A più voci. -8. Maria
di
AngelicaBella
genere
orge
8. Maria
Finalmente una serata diversa.
La cena a casa di Rejna è stata perfetta.
E adesso siamo qua noi tre nella camera da letto della padrona di casa.
Appena entrate Charlotte ha preso le nostre bocche e le ha incollate alla sua.
Le nostre lingue si intrecciano scambiando saliva e sapori.
I nostri respiri diventano presto affannati per la foga e la fame di sesso.
Ci spogliamo senza indugio e ci sdraiamo nude sul grande letto.
Il corpo di Charlotte lo conosco molto bene per le lunghe notti passate insieme a darci reciproco piacere.
Quello di Rejna mi lascia stupito.
Pur avendo quasi il doppio dei miei anni il suo corpo è tonico e snello. La sua pella è elastica, morbida e liscia.
Il vello del pube nero e ben curato.
Il suo profumo è quello di una donna assetata di sesso e di piacere.
Io e Charlotte ci prendiamo cura di lei accarezzandole, baciandole, leccandole e succhiandole ogni centimetro del corpo.
Lei geme sotto le nostre mani e le nostre bocche.
Charlotte le allarga le gambe e con il viso si butta sul suo sesso e la lingua comincia a lavorare il clitoride, le labbra piccole e grandi, il perineo ed anche il foro anale.
L’orgasmo giunge inaspettato e il liquido trasparente e profumato del suo sesso invade la bocca e il viso di Charlotte.
Rejna, nel frattempo, ha preso a leccare il mio sesso ed anche io in breve tempo raggiungo il mio orgasmo.
Entrambe ricambiamo il piacere a Charlotte che sotto i colpi delle nostre lingue raggiunge un orgasmo intenso.
Il suo corpo sussulta come in preda ad una crisi epilettica.
Le sue pupille si dilatano ed infine spruzza anche lei il suo umore nelle nostre bocche.
Bacio Rejna e ricevo e dono contemporaneamente il sapore di Charlotte.
Esauste ma non sazie ci abbracciamo per un breve momento di pausa.
Rejna prende dal suo comodino un piccolo campanello rosso e lo agita producendo un suo dolce ma intenso.
Pochi secondi dopo entra in camera senza bussare un bellissimo giovane di colore.
“Eccomi padrona”, dice abbassando leggermente il capo.
“Spogliati” ordina Rejna.
Lui senza alcuna esitazione si cala i calzoni e sfila la blusa bianca.
Ai nostri occhi appare il corpo maestoso del giovane.
I muscoli delle braccia e del petto, quelli del ventre e delle cosce ne fanno un mandingo da usare per il nostro piacere.
Il bambù in mezzo alle gambe completa la visione del dio africano del sesso.
“Vieni Felipe, Vieni in mezzo a noi” mormora Rejna.
“Fai vedere alle mie amiche cosa sei capace di fare” aggiunge.
Noi ci spostiamo per fare posto al ragazzo che si mette supino.
La prima a impalarsi sul lungo palo di carne e Charlotte, che prende a sollevarsi e poi abbassarsi consentendo al pene del ragazzo di penetrarla fino in fondo.
Io su suggerimento di Rejna posiziono il mio sesso sulla bocca del giovane e la sua lingua che sembra lunga quanto il suo pene mi penetra dentro provocandomi un brivido lungo la schiena.
Sento i miei umori colargli nella bocca.
Charlotte cede il posto a Rejna che la imita infilandosi la preziosa asta di carne dentro il suo ventre.
Rejna mi attrae a sé spingendo la sua lingua nella mia bocca.
Le mani di Felipe mi aprono le natiche e la sua lingua si insinua nel mio ano. Un gemito di sale dalla gola e finisce amplificato nella bocca di Rejna.
Charlotte è pronta a prendere il mio posto sulla bocca del ragazzo ed io quello di Rejna.
Mi alzo in piedi sul letto e mi calo lentamente.
Quando la punta del cazzo di Felipe tocca la mia figa, lo faccio strofinare provocando la fuoriuscita dei miei umori che colano sulle mie cosce.
Rejna prende in mano il pene del ragazzo e ne struscia rapidamente la cappella per tutta la lunghezza del mio sesso.
Una fontana di liquido limpido colpisce Felipe sul ventre.
Io mi abbasso e mi penetro con la mazza dura.
Scendo lentamente per assaporare lo scorrere della verga tra le pareti della mia vagina e ad ogni centimetro che penetra il mio piacere aumenta.
Quando giungo in fondo all’asta ed il mio sesso tocca il suo pube, il mio orgasmo giunge a sconquassarmi l’anima facendomi urlare dal piacere.
Resto immobile fino a quando gli spasmi di piacere non finiscono. Comincio a muovermi disegnando dei cerchi e sento la cappella del suo cazzo sollecitarmi provocando un altro orgasmo.
Sento la dimensione del pene aumentare dentro di me.
Non desidero che il suo seme mi resti dentro ed esco velocemente.
Il tempo per noi tre di avvicinare il viso al cazzo duro e pulsante che un fiume di sperma ci colpisce sulla bocca.
Rejna prende in bocca il cazzo del ragazzo succhiando lo sperma rimasto mentre io e Charlotte uniamo le nostre bocche per condividere il seme ed il suo sapore.
Ci fermiamo a riprendere fiato mentre il cazzo del giovane Felipe ricomincia ad erigersi duro e lucido.
È ancora Charlotte a condurre il gioco.
Mi fa mettere carponi ai piedi del letto.
Un morbido tappeto protegge le mie ginocchia e le mie mani dal pavimento freddo.
Prende Felipe per mano e lo posiziona dietro di me.
Charlotte prende in bocca il cazzo del ragazzo bagnandolo con la saliva e mantenendo l’erezione massaggiandolo con le mani.
Quando ritiene sia sufficientemente lubrificato, sposta l’attenzione sul mio ano, ci sputa sopra e con il pollice spande la saliva tutt’intorno ed anche dentro penetrandomi lentamente.
Sento già colare i miei umori in mezzo alle gambe.
Charlotte li vede, li raccoglie con la mano e li spalma sul mio buco che inizia già a contrarsi ed aprirsi leggermente.
Sono pronta e lei lo sa.
Avvicina la cappella di quell’enorme cazzo nero e la appoggia alla mia fessura strusciandola.
Io porto la faccia quasi a toccare il tappeto e Felipe entra dentro di me. I miei caldi umori agevolano la sua discesa nel mio ventre.
Una due tre volte, poi esce e senza alcuna pausa inserisce il suo cazzo bagnato dei miei umori dentro il mio culo.
Il mio corpo lo accoglie con facilità. Il cazzo di Paolo è altrettanto grosso. La sorpresa arriva quando il cazzo di Felipe comincia ad essere dentro per la sua metà. Questo è per me un territorio inesplorato. Mai nessun cazzo aveva oltrepassato quel tratto del mio intestino.
Il calore aumenta e un leggero dolore pervade il mio corpo.
Il mio ano si contrae come ad impedire un ulteriore passo avanti.
Felipe sembra comprenderlo perché si ferma.
Ora il mio ano stringe così forte il cazzo del ragazzo tanto da impedirgli di uscire agevolmente.
Il giovane si ritrae ma non esce dal mio ano.
Cerco Charlotte girando la testa.
Mi sorride, mi accarezza la schiena poi la sento ordinare a Felipe di andare ancora dentro e stavolta fino in fondo.
Mi preparo, la faccia tra le mie mani, i denti stretti e finalmente lo sento scivolare senza alcun impedimento fino in fondo.
Solo un leggero dolore e la sensazione che mi stia per arrivare in gola.
Gemo e quando sento il pube del ragazzo appoggiarsi alle mie natiche comprendo che la meta è raggiunta.
Rejna assiste in silenzio a tutta la scena e ci confessa che non ha mai avuto il coraggio di farsi infilare quella verga nel culo.
Ora Felipe si muove lentamente e spinge una, due, tre volte. Il suo cazzo diventa ancora più dure ed è pronto per venirmi dentro. Nel mio intestino sento il calore del suo sperma che mi riempie mentre lui inizia lentamente la ritirata.
Il calore del suo membro è sostituito da quello del suo seme.
In pochi secondi è fuori.
Il buco è ancora largo e si contrae per lo sforzo dilatatorio.
Resta così per poco e poi si sigilla trattenendo dentro di me lo sperma.
Felipe è esausto.
Rejna lo manda via.
La delusione appare sul mio volto e su quello di Charlotte.
Rejna ci sorride.
Prende in mano il suo campanello e suona di nuovo.
Questa volta ad entrare sono tre giovani mulatti, già nudi ma con i loro cazzi ancora a riposo.
Senza alcuna vergogna ci avvinghiamo tutte e tre alle natiche dure come il marmo dei tre ragazzi, infilandoci contemporaneamente in bocca i loro cazzi che si induriscono dopo pochi colpi di lingua.
Io mi sdraio supina sul tappeto e il mio mulatto mi penetra con irruenza togliendomi il fiato e regalandomi un orgasmo dietro l’altro.
Con la coda dell’occhio vedo Charlotte e Rejna sdraiarsi sul letto.
I due giovani cazzi le penetrano all’unisono mentre le due donne si stringono la mano condividendo il simultaneo piacere che stanno ricevendo.
I tre sono instancabili e prima che siano pronti a raggiungere l’orgasmo passa un tempo indefinito durante il quale tutte e tre urliamo e gemiamo di piacere.
Quando li sentiamo pronti ad eruttare li facciamo scivolare fuori e prendiamo il loro cazzi in bocca.
Il loro sperma ci invade la bocca e ingoiamo senza alcuna remora il caldo liquido denso e dolciastro.
Come se avessero ricevuto un ordine i tre si staccano da noi e si dileguano senza una parola.
Io mi alzo e mi sdraio accanto alle due donne visibilmente soddisfatte.
Mi mettono nel mezzo e mi baciano.
Le nostre bocche si uniscono e le nostre lingue si scambiano i residui di sperma ed i loro sapore.
Ci addormentiamo così abbracciate e felici.
Continua
Finalmente una serata diversa.
La cena a casa di Rejna è stata perfetta.
E adesso siamo qua noi tre nella camera da letto della padrona di casa.
Appena entrate Charlotte ha preso le nostre bocche e le ha incollate alla sua.
Le nostre lingue si intrecciano scambiando saliva e sapori.
I nostri respiri diventano presto affannati per la foga e la fame di sesso.
Ci spogliamo senza indugio e ci sdraiamo nude sul grande letto.
Il corpo di Charlotte lo conosco molto bene per le lunghe notti passate insieme a darci reciproco piacere.
Quello di Rejna mi lascia stupito.
Pur avendo quasi il doppio dei miei anni il suo corpo è tonico e snello. La sua pella è elastica, morbida e liscia.
Il vello del pube nero e ben curato.
Il suo profumo è quello di una donna assetata di sesso e di piacere.
Io e Charlotte ci prendiamo cura di lei accarezzandole, baciandole, leccandole e succhiandole ogni centimetro del corpo.
Lei geme sotto le nostre mani e le nostre bocche.
Charlotte le allarga le gambe e con il viso si butta sul suo sesso e la lingua comincia a lavorare il clitoride, le labbra piccole e grandi, il perineo ed anche il foro anale.
L’orgasmo giunge inaspettato e il liquido trasparente e profumato del suo sesso invade la bocca e il viso di Charlotte.
Rejna, nel frattempo, ha preso a leccare il mio sesso ed anche io in breve tempo raggiungo il mio orgasmo.
Entrambe ricambiamo il piacere a Charlotte che sotto i colpi delle nostre lingue raggiunge un orgasmo intenso.
Il suo corpo sussulta come in preda ad una crisi epilettica.
Le sue pupille si dilatano ed infine spruzza anche lei il suo umore nelle nostre bocche.
Bacio Rejna e ricevo e dono contemporaneamente il sapore di Charlotte.
Esauste ma non sazie ci abbracciamo per un breve momento di pausa.
Rejna prende dal suo comodino un piccolo campanello rosso e lo agita producendo un suo dolce ma intenso.
Pochi secondi dopo entra in camera senza bussare un bellissimo giovane di colore.
“Eccomi padrona”, dice abbassando leggermente il capo.
“Spogliati” ordina Rejna.
Lui senza alcuna esitazione si cala i calzoni e sfila la blusa bianca.
Ai nostri occhi appare il corpo maestoso del giovane.
I muscoli delle braccia e del petto, quelli del ventre e delle cosce ne fanno un mandingo da usare per il nostro piacere.
Il bambù in mezzo alle gambe completa la visione del dio africano del sesso.
“Vieni Felipe, Vieni in mezzo a noi” mormora Rejna.
“Fai vedere alle mie amiche cosa sei capace di fare” aggiunge.
Noi ci spostiamo per fare posto al ragazzo che si mette supino.
La prima a impalarsi sul lungo palo di carne e Charlotte, che prende a sollevarsi e poi abbassarsi consentendo al pene del ragazzo di penetrarla fino in fondo.
Io su suggerimento di Rejna posiziono il mio sesso sulla bocca del giovane e la sua lingua che sembra lunga quanto il suo pene mi penetra dentro provocandomi un brivido lungo la schiena.
Sento i miei umori colargli nella bocca.
Charlotte cede il posto a Rejna che la imita infilandosi la preziosa asta di carne dentro il suo ventre.
Rejna mi attrae a sé spingendo la sua lingua nella mia bocca.
Le mani di Felipe mi aprono le natiche e la sua lingua si insinua nel mio ano. Un gemito di sale dalla gola e finisce amplificato nella bocca di Rejna.
Charlotte è pronta a prendere il mio posto sulla bocca del ragazzo ed io quello di Rejna.
Mi alzo in piedi sul letto e mi calo lentamente.
Quando la punta del cazzo di Felipe tocca la mia figa, lo faccio strofinare provocando la fuoriuscita dei miei umori che colano sulle mie cosce.
Rejna prende in mano il pene del ragazzo e ne struscia rapidamente la cappella per tutta la lunghezza del mio sesso.
Una fontana di liquido limpido colpisce Felipe sul ventre.
Io mi abbasso e mi penetro con la mazza dura.
Scendo lentamente per assaporare lo scorrere della verga tra le pareti della mia vagina e ad ogni centimetro che penetra il mio piacere aumenta.
Quando giungo in fondo all’asta ed il mio sesso tocca il suo pube, il mio orgasmo giunge a sconquassarmi l’anima facendomi urlare dal piacere.
Resto immobile fino a quando gli spasmi di piacere non finiscono. Comincio a muovermi disegnando dei cerchi e sento la cappella del suo cazzo sollecitarmi provocando un altro orgasmo.
Sento la dimensione del pene aumentare dentro di me.
Non desidero che il suo seme mi resti dentro ed esco velocemente.
Il tempo per noi tre di avvicinare il viso al cazzo duro e pulsante che un fiume di sperma ci colpisce sulla bocca.
Rejna prende in bocca il cazzo del ragazzo succhiando lo sperma rimasto mentre io e Charlotte uniamo le nostre bocche per condividere il seme ed il suo sapore.
Ci fermiamo a riprendere fiato mentre il cazzo del giovane Felipe ricomincia ad erigersi duro e lucido.
È ancora Charlotte a condurre il gioco.
Mi fa mettere carponi ai piedi del letto.
Un morbido tappeto protegge le mie ginocchia e le mie mani dal pavimento freddo.
Prende Felipe per mano e lo posiziona dietro di me.
Charlotte prende in bocca il cazzo del ragazzo bagnandolo con la saliva e mantenendo l’erezione massaggiandolo con le mani.
Quando ritiene sia sufficientemente lubrificato, sposta l’attenzione sul mio ano, ci sputa sopra e con il pollice spande la saliva tutt’intorno ed anche dentro penetrandomi lentamente.
Sento già colare i miei umori in mezzo alle gambe.
Charlotte li vede, li raccoglie con la mano e li spalma sul mio buco che inizia già a contrarsi ed aprirsi leggermente.
Sono pronta e lei lo sa.
Avvicina la cappella di quell’enorme cazzo nero e la appoggia alla mia fessura strusciandola.
Io porto la faccia quasi a toccare il tappeto e Felipe entra dentro di me. I miei caldi umori agevolano la sua discesa nel mio ventre.
Una due tre volte, poi esce e senza alcuna pausa inserisce il suo cazzo bagnato dei miei umori dentro il mio culo.
Il mio corpo lo accoglie con facilità. Il cazzo di Paolo è altrettanto grosso. La sorpresa arriva quando il cazzo di Felipe comincia ad essere dentro per la sua metà. Questo è per me un territorio inesplorato. Mai nessun cazzo aveva oltrepassato quel tratto del mio intestino.
Il calore aumenta e un leggero dolore pervade il mio corpo.
Il mio ano si contrae come ad impedire un ulteriore passo avanti.
Felipe sembra comprenderlo perché si ferma.
Ora il mio ano stringe così forte il cazzo del ragazzo tanto da impedirgli di uscire agevolmente.
Il giovane si ritrae ma non esce dal mio ano.
Cerco Charlotte girando la testa.
Mi sorride, mi accarezza la schiena poi la sento ordinare a Felipe di andare ancora dentro e stavolta fino in fondo.
Mi preparo, la faccia tra le mie mani, i denti stretti e finalmente lo sento scivolare senza alcun impedimento fino in fondo.
Solo un leggero dolore e la sensazione che mi stia per arrivare in gola.
Gemo e quando sento il pube del ragazzo appoggiarsi alle mie natiche comprendo che la meta è raggiunta.
Rejna assiste in silenzio a tutta la scena e ci confessa che non ha mai avuto il coraggio di farsi infilare quella verga nel culo.
Ora Felipe si muove lentamente e spinge una, due, tre volte. Il suo cazzo diventa ancora più dure ed è pronto per venirmi dentro. Nel mio intestino sento il calore del suo sperma che mi riempie mentre lui inizia lentamente la ritirata.
Il calore del suo membro è sostituito da quello del suo seme.
In pochi secondi è fuori.
Il buco è ancora largo e si contrae per lo sforzo dilatatorio.
Resta così per poco e poi si sigilla trattenendo dentro di me lo sperma.
Felipe è esausto.
Rejna lo manda via.
La delusione appare sul mio volto e su quello di Charlotte.
Rejna ci sorride.
Prende in mano il suo campanello e suona di nuovo.
Questa volta ad entrare sono tre giovani mulatti, già nudi ma con i loro cazzi ancora a riposo.
Senza alcuna vergogna ci avvinghiamo tutte e tre alle natiche dure come il marmo dei tre ragazzi, infilandoci contemporaneamente in bocca i loro cazzi che si induriscono dopo pochi colpi di lingua.
Io mi sdraio supina sul tappeto e il mio mulatto mi penetra con irruenza togliendomi il fiato e regalandomi un orgasmo dietro l’altro.
Con la coda dell’occhio vedo Charlotte e Rejna sdraiarsi sul letto.
I due giovani cazzi le penetrano all’unisono mentre le due donne si stringono la mano condividendo il simultaneo piacere che stanno ricevendo.
I tre sono instancabili e prima che siano pronti a raggiungere l’orgasmo passa un tempo indefinito durante il quale tutte e tre urliamo e gemiamo di piacere.
Quando li sentiamo pronti ad eruttare li facciamo scivolare fuori e prendiamo il loro cazzi in bocca.
Il loro sperma ci invade la bocca e ingoiamo senza alcuna remora il caldo liquido denso e dolciastro.
Come se avessero ricevuto un ordine i tre si staccano da noi e si dileguano senza una parola.
Io mi alzo e mi sdraio accanto alle due donne visibilmente soddisfatte.
Mi mettono nel mezzo e mi baciano.
Le nostre bocche si uniscono e le nostre lingue si scambiano i residui di sperma ed i loro sapore.
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