Sentirsi pieni
di
FILIPPO
genere
gay
Da giovane, molto giovane, ho avuto esperienze omosessuali, mio cugino, più grande di mè, un pomerigio al fiume, decise di prendere il sole nudo, e di fare il bagno, e una volta uscito dall'acqua, non di certo calda, mi ritrovai ad osservare il suo cazzo eretto, e al confronto del mio, mi sembrava enorme.
Si asciugò, e nel mentre mi disse se volevo toccarlo, ebbene sì, mi sentivo attratto dal suo cazzo, forse solo per curiosità, non lo sò, comunque pochi minuti dopo, lo avevo trà le mani, caldo turgido, pulsava, e ad ogni movimento, sembrava cresere di dimensione.
Sembrava piacergli, si stese, e mi disse di giocarci, feci così la mia prima sega ad un uomo.
Mi insegnò a muoverlo sù e giù, e alla fine si irrigidì, e dalla cappella esplose un getto biancastro, seguito da altri sempre meno potenti, lo avevo fatto venire.
I giorni successivi, rimanemmo tutti e due nudi, a volte si avvicinavano delle persone anziane, e Claudio, mio cugino, si appartava con loro, e una volta sbirciai, e lo vidi in ginocchio che succhiava il cazzo del vecchio, e poi, si appoggiò a una pianta, allargò le gambe e il veccio da dietro spinse il cazzo nel culo di Claudio, lo scopò per una decina di inuti, e poi gemettero tutte e due, Claudio, lo pregò di spingere più a fondo, e poi vennero tutti e due, il veccio nel culo di Claudio.
Poi si baciarono, e il vecchio chiese a Claudio, se fosse possibile fare un giro con mè, lui rise, più avanti tesoro, non ora, non capii molto allora.
Pochi giorni dopo dissi a Claudio quello che avevo visto, ero curioso, non sapevo nulla di sesso, figuriamoci omosessuale.
Claudio, mi chiese se mi sarebbe piaciuto imparare e diventare com lui, cavoli certamente, anche perchè, lui era il mio eroe, adulto, bello muscoloso, con ragazze che lo corteggiavano, e con mè era paziente e buono.
Mi disse di prendere in bocca il suo cazzo, e ricordandomi come fece lui col vecchio, iniziai a succhiarlo, e leccarlo, e dopo alcuni suoi insegnamenti, imparai a farlo bene, nei giorni successivi, imparai a bere, come la chiamava lui, la sua sborra.
Mi applicavo bene, e lui mi ricambiava baciandomi in bocca, cosa che mi mandava furi di testa, sentire la sua lingua in bocca e i suoi forti abbracci mi scioglievano.
Nel frattempo mi permetteva di assistere ai suoi incontri con vari tipi che bazzicavano la spiaggetta, a volte lui faceva i pompini, a volte li riceveva, e spesso inculava lui.
Io mi eccitavo, e molto, prendevo trà le dita il mio cazzetto, e mi segavo, anche se allora non ero ancora maturo, e non sborravo, successe un mese dopo circa.
Intanto i tipi che incontrava Claudio, insistevano per incontrarmi, ma lui mi negava, non è ancora pronto, pazienza diceva.
A un mese circa dall'inizio, un pomeriggio che eravamo soli, chiesi a mio cugino se voleva scoparmi, erano termini che ormai capivo, e lui rimase di stucco, sei sicuro? mi chiese.
Annuii, certo lo voglio, allora mi abbracciò, e mi baciò, devi sapere, che perderai la tua verginità, sarà anche doloroso inizialmente, e la cosa deve restare trà di noi, capito? certo gli dissi, e ricordati, che è un passo particolare, la gente ti potrebbe chiamare frocio, gay, omosessuale se solo lo immaginasse, ma tù sei gay chiesi, visto che aveva uno stuolo di ragazze, mi sembrava strano.
Paolo, mi disse, sono una copertura, io sono omosessuale e travestito, mi trasformo in una donna di sera, e vado a uomini, mi trasformo in Claudia.
Ritornammo alla mia richiesta, e mi disse che all'indomani mi avrebbe sverginata, ti trasformerò in una donna sei d'accordo, lo abbracciai, si lo voglio.
L'indomani, andammo al fiume verso le dieci, era deserto a quell'ora, stesi i teli, e dopo un bel bagno, Claudio iniziò a toccarmi e a baciarmi, a lungo, leccandomi i capezzoli, e scendendo al cazzetto turgido per l'effetto dell'acqua fredda, poi si dedicò al mio ano, bagnandolo, e introducendo prima la lingua e poi un dito, e poi il secondo, con calma e determinazione.
Mi piaceva, eccome, chiusi gli occhi, mi mise a pecora, e mi unse di olio abbronzante l'entrata dell'ano, e poi lo cosparse sul suo cazzo.
Mi montò sopra, avvicinò la sua cappella, e scivolò dentro di mè, non sentii troppo fastidio, un pò di bruciore sì, e lentamente scivolò fino in fondo.
Mi baciava il collo, mi sussurrava parole dlci, e iniziò a scoparmi, e lentamente arrivò il piacere.
Ci accorgemmo che nel frattempo si erano avvicnati due vecchi, che sis tavano segando osservandoci, Claudio li fece avvicinare, e prese in bocca uno dei cazzi, mentre io l'altro, ementre scopavamo spompinavamo i due vecchi.
Claudio mi riempì il culo di sborra, densa e calda, mentre i vecchi ci vennero in bocca, io bevvi tutto.
Ero finalmente stato sverginato, ero come diceva lui una donna ormai, cosa che capii molto più avanti.
Passammo l'estate a scopare trà di noi, e con i vari tipi che conoscevamo, e poi ci allontanammo, Claudio si trasferì in una grande città, e io proseguii gli studi.
Per alcuni anni, non ebbi ness'un tipo di incontri omosessuali, anzi, iniziai a frequentare ragazze, e mi piaceva scopare con loro, e molto.
Poi u Natale, le nostre famiglie si riunirono in montagna per tutto il periodo Natalizio, circa venti giorni, e rincontrai Claudio, io ero ormai un uomo di circa trent'anni, lui sulla quarantina, e il caso volle che ci assegnarono una camera in comune, cosa normale trà cugini.
Appena in camera, era quella più in disparte, non sò cosa mi prese, rivederlo, ripensare ai nostri giochi sessuali, non lo sò, ma dovetti abbracciarlo, lui subito mi baciò, a lungo, e poi mi disse, mi sei mancata Paola, in un attimo fummo nudi, e notai che indossava autoreggenti e slip di pizzo, e sì tesoro, sono una donna te lo avevo detto no?, mi inginocchiai, e gli feci un pompino da urlo, mi venne in bocca, e io bevvi il suo nettare, e poi, stesi sul letto, lo penetrai, scopandolo con foga, e liberando il mio sperma.
Rimanemmo a chiacchierare e baciarci fino all'ora di pranzo, e poi ci preparammo per le famiglie, mi diede un reggicalze calze e slip, e ci vestimmo come se nulla fosse, e scendemmo, il sentirmi addosso l'intimo, mi fece godere come un porco, avevo il cazzo di pietra, a metà della cena, con la scusa della sigaretta, mi feci fare un pompino da Claudio, non ne potevo più.
E poi in camera, ci inculamma per ore.
Passammo la vacanza spompandoci, mi era ritornata la voglia di cazzo, non potevo farne a meno, mi accorsi alla fine della vacanza di essere passivo, anche se non disdegnavo scopare mio cugino.
Sei diventata una donna hai visto? alla fine avevo ragione io, mi disse Claudio, e ora cosa farai?, farò come tè, mi travestirò, e cercherò uomini da soddisfare.
Un anno dopo, ci incontrammo a casa mia, due stupende donne, che soddisfavano i maschi.
Si asciugò, e nel mentre mi disse se volevo toccarlo, ebbene sì, mi sentivo attratto dal suo cazzo, forse solo per curiosità, non lo sò, comunque pochi minuti dopo, lo avevo trà le mani, caldo turgido, pulsava, e ad ogni movimento, sembrava cresere di dimensione.
Sembrava piacergli, si stese, e mi disse di giocarci, feci così la mia prima sega ad un uomo.
Mi insegnò a muoverlo sù e giù, e alla fine si irrigidì, e dalla cappella esplose un getto biancastro, seguito da altri sempre meno potenti, lo avevo fatto venire.
I giorni successivi, rimanemmo tutti e due nudi, a volte si avvicinavano delle persone anziane, e Claudio, mio cugino, si appartava con loro, e una volta sbirciai, e lo vidi in ginocchio che succhiava il cazzo del vecchio, e poi, si appoggiò a una pianta, allargò le gambe e il veccio da dietro spinse il cazzo nel culo di Claudio, lo scopò per una decina di inuti, e poi gemettero tutte e due, Claudio, lo pregò di spingere più a fondo, e poi vennero tutti e due, il veccio nel culo di Claudio.
Poi si baciarono, e il vecchio chiese a Claudio, se fosse possibile fare un giro con mè, lui rise, più avanti tesoro, non ora, non capii molto allora.
Pochi giorni dopo dissi a Claudio quello che avevo visto, ero curioso, non sapevo nulla di sesso, figuriamoci omosessuale.
Claudio, mi chiese se mi sarebbe piaciuto imparare e diventare com lui, cavoli certamente, anche perchè, lui era il mio eroe, adulto, bello muscoloso, con ragazze che lo corteggiavano, e con mè era paziente e buono.
Mi disse di prendere in bocca il suo cazzo, e ricordandomi come fece lui col vecchio, iniziai a succhiarlo, e leccarlo, e dopo alcuni suoi insegnamenti, imparai a farlo bene, nei giorni successivi, imparai a bere, come la chiamava lui, la sua sborra.
Mi applicavo bene, e lui mi ricambiava baciandomi in bocca, cosa che mi mandava furi di testa, sentire la sua lingua in bocca e i suoi forti abbracci mi scioglievano.
Nel frattempo mi permetteva di assistere ai suoi incontri con vari tipi che bazzicavano la spiaggetta, a volte lui faceva i pompini, a volte li riceveva, e spesso inculava lui.
Io mi eccitavo, e molto, prendevo trà le dita il mio cazzetto, e mi segavo, anche se allora non ero ancora maturo, e non sborravo, successe un mese dopo circa.
Intanto i tipi che incontrava Claudio, insistevano per incontrarmi, ma lui mi negava, non è ancora pronto, pazienza diceva.
A un mese circa dall'inizio, un pomeriggio che eravamo soli, chiesi a mio cugino se voleva scoparmi, erano termini che ormai capivo, e lui rimase di stucco, sei sicuro? mi chiese.
Annuii, certo lo voglio, allora mi abbracciò, e mi baciò, devi sapere, che perderai la tua verginità, sarà anche doloroso inizialmente, e la cosa deve restare trà di noi, capito? certo gli dissi, e ricordati, che è un passo particolare, la gente ti potrebbe chiamare frocio, gay, omosessuale se solo lo immaginasse, ma tù sei gay chiesi, visto che aveva uno stuolo di ragazze, mi sembrava strano.
Paolo, mi disse, sono una copertura, io sono omosessuale e travestito, mi trasformo in una donna di sera, e vado a uomini, mi trasformo in Claudia.
Ritornammo alla mia richiesta, e mi disse che all'indomani mi avrebbe sverginata, ti trasformerò in una donna sei d'accordo, lo abbracciai, si lo voglio.
L'indomani, andammo al fiume verso le dieci, era deserto a quell'ora, stesi i teli, e dopo un bel bagno, Claudio iniziò a toccarmi e a baciarmi, a lungo, leccandomi i capezzoli, e scendendo al cazzetto turgido per l'effetto dell'acqua fredda, poi si dedicò al mio ano, bagnandolo, e introducendo prima la lingua e poi un dito, e poi il secondo, con calma e determinazione.
Mi piaceva, eccome, chiusi gli occhi, mi mise a pecora, e mi unse di olio abbronzante l'entrata dell'ano, e poi lo cosparse sul suo cazzo.
Mi montò sopra, avvicinò la sua cappella, e scivolò dentro di mè, non sentii troppo fastidio, un pò di bruciore sì, e lentamente scivolò fino in fondo.
Mi baciava il collo, mi sussurrava parole dlci, e iniziò a scoparmi, e lentamente arrivò il piacere.
Ci accorgemmo che nel frattempo si erano avvicnati due vecchi, che sis tavano segando osservandoci, Claudio li fece avvicinare, e prese in bocca uno dei cazzi, mentre io l'altro, ementre scopavamo spompinavamo i due vecchi.
Claudio mi riempì il culo di sborra, densa e calda, mentre i vecchi ci vennero in bocca, io bevvi tutto.
Ero finalmente stato sverginato, ero come diceva lui una donna ormai, cosa che capii molto più avanti.
Passammo l'estate a scopare trà di noi, e con i vari tipi che conoscevamo, e poi ci allontanammo, Claudio si trasferì in una grande città, e io proseguii gli studi.
Per alcuni anni, non ebbi ness'un tipo di incontri omosessuali, anzi, iniziai a frequentare ragazze, e mi piaceva scopare con loro, e molto.
Poi u Natale, le nostre famiglie si riunirono in montagna per tutto il periodo Natalizio, circa venti giorni, e rincontrai Claudio, io ero ormai un uomo di circa trent'anni, lui sulla quarantina, e il caso volle che ci assegnarono una camera in comune, cosa normale trà cugini.
Appena in camera, era quella più in disparte, non sò cosa mi prese, rivederlo, ripensare ai nostri giochi sessuali, non lo sò, ma dovetti abbracciarlo, lui subito mi baciò, a lungo, e poi mi disse, mi sei mancata Paola, in un attimo fummo nudi, e notai che indossava autoreggenti e slip di pizzo, e sì tesoro, sono una donna te lo avevo detto no?, mi inginocchiai, e gli feci un pompino da urlo, mi venne in bocca, e io bevvi il suo nettare, e poi, stesi sul letto, lo penetrai, scopandolo con foga, e liberando il mio sperma.
Rimanemmo a chiacchierare e baciarci fino all'ora di pranzo, e poi ci preparammo per le famiglie, mi diede un reggicalze calze e slip, e ci vestimmo come se nulla fosse, e scendemmo, il sentirmi addosso l'intimo, mi fece godere come un porco, avevo il cazzo di pietra, a metà della cena, con la scusa della sigaretta, mi feci fare un pompino da Claudio, non ne potevo più.
E poi in camera, ci inculamma per ore.
Passammo la vacanza spompandoci, mi era ritornata la voglia di cazzo, non potevo farne a meno, mi accorsi alla fine della vacanza di essere passivo, anche se non disdegnavo scopare mio cugino.
Sei diventata una donna hai visto? alla fine avevo ragione io, mi disse Claudio, e ora cosa farai?, farò come tè, mi travestirò, e cercherò uomini da soddisfare.
Un anno dopo, ci incontrammo a casa mia, due stupende donne, che soddisfavano i maschi.
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