La scommessa persa

di
genere
bondage

Passarono altre due settimane ormai convinta che la scommessa fosse bella che dimenticata da tutti, in quel lasso di tempo il rapporto tra Carmela e Miki era evoluto, la prima era praticamente irriconoscibile sia dentro che fuori , la seconda era più tranquilla meno… svitata.
Comunque..venerdì sera parcheggiai la macchina sotto la tettoia tra il pick-up di Greta e il trattore , tutto era chiuso come se Greta fosse uscita ma la macchina era li..strano.. neanche i cani erano usciti a farmi le feste, entrai dentro casa e provai ad accendere la luce… niente, le finestre e le tapparelle erano chiuse quindi nella stanza c’era buio totale, tirai fuori il cellulare per accendere la torcia, il tutto duró una frazione di secondi ,sentii qualcosa sulla testa , un cappuccio? Un lenzuolo? E qualcosa di appuntito sulla schiena, poi una voce metallica
“zitta e cammina “
Andai avanti, delle mani guantate mi tirarono indietro le braccia mettendomi delle fascette da elettricista ai polsi , fui fatta inginocchiare, ero in soggiorno sentivo il tappeto soffice sotto le ginocchia.
La voce metallica mi disse di rimanere immobile o mi avrebbe scannato, vidi la luce accendersi dalla trama del tessuto che mi copriva la testa , rimasi li ferma per un periodo di tempo indefinito, non so se cinque minuti o mezz’ora , ero terrorizzata , qualcuno mi tolse i vestiti tagliandoli , qualcosa di freddo mi sfiorò i capezzoli .
“Vi prego no”
La voce metallica mi ordinó di stare zitta, sentii chiaramente la lama sulla pelle, stavo per farmela addosso dalla , già mi immaginavo di essere violenta e uccisa , mi fu tolto il cappuccio.
“ ciao amore “
“ Greta … mi hai fatto venire un infarto ma sei scema? Puttana maledetta “
Non sapevo se piangere per la rabbia o per la gioia di non aver dato lavoro ad un giornalista di cronaca nera.

Mi voltai Miki e Carmela erano di fianco a me .
Miki mi prese per i capelli tirandoli.
“Di la verità speravi che me ne fossi dimenticata “

“Miki sappi che se ti prendo ti strozzo con le mie mani ! lo sai dove te lo devi mettere il coltello brutta cretina!… immagino che sia stata tua l’idea “


“No…. Di Carmela…. Idea simpatica vero?”

“Sappi che questa me la pagate, non la passerete liscia “

Mi arrivò una sberla.

“ Hai perso la scommessa … a parti invertite tu avresti fatto anche peggio “

Effettivamente non aveva tutti i torti , se avessi vinto io non avrei iniziato in modo tanto diverso, tipo farla ubriacare legarla e attendere che si svegliasse di fianco a due manichini sporchi di pomodoro, comunque una volta passato l’istinto omicida nei loro confronti e realizzato che il tutto non era altro che uno scherzo , per quanto molto pesante, dovetti ammettere che la botta di adrenalina aveva risvegliato in me qualcosa,una sorta di epicureo piacere nel vedere o provare un pericolo scampato, una cosa simile a quello che si può provare nel salvarsi da una tempesta in cima ad una collina alta e sicura.

“Posso almeno andare a lavarmi …poi sarò a vostra disposizione o avete intenzione di buttarmi nella porcilaia?“

“Certamente… tesoro, abbiamo pensato anche a questo “

Mi fu messo il consueto guinzaglio e a quattro zampe fui portata in giardino , accanto alla canna dell’acqua c’era già la sacca per il clistere, mi avrebbero dato una bella pulita dentro e fuori, l’acqua era gelata, Greta teneva la canna e Carmela mi lavava strofinandomi con una spazzola dalle setole dure , nel frattempo Miki andò a scaldare la sacca del Clistere , iniziai a protestare per il freddo e la spazzola, una cinghiata sulle chiappe mi fece zittire.
“Tranquilla ti scalderai con questo “
Era Miki che senza tanti complimenti mi infilò la cannula nel buchetto , il liquido era più caldo del solito, mi sentivo come uno di quei dessert che prendo sempre al ristorante cinese, freddo fuori e caldo dentro , la soluzione inizió a fare effetto, mi sentivo piena e con i crampi, del liquido zampillò fuori, mi arrivò una cinghiata forte sulla schiena.
“Tienitelo dentro o ti levo la pelle a cinghiate “
Dopo un paio di giri ero bella pulita… e con il culo a strisce per le cinghiate .


Mi portarono di nuovo in sala proprio sul tappeto dove tutto era cominciato , tutte e tre si sedettero sul divano, li mi furono dettate le regole da Miki .
“Allora.. da questo momento e fino a domenica a mezzogiorno non potrai più parlare almeno che tu non voglia interrompere il gioco, potrai solo abbaiare,una volta per dire si due per dire no, in quell’angolo troverai una ciotola d’acqua con integratori, sarà la sola cosa che riceverai… ovviamente se finisce ti verrà riempita … previo pagamento, ovvero la persona che riempirà la ciotola ti chiederà qualcosa in cambio, per i tuoi bisogni dovrai venire da una di noi che ti porterà fuori
, se parli verrai punita ,se fai una cosa senza autorizzazione…. Beh non vorrei essere nei tuoi panni ….. se invece ti cali nella parte potresti avere dei premi….è tutto chiaro? Hai qualcosa da dire?”

Abbaiai due volte.

Mi voltai ed andai a bere nella ciotola, nel frattempo tutte e tre si spogliarono e si sedettero di nuovo , Miki era al centro e abbracciava Greta alla sua destra e Carmela alla sinistra, fece scendere le loro teste sulle sue tette , le due iniziarono a succhiare e leccare i capezzoli già turgidi ogni tanto si interrompevano per limonare .
Mi guardavano con uno sguardo arrapato e arrapante , Miki allungò i piedi verso di me ordinandomi di leccarli , eseguii dopo aver abbaiato una volta, che stronza sicuramente mi avrebbe fatto penare , loro avrebbero goduto come matte , mentre io nella migliore delle ipotesi ci sarei riuscita alla fine del gioco.
“Basta cosi … ora vai di sopra e prendi lo strap on sul letto “

Mi voltai per eseguire ma una cinghiata fortissima sulla chiappa mi bloccò.
“Non hai dimenticato nulla?”
Abbaiai
“Non farlo più ora fila , vai a prendere quello che ti è stato chiesto “

Andai a prenderlo e scesi giù il più velocemente possibile tenendolo con la bocca.
“Ora a cuccia sul tappeto “

Lo indossó Greta , si scopò prima Miki e poi Carmela, con tutta la calma di questo mondo, il tutto condito da apprezzamenti nei loro confronti e insulti verso di me , le vedevo godere come scrofe senza poter fare nulla, i loro atteggiamenti erano talmente coinvolgenti da farmi salire la voglia di buttarmi nel mezzo, Carmela era scatenata, saltava su e giù quel cazzo di silicone come la più navigata dello porno star , vidi con piacere che il gatto siamese che c’era tra le sue gambe era stato sfrattato, la sua patatina ora era li ben visibile in tutto il suo splendore, con le sue labbra piccole ,sode e chiare, segno di poco uso , il suo buchetto era stretto stretto e rosa , probabilmente era ancora vergine ,praticamente i suoi orifizi erano immacolati, come i sedili di un auto appena uscita dalla catena di montaggio , Miki mi coprì la visuale leccandoli con amore , proprio mentre la mia Greta la trapanava ben bene in uno smorza candela perfetto , secondo me anche l’odore era di nuovo, ero invidiosa? Si e tanto per giunta .
Quando le due furono soddisfatte per bene si dedicarono a Greta con una leccata tra le sue cosce pelose , mhmm si il mio amore era stupendo anche quando erano le altre ad occuparsi di lei , la gelosia nel vedere Greta tra le grinfie di quelle due troie fameliche mi eccitò ancora di più, riuscii a toccarmi senza che nessuna di loro se ne accorgesse, erano troppo prese a godere per badare a me, mugolai , no era meglio smettere o mi avrebbero punito allungando il momento del mio orgasmo.

“Ohhh si continuate …. Siete bravissime… più brave di quella cagna dietro di voi … ohhh sii …..”

Arrivó sulle loro facce, come sempre il mio amore è una diga rotta quando raggiunge il massimo del piacere , che invidia… mi avvicinai a loro come un cane in cerca di cibo ad un banchetto…
“Vai via… a cuccia… non abbiamo voglia di scopare una cagna … al momento…il momento zoofilo non è ancora arrivato ”

Carmela guardò Miki con fare interrogativo.

“Carmela porta questa cagna a fare un giretto fuori, a quanto sembra è entrata in calore , dalle una sciacquata cosi le si abbassano i bollenti spiriti “

Carmela mi prese per il guinzaglio e mi portò in giardino,mi bagno con la canna dell’acqua e dopo avermi portata sull’erba alta dove i cani facevano i loro bisogni si guardò in giro per essere sicura che nessuno ci vedesse, si inginocchiò davanti a me.
“Tutto bene?”
Abbaiai una volta

“Davvero smettila un attimo co sta cosa e toglimi una curiosità? Cosa voleva dire Miki con al momento non abbiamo voglia di zoofilia? “


Non risposi e facendo finta di essere immersa nel mio ruolo di cagna le leccai la faccia.

“Se ti dico una cosa mi prometti di non dirla a nessuno?”

Feci segno di si .

“Quando ti ho detto che ho avuto esperienze con dei ragazzi… non era vero… vedi… ho sempre trovato disgusto per gli uomini … ci ho provato una volta… non mi sono neanche bagnata… è stato l’esperienza più brutta della mia vita, sai con chi ho perso la mia verginità? Con … Astor … il cane di mio zio .. dopo aver fatto…. Insomma ci siamo capiti… mi sono sentita… una schifosa ma l’esperienza con Astor fu bellissima , sfortunatamente non ebbi più occasione di concedermi a lui … lo so sono una schifosa ma ti prego non dire nulla a Miki … ?”

mi voltai verso la casa , ma per essere sicura di non essere vista o sentita iniziai a tirare verso il lato più lontano dalla porta, lei sembró capire e mi assecondò , arrivammo in un lato nascosto.
“ tutte noi siamo come te , siamo delle schifose zoofile e ne andiamo fiere … vedrai che prima o poi Greta o Miki se credono che tu sia degna di tale fiducia, ti tireranno dentro, e se non mi sbaglio succederà molto presto…. Sappi che se questa cosa uscirà fuori…”


Greta uscì fuori a richiamare Carmela, la cena era pronta.

Mi arrivò una cinghiata sul sedere.

Mi fece l’occhiolino e mi portò dentro , fui lasciata sul tappeto mentre tutte e tre si sedettero a tavola per cenare , io andai a bere un sorso dalla mia ciotola per poi accoccolarmi sotto il tavolo , li ne approfittai di scroccare qualcosa da mangiare o annusare cambio di una leccata di piedi e di qualche moina, avevo ragione Carmela aveva un odore particolare … di nuovo , quando finirono di mangiare andarono sul divano a vedere un film , Greta prese una chiavetta usb e la mise nella smart tv , aprirono la cartella xx 01,una ventina di sottocartelle apparirono sullo schermo, avviarono una a caso.

Le immagini non erano delle migliori, riconobbi il video , uno dei miei preferiti , proprio come immaginavo ,Greta e Miki stavano mettendo alla prova Carmela,se avesse reagito con disgusto avrebbero trovato una scusa del cazzo , se invece si sarebbe vista interessata avrebbero reso il gioco di quel fine settimana più…. Interessante.

Il video è ambientato in una camera da letto, un cagnolone nero di una razza indefinita e su un lettone , entra in scena una ragazza nuda con passamontagna e plug con coda, tiene al guinzaglio una donna con guanti, stivali e cappuccio aderente di pelle , la fa salire sul letto, il cane ha già la punta del suo pene che spunta fuori dal pelo , la donna incappucciata si mette in posizione mimando perfettamente una cagna in calore pronta ad accoppiarsi, rimane li in attesa che il cane si dia da fare, tutte e tre guardammo Carmela , era completamente rapita dalle immagini , come se stesse guardando un film d’amore struggente.
Miki strappo il telecomando dalle mani di Greta.
“Greta ma che cazzo di video hai messo togli sta roba va”

“No lascialo voglio vedere come va a finire “

Carmela blocco la mano di Miki .

Intanto il video andava avanti, il cane era già sopra la donna e stava già facendosi strada fra gli anfratti umidi della signorina , la ragazza in passamontagna aiuto il maschio a trovare la posizione ideale, tutti e tre erano dei veterani in queste cose e si vedeva, i movimenti erano meccanici come se ognuno di loro sapesse cosa fare , dopo pochi secondi i due scopavano allegramente, si può anche non condividere questo genere di cose, lo capisco, ma una cosa è certa,nel 90% dei video di accoppiamento con animali gli orgasmi sono veri, la donna urlava di piacere mentre il suo partner canino la montava come una cagna vera, gocce di sperma gocciolavano da quella vagina dilatata, la ragazza si massaggiava con le dita e raccoglieva fluidi portandoseli in bocca, l’immagine per quanto di pessima qualità aveva un’inquadratura perfetta, era così vicina da sporcare l’obiettivo della telecamera con schizzi vischiosi , era così coinvolgente da farti immaginare gli odori e le sensazioni, io ero bagnatissima, Carmela osservava con occhi languidi, avrebbe dato qualsiasi cosa per essere li al posto della donna sul letto, nella sua mente ripercorreva probabilmente il suo amplesso canino con Astor , io la immagino chiusa nella sua stanza mentre si fa montare , con la mano sulla bocca come a cercare di ricacciare nelle sue viscere un orgasmo grandissimo e prepotente, come i colpi di un ariete da guerra su un cancello , il video diventó più mosso e più sfocato probabilmente le protagoniste ventenni di quel video ora sono in menopausa da un pezzo , quando il nodo fu al massimo della sua grandezza la donna in passamontagna aiutò l’animale e la donna a finire il tutto in sicurezza accarezzandoli , appena quel membro rosso usci il video fini.
Carmela saltó sulle gambe di Miki .

“Amore cosa ne dici se facciamo accoppiare la cagna in calore … “
Greta e Miki si guardarono in faccia, il brutto anatroccolo non si era trasformato in un cigno ma una vacca di prim’ordine , guardarono anche me , uno sguardo strano, un misto tra perversione e complicità,Miki accarezzò Carmela.
“La cagna ai nostri piedi o quella seduta sulle mie gambe?…. Comunque tutto a suo tempo “
Andai a bere , quel pezzetto di pane che mi fu buttato sotto il tavolo mi aveva fatto venire sete , poggiai la lingua nella ciotola, guardai le tre sedute…. Cazzo non mi stavano proprio cagando… con un colpo di mano ribaltai la ciotola facendo cadere il contenuto sul pavimento, Miki si alzò e iniziò a urlarmi contro i peggiori insulti, mi diede un paio di cinghiate cosi forti da farmi urlare, beh almeno ora ero io quella al centro dell’attenzione.

Miki mi afferro per i capelli e inizió a prendermi a ceffoni, schiaffi non molto forti ma secchi , di quelli che non lasciano segni ma che ti scuotono il cervello.
“Ma quanto fai schifo… hai buttato a terra la ciotola per attirare l’attenzione? Ehhh e va bene io ora ti accontento “
Mi tiro con irruenza, mhmm si era quello che volevo che ci andasse pesante,puntai mani e piedi facendo resistenza, giù cinghiate , quelle si che lasciarono il segno , mi feci portare su , mi legarono al letto mani e piedi , mi tapparono la bocca e mi bendarono, sentivo i passi vicino a me , poi un sibilo vicino al mio orecchio, sussultai , uno dei miei giochini preferiti… quello con l’elastico , non so chi lo avesse in mano , probabilmente Carmela perché i colpi non erano né precisi né molto forti ,pum colpo sulle dita delle mani, pum colpo sul lobo , pum , pum , pum , seno , capezzoli dove insistette più volte, il dolore mi stava eccitando da morire,pum, pum pum , cosce , pancia, ascelle, inguine, ohhh dio stavo per venire, mi arrivarono due colpi contemporaneamente sulle grandi labbra, li fece davvero male , qualcuno mi liberò i piedi mi tirò su le gambe allargandole sedendosi su di me, ora natiche e buchino erano alla loro mercé , una raffica di colpi mi colpirono ovunque come stilettate , riconobbi chi era sopra di me , era il mio amore , riconoscerei il suo odore e la sua peluria tra mille , anticipai i colpi d’elastico facendo colpire Greta sulle dita.
“Ahi stai attenta con quell’affare hai preso me”


“È colpa di questa schifosa “

Due dita afferrarono le mie grandi labbra strizzandole come brufoli maturi, urlai , lei tirò più forte come a volerle strappare.

“Guarda che figa rotta , questa ha bisogno di ben altro che un elastico, sentii rovistare nel comò e successivamente qualcosa di grosso poggiarsi sulla vagina, era troppo grosso per entrare, troppo spigoloso per essere un giocattolo atto a penetrare , poi sentii un risucchio, era una pompa, avevo la sensazione di essermi seduta su un aspirapolvere industriale, sembrava che volessero risucchiare anche la mia anima, sicuramente avrebbero usato le altre pompe più piccole per i capezzoli e infatti così fu, non so se qualcuno di voi ha mai provato queste cose, é una strana sensazione , oltre al classico rigonfiamento senti la parte intorpidita ma ipersensibile quando viene toccata o sollecitata, quando li tolsero mi sentivo i capezzoli e la vagina da vacca , i colpetti che mi arrivavano mi facevano gemere di piacere, i colpi d’elastico quasi venire.


Altro armeggiare nel comó , sentii il rumore di cinghie e qualche commento, qualcuno afferró le mie caviglie allargandomi le gambe con irruenza, sentii poggiare il fallo sulla mia patata spampanata, era il fallo equino ,contemporaneamente mi fu tolto il bavaglio ,premette con forza , le labbra ipersensibili dopo la pompata mi mandarono una botta di dolore assurdo, urlai a squarciagola e una di loro ne approfitto per infilarmi in bocca il fallo più sottile ma più lungo dell’arsenale , lo sentii scendere in gola, serrai gli occhi per reprimere la sensazione di vomito, intanto il super fallo entró dentro di me impalandomi come un’eretica medioevale .
“Guardate questa troietta, ehi Greta che cazzo ci hai mai trovato in una schifosa come questa è tutta sfondata “

“È solo il mio animaletto, appena mi annoierò di lei la venderò alla prima che trovo…Carmela … ti piace rompere la figa alla tua Capa? “

L’affondó ancora facendomi vedere le stelle.
“Si ma ora voglio sfondargli il culo, la voglio vedere lontana da quella sedia da capa succhia cazzi per un mese”
Liberarono il mio buco dolorate e la mia bocca, ,mi tolsero le manette ordinandomi di girarmi, inizialmente mi rifiutai , le sfidai apertamente.
“È tutto qui quello che sapete fare? “
Mi voltai allargando le natiche
“dai terroncella repressa fammi vedere, come mi sfondi il culo , fammi vedere se sei in grado di domarmi “

Sapevo che avrei pagato la mia arroganza ma era esattamente quello che volevo e ci stavo riuscendo alla grande,volevo godere e basta ma non solo, prima di quel fine settimana avrei rotto il culo alla mia sottoposta, volevo vederla camminare a gambe aperte come un cowboy con l’emorroidi per una settimana, quel buchetto roseo e succoso come una caramella gommosa sarebbe diventato il cratere dell’etna dopo un eruzione , rosso e profondo.

Miki si parò di fronte a me cosce aperte, Greta si stese sul letto pronta ad intervenire come l’arrizza cazzi in un film porno , Carmela invece si armó di tubetto di gel pronta ad eseguire una delle cose più desiderate da una sottoposta, rompere il culo alla propria capa.
Miki mi afferró per i capelli.
“Se togli la lingua dalla mia patata giuro che tela taglio “
Mi premette contro di lei , io iniziai a darmi da fare , Miki ha una particolarità , il suo sudore, la sua intimità ha un odore e un sapore molto forte, lei è una di quelle che non può permettersi di saltare una doccia o un bidet ,il suo ph rovina il suo intimo e le magliette, sa di selvatico, lei cerca di sopperire a questo con docce frequenti e un igiene a livelli maniacali, ma comunque si sente lo stesso e a molti potrebbe , io francamente lo adoro, il suo odore per me è inebriante, prima o poi le chiederò di non lavarsi per una settimana per poi leccargliela fino a consumarla.
Carmela nel frattempo si dava da fare , Greta da brava ed esperta maestra le indicava come fare .
“Lui non è stato concepito per far entrare cose, devi essere delicata ma decisa, se lo sai coccolare bene lui si aprirà, immaginalo come una donna una bella donna…molto delicata ma anche un po’ frigida , se saprai toccarla nei punti giusti però avrà piacere immenso , ecco cosi ora ruota la mano e vai avanti e indietro, quando senti che fa resistenza vai di nuovo avanti.”
La stronzetta ha talento nel giro di poco tempo diventerà una vera esperta pensai, io ero immersa col viso tra le grazie di Miki che presa dal piacere aveva smesso di urlare e darmi il tormento, le tirai un morso e puntualmente mi arrivò un ceffone, ovviamente non esagerò visto che avevo il suo clitoride tra i denti , mi bloccai per un momento per il dolore quando dopo essere arrivata al polso lo tirò fuori troppo velocemente, mi sentii come se mi avessero strappato le viscere
“No , cazzo cosi l’ammazzi , mai uscire fuori in modo irruento , rischi di fargli male seriamente e di farla andare in giro con i pannoloni …aspetta fammi vedere “

Grata mi controllo
“Tutto bene amore, te la senti di continuare?”
Abbaiai una volta, continuando a leccare la micia a Miki che per la prima volta in quella serata mi accarezzó.
“Brava la mia cagnolina , meriti un premio “
Io leccai con più foga felice di dare piacere e di ricevere un premio , Carmela ricominciò ad allargarmi ormai il suo braccio era dentro di me e il mio retto ormai ben allargato permetteva movimenti fluidi, di sicuro l’aver tirato fuori il polso in quel modo lo aveva allargato a dismisura, Greta si alzò e andò di sotto a prendere la bottiglia di coca cola, si mise di fianco a me e dopo avermi preso per i capelli me la fece vedere.
“È il momento “

Miki soddisfatta della leccata andó a godersi lo spettacolo , sentii il fondo della bottiglia premere sulle pareti del mio buco, Carmela premeva con forza sempre maggiore, niente, prese il tubetto e unse la base e l’ingresso, riprovó , ondeggiando e premendo, sentivo che stava entrando se pur con difficoltà, smise di premere un secondo ma sempre tenendo la base poggiata , mi arrivò un ceffone sulla chiappa poi un colpo secco e forte dolore che durò una frazione di secondo, praticamente neanche il tempo di dire ahi , sentii le pareti lisce avanzare e i miei muscoli abbracciare il collo della bottiglia, ad ogni respiro o contrazione del mio corpo sentivo la sua presenza, una sensazione di costipazione ma molto dolce , piacevole, ricordo la sensazione di calore, non avrei mai immaginato di poter essere coccolata da un oggetto così semplice, inanimato , tutti i miei sensi e tutto il mio corpo erano in una sorta di ebrezza dionisiaca che si propagava in ogni centimetro del mio corpo, sulla mia fronte poggiata sul materasso ,sulla schiena inarcata , sui capezzoli ancora gonfi che toccavano il lenzuolo, i rumori erano tutti ovattati come dopo una nevicata, sentivo le altre parlare ma era come il vocio di sconosciuti in una stanza , infilai la mano sotto la pancia, cercando di sentirla , con la punta delle dita andai alla ricerca della bottiglia perduta, Carmela la mosse delicatamente avanti, indietro, su e giù , trovata! la sentivo muoversi , molto delicatamente la tiró indietro fino a metà, sentii che stavano facendo delle foto , la tirarono fuori e scattarono altre foto , il mio buco era così largo che non sentii la minuta mano di Greta entrare .
I giochi non erano finiti, la bottiglia fu sostituita da un plug , leggermente più piccolo.
“È ora di andare a letto, domani ti attende una lunga giornata .. la più impegnativa …se vuoi fermarti … “
Non la feci finire neanche, saltai giù dal letto mettendomi a quattro zampe,Miki mi riportò di sotto , fui fatta inginocchiare nella vasca da bagno e ammanettata per mani e piedi , per la notte avevo assunto il ruolo di cesso umano.
Quando fui portata in bagno sarà stata mezzanotte e mezza o l’una , ero al buio e legata in attesa, l’eccitazione non mi faceva sentire la stanchezza, il sonno e il disagio della posizione scomoda , la catena tra polsi e caviglie non mi permetteva di alzarmi, ripensai a tutto quello che era successo , l’eccitazione, il piacere della sottomissione, dell’essere fistata , sorrisi nel pensare che se il tutto fosse successo qualche tempo fa mi sarei sentita in colpa , mi sarei fatta schifo e avrei affogato il tutto ubriacandomi per una settimana, che stupida che ero , ora invece non solo mi sentivo felice e orgogliosa di quello che avevo fatto ma non vedevo l’ora di continuare, di alzare ancora di più l’asticella , volevo raggiungere il mio limite e superarlo, alla fine i limiti sono fatti proprio per questo, per essere superati sempre di più.
Assorta com’ero non sentii la porta aprirsi , la luce si accese accecandomi , i miei occhi protestarono , impiegai qualche secondo a capire chi era entrato ,era Miki , non dissi nulla, aprii la bocca e mi piegai di quel poco che potevo , lei entrò nella vasca si allargó con due dita e si svuotó su di me, quando finì si avvicinò per farsi pulire, la leccai asciugandola come se la mia lingua fosse un paio di strappi di carta igienica,Miki uscì spense la luce e chiuse la porta senza dire nulla, come è giusto che sia d’altronde , alla fine chi parla con la tazza del cesso?
Mi immersi di nuovo nei miei pensieri, pensai a mia sorella, a ciò che aveva fatto a quanto sia diventata bigotta, proprio lei che ne aveva combinate di ogni , praticamente si era scopata tutta la classe per non parlare delle corna che fece al suo fidanzato che è diventato poi suo marito, la piccola che di lui non ha proprio nulla, scacciai quei pensieri.
“Chiara non pensare a loro, non meritano neanche il tuo odio”
Persi la cognizione del tempo, la luce si riaccese , un assonnata Carmela aprì la porta, stava per andare dritta a svuotarsi nel cesso…. Quello vero… di ceramica … feci finta di schiarirmi la voce , lei mi guardó , il sonno e il non aver mai fatto una cosa del genere le davano una faccia buffa, da pesce lesso, aprii la bocca e mi piegai pronta ad accogliere anche lei , non entro nella vasca ma salì in piedi sul bordo , in quel momento sperai che avesse un buon equilibrio se fosse caduta oltre a rompersi la testa non avrei potuto aiutarla, tenendosi con una mano contro il muro sì vuotó su di me , praticamente mi pisció in testa, quella pioggia dorata scese sul mio viso,un po’ mi andò negli occhi, un fastidio che non vi dico, quando finì , ringrazió ed uscì spegnendo la luce e chiudendo la porta , mancava solo il mio amore… la mia principessa…che arrivò molto tardi, saranno state le quattro del mattino, entró in bagno , come con le altre quando accese la luce fu una tortura per gli occhi, si sedette sul bordo sistemandomi una ciocca di capelli d’avanti agli occhi.
“Tutto bene amore, ti ho portato qualcosa da bere”

Mi mise in bocca la cannuccia facendomi bere del succo di frutta , mentre bevevo mi accarezzava.
“Vuoi interrompere il gioco? Guarda che non sei costretta a dimostrare nulla a nessuno “
La guardai negli occhi.
“Io lo faccio perché lo voglio… sapevo che avrei potuto perdere la scommessa e a cosa sarei andata incontro.. anzi a dirla tutta speravo di perdere… e devo dire che mi piace come sta procedendo…. Ora datti da fare e dissetami con la tua pioggia dorata amore “

Greta entró dentro la vasca e poggiatami la sua patatina sulle labbra mi dissetó col suo nettare,lei non mi ringrazió , ma disse qualcosa di più bello.
“A dopo vita mia “
Solo dopo la visita di tutte e tre mi imposi di riposare un po’, non vedevo l’ora di ritornare a giocare l’eccitazione invece di diminuire era aumentata ancora di più, mi sedetti sui talloni e iniziai a ondeggiare, in quella posizione sentivo il plug ancora di più “no Chiara resisti “ scacciai l’idea di procurarmi piacere da sola facendo la contorsionista , trovai una posizione decente e mi addormentai .
Il risveglio fu un po’ traumatico… la stronza di Miki entró in bagno e vedendomi addormentata ebbe la brillante idea di prendere il secchio usato per la raccolta dell’umido , quindi con residui puzzolenti , riempirlo di acqua gelata e di svuotarmelo addosso, quindi oltre al risveglio traumatico per via dell’acqua mi ritrovai a puzzare come il locale pattumiera di un condominio .
Mi portarono in soggiorno, a quattro zampe andai a bere nella mia ciotola che almeno ebbero la decenza di riempire , mi sentivo tutta rotta dopo una notte nella vasca in quella posizione, senza contare la fame , loro stavano facendo colazione beate come se io non ci fossi , mi avvicinai a Miki , leccai la sua coscia, lei mi parlò senza neanche guardarmi .
“Immagino che hai fame e sonno , vorresti dormire e mangiare! Vero?”
Abbaiai una volta
“ e va bene… ma puoi scegliere solo una cosa,puoi dormire…. Vediamo… facciamo ….fino mezzogiorno … quindi tre ore buone… oppure mangiare… gli avanzi ….se avanza qualcosa…. Sai noi abbiamo ancora fame… mhmm che buono questa crostata di frutta…. Se non ricordo male è il tuo dolce preferito “

Guardai la torta sul tavolo , l’odore di caffè caldo , il mio stomaco brontolava come un vecchio burbero, pensai un attimo, dormire o mangiare, dormire o mangiare , meglio dormire, ero esausta, in pó di digiuno non avrebbe fatto male alla mia linea, a gesti feci capire cosa volevo.
Fui portata nella vasca da bagno ma questa volta avevo la possibilità di stendermi , prima però dovetti aspettare che finissero di mangiare , quando rimasi da sola caddi in un sonno profondo , verso mezzogiorno fui svegliata da Carmela che vuotó la sua vescica su di me, quelle tre ore comunque furono sufficienti a farmi riprendere , era l’ora di controllare il mio buchetto , Greta lo sfilò e controllò come aveva reagito il mio corpo , Miki e Carmela rimasero in attesa come dei parenti fuori dalla sala parto.
“Ci vuole ben altro per rompere questa troietta …. È ok …. Ora è tutta vostra , io vado…. “
Poi guardò me raccomandandomi di comportarmi bene, si vestì ed andò via lasciandomi con quelle due psicopatiche, si vedeva chiaramente che avevano qualcosa in mente .
scritto il
2023-12-04
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