Il Culo

di
genere
dominazione

Il culo è un insieme di due glutei fra i quali si apre un pertugio roseo e plissettato che si chiama ano. Quello maschile e quello femminile sono abbastanza equiparabili. Ambo i sessi ne possiedono uno che è strutturalmente uguale e che può adempiere alla stessa funzione. Non ho mai capito bene in base a quale criterio ogni buon intenditore riconosca a colpo d'occhio a che genere un qualsiasi paio di natiche appartenga, venendo attratto dall'estetica di quelle donnesche e restando del tutto indifferente a quelle mascoline o viceversa, nonostante si debba ammettere che nella sterminata casistica delle forme in circolazione esse risultino paurosamente simili e per giunta del pari accessibili. Una femmina lo porge in alternativa alla fica (e alla bocca). Un maschietto gay o bsx passivo lo offre di tutto cuore come unica risorsa (boccuccia a parte) che può mettere in campo. La prima volta che sono stato sverginato mi sembrò di aver perso qualcosa della mia dignità ma poi ho capito che era destino e da allora non ho fatto altro che aprirmi ad ogni cazzo che mi pretenda. Sentirlo dentro che mi fruga e mi toglie il respiro e mi coinvolge nel suo andirivieni. Ahhhh Sì! È bellissimo. Davvero entusiasmante. Lo dico da gay ma uguale potrebbe affermarlo una femmina che si concedesse alla stessa maniera, avvolta nel coito, stregata di palo duro, da imboscare fin all'ultima viscera nel suo dilatato intestino, innalzata a spinta, abbassata in sevizia, a risultargli utile come palestra di voglie un po' moleste e strane che mirino al retrobottega invece che al portone principale con il medesimo gusto. Se a qualcuno già gli brucia il candelotto e lo abbia ardente come il fuoco e duro più del marmo che gli stia forzando gli slip non ha che da tirarlo fuori e se è orfano di figona ci sarei qui io per accontentarlo e tenerlo a bada. Mi girerei e gli presenterei la mia quasi vagina. Inforcala. Ne trarrai diletto. Aggrappati a me. Avvolgimi fra le tue braccia. Strusciamelo. Perlustra l'antro oscuro che ti dono senza problemi e che tu espugnerai senza chiederti se sia giusto o sbagliato. Entraci e escici come ti pare. Sono quel poco che sono. Percuotilo, fallo vibrare e risuonare nel frastuono di tante battute, solfeggiamele dolci come il miele, spingiti dritto dentro a governarmi. Avanza guerriero, accomodati nel mio caminetto e fallo fumigare, giustiziami e fammi diventare tuo. Lo sento che va su e giù. Lo ansimo. Ne respiro il fiato. Poi nel momento solenne in cui mi destinerai il tuo orgasmo me ne sentirò fecondato, tale e quale come può riuscire gradito a una femmina che ti abbia spalancato la medesima anatomia. Ed ecco individuata un'altra ano-alogia fra i godimenti sessuali che possono essere in comune tanto agli uomini quanto alle donne.
scritto il
2025-03-03
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