Sono venuto nella pancia della mia mamma 9° Sverginata dal padre

di
genere
incesti

La moglie che, seppure indaffarata con la preparazione della cena, l'aveva ascoltato con attenzione, restando in silenzio sino al momento in cui, con la tavola ben imbandita e la fica grondante di umori, aveva potuto prendersi un meritato momento di relax.

Dalla loro stanza da letto con la porta dischiusa, giungevano i rumori, le risa e gli ansimi di piacere dei figli impegnati nella loro incestuosa "prima volta".

A quel punto la moglie, spingendo il marito sulla sedia, gli si era inginocchiata davanti e, dopo avergli sfilato il cazzo da sotto i pantaloni, aveva cominciato ad accarezzarlo con le mani e leccarlo come fosse una gattina.

Poi, prima di cominciare a succhiarglielo davvero, gli aveva chiesto:

-Tesoro, mentre mi cimento in un pompino in competizione con quelli di nostra figlia, tu continua nel tuo eccitante racconto che mi ha già fatta bagnare tutta.

A quel punto il marito, anche lui eccitato, aveva voluto tenere sotto controllo la situazione e per evitare che la debordante ed esplosiva libidine della moglie gli provocasse una precoce eiaculazione, le aveva portato le mani sulla testa per controllarne i focosi movimenti ed al tempo stesso, aveva allungato le gambe e disteso il corpo per rilassarsi prima di proseguire nel suo racconto.

Le moglie intanto, gli aveva infilato un dito nel culo (Come piaceva a lui in quei momenti) ed anche se con qualche difficoltà, aveva continuato il suo pompino mentre il marito col viso rivolto verso il soffitto aveva ripreso a parlare.

-Aveva appena finito di ingoiare il mio sperma quando Sandra mi aveva rivelato di essere ancora vergine e che voleva che fossi io, suo padre a renderla donna.

A quel punto, senza lasciarmi neanche il tempo di riflettere su ciò che stava accadendo, mi aveva preso per mano e mi aveva trascinato nella nostra camera da letto.

Inutile descrivere come si erano svolti i fatti: Eri tu!

Le tue movenze, le tue tecniche nello spogliarmi, i tuoi baci, le tue carezze sino al momento in cui, disteso supino sul letto, lei mi si era seduta sul viso e se l'era fatta leccare mentre me lo succhiava ancora poi, cambiando postura, mi è montata addosso infilandoselo a smorzacandela sino al contatto delle labbra della sua inviolata fichetta coi miei testicoli e senza un grido di dolore, farsi lacerare l'imene nella medesima postura e con la stessa espressione di quando io e te facciamo l'amore o quando ti lasci impalare da qualche sconosciuto.

Impressionante!

Davvero impressionante la cavalcata con movimenti misurati con la quale, aveva trasformato il suo dolore in un montante piacere sino a riuscire a godere insieme a me e sciogliersi in un mare di sangue, umori e sperma.

Dio che meraviglia!

Avevo sverginato mia figlia nello stesso modo in cui venti anni prima l'avevo fatto con te ma a parti invertite.. infatti, lei si era sverginata con me!

Impossibile in quel momento avere altri desideri nella mente se non quello di renderla mia per sempre.

Ed era stato quel pensiero che mi aveva convinto di mantenere quel segreto e non rivelarlo neanche a te.-

Liberato finalmente dal senso di colpa che si trascinata col suo segreto, si era finalmente rilassato lasciando che la moglie terminasse il suo servizio di bocca e scaricarle in gola i suoi fiotti di caldo sperma.

La moglie, dopo aver ingoiato ed avergli ripulito per bene il cazzo e le palle intrise di saliva e di sperma, si era alzata e sedendoglisi in grembo, lo aveva abbracciato ed avvicinando le labbra al suo orecchio gli aveva bisbigliato:

-Amore, ho anch'io un segreto da svelarti ma vogli farlo dopo, quando i nostri ragazzi avranno finito di fare l'amore e saranno seduti a tavola a festeggiare la nostra nuova famiglia.-

segue

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scritto il
2024-09-13
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