Scoperto
di
FILIPPO
genere
esibizionismo
Essere quello che sono, non è stato facile, anni di incontri, di travestimenti, il sentirsi donna e non esserlo, è stata la molla che mi ha aiutata ad emergere.
Certo dire a 40 anni alla propria moglie che sei omosessuale, che non sei più interessato alla sua figa, non è facile, farle capire che ogni volta che lei voleva scopare, per mè era un incubo, avere schifo della sua figa, doverla leccare e baciare, un vero dramma.
Non lo ha accettato benissimo, mi ha riempita di corna con amici e parenti, dicendo che ero un frocio, e così mi ha sputtanata.
Ho cambiato lavoro, e città, ma prima, mi sono sottoposta ad un'intervento di ricostruzione del seno, e poi cambiato nome, mettendolo al femminile.
Ho cercato casa e lavoro, presentandomi, il primo giorno, al femminile, nessuno sapeva di mè e del mio passato.
Arrivai in ufficio indossando una camicetta aderente, che lasciava intravedere il reggiseno nero, una gonna sopra io ginocchio, e collant velatissime, ai piedi decoltè nere tacco dieci.
Spiccava il mio tondo culetto, e la quarta del mio seno, ben truccata ero e sono una bella figa.
Le mie colleghe mi accettarono senza problemi, anche ce non sapevano che fossi un maschio, andavo ai servizi delle femmine, mi sedevo come loro, e tutto procedeva per in verso giusto.
Poi arrivò la visita annuale medica dell'azienda, al mio turno, mi stesi sul lettino, indossavo un vestitino comodo, il dottore prese la pressione, e poi oscultò il cuore, mi spostò leggermente il reggiseno, e poi mi fece la solite domande.
Fù quando mi palpò per vedere se ci fossero problemi all'appendice che successe, sollevò il vestitino, e scoprì le mutandine, e si accorse che qualche cosa non doveva esserci.
Mi guardò sbigottito, ma questo è un cazzo disse, io annuii, lui sorrise, ma bene, allora vogliamo vedere se la prostata è a posto?, io annuii, sollevai le gambe, mi sfilò lo slip, e svettò il mio cazzo duro, , mi sporsi il più possibile dal lettino, per facilitargli il compito, si sfilò i pantaloni e le mutande, indirizzò il suo cazzo alla mia fica anale, e spinse.
Miscopò a lungo segandomi e provocandomi un orgasmo spaziale, e poi mi innondò di sperma.
Ora deve visitarmi mensilmente, ho una patologia da tenere sotto controllo, è fantastico
Certo dire a 40 anni alla propria moglie che sei omosessuale, che non sei più interessato alla sua figa, non è facile, farle capire che ogni volta che lei voleva scopare, per mè era un incubo, avere schifo della sua figa, doverla leccare e baciare, un vero dramma.
Non lo ha accettato benissimo, mi ha riempita di corna con amici e parenti, dicendo che ero un frocio, e così mi ha sputtanata.
Ho cambiato lavoro, e città, ma prima, mi sono sottoposta ad un'intervento di ricostruzione del seno, e poi cambiato nome, mettendolo al femminile.
Ho cercato casa e lavoro, presentandomi, il primo giorno, al femminile, nessuno sapeva di mè e del mio passato.
Arrivai in ufficio indossando una camicetta aderente, che lasciava intravedere il reggiseno nero, una gonna sopra io ginocchio, e collant velatissime, ai piedi decoltè nere tacco dieci.
Spiccava il mio tondo culetto, e la quarta del mio seno, ben truccata ero e sono una bella figa.
Le mie colleghe mi accettarono senza problemi, anche ce non sapevano che fossi un maschio, andavo ai servizi delle femmine, mi sedevo come loro, e tutto procedeva per in verso giusto.
Poi arrivò la visita annuale medica dell'azienda, al mio turno, mi stesi sul lettino, indossavo un vestitino comodo, il dottore prese la pressione, e poi oscultò il cuore, mi spostò leggermente il reggiseno, e poi mi fece la solite domande.
Fù quando mi palpò per vedere se ci fossero problemi all'appendice che successe, sollevò il vestitino, e scoprì le mutandine, e si accorse che qualche cosa non doveva esserci.
Mi guardò sbigottito, ma questo è un cazzo disse, io annuii, lui sorrise, ma bene, allora vogliamo vedere se la prostata è a posto?, io annuii, sollevai le gambe, mi sfilò lo slip, e svettò il mio cazzo duro, , mi sporsi il più possibile dal lettino, per facilitargli il compito, si sfilò i pantaloni e le mutande, indirizzò il suo cazzo alla mia fica anale, e spinse.
Miscopò a lungo segandomi e provocandomi un orgasmo spaziale, e poi mi innondò di sperma.
Ora deve visitarmi mensilmente, ho una patologia da tenere sotto controllo, è fantastico
2
voti
voti
valutazione
2.5
2.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La sveltinaracconto sucessivo
L'albergo
Commenti dei lettori al racconto erotico