La storia
di
TATONE2
genere
incesti
Questo è un racconto di fantasia, ma con al suo interno alcune cose vermente accadute.
La mia famiglia, è sempre stata una famiglia Patriarcale, fin dalla notte dei tempi, e al suo interno, si sono sempre verificati episodi, incestuosi.
O meglio ancora sin da fanciulli, la nudità in famiglia era prassi.
I miei ricordi iniziano chiaramente in famiglia, madre padre due sorelle, e io, l'unico maschietto, inevitabile, la convivenza con gli zii, e i nonni.
Semplice, il nonno ebbe trè figli, due maschi e una femmina, che è mia madre, gli altri due maschi, sposati con prole, zio Gianni due figli maschi, zioa Luca due femmine e un maschio, quindi 8 nipoti.
Era normale, visto che si abitava tutti nella stessa palazzina, che ci si frequentasse assiduamente, e visto che avevamo una bellissima piscina, che si facesse tutti insieme il bagno nudi, questa era la regola di casa, tutti i luoghi comuni, erano frequentati da nudi.
Devo dire che questa ricetta, ha portato ad avere mota libertà sessuale, non era difficile trovare nel letto di mamma e papà, gli zii o i nonni, anzi, e lo steso con noi ragazzi, raggiunta l'età giusta, era normale scopare trà noi, la mia verginità maschile l persi con mia sorella Anna, la magiore, ragazza stupenda, tette da urlo, e una figa da mille e una notte.
Col passare dei mesi e degli anni, imparai molto sul sesso, ma il meglio avvenne con il nonno, un pomeriggio di metà giugno, eravamo in piscina, nudi, intenti a prenderci il sole, quando il nonno, iniziò a toccarsi il cazzo, e lo fece indurire, era uno spettacolo, un paletto di carne, scappellato come tutti i cazzi di famiglia, lo guardavo, lo osservavo con vera attrazione, lui mi guardò e mi chiese le mi piaceva, annuii, avvicinati PAOLO, toccalo se vuoi, lo feci, lo strinsi trà le mani, pulsava, mi eccitai, il mio cazzo si eresse, e iniziai a bagnarmi, ma non solo il cazzo, ma anche trà le gambe.
Il nonno sorrise, leccalo prendilo in bocca, lo feci, e al contatto con le mie labbra il nonno emisi un sospiro di piacere.
Soppraggiunse nonna, mi accarezzò, bravo ragazzo, impara a succhiare il nonno, e vedrai che bello poi, dai te lo insegno io, e mi fece vedere a succhiare il cazzo al nonno, era bravissima ilcazzo le scendeva in gola a ritmo deciso, poi leccava la cappella e poi giù, poi fù il mio turno, e lo imboccai lentamente e lo feci scivolare in gola, era stupendo.
Poi nonno mi venne in gola, e io ingoiai il suo sperma.
Alla sera lo dissi a mamma e papà, ne furono felici, mamma mi baciò, e toccandomi trà le gambe mi disse, tesoro, il nonno ti insegnerà tante cose, come a lui le insegnò il suo nonno, e papà le insegnerà ai tuoi figli, ,a tutto deverimanere in famiglia, d'accordo?, annuii.
La sera stessa, passando davanti la camera dei miei, vidi papà scopare mamma, era normale per noi assitervi, spesso papà, rimaneva in camera con Anna, o Gabriella, le mie sorelle, o con la nonna, o le zie, e spessocon le sue nipoti.
Poi nonno iniziò a tenermi vicino a lui, tutti sapevano che era il mio momento, dopo avermi insegnato tutto sul pompino, iniziò a farmi indossare intimo femminile, mia sorella mi insegnò a truccarmi, e presto il mio guardaroba si trasformò al femminile.
Uscivo col nonno da femminuccia, mi presentava come sua nipote, a casa on i miei non mi mettevo più al maschile, e mi piaceva, Anna continuava a farmi pompini, ma non scopavamo più, e mi spiaceva, ma il fatto di essere al femminile, mimeccitava, ed era quello che il nonno voleva.
A settembre, un venerdì sera, dopo cena, il nonno mi disse che avrei dorito con lui, Anna mi preparò, reggicalze calze, slip, tacchi, e una vestaglietta trasparente, mi baciò in bocca e mi disse, buona serata sorellina, e se ne andò.
Trovai il nonno a letto, nudo, con il cazzo duro, vieni nipotina mi disse, da questa sera sarai Paola, e ti farò diventare una donna ti và?, certo nonno dissi, volevo essere donna a tutti i costi, era il momento me lo sentivo dentro, così, lo baciai, e lo succhiai a lungo, poi lui si concentrò sù di mè, mi fece venire nella sua bocca, e poi mi baciò, bevvi tutto io mio sperma, e poi si dedicò al mio sfintere.
Lo leccò a lungo e lo bagnò con la sua saliva, poi estrasse un tubetto di crema dal comodino, ne introdusse un pò dentro di mè, e poi la mise sul suo cazzo, mi adagiò sul letto, mi ise dei cuscini sotto il ventre, e poi si sistemò trà le mie natiche.
Appoggiò il cazzo al mio ano, e spinse, scivolò dentro per una buoina parte prima che avvertissi del bruciore e del dolore, e poi si fermò.
Il mio ano si assestò al diametro del cazzo di nonno e poi spinse di nuovo, deflorandomi completamente.
Lo pregai di fermarsi, e lui si fermò, mi baciò, mi coccolò, mi spiegò cosa stesse succedendo, e poi riprese la monta.
Il dolore lasciò presto il posto al piacere, immenso a dire il vero, arrivai al punto di spingermi io stessa a forza sul suo cazzo, godevo, e molto.
Mi riempì di sborra dopo una ventina di minuti di monta, collassammo stanchi sul letto, senza estrarre il suo cazzo dal mio ano.
Ero donna, finalmente sverginata, la mattina seguente ragiunsi i miei nel loro letto e raccontai l'evento, mamma mi abbracciò, e sentii dietro il cazzo di papà, duro e dritto, non gli diedi modo di spostarsi, lo afferrai lo indirizzsi, e mi spinsi indietro, impalandomi, lui rimase sorpreso, mi afferrò ai fianchi, e mi scopò, mentre ero trà le braccia di mamma.
Papà mi riempì come un cannolo, mamma era lì non resistetti, mi avvicinai, lei capì, allargò le gambe e io scivolai nella sua figa piena di sperma di papà.
Era calda, era la figa che mi aveva partorito, le venni dentro in pochi attimi, la baciai in bocca a lungo, e poi andai da Anna.
Le raccontai tutto, e lei mi disse, benvenuta in famiglia sorellina, e mimraccontò tutto della mia favolosa famiglia.
La mia famiglia, è sempre stata una famiglia Patriarcale, fin dalla notte dei tempi, e al suo interno, si sono sempre verificati episodi, incestuosi.
O meglio ancora sin da fanciulli, la nudità in famiglia era prassi.
I miei ricordi iniziano chiaramente in famiglia, madre padre due sorelle, e io, l'unico maschietto, inevitabile, la convivenza con gli zii, e i nonni.
Semplice, il nonno ebbe trè figli, due maschi e una femmina, che è mia madre, gli altri due maschi, sposati con prole, zio Gianni due figli maschi, zioa Luca due femmine e un maschio, quindi 8 nipoti.
Era normale, visto che si abitava tutti nella stessa palazzina, che ci si frequentasse assiduamente, e visto che avevamo una bellissima piscina, che si facesse tutti insieme il bagno nudi, questa era la regola di casa, tutti i luoghi comuni, erano frequentati da nudi.
Devo dire che questa ricetta, ha portato ad avere mota libertà sessuale, non era difficile trovare nel letto di mamma e papà, gli zii o i nonni, anzi, e lo steso con noi ragazzi, raggiunta l'età giusta, era normale scopare trà noi, la mia verginità maschile l persi con mia sorella Anna, la magiore, ragazza stupenda, tette da urlo, e una figa da mille e una notte.
Col passare dei mesi e degli anni, imparai molto sul sesso, ma il meglio avvenne con il nonno, un pomeriggio di metà giugno, eravamo in piscina, nudi, intenti a prenderci il sole, quando il nonno, iniziò a toccarsi il cazzo, e lo fece indurire, era uno spettacolo, un paletto di carne, scappellato come tutti i cazzi di famiglia, lo guardavo, lo osservavo con vera attrazione, lui mi guardò e mi chiese le mi piaceva, annuii, avvicinati PAOLO, toccalo se vuoi, lo feci, lo strinsi trà le mani, pulsava, mi eccitai, il mio cazzo si eresse, e iniziai a bagnarmi, ma non solo il cazzo, ma anche trà le gambe.
Il nonno sorrise, leccalo prendilo in bocca, lo feci, e al contatto con le mie labbra il nonno emisi un sospiro di piacere.
Soppraggiunse nonna, mi accarezzò, bravo ragazzo, impara a succhiare il nonno, e vedrai che bello poi, dai te lo insegno io, e mi fece vedere a succhiare il cazzo al nonno, era bravissima ilcazzo le scendeva in gola a ritmo deciso, poi leccava la cappella e poi giù, poi fù il mio turno, e lo imboccai lentamente e lo feci scivolare in gola, era stupendo.
Poi nonno mi venne in gola, e io ingoiai il suo sperma.
Alla sera lo dissi a mamma e papà, ne furono felici, mamma mi baciò, e toccandomi trà le gambe mi disse, tesoro, il nonno ti insegnerà tante cose, come a lui le insegnò il suo nonno, e papà le insegnerà ai tuoi figli, ,a tutto deverimanere in famiglia, d'accordo?, annuii.
La sera stessa, passando davanti la camera dei miei, vidi papà scopare mamma, era normale per noi assitervi, spesso papà, rimaneva in camera con Anna, o Gabriella, le mie sorelle, o con la nonna, o le zie, e spessocon le sue nipoti.
Poi nonno iniziò a tenermi vicino a lui, tutti sapevano che era il mio momento, dopo avermi insegnato tutto sul pompino, iniziò a farmi indossare intimo femminile, mia sorella mi insegnò a truccarmi, e presto il mio guardaroba si trasformò al femminile.
Uscivo col nonno da femminuccia, mi presentava come sua nipote, a casa on i miei non mi mettevo più al maschile, e mi piaceva, Anna continuava a farmi pompini, ma non scopavamo più, e mi spiaceva, ma il fatto di essere al femminile, mimeccitava, ed era quello che il nonno voleva.
A settembre, un venerdì sera, dopo cena, il nonno mi disse che avrei dorito con lui, Anna mi preparò, reggicalze calze, slip, tacchi, e una vestaglietta trasparente, mi baciò in bocca e mi disse, buona serata sorellina, e se ne andò.
Trovai il nonno a letto, nudo, con il cazzo duro, vieni nipotina mi disse, da questa sera sarai Paola, e ti farò diventare una donna ti và?, certo nonno dissi, volevo essere donna a tutti i costi, era il momento me lo sentivo dentro, così, lo baciai, e lo succhiai a lungo, poi lui si concentrò sù di mè, mi fece venire nella sua bocca, e poi mi baciò, bevvi tutto io mio sperma, e poi si dedicò al mio sfintere.
Lo leccò a lungo e lo bagnò con la sua saliva, poi estrasse un tubetto di crema dal comodino, ne introdusse un pò dentro di mè, e poi la mise sul suo cazzo, mi adagiò sul letto, mi ise dei cuscini sotto il ventre, e poi si sistemò trà le mie natiche.
Appoggiò il cazzo al mio ano, e spinse, scivolò dentro per una buoina parte prima che avvertissi del bruciore e del dolore, e poi si fermò.
Il mio ano si assestò al diametro del cazzo di nonno e poi spinse di nuovo, deflorandomi completamente.
Lo pregai di fermarsi, e lui si fermò, mi baciò, mi coccolò, mi spiegò cosa stesse succedendo, e poi riprese la monta.
Il dolore lasciò presto il posto al piacere, immenso a dire il vero, arrivai al punto di spingermi io stessa a forza sul suo cazzo, godevo, e molto.
Mi riempì di sborra dopo una ventina di minuti di monta, collassammo stanchi sul letto, senza estrarre il suo cazzo dal mio ano.
Ero donna, finalmente sverginata, la mattina seguente ragiunsi i miei nel loro letto e raccontai l'evento, mamma mi abbracciò, e sentii dietro il cazzo di papà, duro e dritto, non gli diedi modo di spostarsi, lo afferrai lo indirizzsi, e mi spinsi indietro, impalandomi, lui rimase sorpreso, mi afferrò ai fianchi, e mi scopò, mentre ero trà le braccia di mamma.
Papà mi riempì come un cannolo, mamma era lì non resistetti, mi avvicinai, lei capì, allargò le gambe e io scivolai nella sua figa piena di sperma di papà.
Era calda, era la figa che mi aveva partorito, le venni dentro in pochi attimi, la baciai in bocca a lungo, e poi andai da Anna.
Le raccontai tutto, e lei mi disse, benvenuta in famiglia sorellina, e mimraccontò tutto della mia favolosa famiglia.
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Commenti dei lettori al racconto erotico