La pesca andò male ma il dopo... ! 2.

di
genere
etero

Nel frattempo arrivò l'ora che Nadia mettesse in funzione la cucina ed in poco tempo fu pronto un pranzo assai succulento, appetitoso. Mentre pranzavamo arrivarono tre persone che si sedettero ad un tavolo, perciò Nadia andò ad accoglierli e, nell'arco di un'ora li aveva saziati sontuosamente e intanto io e Lucia andammo in giardino a parrlare e, più parlavamo, più sentivamo dentro i nostri cuori che si stava accendendo una fiamma lenta ma scaldava assai gli animi. Decidemmo di andare a passeggiare nel bosco dietro casa e lì, dopo ore di camminata e parlare di noi due, ci trovammo in una capanna semi diroccata ma comodissima per noi perchè avrebbe fatto magnificamente da sipario per le effusioni che già pregustavamo ed infatti fu magnifico, meraviglioso come si andava scaldando la fiamma in noi e dopo averla accarezzata a lungo dai seni alle cosce per poi infilare la lingua nella figa a Lucia godette dal primo attimo fino alla fine del rapporto sessuale che si concluse con un urlo da parte sua perchè la sua fighina non si era ancora adattata del mio spadone anche se la penetrò ben tre volte. Tornammo poi a casa e vedemmo Nadia che stava mettendo un cartello sull'ingresso "chiuso per lavori di manutenzione". Salimmo poi alle camere ed io e Lucia andammo a farci una doccia insieme cominciando a toccarci sui ostri corpi. Io pensai bene di infilarle Indice e Medio uno per volta nel culetto facendola gridare ma poi passai con l'altra mano a sgrillettarle il clitoride ed i gemiti credo li stesse sentendo anche Nadia...infatti, ad un certo punto, Nadia bussò alla nostra porta ed entrò già nuda, pronta a dare lezione di sesso, di culetti da sfasciare ed allora fu così che mentre io baciavo in bocca Lucia, Nadia si inginocchiò dietro di lei e le leccò l'ano per poi infilarle in culo un cazzo di lattica e ben lubrificato con vasellina. Io trattenei Lucia e mentre Nadia se la stava inculando lentamente, dolcemente, io la fecio bagnare dei suoi umori che scolavano dalla fighina ed il clitoride gonfiato, eccitato. Nadia poi si sdraiò di schiena, suggerendomi di mettere Lucia pancia contro pancia con la sorella ed io mi misi certosinamente ad ungere bene il culetto che Lucia tentava di stringere per impedirmi di incularla ma io ero irremovibile ed infatti le appoggiai il glande all'ano e subito dopo il batacchione si fece strada penetrando il bel culo che mano, mano, stava cedendo sempre di più poi lasciò andare un urlo di dolore straziante, lancinante che risuonò per tutta la casa. Pensai a cos sarebbe accaduto se le camere fossero occupate...! Mentre la sodomizzavo le baciavo i lobi ed il collo poi le sussurrai sulle orecchie che dopo la avrei, addirittura, anche dato un pò di sculacciate sul suo bel sodo culo che era veramente da sogno e così feci: dopo che le sborrai riempendole il pancino, la feci sdraiare sulle mie ginocchia e giù con pesanti manate, sculacciate da farla piangere assai ma poi mi chiese perchè le stavo facendo ciò e le precisai che così si sarebbe regolata nel comportarsi bene con me che da quel momento diventavo il suo padrone. Lei si mise a piangere intanto io e Nadia ridevamo sotto i nostri baffi e quando poi Lucia capì che stavo cherzando, allora mi saltò addosso prendendomi a schiaffetti sul viso però poi m'infilò la lingua in bocca e poi sussurrò che mi amava tanto. La rigirai e la misi a cosce larghe per scoparla intensamente e lì lei urlo tremendamente ma solo di piacere. Quel pomeriggio tra Nadia e Lucia scopai ed inculai dove e come potevo e poi...volete sapere come si concluse la mia storia con Lucia? Coronammo il nostro amore salendo ad un altare!! Chiaro che i giochi si aprirono per tutti noi tre intensamente e, dopo pochi mesi arrivarono a casa due culle, due passeggini, due bagnetti e fasciatoi e tutto il resto necessario. Passati i fatitici nove mesi, Nadia mi rese padre con Simona e Lucia con Angela: cribbio, ero l'unico maschio in quella casa ma mi sentivo un Emiro, un Re!
scritto il
2024-10-29
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