Veri amici

di
genere
corna

Oggi tocca anoi ospitare i nostri amici, io e Gabriella abbiamo da poco finito di preparare tutto, e sistemare casa, trà poco arriveranno i miei trè amici, con le loro mogli, non vedo l'ora, di prepararci tutti e quattro insieme, e poi attendere gli amanti delle nostre consorti.
Si siamo quattro cornuti contenti, e non solo, siamo anche, da moltissimo tempo omosessuali, travestiti.
Lo eravamo da giovani, e grazie alle nostre consorti, abbiamo potuto continuare nel tempo, e chiaramente, si è accettato il fatto che anche lei potessero avere una vita, diciamo normale.
Arrivati, noi ragazze, ci siamo appartate in camera mia, e dopo languidi baci, una doccia tutti insieme noi quattro, con fregamenti e palpeggiamenti vari, e poi pronte ad indossare i nostri capi di intimo, reggicalze calze, infilarci i nostri vestitini aderenti, e poi al trucco.
Una volta pronte, parrucca e tacchi, e sfilata per le nostre donne, loro sono già pronte, in reggicalze, calze, slip, reggiseno, e tacchi, pronte per l'uso, ai loro maschi non piace perdere tempo, e loro non ne vogliono perdere.
Aspettiamo con dovizia, il loro arrivo, ecco che suonano, tocca a mè, scendere ed accompagnarli in casa, è il nostro compito, saremo a loro disposizione tutta la sera, per servire loro e le nostre mogli.
Scendo, ho come sempre il cuore in gola, se dovessi incontrare dei vicini, sarebbe uno sputtanamento, ma non succede, appena mi vedono, subito mi insultano, ecco il frocione cornuto, e poi Andrea, rivolto a Gianni, questa sera ti scoperai la moglie del frocio, e pronuncia a voce forte il mio nome e cognome, certo risponde Gianni, me la inculerò alla grande la troia, e tutti ridono, io abbasso la testa, e una volta in casa, le nostre mogli corrono adabbracciare il rispettivo maschio.
Ognuna di noi segue la propria coppia, e ci dividiamo trà le trè camere, e il salotto, io li seguo nella nostra camera da letto, il nostro talamo nunziale, dove ho visto mia moglie scopare con una nutrita stuola di maschi negli anni.
Io sono pronta, ad un suo ordine, inizio a spogliare Gianni, un vero maschio, muscoloso, e bello come il sole, come d'altronde lo è Gabriella, anche se ora ha superato i sessanta, è ancora molto bella e sexi, lui poco meno di quarant'anni, fresco e giovane.
Lo denudo, e inginocchiata davanti a lui mi ritrovo il suo cazzo durissimo, che svetta, pronto a sfondare tutti i buchi di Gabriella.
Come di consuetudine, inizio a leccarlo e succhiarlo, poi lui mi prende la testa, trà le mani, e mi dice, ora sai cosa devi fare vero?, annuisco, e di colpo ingoi tutto il suo cazzo, grazie alla spinta delle sue mani, mi scopa in gola, quasi non respiro, e poi esce, e poi rientra, me lo ficca in gola, tutto.
Lei si masturba alla vista, e inizia ad insultarmi, dai checca succhia il cazzo del mio padrone, dai cornuto frocio, e si sgrilletta, non mi stà filmando strano, di solito lo fà, e poi i mette in rete sputtanandomi.
Ad un tratto si sfila, ora è pronto, mi metto trà le cosce di mia moglie e inizio a leccarle la figa, facendola godere, mentre lui si posiziona dietro di mè, e affonda il suo cazzo nel mio devastato culo.
Io lecco, lui mi monta, lei gode, io inizio a fare piccoli schizzi di pipì, è il mio modo di godere, e lui mi monta sempre più violentemente, fino a farmi sborrare senza toccarmi, ecco è il segnale, mi stacco da Gabriella, e lui da mè, io velocemente ripulisco il suo nodoso cazzo,e poi lo sprofonda nella figa di mia moglie.
Sono seduta al loro fianco, esausta per la goduta, ora li ammiro nel loro rapporto sessuale.
scritto il
2024-07-25
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