Sex Family 03 Doccia

di
genere
incesti

Torno dopo un bel giro in bici. Qualche ora di relax ci vuole. Ho sudato, perso peso e ora mi ci vuole una bella doccia.
Salgo verso camera mia e intanto mi spoglio pronto a gettarmi sotto una bella colata di acqua tiepida. Poi mi blocco. Sulla tazza del water c’è Giulia. Indossa solo una t-shirt, tiene le gambe sollevate e allargate ben bene con la sua fichetta in bella vista.
“Oi ma che fai?”.
“Ciao zietto” da un po’ mi chiama così anche se non lo sono.
“Si, ciao”.
“Mi sto depilando il pube non lo vedi? La faccio bella liscia”.
“Sai che questo è il mio bagno”.
“Ti do fastidio?” chiede con aria innocente.
“No io… cioè”.
Lei mi fissa il cazzo duro “sembra che lui apprezzi”.
“Per forza se gli metti una bella fichetta davanti al naso”.
Sorride “mi trovi bella Grazie”.
“Ma certo”.
Prima che possa dire qualcosa me lo prende in mano “certo che è davvero grosso”.
“Me l’hai già detto”.
La sua mano accelera “una bella sega”.
Chiudo al volo la porta. La lascio fare. Questa troietta non vede occasione per toccarmi l’uccello.
“Si sta gonfiando di più” mugugna mentre si tocca con un dito. Si sditalina e intanto mi sega ben bene. Ci sa fare lo ammetto ma oggi non mi basta. Preso da un raptus le metto una mano dietro alla nuca e la spingo dietro di me. “Apri la bocca” le ordino sottovoce.
Lei tentenna un attimo “vuoi che lo prenda in bocca ma sei un porcello”.
“Si, lo sono, ora dai prendilo in bocca”.
“Mi piace il sapore di cazzo sai” dice la troietta e facendosi forza apre la bocca e si protende in avanti. La mia cappella dura le entra fra le guance.
Oddio sento tutto il calore della sua gola. Sono eccitato come un pazzo spingo d’istinto in avanti come se fottessi anche se cerco di contenermi per non soffocarla.
La sento godere, la voglio far godere davvero. La mia mano scivola fra le sue cosce, sento la sua fichetta già umida di piacere il che mi facilità nell’infilarle dentro un dito e con abilità innata inizio a masturbarla.
“O sii” mugola sempre concentrata sul mio cazzo.
Andiamo avanti dieci minuti buoni. I liquami di Giulia colano sulla tazza è venuta come una cagnetta in calore. Ora tocca a me, non resisto più. Il ritmo della sua pompa è piacevole ma troppo lento, glielo sfilo di bocca e come un pazzo me lo sego a tutta forza.
Lei si solleva la maglietta, mi mette davanti le belle tettine, il mio piacere aumenta e la mano va sempre più veloce.
O Cristo: SPRUZZZ.
Parte una onda anomala di sperma che le va tutto addosso. Le riempie la faccia, i bei seni e cola sul suo ventre bianco e piatto.
Lei, per nulla turbata si lecca le labbra “mi piace sai. Il tuo gusto intendo”.
“Anche io vorrei sentire il tuo” rispondo.
Mi chino fra le sue gambe, lei le allarga di più è così posso infilare comodo la testa fra le sue cosce e farmi largo come un formichiere sul suo bel buchino depilato.
Lecco, ha un sapore dolciastro e piacevole. Lei mugola “occazzzo che roba” sospira.
Non riesce a contenersi e viene di nuovo. Penso che se andiamo avanti così la fotterò a tutto spiano. Io ne ho voglia e lei anche, specie dopo la stimolazione che le sto facendo fra le gambe.
O si, che voglia che ho di fottere questa giovane troietta penso.
Ma a quel punto sentiamo qualcuno salire la scala. Faccio appena in tempo a infilarmi nella doccia e ad aprire l’acqua quando entra Mary.
“Che fate?” domanda.
“Mi stavo depilando mamma, guarda che bel lavoretto”.
“Accidenti hai tolto tutto”.
“Si, tutto”.
“Io mi sono tenuta un ciuffo guarda” dice la madre abbassandosi gli short per mostrare la sua patata alla figlia come se nulla fosse.
Io sono nella doccia, faccio finta di non vedere nulla ma ho visto tutto. Chissà se oltre alla fica depilata ha notato che la bimba è bagnata di sperma?
“Ora è meglio che vado” dice Giulia e si allontana.
“Si, meglio” dice la madre e, appena uscita, chiude la porta.
Ho già paura che, avendo mangiato la foglia mia farà un bel cazziatone. Infatti spalanca la porta della doccia e mi guarda. Io guardo lei, mi rendo conto che in un attimo si è levata short e maglietta. La guardo: tutta nuda con le sue belle tettone a vista e la sua fica col ciuffetto.
“Tesoro mio ma quanto sei duro” esclama guardando il mio cazzo.
Dovrei dirle che è merito di sua figlia ma evito. Non mi pare il caso.
Lei entra, chiude l’acqua e mi si struscia addosso ficcandomi la lingua in bocca.
In un attimo stiamo scopando come ricci. Lei chinata a novanta contro le piastrelle e io dietro a pompare con tutte le mie forze.
Le penetro la gnocca fino ai coglioni, la sbatto a tutta forza mentre lei gode e mugugna di piacere venendo come una fontana.
Eccitato dalla situazione glielo sfilo dalla gnocca e senza pietà provo a spingerglielo nel sedere.
“Hey!” protesta.
“E dai, dammi il culo ti prego”.
“Maiale, mi sfondi”.
Io spingo di più, il suo culo non vergine si dilata piano piano. Lo muovo un pochino per farmi strada. “Mi impali, o si mi impali, impalami” mugola la troia.
“O si, ti apro in due” mi faccio forza io prendendo a incularla senza pietà fin che non vengo facendole un pieno di sborra.
Una chiavata meravigliosa mentre con la coda dell’occhio noto che qualcuno ha aperto un po’ la porta e ci sta spiando.
La troietta mi guarda incularle la madre, probabilmente si sta toccando immagino eccitato continuando a fottere Mary a tutto spiano.
scritto il
2024-05-11
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