-Ciao, dove sei? 8° - La cintura di castità per il marito.

di
genere
corna

-Devi sapere Giorgio che il rapporto con mia moglie va oltra l'amore e la complicità!

E' qualcosa di indefinibile che ci lega e ci tiene uniti come un'unica entità anche quando lei è lontana ed apparentemente impegnata a fare altro o a soddisfare certi suoi desideri.. certe sue pulsioni (Incomprensibili agli occhi degli altri) tra le braccia di altri uomini.

Anche in quei momenti siamo uniti, stretti l'uno nel corpo e nella mente dell'altro.

In un certo senso, il mio rapporto con mia moglie somiglia al nostro a cominciare dalla casualità del nostro incontro e dall'incontro chimico che ci ha legati.

Ricordo come fosse oggi il giorno in cui ci siamo incontrati.

Tu venivi da un altro luogo e subito, hai messo in mostra la sicurezza e la disinvoltura che io non avevo mai avuto e così, come nella fisica gli opposti si attraggono, ci siamo reciprocamente scelti come amici per la pelle.

Nonostante fossimo entrambi ancora piccoli, tu già conoscevi il piacere di giocare col tuo pisello quando, nel modo più inaspettato e naturale, avevi coscienza delle tue prime erezioni.

Con naturalezza già le prime volte che rimanevamo soli, ti toccavi sino ad avere un piacere che io non capivo e non avevo mai provato.

Poi mi hai insegnato e non perdevamo occasione per masturbarci insieme.

Poi abbiamo imparato a darci piacere l'uno all'altro sino al momento in cui tu hai smesso di toccarmi lasciando a me il compito di masturbarti.

Non eravamo ancora adolescenti quando mi avevi insegnato a prendertelo in bocca portandoti al piacere mentre io mi toccavo.

Dio, ricordo come fosse oggi la prima volta che mi sono sentito bagnare la lingua da qualcosa di caldo e sconosciuto!

Si trattava di qualcosa di viscoso e dal sapore nuovo che, oramai misto alla mia saliva, esitavo persino a sputare.

Quando poi, ci eravamo ricomposti, mi avevi spiegato che si trattava delle prime polluzioni di cui non mi avevi ancora parlato per via delle poche goccioline che che a stenti tu stesso riuscivi a vedere.

Quando dopo alcuni mesi, anch'io avevo iniziato a spruzzare le prime goccioline, tu già "sborravi" in modo caldo e copioso nella mia bocca che oramai, aspettava con ansia di essere nutrita da quella cremina da ingoiare il cui sapore mi piaceva molto.

Il nostro rapporto era continuato così e pure quando anch'io aveva cominciato ad eiaculare e spruzzare come te, continuavo a succhiartelo e masturbarmi stando attento a venire insieme a te.

Eravamo da poco adolescenti quando tu, hai cominciato ad avere i tuoi primi filarelli con rapporti fatti di baci e toccamenti intimi con le nostre coetanee che stravedevano per te e si contendevano le tue attenzioni.

Tu avevi già i tuoi primi rapporti completi con le ragazze (senza mai interrompere i nostri) quando anch'io avevo cominciato a frequentarne qualcuna.

Regolarmente, quando te le presentavo, cominciavano ad avere rapporti intimi con te pur rimanendo ufficialmente mie fidanzatine.

Per sopperire a quel problema che mi provocava una certa frustrazione, avevo persino tenuto segrete alcune amicizie che apprezzavano molto la mia compagnia epperò, segretamente, frequentavano altri meno dotati intellettualmente, forse anche meno belli e meno dotati di me ma più disinvolti e diretti nelle loro avences sessuali.

Decisamente non ci sapevo fare con le ragazze anche se alcune di loro sognavano di sposare un ragazzo serio come me ma, andavano a scopare con gli altri.

A quel punto mi ero rassegnato e pur mantenendo con le ragazze quel tipo di rapporto, ero io stesso a gettarle tra le tue braccia a condizione di non vedervi mai fare l'amore.

In quei casi io rimanevo a casa a masturbarmi nell'attesa che tu arrivassi per succhiartelo sino al giorno in cui, mi avevi chiesto di essere completamente tuo.

Con i tuoi soliti modi delicati, mi avevi sodomizzato come già facevi (Così mi avevi detto mentre entravi in me la prima volta) con certe tue amiche.. ed anche mie!

Alla fine del ginnasio, così come improvvisamente eri entrato nella mia vita, ne eri uscito a causa del trasferimento di tuo padre militare, in una regione lontana.

Da quel momento, la mia vita sessuale era cambiata radicalmente e, senza di te e senza alcun rapporto con l'altro sesso, mi ero dedicato allo studio laureandomi brillantemente trovando subito un ottimo lavoro.

Poi come un uragano Era entrata EVA nella mia vita con la sua spensierata gioia di vivere e con un comportamento sessuale decisamente opposto al mio.

Lei era totalmente libera da complessi e pregiudizi e coglieva senza problemi tutti i frutti che incontravano i suoi gusti; Una vera libertina mangiauomini!

Per motivi di lavoro, abbiamo cominciato a frequentarci, a parlare sino a capire che davvero eravamo l'uno complemento dell'altra.

Quando avevamo cominciato a fare sesso, abbiamo subito capito che qualcosa non funzionava ed infine, di comune accordo, avevamo deciso di lasciar stare il sesso e rimanere buoni amici.

Tutto era cambiato una sera in cui era venuta a trovarmi discinta, scarmigliata e con un'aria metà soddisfatta e metà sconvolta.

Aveva incontrato un tizio che dopo averla scopata, l'aveva offerta ad altri due amici che le avevano fatto il servizio completo accompagnandola poi a casa (Mia!) in quella condizione senza neanche farla lavare.

Mentre mi raccontava quella dis-avventura, mi ero eccitato e lei che se ne era subito accorta, mi era saltata addosso scoprendo le carte che avevo in mano (Le tue!) di cui non avevo più coscienza.

Dopo poco più di un mese ci siamo sposati dando così inizio al nostro meraviglioso sodalizio.

Poi un giorno ho incontrato te che ti eri traferito ancora in questa città e, mi era sembrato del tutto normale che tu conoscessi mia moglie nonostante che tu fossi già sposato.

Capisci anche tu Giorgio che col tuo rientro, il cerchio si chiudeva nel modo più naturale e stasera ne abbiamo la conferma: Metterai incinta mia moglie.. nostra moglie che resterà solo tua sino a quando non l'avrai ingravidata.-

In un momento di pausa, la moglie che sino a quel momento l'aveva ascoltato a bocca aperta, gli si era avvicinata, lo aveva accarezzato e lo aveva baciato sulla fronte ringraziandolo per quella storia che, finalmente, chiariva ogni cosa del loro rapporto, poi, rivolgendosi all'amante, dopo aver calato i pantaloni e le mutande del marito, gli aveva detto:

-Vedi Giorgio, per evitare che Mario abbia la tentazione di fare l'amore con me in questo periodo, gli ho fatto indossare questa gabbietta di castità e questa chiavetta la terrò io legata insieme alla vera a questa catenina, mentre l'altra la terrai tu per usarla quando e come vorrai.-

segue







scritto il
2024-10-03
1 . 5 K
visite
1 0
voti
valutazione
6.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.