La sala 6
di
Carcassone
genere
dominazione
Bellissima! Con gli occhi socchiusi ed una mano sulla fica, stava riacquistando un respiro regolare. :- penso sempre che quello che ho fatto sia un errore enorme - disse a bassa voce - ma io sono stata solo con mio marito, fino ad ora. Noi non potremmo nemmeno parlare delle nostre esperienze, nemmeno tra sorelle. Frequento assiduamente la sala e ascolto con attenzione la parola d Geova. Studiamo la bibbia con regolarità e sto al mio posto. Mi occupo delle pulizie della nostra sala del regno, insieme alle altre, e faccio la moglie e la madre.
Ti dicevo che questi sono argomenti tabù ma quando siamo sole qualcosa trapela. Io sono figlia di TDG e ho ricevuto una certa educazione, ma qualche donna lo è diventata da adulta e certe volte sono in vena di racconti personali. Questi racconti servono a convincerci e a convincersi che la strada di Geova è giusta. Ma se approfondiamo il discorso, e domandiamo se fosse tutto da buttare nei rapporti avuti prima, io leggo nei loro occhi un velo di malinconia. Il diavolo sa stare al mondo e sa che la curiosità può schiantare la fede. - ascoltavo in silenzio, e non riuscivo a capire dove volesse arrivare, poi riprese - tu fai parte di quelle curiosità, tu sei la tentazione ed io ci sono caduta. Ho capito perché la lotta è così difficile, il sesso è bellissimo e l'estasi del godimento replica perfettamente quella celeste, ma trascina giù e rende la vita troppo complicata. Rifuggire è quanto di più saggio si possa fare - mi stava rompendo i coglioni, ogni minuto che passava la testimone di Geova prendeva sempre più il sopravvento su Eva. Decisi di giocare al diavolo cattivo. Mi tirai su e con il cazzo ancora barzotto dissi : - queste chiacchiere inutili mi smosciano il cazzo, quindi adesso, senza rompere le palle fammelo venire duro e... Sbrigati. - mentre parlavo l'avevo presa per le braccia e messa a sedere. Aveva lo sguardo impaurito ma obbedi'. Ormai era una vera bocchinara, trattava il cazzo con maestria e lo fece diventare di marmo. - adesso mettiti a quattro zampe, ho voglia di chiavarti - io devo andare via - ribatte' con la voce tremante - non prima di avermi soddisfatto, muoviti piuttosto - risposi secco.
mi faceva strano essere così sgarbato con lei, aveva uno sguardo bellissimo e, in realtà avevo voglia di abbracciarla e baciarla, ma era anche fantastico fare il padrone ed essere obbediti.
Avevo il culo di fronte, semicoprrto dal vestito. Lo tirai su e scoprii la bellezza. Aveva le gambe un po' divaricate e la fica era gonfia. Mi inginocchiai e spalancai quel bel culo con le mani poi, cominciai a leccare la fregna. Eva ansimava e muoveva il bacino. Salii un po' su e mi occupai del buco del culo leccandolo avidamente. Si spostò rapidamente di lato e mi disse : - che fai? Non leccarmi li, non voglio e mi fa schifo - la guardai serio e replicai : - farò finta di non aver sentito, rimettiti a pecora e fai silenzio - obbedi' senza protestare e questo mi galvanizzo'. Ripresi il lavoro di lingua sul culo mentre con due dita le scopavo la fica. Cominciò a godere di brutto, la fica fradicia ed il buco del culo che pulsava. Lo penetrai con la lingua indurendola come un mini cazzo. Eva stava perdendo il controllo, le sue mani torturavano i capezzoli e ansimava senza pudore. Mi tirai su e affondai il cazzo in quel ficone. Dimenticai il profilattico ma lei non se ne era accorta ed io non volevo interrompere quel momento magico. La scopai con veemenza facendo scricchiolare il divano. Mi piaceva vedere il cazzo che dopo ogni affondo usciva più lucido e pieno dei suoi umori. Quel buco del culo sembrava chiamarmi ma il tempo era tiranno e volevo spaccarlo con tranquillità. Mi succhiai il pollice e lo insalivai, poi, mentre il cazzo continuava a fare su e giù le piantai il dito nel culo. Tentò di stringerlo ma ormai ero dentro e, per distrarla presi a stantuffarle la fregna a ritmo sostenuto. Sentivo la sua mano toccarmi il cazzo, si stava sditalinando! Presi coraggio e ritmai anche l'inculata col dito. Improvvisamente Eva iniziò a tremare e si pisciò letteralmente addosso e sul mio cazzo. Si accascio' sul divano, era sfatta, tutta rossa e incredibilmente erotica. Salii in piedi sul divano e mi avvicinai a lei con il cazzo che scoppiava. - apri la bocca, troia, - le ordinai. Obbedi' in silenzio. Mi segai con ferocia, il cuore sembrava fuori giri, avevo il fiato corto. Sentii salire l'orgasmo, puntai la cappella all'ingresso della sua bocca e dissi di nuovo : - non ti muovere e ingoia tutto, voglio vederti mentre lo fai. - aveva lo sguardo strano, sottomesso. Cominciai a sborrare e vedevo la bocca riempirsi mentre la gola, ritmicamente, faceva passare il liquido in più. Bevve tutto, in silenzio. Puli' a dovere il cazzo e si accascio' sul divano.
Restammo in silenzio scrutando con gli occhi il casino che avevamo combinato - mi dispiace di tutto questo - disse a testa bassa - se vuoi posso caricarti la lavatrice ma... È tardi e devo scappare, dove sta il bagno? - le indicai il posto e cominciai a rimettere in ordine. Quando uscì dal bagno mi sorprese. Era bellissima, solare ed aveva il viso rilassato. - sei bellissima lo sai, vero? - le dissi - lei mi guardò e ringraziò poi si avvio' verso la porta. La intercettai, la misi con le spalle al muro e la baciai strizzandole i seni. - basta - disse divincolandosi - sei un diavolo maledetto - e tu una puttana da sogno - replicai sarcastico. Aprì la porta ed uscì velocemente, al solito, senza girarsi. Chiusa la porta mi resi conto del casino che avevamo fatto. Meno male che il tempo per gestire tutto non mi mancava.
Ripensai ad Eva e alla sua bocca che sapeva baciare. Mi aveva lasciato in bocca il sapore dello sperma. Forse per la fretta di uscire non ci aveva pensato...
Continua
Ti dicevo che questi sono argomenti tabù ma quando siamo sole qualcosa trapela. Io sono figlia di TDG e ho ricevuto una certa educazione, ma qualche donna lo è diventata da adulta e certe volte sono in vena di racconti personali. Questi racconti servono a convincerci e a convincersi che la strada di Geova è giusta. Ma se approfondiamo il discorso, e domandiamo se fosse tutto da buttare nei rapporti avuti prima, io leggo nei loro occhi un velo di malinconia. Il diavolo sa stare al mondo e sa che la curiosità può schiantare la fede. - ascoltavo in silenzio, e non riuscivo a capire dove volesse arrivare, poi riprese - tu fai parte di quelle curiosità, tu sei la tentazione ed io ci sono caduta. Ho capito perché la lotta è così difficile, il sesso è bellissimo e l'estasi del godimento replica perfettamente quella celeste, ma trascina giù e rende la vita troppo complicata. Rifuggire è quanto di più saggio si possa fare - mi stava rompendo i coglioni, ogni minuto che passava la testimone di Geova prendeva sempre più il sopravvento su Eva. Decisi di giocare al diavolo cattivo. Mi tirai su e con il cazzo ancora barzotto dissi : - queste chiacchiere inutili mi smosciano il cazzo, quindi adesso, senza rompere le palle fammelo venire duro e... Sbrigati. - mentre parlavo l'avevo presa per le braccia e messa a sedere. Aveva lo sguardo impaurito ma obbedi'. Ormai era una vera bocchinara, trattava il cazzo con maestria e lo fece diventare di marmo. - adesso mettiti a quattro zampe, ho voglia di chiavarti - io devo andare via - ribatte' con la voce tremante - non prima di avermi soddisfatto, muoviti piuttosto - risposi secco.
mi faceva strano essere così sgarbato con lei, aveva uno sguardo bellissimo e, in realtà avevo voglia di abbracciarla e baciarla, ma era anche fantastico fare il padrone ed essere obbediti.
Avevo il culo di fronte, semicoprrto dal vestito. Lo tirai su e scoprii la bellezza. Aveva le gambe un po' divaricate e la fica era gonfia. Mi inginocchiai e spalancai quel bel culo con le mani poi, cominciai a leccare la fregna. Eva ansimava e muoveva il bacino. Salii un po' su e mi occupai del buco del culo leccandolo avidamente. Si spostò rapidamente di lato e mi disse : - che fai? Non leccarmi li, non voglio e mi fa schifo - la guardai serio e replicai : - farò finta di non aver sentito, rimettiti a pecora e fai silenzio - obbedi' senza protestare e questo mi galvanizzo'. Ripresi il lavoro di lingua sul culo mentre con due dita le scopavo la fica. Cominciò a godere di brutto, la fica fradicia ed il buco del culo che pulsava. Lo penetrai con la lingua indurendola come un mini cazzo. Eva stava perdendo il controllo, le sue mani torturavano i capezzoli e ansimava senza pudore. Mi tirai su e affondai il cazzo in quel ficone. Dimenticai il profilattico ma lei non se ne era accorta ed io non volevo interrompere quel momento magico. La scopai con veemenza facendo scricchiolare il divano. Mi piaceva vedere il cazzo che dopo ogni affondo usciva più lucido e pieno dei suoi umori. Quel buco del culo sembrava chiamarmi ma il tempo era tiranno e volevo spaccarlo con tranquillità. Mi succhiai il pollice e lo insalivai, poi, mentre il cazzo continuava a fare su e giù le piantai il dito nel culo. Tentò di stringerlo ma ormai ero dentro e, per distrarla presi a stantuffarle la fregna a ritmo sostenuto. Sentivo la sua mano toccarmi il cazzo, si stava sditalinando! Presi coraggio e ritmai anche l'inculata col dito. Improvvisamente Eva iniziò a tremare e si pisciò letteralmente addosso e sul mio cazzo. Si accascio' sul divano, era sfatta, tutta rossa e incredibilmente erotica. Salii in piedi sul divano e mi avvicinai a lei con il cazzo che scoppiava. - apri la bocca, troia, - le ordinai. Obbedi' in silenzio. Mi segai con ferocia, il cuore sembrava fuori giri, avevo il fiato corto. Sentii salire l'orgasmo, puntai la cappella all'ingresso della sua bocca e dissi di nuovo : - non ti muovere e ingoia tutto, voglio vederti mentre lo fai. - aveva lo sguardo strano, sottomesso. Cominciai a sborrare e vedevo la bocca riempirsi mentre la gola, ritmicamente, faceva passare il liquido in più. Bevve tutto, in silenzio. Puli' a dovere il cazzo e si accascio' sul divano.
Restammo in silenzio scrutando con gli occhi il casino che avevamo combinato - mi dispiace di tutto questo - disse a testa bassa - se vuoi posso caricarti la lavatrice ma... È tardi e devo scappare, dove sta il bagno? - le indicai il posto e cominciai a rimettere in ordine. Quando uscì dal bagno mi sorprese. Era bellissima, solare ed aveva il viso rilassato. - sei bellissima lo sai, vero? - le dissi - lei mi guardò e ringraziò poi si avvio' verso la porta. La intercettai, la misi con le spalle al muro e la baciai strizzandole i seni. - basta - disse divincolandosi - sei un diavolo maledetto - e tu una puttana da sogno - replicai sarcastico. Aprì la porta ed uscì velocemente, al solito, senza girarsi. Chiusa la porta mi resi conto del casino che avevamo fatto. Meno male che il tempo per gestire tutto non mi mancava.
Ripensai ad Eva e alla sua bocca che sapeva baciare. Mi aveva lasciato in bocca il sapore dello sperma. Forse per la fretta di uscire non ci aveva pensato...
Continua
1
3
voti
voti
valutazione
6.8
6.8
Commenti dei lettori al racconto erotico