Vasca mattutina

di
genere
bisex

È domenica mattina e sono nervosa, nervosa da incazzatura, tutto ciò mentre salgo di corsa le scale di casa di Becky.
Stamattina alle 07, quando mi sono alzata dal divano e ho guardato Becky che dormiva beata nel suo letto, oltre a pensare a quanto fosse perfetta, la consapevolezza di farla soffrire per via di non riuscire a dormire con lei mi ha colpita in pieno volto.
Nervosa ed incazzata per questo (credo) sono uscita a correre e a prendere la colazione.
Correre fino a sentire i polmoni bruciare mi fa sentire viva e mi fa toccare l’adrenalina, un briciolo di adrenalina, di cui ho bisogno per sentirmi viva completamente.
Attraverso la cucina, poso le brioche sul tavolo e dal silenzio deduco che lei stia ancora dormendo…guardo l’ora: 09:19. Salgo in mansarda e rimango colpita nel vedere il letto vuoto, ma capisco subito dov’è non appena sento dei rumori dal bagno.
Entro in cabina armadio, prendo il dildo a due cappelle, mi spoglio, sciolgo i capelli e mi dirigo in bagno. Ecco lì Becky in vasca con le cuffiette e la musica a mille, non appena mi vede si toglie le cuffiette, scatta in piedi ed il suo corpo nudo è leggermente nascosto dalla schiuma profumata. Se potesse uccidermi con lo sguardo sarei già sotto a tre metri di terra, dice “dove cazzo eri? pensavo te ne fossi andata senza salutare…ero preoccupata”, mi scuso per non averla avvisata e le dico che ero semplicemente uscita a correre e a prendere la colazione. Lei mi sta ascoltando, ma il suo sguardo è fisso sul dildo a due cappelle che tengo in mano, mi dice che è tutto ok e che l’importante è che sia lì…ridacchiando ed alzando il dildo le dico “ed ho preso questo dalla cabina armadio…per rendere la tua vasca più interessante”.
Il suo sguardo mi mette a disagio mentre scorre lungo la mia nudità e finisce per fare quel sorrisetto perverso che ho imparato a conoscere bene…fa un ceno del capo indicando il dildo e dice “si, puoi portare anche lui in vasca”.
Entro nella sua vasca ad angolo dove si sta ampiamente e comodamente in due sedendomi nell’angolino. La guardo mentre si avvicina soffiandomi della schiuma in faccia, rido, lei mi posa un bacio a stampo sulle labbra dicendomi “sei proprio bella, buongiorno” ed io facendo la stronza le strizzo un capezzolo e mordendole un labbro le dico “pure tu non sei malaccio”.
Ridiamo e ci baciamo mentre lei mi “sporca” il naso di schiuma e mi dice che sono proprio una stronza.
Becky si è comodamente seduta sopra di me imprigionandomi nell’angolo della vasca, mi morde il collo e lo bacia ripetendo continuamente “cattiva…puttanella…stronza e ingrata”. Senza preavviso le infilo due dita nella fica, inizio a muoverle, la prendo per i capelli e le dico all’orecchio “sono ancora come dici tu?” e lei trattenendosi dall’ansimare mi ripete nuovamente quanto sia stronza.
Le aggiungo un terzo dito, con il pollice inizio a toccarle il clitoride, stringendo più forte i capelli e mordendole l’orecchio le chiedo “anche ora lo sono?”…solo in quel momento si lascia andare iniziando ad ansimare e ridacchiando mi dice “lo sei ma solo pochino ora”.
Prendo il dildo posato sul bordo della vasca, lo immergo tra le nostre gambe e togliendo le mie dita da lei le spingo una delle due cappelle sulla fessura e in batter d’occhio le scivola dentro.
Becky inizia a muoversi sul dildo, le metto una mano sul collo e con l’altra le affondo il cazzo in profondità mentre lei boccheggia e lo cavalca sempre più velocemente.
Stringendole la mano sul collo le chiedo “chi è la troia stronza ora?”, lei boccheggia e mi dice “io lo sono io” e le tolgo la mano dal collo per iniziare a toccarla sul clitoride nuovamente. Lei inizia a rallentare nelle spinte dicendomi che è vicina all’orgasmo e che non resiste più, allora io, inizio a sbatterle con dei colpi secchi il dildo dentro come a volerle sfondare l’anima e appena le pizzico il clitoride viene urlando “oh cazzo”, con le gambe che le tremano e crolla con la testa sull’incavo del mio collo mentre il suo corpo trema per l’orgasmo…mi bacia il collo e mi dice “sei molto meno stronza ora” e non posso non scoppiare a ridere.
La lascio tranquillizzarsi per qualche minuto senza toccarla o darle fastidio fino a quando solleva la testa e facendomi vedere il dildo mi dice “ora tocca a te godere e a me essere stronza”…e mi fa quel sorrisetto diabolico.
Mentre mi guarda negli occhi spinge la cappella del dildo sulla mia fica e mentre scivola dentro di me mi sussurra "hai già la fica spalancata per me...sei una troia". Mentre me lo spinge fino a toccarmi l'utero, tanto da farmi urlare, Becky mi lecca il collo fin dietro l'orecchio e mi chiede "ricordami cosa sei?" ed io le rispondo "una troia stronza".
Alla mia risposta estrae il dildo e me lo affonda con un colpo secco dicendomi "esatto tata è quello che sei".
Inizio a toccarmi, lei comincia a scoparmi e mi sposta la mano dicendomi "ti tocco solo io la fica", sposto la mano e prende a toccarmi lei al posto mio.
Quando le dico che sta diventano troppo mi dice senza tanti giri di parole che non le frega un cazzo e continua e continua e continua a masturbarmi e a scoparmi…va avanti per un numero indefinito di minuti fino a che non sento il cervello andarmi in pappa e vengo urlando il suo nome. Quando sente che urlo il suo nome, mi morde il collo e mi dice “tutti devono sentirlo il nome di chi ti fa venire così”. Guardo fuori dalla vasca e c’è acqua ovunque, guardo Becky e le chiedo “chi asciuga questo macello?” e lei mi risponde “tu stronza”.
scritto il
2024-01-03
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