Racconti Libertini 2

di
genere
trio

2. Elisabetta
Quando Ginevra fa il suo ingresso nella sala, tutti gli occhi sono puntati sui di lei. Indossa un elegante abito rosso che mette in risalto la sua pelle bianchissima e piena di efelidi. Il vestito stretto in vita mette in risalto il suo fisico giovane ed elastico ed i suoi seni sembrano voler uscire fuori dal corsetto. Io ed Augusto ci avviciniamo a lei e dopo averla baciata castamente sulle guance la presentiamo agli ospiti. Gli sguardi delle donne e degli uomini trasmettono lascivia e desiderio e credo che Ginevra provi un immenso piacere per questa attenzione.
Dopo cena gli uomini si trasferiscono nella sala del fumo mentre noi donne ci riuniamo tutte in quella dei giochi. Ginevra è stata per tutta la cena al centro dell’attenzione degli altri ospiti. Ora che ci troviamo solo fra donne l’atmosfera è cambiata. Alcune delle dame si esprimono con malcelata ostilità nei confronti di mia nipote. Ginevra, estranea a quella compagnia, ne potrebbe uscire male e decido di intervenire a difenderla dalle più arpie. Quando tutti gli ospiti se ne vanno, restiamo solo noi tre e beviamo un ultimo bicchiere prima di andare a dormire. Ginevra, presa dal gran numero di persone presenti alla serata, non ha dedicato particolari attenzioni allo zio. Ora che siamo solo noi tre la osservo guardare con attenzione mio marito. Nonostante non sia più giovanissimo Augusto è proprio un bell’uomo. Alto, snello, capelli grigi ma non bianchi ed un paio di bei baffi che gli conferiscono quel un certo non so che di sessualmente appetibile. Ne sono compiaciuta. Speravo in un fine serata piacevole e forse possiamo ancora finire tutti e tre nello stesso letto. Verso mezzanotte decidiamo di ritirarci nelle nostre stanze. Al momento dei saluti mio marito abbraccia la nipote con particolare gioia ed è evidente la sua erezione. Ginevra sembra non farci caso e quando tocca a me abbracciarla non esito a mordergli leggermente il lobo dell’orecchio.
- Aspettami- gli sussurro e mi stacco da lei.
Nei suoi occhi vedo il desiderio e so di non essermi sbagliata. Quando sono sola nella mia camera mi spoglio e lascio passare una decina di minuti prima di bussare alla porta della camera di Ginevra. Senza aspettare risposta entro. Ginevra è nuda davanti allo specchio. Si sta toccando il seno e quando mi vede riflessa mi sorride. La vista di quel bellissimo corpo aumenta il mio desiderio di toccarla, di baciarla, di leccarla. Mi avvicino e quando sono dietro di lei, appoggio le labbra sulla sua schiena e con le braccia le circondo il busto arrivando con le mani ai suoi seni. Un leggero gemito esce dalle sue labbra. Mi stacco da lei e la faccio girare lentamente verso di me. La mia bocca ora è davanti alla sua. Le labbra si toccano. Quelle di Ginevra sono bollenti. Io dischiudo leggermente le mie e con la punta della lingua cerco di entrare dentro di lei. Le nostre lingue si intrecciano, le nostre salive si mischiano. Ci stacchiamo e le prendo la mano e la conduco sul letto. Tolgo la camicia da notte e resto nuda davanti a lei. Le sue labbra calde si appoggiano al mio ventre provocandomi un brivido di piacere in mezzo alle gambe. Ci sdraiamo e prendiamo a toccarci reciprocamente. Esploro ogni centimetro del suo splendido corpo, lo bacio, lo mordo, lo succhio. La mia mano ora è in mezzo alle sue cosce. È bagnata per il piacere e le mie dita entrano facilmente dentro di lei. La sua schiena si inarca e le nocche della mia mano sfregano il suo clitoride. Non tarda a raggiungere l’orgasmo. Un gemito roco le esce piano dalla bocca. Si sente che è abituata a darsi piacere nel silenzio della sua stanza. Scendo con la testa verso il suo sesso ed appoggio le mie labbra cercando il suo clitoride. Quando lo trovo inizio a morderlo leggermente. Un altro gemito di piacere esce dalla sua bocca. La mia lingua lecca il suo umore dolce e denso. Non ci accorgiamo dell’arrivo di Augusto che è entrato nella stanza. Completamente nudo ci osserva con una splendida erezione tra le gambe. Nei suoi occhi lussuria e desiderio. Si avvicina al letto e ci separiamo per accoglierlo in mezzo a noi. Ginevra è visibilmente eccitata alla vista di quel corpo nudo e di quel membro in erezione e al solo tocco delle mani di Augusto sussulta di piacere. Io e Ginevra ci dedichiamo a lui, esplorando il suo corpo centimetro dopo centimetro usando mani, labbra e lingue. Giunte con il viso davanti al membro eretto iniziamo a leccarlo e succhiarlo contemporaneamente provocando nell’uomo l’inarcamento dei fianchi per inseguire il piacere. Concedo a Ginevra il privilegio di essere la prima a salire sul corpo del mio uomo e ad inserire dentro di sé la grossa mazza. Gli umori del piacere della ragazza consentono una penetrazione senza dolore e il piacere traspare sul volto di entrambi. Ginevra inizia a muoversi lentamente facendo in modo che la verga dell’uomo strusci dentro di lei toccando i punti più sensibili. Giunge presto al primo orgasmo. Osservo la scena eccitata e mi masturbo prima lentamente poi sempre più velocemente fino a provocarmi un orgasmo intenso e una fontana di umori dall’eccitante profumo acre. Anche i movimenti di Ginevra dopo il primo piacere si fanno più veloci e quando giunge di nuovo l’apice un urlo liberatorio le esce dalla gola riempendo la stanza. Augusto invece resiste concentrandosi nel dare piacere. Ginevra si abbandona per un istante sul suo petto. Augusto è ancora dentro di lei e quando scivola fuori non posso fare a meno di ammirare la sua verga ancora dura e lucida degli umori della ragazza. Ginevra si scosta ed io mi metto carponi sul letto per essere presa da dietro. Il suo membro mi penetra in profondità come solo lui sa fare e tocca immediatamente il punto del piacere. Gemo e le mie labbra socchiuse invitano Ginevra a cercare la mia lingua. Augusto continua a spingere la sua verga dentro di me e sento i miei umori colarmi tra le gambe. Ginevra con un guizzo di fantasia che mi coglie di sorpresa striscia supina sotto di me e, quando la sua bocca e sotto il mio sesso, sento la sua lingua toccare le mie grandi labbra ed il mio clitoride. Chiudo gli occhi per assaporare il piacere che i due mi stanno provocando. Augusto continua ad entrare ed uscire dal mio sesso sempre più velocemente e affondando i colpi con sempre maggiore forza ed infine scoppia anch’egli in un orgasmo intenso che lo fa urlare di piacere. Contemporaneamente anche io raggiungo il piacere e gli umori che escono dal mio sesso finiscono tutti nella bocca della giovane Ginevra. Esausti restiamo abbracciati e così si addormentiamo… continua
scritto il
2024-06-30
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