La notte

di
genere
esibizionismo

Ho sempre avuto il pallino, se non la necessità di masturbarmi, sin da ragazzino, e ho avuto la fortuna, di avere esperienze omosessuali sin da giovanissimo, e più in là, esperienze con donne giovani e meno giovani.
Ma una bella sega, sostituiva tutto il resto, e se poi la sega è fatta in compagnia, o come esibizionista, meglio ancora.
Col passare degli anni, la mia omosessualità, è cresciuta, tanto da portarmi a travestirmi, inizialmente solo calze e slip, poi si aggiunsero scarpe, e vestiti, fini al trucco e parrucche.
A quarant'anni ero una bellissima figa, ben truccata e vestita, e così, iniziai a frequentare parcheggi, o zone, dove sapevo poter trovare guardoni, maschi o coppiette, per qui esibirmi.
A secondo del giorno della settimana, ho il mio sito, arrivo, e secondo stagione scelgo l'abbigliamento, in inverno, cappotto o pellicetta, e sotto reggiseno reggicalze slip, e tacchi, in estate, vestitino attillato, o gonna e camicetta, e tacchi.
Scendo dall'auto, e inizio a passeggiare, mostrando le mie gambe, e via via il resto, poi mi apparto, e inizio a toccarmi, fino a far diventare durissimo il mio cazzo, e inizio una lunga sega, così iniziano ad avvicinarsi i soliti pippaioli, estraggono i loro cazzi, e sbavando se li menano, io li incito a toccarmi, e si avvicinano, mi palpano il culo, il seno, mi toccano il cazzo, li lascio fare, mi masturbano, io tocco i loro cazzi, e a turno li faccio sborrare sulle mie coscie.
Ad alcuni, faccio un succulento pompino, con ingoio, lascio che violino la mia figa anale, con le loro dita, e quando trovo il cazzo giusto, mi metto appoggiata a una pianta o un muretto, e mi faccio scopare.
Quando fà freddo mi metto in auto, accendo la lucetta e si avvicnano, e li masturbo dal finestrino o li succhio, ma voglio sempre che mi sborrino sul viso o dove capita, ho il cruscotto e i sedili pieni di sperma secco, il mio lavagista mi chiede sempre cosa sia successo, e io sorrido.
Spesso, le auto fi fanno i fari, così mi avvicino e salgo con loro, a volte coppiette, che spesso mi portano a casa loro dove io scopo lei, mentre lui mi incula, o lo facciamo in auto, o a volte sono due maschi, che a turno mi pompano, o il solito vecchietto che vuole una sega.
Nulla sostituiesce il brivido che si prova nell'esibirsi ad estranei, il cuore batte all'impazzata, appena vedo i fari illuminarmi, sapere di essere una travestita, un omosessuale, frocione, il solo sentire queste parole vengo nelle mutandine.
Ora in certe zone sono conosciuta, e spesso grazie al passaparola, incontro gente nuova, da alcuni mesi ho iniziato a selezionare le persone, dando ad alcuni il mio numero di cellulare, proponendo, in cambio di un regalino, la possibilità di avermi solo per loro in una camera di un alberghetto che conosco, e devo dire, che la cosa ha preso piede, occupandomi, tutti i fine settimana.
Credo che proporrò una tariffa, bassa si intende, non sono una proffessionista, ho già contrattato la stanza mensilmente con la proprietaria, ad un prezzo ridicolo, a condizione, che durante la settimana, soddisfi un numero limitato di suoi clienti, e tutto sommato, ne gioviamo tutte e due.
scritto il
2024-01-03
1 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il padrone

racconto sucessivo

La camera
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.