L'esibizionista
di
AngelicaBella
genere
esibizionismo
L’esibizionista
“Scopo con te, solo se mi riprendi mentre lo facciamo”. Con questa frase la giovane Alice si offrì per una bella scopata. In fondo io cosa avevo da rimetterci e acconsentii alla sua richiesta. Preparai il set portando in camera da letto due delle lampade che uso nello studio fotografico. Aggiunsi una macchina da presa sul cavalletto e collegai l’iPhone per le soggettive. L’appuntamento con Alice era per le sette di sera e lei arrivò puntuale. Per scrupolo le feci firmare una liberatoria e fra le righe aggiunsi che era consenziente a fare sesso con me senza limite alcuno. Lei era così eccitata che non lesse nemmeno una riga di quello che le feci firmare. Risolte le cose burocratiche la portai in bagno e le feci un paio di clisteri belli potenti con i quali dopo un’oretta svuotò per bene l’intestino. La riportai in camera da letto, la feci sedere di fronte alla telecamera e iniziai a girare. Per prima cosa le feci una breve intervista chiedendo la conferma del fatto che lei fosse consenziente e le elencai tutte le pratiche erotiche che avremmo fatto quella sera. Molte di queste lei non le conosceva, ma per non passare da ignorante disse di sì a tutto quello che le proposi. Mi spogliai e quando fui nudo davanti a lei presi l’iPhone e cominciai a girare come un videomaker amatoriale. Le dissi di prendermi l’uccello in mano e di segarmelo e quando fu duro le ordinai di metterselo in bocca e succhiarlo. Lei obbedì e guardando sempre nell’obiettivo mi scappellò il cazzo e prese a leccare la mia asta ormai dura. Misi una mano sulla sua nuca e spinsi la testa in avanti avvicinando contemporaneamente il bacino verso di lei. Il mio cazzo le entrò in gola e lei ebbe il primo conato di vomito. Le avevo ordinato di restare digiuna dal giorno precedente e quindi vomitò solo succhi gastrici, ma la cosa non fu piacevole per lei. Aveva gli occhi lucidi. Le chiesi se volesse che smettessi ma lei fu categorica. “ Vai avanti a scoparmi e a riprendermi”. Fu una bella nottata.
“Scopo con te, solo se mi riprendi mentre lo facciamo”. Con questa frase la giovane Alice si offrì per una bella scopata. In fondo io cosa avevo da rimetterci e acconsentii alla sua richiesta. Preparai il set portando in camera da letto due delle lampade che uso nello studio fotografico. Aggiunsi una macchina da presa sul cavalletto e collegai l’iPhone per le soggettive. L’appuntamento con Alice era per le sette di sera e lei arrivò puntuale. Per scrupolo le feci firmare una liberatoria e fra le righe aggiunsi che era consenziente a fare sesso con me senza limite alcuno. Lei era così eccitata che non lesse nemmeno una riga di quello che le feci firmare. Risolte le cose burocratiche la portai in bagno e le feci un paio di clisteri belli potenti con i quali dopo un’oretta svuotò per bene l’intestino. La riportai in camera da letto, la feci sedere di fronte alla telecamera e iniziai a girare. Per prima cosa le feci una breve intervista chiedendo la conferma del fatto che lei fosse consenziente e le elencai tutte le pratiche erotiche che avremmo fatto quella sera. Molte di queste lei non le conosceva, ma per non passare da ignorante disse di sì a tutto quello che le proposi. Mi spogliai e quando fui nudo davanti a lei presi l’iPhone e cominciai a girare come un videomaker amatoriale. Le dissi di prendermi l’uccello in mano e di segarmelo e quando fu duro le ordinai di metterselo in bocca e succhiarlo. Lei obbedì e guardando sempre nell’obiettivo mi scappellò il cazzo e prese a leccare la mia asta ormai dura. Misi una mano sulla sua nuca e spinsi la testa in avanti avvicinando contemporaneamente il bacino verso di lei. Il mio cazzo le entrò in gola e lei ebbe il primo conato di vomito. Le avevo ordinato di restare digiuna dal giorno precedente e quindi vomitò solo succhi gastrici, ma la cosa non fu piacevole per lei. Aveva gli occhi lucidi. Le chiesi se volesse che smettessi ma lei fu categorica. “ Vai avanti a scoparmi e a riprendermi”. Fu una bella nottata.
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