Quel film mi lasciò un segno.

di
genere
etero

Avevvo perso il treno e dovevo attendere il prossimo tra due ore. Mi ricordai che a due passi dalla stazione c'era un cinema mai frequentato e perciò decisi di andarci e, giunto lì vidi che era solo per film da adulti ossia, solo film porno. Bhà, meglio lì dentro che esposto al freddo invernale. Entrai e vidi che prevalentemente si trattava di sadomaso ed era un continuo ricevere e fare clisteri. Chiaramente m' addormentai e vidi solo alcune scene vicine alla fine. Uscii da lì e corsi a prendere al volo il treno. Durante il viaggio di quasi un'ora pensai a quei bei culi femminili prepotentemente immobilizzati con catenelle e penetrati da rigide cannule di clistere crendo così assai dolore alle sottoposte alla sevizia. Giunto a casa cenai e, presa l'auto, me ne andai in giro per i viali di Roma. Mentre guidavo pensavo ai bei culetti penetrati da clisteri e, in un lampo di pensiero decisi di trovare una qualsiasi prostituta che si sarebbe fatta fare un clistere e vedere che cosa provavo nel farglielo. Mi ricordai del noto viale nei pressi di Ponte Milvio ed andai dritto lì. Tra le tante prostitutte ne vidi una, la classica biondona tutta curve ed il culo era un vero capolavoro della natura e quindi la abbordai chiedendole se si sarebbe fatto fare un clistere, Acconsentì ma chiaramente chiedeva un aumento del prezzo base cioè non solo trenta come chiedevano tuutte ma chiese cinquanta. Le dissi quindi che sarei andato alla farmacia più vicina e dopo mezz'ora ero di nuovo al suo posto ad attenderla chiaramente impegnata con un cliente. Quando arrivò mi chiese di farle vedere la pera di gomma se aveva la cannula troppo grossa ma quando le aggiunsi altri venti euro non la volle più vedere e le proposi di andare a casa mia dove avrebbe potuto lavarsi bene prima e dopo. Acconsentì e con pochi minuti arrivammo da me. Giunti in camera si spogliò svelando un bel corpo sinuoso, formoso: una gran figa! Andò a lavarsi in bagno ed io la seguii con la pera in mano; la riempii d'acqua e la attesi poi in camera. Mi chiese se volevo prima darle alcune sculacciate, visto la rotondità del bellissimo suo culo ed allora ne approfittai e le diedi prima dei colpetti molto leggeri ma in seguito gli diedi giù con colpi pesanti facendole gemere e poi addirittura strillare dal dolore e ad un certo punto mi disse di fermarmi e si mise in posa alla pecorina per essere clisterizzata ed io lo feci immediatamente prima spalmandole un pò di vasellina sul forellino e quando le infilai la cannula tutta dentro, lei gemette pregandomi di fermarmi se me lo avesse chiesto ma invece se lo fece fare fino all'ultima goccia senza lamentarsi e subito mi disse di penetrarla fino alla sborrata finale che fu caldissima come l'acqua del clistere e quando le tolsi la cannula dal culo corse volando al bagno da dove sentii poi che lasciava andare delle scariche di merda sonore. Dopo ritornò a letto facendomi vedere l'ano slargato assai e volle offrirmi nuovamente il culo ma io volevo scoparla pure così la rigirai su se stessa e le spalncai le coscione per leccarle un pò la figa e subito dopo glielo infilai tutto dentro lasciandola gemere di piacere e subito mi fece i complimenti per le mie generose dimensioni del batacchione. Dopo che le sborrai tutto dentro, le dissi che la avrei cercata ancora e ci presentammo coi nomi: io Checco, lei Giovanna! La riaccompagnai poi al suo posto di lavoro e tornai a casa col suo ricordo in mente.
scritto il
2024-03-14
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