Troia di casa

di
genere
incesti

Rientro dal lavoro, sono le 17e30, mia moglie e mio figlio rientreranno verso le 18, corro a farmi una doccia e a rasarmi il viso, e poi in camera mia.
Mi preparo, indosso autoreggenti, slip, un vestitino cortissomo, e un paio di sandali tacco dieci, sciolgo i miei capelli lunghi, e mi trucco giusto un pochino, e pi mi metto il rossetto che piace tanto a loro.
Al loro rientro mi trovano in cucina, stò preparando la cena, mia moglie mi saluta con un bacio, e mio figlio, con una pacca sul culo, buona sera puttanella mi dice, io sorrido, e continuo a fare il mio dovere.
Dopo un'oretta vado a chiamarli, sono in camera matrimoniale, entro, e vedo mia moglie nuda, a gambe larghe, noto la sua figa dilatata, rosea, e mio figlio, intento a farle delle foto, è nudo, intravefo il suo cazzone, durissimo, svettare trà le sue gambe, e mi lecco le labbra, quante volte me lo sono goduto, in bocca, in mano, nel culo, ne sono schivo.
Le stò facendo delle foto per un nuovo sito porno, voglio che se la scopino altri maschi, cosa ne dici frociona, io annuisco, tutto quello che vuoi tù tesoro, a mè và bene.
Dò due colpi a mamma e veniamo a tavola, io esco, e per dieci minuti sento mia moglie godere come una pazza sotto i colpi del cazzo di suo figlio, e poi le viene in figa.
Si pesentano a tavola nudi, e lei perde lo sperma del figlio dalla figa, io le metto le dita in figa e me lo bevo, un nettare caldo.
Ceniamo, e poi sparecchio, e lavo i piatti, entra Andrea mio figlio, mi bacia le orecchie da dietro, e mi abbraccia, mi stringe, e la mano scivola nelle mutandine, chiudo gli occhi.
Dai frocio, hai voglia di un bel cazzo?, ho un collega disponibile, mi ha dato cento euro, arriverà trà una mezz'ora, ti sfonda e godi, annuisco, ne ho voglia, e poi, fare la prostituta per mio figlio mi piace, e così, vado in camera mia a prepararmi, metto reggicalze, calze slip, reggiseno, babydoll, e trucco pesante, con rossetto rosso fuoco.
Andrea lo accompagna in camera mia, la classica camera da prostituta, con tutto l'occorrente, dai cazzi finti a creme, fruste, legacci, e tutta rosa.
Aldo entra, avrà si e nò trent'anni, bello muscoloso, e una volta nudo, un cazzo di tutto rispetto, io inizio a fare il mio dovere.
Lo accarezzo lo bacio, lo lecco, scendo a fargli un bel pompino, e poi appena è pronto mi stende sul letto, mi alza le gambe e mi infila nel culo il suo cazzo duro come il marmo.
Mi pompa per moto tempo, io godo e godo, e poi lui mi viene dentro, mi allaga, e poi mi porge il cazzo da ripulire, cosa che faccio con piacere.
Sei una brava roia mi dice, ti manderò degli amici, grazie tesoro, ma devi dirlo a mio figlio, io non ho voce in capitolo, sono solo una troia.
Aldo esce dalla camera, e sento che dice a mio figlio, allora sabato sera, veniamo in trè a scopare la puttana di tua madre ok?, certo prepara i soldi, e potrete anche inculare la vacca, vero mamma, certo tesoro non vedo l'ora.
Più tardi vado a salutarli, mia moglie stà fecendo un pompino ad Andrea, mi avvicino, dai pà, finisci tù, lo imbocco e pochi attimi dopo bevo il suo sperma.
Appeno mi alzo mia moglie mi dice di sedermi un attimo, io ingoi tutto e ascolto, Vai in bagno dice mia moglie, e prendi i miei anticoncezzionali, e buttali, ho intenzione di rimanere in cinta, chi sarà il padre non si saprà, o nostro figlio o un perfetto sconosciuto, è Andrea che lo vuole, io annuisco, certo, come volete voi, ne sono felice, spero sia di Andrea, mi alzo e lo bacio in bocca, grazie figlio mio.
scritto il
2024-09-03
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