-Ciao, dove sei? - 7° "Amore, sono qui, di fronte a te, stretta a Giorgio che pendo dalle tue labbra!

di
genere
corna

Finalmente avevano preso appuntamento il martedì con Giorgio per quei sospirati accordi su quando e come fargli ingravidare la moglie.

Quel giorno stesso aveva interrotto l'assunzione della pillola.

Avevano studiato la cosa in ogni particolare e, prevedendo che forse, avrebbero dovuto saltare alcuni di quei sabati dedicati a se stessi e fare l'amore, avevano preso alcune ore di permesso e dopo essere passati da un sexi shop, erano tornati a casa ed avevano fatto l'amore e poi, dopo cena, avevano ripreso e farlo ancora e ancora, sino a notte fonda.

Al mattino, prima di uscire di casa, avevano fatto ancora l'amore con una passione ed una intensità, forse mai provata prima.

D'altra parte quella era forse l'ultima volta in previsione di una astinenza forzata.

Dopo avere scopato con l'amato marito, lei era andata al lavoro frizzante e con una nuova carica di energia dovuta certamente al fatto di avere trascorso momenti di sesso e amore memorabili ed anche al fatto che da quella sera stessa, avrebbe avuto inizio la ricerca del loro bambino.

Persino il capo in ufficio si era reso conto di quanta gioia ed energia scaturisse dalla sua impiegata la quale, senza che lui glielo chiedesse, aveva chiuso la porta del suo ufficio e si era spogliata completamente per regalargli, per la prima volta, la vista del suo corpo florido e rigoglioso prima di inginocchiarsi a succhiargli lo sperma e l'anima dal suo cazzetto duro come uno stecchino di legno.

Poi gli aveva chiesto ottenendolo subito, il permesso del pomeriggio libero per lei ed il marito giacché per impegni personali (che poi voleva dire che doveva prepararsi per farsi trovare perfetta, in piena forma, sexi e desiderabile da Giorgio quando si sarebbero incontrati).

Appena usciti dal lavoro il marito l'aveva accompagnata dall'estetista che, oltre che farle le unghie delle mani e dei piedi, l'aveva depilata e poi, sistemato i capelli come piacevano a Giorgio ed infine truccata in modo luminoso e fatale dando particolare risalto al verde profondo dei suoi occhi.

Giunti a casa, avevano perso tempo nella scelta della mise risolta infine, con una vaporosa camicetta di seta trasparente ed un minigonna di pelle nera.

Sotto niente, solo calze autoreggenti nere e scarpe scollate rosse dal tacco vertiginoso.

Era andata lei stessa ad aprire offrendo a Giorgio uno spettacolo che quasi lo faceva stramazzare al suolo.


Già al momento di quel primo abbraccio i loro corpi parevano fondersi coi capezzoli puntuti e duri di Eva spinti sul suo torace che a sua volta, le faceva sentire sulla pancia la verga già dura mentre le loro labbra attaccate a ventosa impediva loro, quasi di respirare.

Il marito, dopo aver servito l'aperitivo si era seduto di fronte a lei la quale sul divano, sorseggiava lo spumante col corpo attaccato a quello di Giorgio.

-Sai Giorgio, credo che questo, con tutto quello che ne seguirà, sia il coronamento di una storia che assomiglia ad un destino fatalmente scritto del quale eravamo e siamo, inconsapevoli attori.

Le cose che sto per ricordare, non le conosce nessuno.. neanche mia moglie.. solo io e te che comunque, le abbiamo da tempo archiviate nella nostra mente e che oggi inevitabilmente siamo obbligati.. io sono obbligato, a tirare fuori per un definitivo chiarimento che mi eviti il tradimento della fiducia di mia moglie!-

Il tono grave della sua voce, aveva sorpreso la moglie che si aspettava parole più leggere con un epilogo gioioso visto ciò che si apprestavano a fare.

Lei che si sentiva già nuda nel corpo e nella mente, già fremeva che alla fine del discorso del marito, avrebbe preso per mano Giorgio e come uno sposo, lo avrebbe portato sul talamo coniugale per fare finalmente per la prima volta, l'amore anche con lui anziché scopare come avevano sempre fatto.

Quell'accenno al destino poi, l'aveva turbata.

E poi, il marito ateo, non aveva mai creduto al destino perché dunque, parlarne proprio in un momento così importante?

Il cuore aveva cominciato a batterle nel petto quando lei si era stretta a Giorgio.

Il marito che aveva notato il suo disappunto, si era alzato dalla poltrona ed avvicinandosi a lei, le aveva accarezzato il viso sussurrandole: "Non temere amore, non cambia niente di ciò che abbiamo deciso ma è giusto che tu sappia come siamo giunti a questa meravigliosa e decisiva svolta della nostra vita".

segue

scritto il
2024-09-30
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