoscevo, anche se non avevo mai avuto occasione di incrociarle sul set, e ricordavo che un paio di queste erano delle vere assatanate, roba da triple anali come se fossero la cosa più normale.
Se non ricordo male, una ne aveva preso quattro tutti insieme nel culo, cioé tre cazzi e un dildo montato su una macchina, una toymachine.
Comunque, erano tutte ben larghe da quel lato.
Iniziai a infilarmi il dildo, o per meglio dire un palo, in modo da prepararmi al meglio e non dover soffrir poi da quello che mi sarebbe aspettato.
Ad un certo punto, una delle francesi, che spiccicava qualche parola di italiano mi si avvicinò e iniziò ad infilarmi la lingua in bocca, per poi passare alle tette e per finire alla mia passera.
Naturalmente allo stesso tempo io continuavo a impalarmi sul mio dildo gigante.
Lei mi insalivò per bene la mia pussy, e quindi iniziò con la mano a infilarla piano piano fino a farmi ritrovare davanti e dietro ripiena come non mi ero mai sentita.
Talmente mi ero concentrata su quanto la mia compagna di giochi mi stava facendo, non mi ero accorta che le altre tre donzelle erano già all’opera con i cazzoni neri che le avevano accerchiate e si davano da fare con la bocca a farli sparire.
Quando la mia socia si staccò da me, mi sfilai il dildo dal culo, e in pochi secondi anche noi avevamo la nostra parte di cazzi da masticare.
Dopo aver assaporato per bene, i miei tre cazzoni iniziarono a trapanarmi davanti e dietro come dei mandrilli, e lo stesso valeva per le mie compagne.
Notai nei momenti di pausa che i ragazzi erano stati divisi per dimensioni, cosicché ognuna aveva un super cazzo e altri due un po’ meno enormi.
Il tutto portava sempre ad avere tra le chiappe delle misure large ma non extra.
In effetti, quando iniziarono a ficcarne due nel culo la situazione cambiava.
Averne due super sarebbe stato molto più faticoso.
L’orgia si evolveva in una escalation che alzava l’asticella sempre più in alto, e di conseguenza passarono da una classica doppia culo – figa, a una doppia anale, per proseguire con tripla penetrazione, variante con due nel culo, oppure davanti nella pussy e il terzo a tappare il foro restante.
Il problema, ad un certo punto, si evidenziò quando uno dei ragazzi venne, e dovette fermarsi ai box per ricaricare.
In quel momento rimanevo con due cazzoni che mi impalavano.
La mia amica francese, che si trovava molto vicina a me, vedendo che i cazzi mi impalavano entrambe il culo ma la mia figa era vuota si avvicinò, e mentre continuava ad essere impalata dai suoi tre mandinghi iniziò con una mano a penetrarmi in figa, ristabilendo la parità.
Tutto questo portò in un certo modo ad uno squilibrio dei gruppi.
Ormai noi facevamo un gruppo di due donne e cinque maschi.
Nel momento in cui videro che non si seguiva più il copione, iniziarono a svariare, e ad un certo punto mi ritrovai impalata da tre cazzi nel culo e da una mano nella figa.
Quando poi sfilò la mano, ecco un quarto si posizionò in modo da infilarci il suo cazzo.
A pensarci erano più dei contorsionisti che degli attori.
Vedevo facce già incrociate qua e là, due erano francesi, una spagnola, io e una ungherese.
Poi c’erano quindici maschioni di colore, anche loro per la maggior parte già assaggiati.
Erano vestiti con un berretto e la barba bianca, e poi più niente.
L’inizio del video contemplava da parte delle signore un warm up per preparare il terreno con dei grossi dildi da infilare dentro in culo.
Più o meno le compagne di corso le conoscevo, anche se non avevo mai avuto occasione di incrociarle sul set, e ricordavo che un paio di queste erano delle vere assatanate, roba da triple anali come se fossero la cosa più normale.
Se non ricordo male, una ne aveva preso quattro tutti insieme nel culo, cioé tre cazzi e un dildo montato su una macchina, una toymachine.
Comunque, erano tutte ben larghe da quel lato.
Iniziai a infilarmi il dildo, o per meglio dire un palo, in modo da prepararmi al meglio e non dover soffrir poi da quello che mi sarebbe aspettato.
Ad un certo punto, una delle francesi, che spiccicava qualche parola di italiano mi si avvicinò e iniziò ad infilarmi la lingua in bocca, per poi passare alle tette e per finire alla mia passera.
Naturalmente allo stesso tempo io continuavo a impalarmi sul mio dildo gigante.
Lei mi insalivò per bene la mia pussy, e quindi iniziò con la mano a infilarla piano piano fino a farmi ritrovare davanti e dietro ripiena come non mi ero mai sentita.
Talmente mi ero concentrata su quanto la mia compagna di giochi mi stava facendo, non mi ero accorta che le altre tre donzelle erano già all’opera con i cazzoni neri che le avevano accerchiate e si davano da fare con la bocca a farli sparire.
Quando la mia socia si staccò da me, mi sfilai il dildo dal culo, e in pochi secondi anche noi avevamo la nostra parte di cazzi da masticare.
Dopo aver assaporato per bene, i miei tre cazzoni iniziarono a trapanarmi davanti e dietro come dei mandrilli, e lo stesso valeva per le mie compagne.
Notai nei momenti di pausa che i ragazzi erano stati divisi per dimensioni, cosicché ognuna aveva un super cazzo e altri due un po’ meno enormi.
Il tutto portava sempre ad avere tra le chiappe delle misure large ma non extra.
In effetti, quando iniziarono a ficcarne due nel culo la situazione cambiava.
Averne due super sarebbe stato molto più faticoso.
L’orgia si evolveva in una escalation che alzava l’asticella sempre più in alto, e di conseguenza passarono da una classica doppia culo – figa, a una doppia anale, per proseguire con tripla penetrazione, variante con due nel culo, oppure davanti nella pussy e il terzo a tappare il foro restante.
Il problema, ad un certo punto, si evidenziò quando uno dei ragazzi venne, e dovette fermarsi ai box per ricaricare.
In quel momento rimanevo con due cazzoni che mi impalavano.
La mia amica francese, che si trovava molto vicina a me, vedendo che i cazzi mi impalavano entrambe il culo ma la mia figa era vuota si avvicinò, e mentre continuava ad essere impalata dai suoi tre mandinghi iniziò con una mano a penetrarmi in figa, ristabilendo la parità.
Tutto questo portò in un certo modo ad uno squilibrio dei gruppi.
Ormai noi facevamo un gruppo di due donne e cinque maschi.
Nel momento in cui videro che non si seguiva più il copione, iniziarono a svariare, e ad un certo punto mi ritrovai impalata da tre cazzi nel culo e da una mano nella figa.
Quando poi sfilò la mano, ecco un quarto si posizionò in modo da infilarci il suo cazzo.
A pensarci erano più dei contorsionisti che degli attori.
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