La direttrice della posta
di
AngelicaBella
genere
orge
La direttrice della posta
Stamattina sono andato in posta con mia mamma. Doveva firmare delle carte e mi ha chiesto di accompagnarla. Mentre stiamo aspettando il nostro turno vedo dietro il banco qualcuno che conosco molto bene. Mia mamma la saluta e lei ci viene incontro. Irma questo è il nome della donna e si presenta come la direttrice dell’ufficio postale. Lei fa finta di non conoscermi ed io condivido la sua scelta. Non mi va di raccontare a mia mamma come la conosco. Irma ed io frequentiamo lo stesso club per scambisti in provincia di Pavia. Ci siamo visti proprio due sere prima. Lei era con il marito, un cornuto con il cazzo piccolo, mentre io ero in compagnia di Melania una turista americana che è ospite a casa mia da qualche settimana. Voleva provare qualcosa di nuovo e l’ho portata al club. Abbiamo partecipato ad una orgia collettiva con più di venti persone. Sei donne e il resto uomini. Irma era la più scatenata. Non è una bella donna. Ha superato i cinquant’anni e sul viso le rughe d’espressione la fanno da padrone. Il fisico è quello di una matrona. Seno fuori misura e culo a due piazze. Ha la figa così larga che riesce a prendere due cazzi alla volta senza alcun problema. Anche il culo è abituato a misure extralarge. L’altra sera era più scatenata del solito. Insieme a lei c’era il marito ed anche il bull che ormai vive a casa loro.
Io ero appena arrivato e la proprietaria del club mi aveva avvisato che stava per iniziare un'orgia al piano superiore. Mi piace entrare nella mischia dopo gli altri e quindi ho mandato su Melania insieme alla proprietaria. Sono salito una decina di minuti dopo e quello che ho visto aveva dell’incredibile. Irma era a gambe aperte e mentre un energumeno di colore dal cazzo fuori misura la stava pompando in figa aveva in bocca un altro cazzo enorme. Il marito era seduto nell’angolo con il cazzettino di fuori che si faceva una sega. Accanto a lui una vecchia con le tette cadenti che si stava tirando un ditalino. Melania era presa a sandwich con un cazzo nel culo e l’altro in figa. Mi spogliai e mi buttai nella mischia. Una bionda avanti con gli anni ma con un pedigree da vera zoccola si attaccò a ciucciarmi il cazzo e quando fu abbastanza duro glielo ficcai senza alcuna pietà nella figa bagnata. Irma, nel frattempo, si era fatta riempire di sborra la faccia da due dei cazzi che aveva in bocca e adesso cercava di ficcarsi nella figa due cazzi alla volta. La sua grassezza non consentiva agevolmente la posizione ma con un po' di pazienza lei riuscì nel suo intento. Intanto io che mi ero liberato le offrii in mio cazzo da succhiare. Lei lo prese subito in bocca poi lo tirò fuori e prese a leccarmi i coglioni fino ad arrivare con la lingua al mio buco del culo. Mi leccò con foga e devo dire che mi scappò anche un peto che lei ingerì senza lamentarsi. Mi posizionai sopra la sua faccia e le schiaffai di nuovo il mio cazzo in bocca. Lei lo accolse tutto e quasi soffocava. Alla fine, sputai tutto il mio seme nella sua gola e lei lo inghiottì senza fatica. Quelli che le stavano penetrando la figa uscirono e sborrarono sulla sua pancia. Era ormai piena di sborra ovunque. Le mancava solo di prenderlo nel culo e a questo ci pensò uno dei neri che la padrona del posto invita in queste occasioni. Conosco il ragazzo. Di giorno lavora come fattorino e la notte arrotonda come scopatore. Il vero nome non lo conosco, tutti lo chiamiamo Mimmo. Mimmo fece mettere Irma con il culo a ponte, si posizionò dietro di lei e con il suo cazzone di oltre venti centimetri di lunghezza prese a sturarle le tubature. Lei grugniva come una cagna e nello stesso tempo succhiava il cazzo del suo bull. Ogni volta che Mimmo spingeva il suo bacino contro le sue enormi natiche la bocca di Irma prendeva un altro pezzo di cazzo in gola. Il bull la prese per le orecchie e cominciò a tirarla a a sé affinché il suo cazzo arrivasse a toccare l’ugola. I versi disumani di Irma fecero sì che tutti intorno si fermassero ad ammirare la scena. Mimmo sborrò dentro il suo culo e lo stesso fece l’altro nella bocca di Irma che contemporaneamente ai due uomini raggiunse l’orgasmo e si accasciò esausta sul letto. Per festeggiare tutti i maschi che erano intorno prima sborrarono sul suo corpo ed infine le pisciarono addosso. Io ero tra loro.
Stamattina sono andato in posta con mia mamma. Doveva firmare delle carte e mi ha chiesto di accompagnarla. Mentre stiamo aspettando il nostro turno vedo dietro il banco qualcuno che conosco molto bene. Mia mamma la saluta e lei ci viene incontro. Irma questo è il nome della donna e si presenta come la direttrice dell’ufficio postale. Lei fa finta di non conoscermi ed io condivido la sua scelta. Non mi va di raccontare a mia mamma come la conosco. Irma ed io frequentiamo lo stesso club per scambisti in provincia di Pavia. Ci siamo visti proprio due sere prima. Lei era con il marito, un cornuto con il cazzo piccolo, mentre io ero in compagnia di Melania una turista americana che è ospite a casa mia da qualche settimana. Voleva provare qualcosa di nuovo e l’ho portata al club. Abbiamo partecipato ad una orgia collettiva con più di venti persone. Sei donne e il resto uomini. Irma era la più scatenata. Non è una bella donna. Ha superato i cinquant’anni e sul viso le rughe d’espressione la fanno da padrone. Il fisico è quello di una matrona. Seno fuori misura e culo a due piazze. Ha la figa così larga che riesce a prendere due cazzi alla volta senza alcun problema. Anche il culo è abituato a misure extralarge. L’altra sera era più scatenata del solito. Insieme a lei c’era il marito ed anche il bull che ormai vive a casa loro.
Io ero appena arrivato e la proprietaria del club mi aveva avvisato che stava per iniziare un'orgia al piano superiore. Mi piace entrare nella mischia dopo gli altri e quindi ho mandato su Melania insieme alla proprietaria. Sono salito una decina di minuti dopo e quello che ho visto aveva dell’incredibile. Irma era a gambe aperte e mentre un energumeno di colore dal cazzo fuori misura la stava pompando in figa aveva in bocca un altro cazzo enorme. Il marito era seduto nell’angolo con il cazzettino di fuori che si faceva una sega. Accanto a lui una vecchia con le tette cadenti che si stava tirando un ditalino. Melania era presa a sandwich con un cazzo nel culo e l’altro in figa. Mi spogliai e mi buttai nella mischia. Una bionda avanti con gli anni ma con un pedigree da vera zoccola si attaccò a ciucciarmi il cazzo e quando fu abbastanza duro glielo ficcai senza alcuna pietà nella figa bagnata. Irma, nel frattempo, si era fatta riempire di sborra la faccia da due dei cazzi che aveva in bocca e adesso cercava di ficcarsi nella figa due cazzi alla volta. La sua grassezza non consentiva agevolmente la posizione ma con un po' di pazienza lei riuscì nel suo intento. Intanto io che mi ero liberato le offrii in mio cazzo da succhiare. Lei lo prese subito in bocca poi lo tirò fuori e prese a leccarmi i coglioni fino ad arrivare con la lingua al mio buco del culo. Mi leccò con foga e devo dire che mi scappò anche un peto che lei ingerì senza lamentarsi. Mi posizionai sopra la sua faccia e le schiaffai di nuovo il mio cazzo in bocca. Lei lo accolse tutto e quasi soffocava. Alla fine, sputai tutto il mio seme nella sua gola e lei lo inghiottì senza fatica. Quelli che le stavano penetrando la figa uscirono e sborrarono sulla sua pancia. Era ormai piena di sborra ovunque. Le mancava solo di prenderlo nel culo e a questo ci pensò uno dei neri che la padrona del posto invita in queste occasioni. Conosco il ragazzo. Di giorno lavora come fattorino e la notte arrotonda come scopatore. Il vero nome non lo conosco, tutti lo chiamiamo Mimmo. Mimmo fece mettere Irma con il culo a ponte, si posizionò dietro di lei e con il suo cazzone di oltre venti centimetri di lunghezza prese a sturarle le tubature. Lei grugniva come una cagna e nello stesso tempo succhiava il cazzo del suo bull. Ogni volta che Mimmo spingeva il suo bacino contro le sue enormi natiche la bocca di Irma prendeva un altro pezzo di cazzo in gola. Il bull la prese per le orecchie e cominciò a tirarla a a sé affinché il suo cazzo arrivasse a toccare l’ugola. I versi disumani di Irma fecero sì che tutti intorno si fermassero ad ammirare la scena. Mimmo sborrò dentro il suo culo e lo stesso fece l’altro nella bocca di Irma che contemporaneamente ai due uomini raggiunse l’orgasmo e si accasciò esausta sul letto. Per festeggiare tutti i maschi che erano intorno prima sborrarono sul suo corpo ed infine le pisciarono addosso. Io ero tra loro.
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