AL Confine fra Piacere e Dolore

di
genere
sadomaso

Il “Dominio” e la “Sottomissione” sono due fra le più tipiche e antiche istanze del modo di rapportarsi secondo ruoli e gerarchie tra gli umani. Avvilire, ridicolizzare, disprezzare, mortificare ed venire mortificati, soffrire patimenti morali e fisici, maltrattare, seviziare ed essere seviziati, procurare dolore e sentirselo inflitto, per scherno, per capriccio, per castigo o per pura e semplice sete di sadismo è un esercizio a due che intende continuamente stabilire come esista un “Soggetto” che possiede l'altro, il quale diventa “Oggetto” di sopraffazione. Lo “Schiavo” è un “Passivo totale”, viene esonerato dal pensare e dall'ideare e non prende nessuna iniziativa. Suo compito è solo ubbidire ed eseguire. Il “Padrone” lo ha preso in carico, lo dirige, gli da ordini, si assume la responsabilità di tutto ciò che riguarda la sua gestione, lo avvilisce e lo tormenta, ne dispone in base alla sua volontà. Gli insegna ciò che deve imparare ad essere e a fare, che ne tragga gioa o affanno e frustrazione, anche se nell'attuare il programma che ha su di lui deve per forza partire dallo studio della sua indole e del suo potenziale inespresso, che sarà sua cura e continuo assillo di portare in luce e “Valorizzare” al meglio, raddrizzandone i “Difetti” attraverso l'impiego di buone dosi di ragionati “Castighi” e “Punizioni”. Tutto questo richiede gradualità e pazienza ma sui tempi lunghi elargisce la soddisfazione di aver tirato su un “Esemplare” perfetto, che si attiene alle regole che gli sono state date, e che svolge a dovere le sue mansioni di “Tirapiedi” senza nulla obiettare, pienamente compreso, nel sesso come in ogni altro servizio di sudditanza, nel ruolo di chi viene comandato a bacchetta fino a diventare un “Balocco” in sua balia con il quale trastullarsi. I risultati raggiunti vengono sanzionati dall'imposizione di un “Collare Canino”, mosso e guidato da un “Guinzaglio”. La discorsività fra i due piano piano scema, riducendosi a poche parole di rito, lasciando il posto a soli sguardi e a cenni che costituiscono già degli ordini e ne segnalano l'intesa raggiunta. La somministrazione del “Dolore” e di certe “Costrizioni”, che entro certi limiti procurino “Eccitazione” e “Piacere” reciproci, non è che uno dei modi per scaldare i motori e accendere l'atmosfera, rendendo palpabile e manifesto chi sia che comanda e chi è destinato a subire di tutto sotto la sua “Potestà” o ancor meglio “Sovranità”. Va da sé come la “Minchia” del “Padrone” sia deputata a “Stuprare” le cavità orali e anali dello “Schiavo” quando e dove gli capita, a suo arbitrio e a “Cazzaggio”. Sempre dopo aver reclamato e riscosso debiti e devotissimi atti di “Venerazione” e di “Adorazione”, secondo la formula spudorata dello “Osceno Teatro” che ha per palcoscenico e trova compimento fra i suoi “Meravigliosi Inguini”, gli unici titolari di indiscutibile “Virilità”.
scritto il
2025-03-08
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